ALIMENTAZIONE

Dieta Bulletproof: Dimagrire con Strategie di Biohacking

La Dieta Bulletproof - Dave Asprey - Speciale

Che cos'è la Dieta Bulletproof? E il Biohacking? Come può farci dimagrire e ritrovare la nostra forma fisica? Scoprilo leggendo il nuovo libro di Dave Asprey.

Dieta Bulletproof: Dimagrire con Strategie di Biohacking

Ciò che considerate salutare, forse vi rende grassi, stupidi e malati

Dopo aver ideato la Dieta Bulletproof, grazie al Biohacking, e aver scoperto quanto fosse facile, in realtà, dimagrire, mantenere la perdita di peso e sentirsi in ottima forma, provai un moto di rabbia. Quando persi i primi 23 kg di grasso in soli 3 mesi, ero euforico per il numero che vedevo sulla bilancia, ma dentro di me mi sentivo tradito.

Quanto tempo avevo passato a cercare di allenarmi e a rispettare una dieta ipocalorica povera di grassi, sentendomi in colpa quando non ottenevo i risultati voluti!

  • Perché i medici non mi avevano parlato di quei semplici metodi per rimettermi in salute e in splendida forma?
  • Perché i miei genitori non me li avevano insegnati?
  • Perché la gente non li gridava ai quattro venti?

A quanto pare, esistono ristretti gruppi di scienziati di varie discipline che dispensano queste informazioni, ma ci possono volere decenni prima che entrino a far parte del sapere comune. Mi riproposi di incontrare quegli scienziati, sperimentare le loro scoperte su di me e trasformare le loro ricerche in nozioni utili a tutti che chiunque potesse applicare alla propria vita.

Questo libro è il risultato di quella missione.

Una dieta dovrebbe fornire 5 cose essenziali: energia per il cervello, carburante per il corpo, sostanze nutritive per le cellule. Nessuna tossina superflua e (soprattutto) appagamento. Ma la maggioranza delle diete ipocaloriche e povere di grassi non soddisfa nessuno di questi requisiti.

La verità è che molti cosiddetti alimenti dietetici in effetti stanno contribuendo all’epidemia globale di obesità. Diamo un’occhiata ad alcuni dei falsi miti più diffusi in ambito nutrizionale e all'approccio Bulletproof ciascuno di essi.

 

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Falso Mito #1: Se non dimagrite, è perché non vi impegnate abbastanza

Essendo stato in sovrappeso durante la crescita ed essendo arrivato a pesare 136 kg, posso affermare che questo è il falso mito che mi ha danneggiato di più in assoluto. Credetemi: chi è grasso è consapevole di esserlo. Non ce lo dimentichiamo mai. Non siamo affatto pigri, anzi!

Passiamo la giornata intera, ogni singolo giorno, a perdere lentamente la lotta mentale contro il desiderio fisiologico di cibo dell'organismo. Il problema è che le persone a dieta (e anche molti medici) purtroppo fraintendono il concetto di forza di volontà.

Credono che il segreto del successo consista semplicemente nel rimboccarsi le maniche e dire “no” alla sovralimentazione, attingendo a una riserva infinita di forza di volontà. Tuttavia, è stato dimostrato che, in realtà, la determinazione è una risorsa limitata. Se ne possono esaurire le scorte da un giorno all’altro, e per rinnovarle non basta volerlo.

La fatica decisionale è un fenomeno psicologico ben documentato che si riferisce al deterioramento della qualità delle decisioni prese dopo una lunga sessione di processi decisionali. Per esempio, da uno studio è emerso che nel tardo pomeriggio i giudici del tribunale tendono a prendere decisioni meno favorevoli all'imputato.

La fatica decisionale può anche indurvi a compiere scelte sbagliate ogni volta che, usando la forza di volontà, preferite un cibo “dietetico” a uno più appagante. La ragione principale per cui la Dieta Bulletproof è così efficace e facile da seguire è che vi restituirà la forza di volontà, anziché indebolirla.

Questa dieta, infatti, vi consentirà di godere di più energia di quanta ne abbiate mai avuta, perché apporta il giusto nutrimento alle cellule, equilibra i livelli ormonali e pone fine alla continua ed estenuante battaglia contro le compulsioni alimentari.

Con la Dieta Bulletproof non patirete privazioni, ma vi sentirete sazi. E quando si è soddisfatti non c è alcun bisogno di sprecare forza di volontà per qualcosa di tanto banale come il cibo. All’inizio dovrete fare appello a un po’ di determinazione per riuscire a cambiare abitudini alimentari e compiere delle scelte nutrizionali migliori, ma non durerà a lungo.

Già dopo pochi giorni sarete felici di mangiare soltanto alimenti Bulletproof per il profondo benessere che ne trarrete.

"Nel mondo di oggi non possiamo più permetterci il lusso di lasciare la salute al caso. L’insorgenza di malattie non solo è prevedibile, ma  pressoché inevitabile se si segue una dieta e uno stile di vita “moderni”.

Tuttavia, gli attuali progressi del sapere e della scienza stanno gettando luce sugli accorgimenti cruciali che chiunque può mettere in atto per assicurarsi di godere di un’ottima salute.

La passione di Dave Asprey per i risultati concreti è supportata dalla sua dedizione nei confronti degli studi approfonditi, dei test rigorosi e delle applicazioni pratiche."

Peter Sage, Imprenditore, atleta di resistenza e autore di bestseller

 

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Una super forza di volontà

Il corpo umano si è evoluto affinché la nostra specie riesca a sopravvivere a qualsiasi ostacolo le riservi la vita, come ere glaciali, pestilenze e carestie. Per mangiare e riprodurci non abbiamo bisogno del cervello nella sua interezza, così le diverse aree di questo organo si sono evolute per usare quantità diverse di energia, e i processi di livello superiore sono quelli che ne richiedono di più.

Pertanto, eventuali carenze di energia (causate da cattiva alimentazione, presenza di tossine o altri fattori di stress) si ripercuotono prima sulle aree cerebrali a maggior consumo energetico.

In altre parole, un meccanismo come la forza di volontà è molto più sensibile ai livelli di energia rispetto alle funzioni fisiologiche di base necessarie per la sopravvivenza.

Via via che le nuove tecniche di imaging cerebrale hanno rivelato le sfumature e l’interconnessione delle diverse strutture cerebrali, si è fatto sempre più evidente che non esiste un modello o un quadro teorico unico che possa semplificare il cervello. Trovo che il modo più utile di pensare all'uso che il cervello fa del cibo sia la teoria del cervello trino.

Il dr. Paul D. MacLean, neuroscienziato e psichiatra, la elaborò negli anni ’60 per spiegare la struttura cerebrale. Secondo questa teoria, il cervello è suddiviso in 3 parti sviluppatesi nel corso di fasi evolutive diverse. Questo modello di comprensione del cervello è oggetto di dibattito nella comunità scientifica, ma vi aiuterà a capire come la Dieta Bulletproof hackera quest’organo, in modo da non dover più sprecare energie cercando di evitare la sovralimentazione.

La PRIMA PARTE del cervello, a cui si può pensare come al cervello rettile, controlla i processi più basilari, quali la regolazione della temperatura e i sistemi elettrici.

Ogni vertebrato possiede un cervello rettile, che deve ricevere una quantità adeguata di nutrienti per sopravvivere, indipendentemente dalle necessità delle parti più evolute del cervello. Se questa regione non riceve abbastanza energia e nutrienti, si muore. Fine della storia.

Tutti i mammiferi hanno in comune un secondo cervello (SECONDA PARTE), detto cervello limbico, che mi piace immaginare come il cervello di un Labrador retriever, sbavante e peloso.

Questa parte controlla gli istinti che mantengono in vita la nostra specie, come la ricerca di cibo e il comportamento riproduttivo.

 

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Il “cervello Labrador”

Il “cervello Labrador” cerca soltanto di aiutarci a sopravvivere, ma in realtà finisce per ostacolarci, soprattutto in 3 modi. Il primo è che si distrae facilmente. Proprio come un cane, siamo sempre alla ricerca di potenziali bastoni da inseguire, anziché concentrarci su ciò che abbiamo davanti agli occhi.

Avete difficoltà a focalizzare l’attenzione? È colpa del cervello Labrador che innesca la reazione “attacco o fuga” per accertarsi che siate al sicuro. Il secondo modo in cui il cervello Labrador opera a nostro svantaggio è legato alla sopravvivenza della specie, in questo caso per favorire la riproduzione.

Il cervello Labrador vi distrae con impulsi inappropriati e si accerta che dedichiate abbastanza tempo ed energie nel tentativo di soddisfarli (questa parte, almeno, è divertente!) L'ultimo modo in cui il cervello Labrador ci mette nei guai è il tema principale di questo libro: ci fa venire voglia di mangiare qualunque cosa su cui riusciamo a mettere le zampe.

Il cervello Labrador ci sprona ad alimentarci in modo indiscriminato per scongiurare l’eventualità di morire di fame.

Consumare un alimento che contiene sostanze nocive per l'organismo può innescare la reazione “attacco o fuga” (misurabile mediante la frequenza cardiaca), nonché un intenso desiderio di cibi zuccherini che forniscono una rapida scarica di energia per affrontare la minaccia. Lo si sperimenta sotto forma di compulsioni alimentari, definibili come un'intensa necessità di mangiare che va ben oltre la semplice fame.

Purtroppo, molti provano questo smodato desiderio di cibo talmente spesso da aver dimenticato cosa significhi avere fame senza patire al contempo una voglia alimentare.

Tutte le volte che resistiamo all'impulso di mangiare, stiamo Usando il terzo e ultimo cervello (TERZA PARTE), che MacLean definiva neocorteccia e che a me piace chiamare “cervello umano”.

Ricordate: il cervello rettile è il primo a ricevere le sostanze nutritive e le calorie di cui necessita, seguito dal cervello Labrador, e così al cervello umano restano soltanto le briciole.

Se vi nutrite solo quel tanto che basta per soddisfare il fabbisogno dei primi due cervelli o mangiate gli alimenti sbagliati, il cervello umano sarà il primo a rimanere senza energia, il che significa che finirete per esaurire la forza di volontà. E, prima che ve ne accorgiate, cederete alle compulsioni alimentari e tornerete in voi quando ormai avete trangugiato mezza vaschetta di gelato.

 

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Diventare Bulletproof!

Le diete dimagranti tradizionali non forniscono abbastanza energia per tutti e tre i cervelli. Se seguite una di queste diete, ogni volta che vedrete qualcosa di commestibile, il cervello Labrador esclamerà: “Stai morendo di fame! È in gioco la tua sopravvivenza! Mangialo ORA!”

Quindi sarete costretti a fare appello alla forza di volontà per replicare: “No! Cagnaccio cattivo!” E questa situazione si ripete più e più volte, finché cominciate a soffrire di fatica decisionale ed esaurite le riserve di forza di volontà, spesso verso metà giornata.

Ipotizziamo che facciate una colazione ipocalorica e povera di grassi. Il vostro organismo secerne insulina, che permette alle cellule di usare lo zucchero appena ingerito, inducendo un calo glicemico. A quel punto, il cervello Labrador inizia a entrare nel panico: crede che l’organismo stia esaurendo il carburante di cui ha bisogno per sopravvivere.

Così comincia ad assillarvi per indurvi a mangiare qualcosa di dolce e far risalire la glicemia. Questo è il modo in cui la biologia si è evoluta per impedirci di morire di fame, ma oggi non ci è più di alcuna utilità. Ciò che il vostro organismo percepisce come un’emergenza non è che il tentativo di rispettare la dieta!

Quando si avvicina l’ora di pranzo, ormai siete del tutto privi di forza di volontà, così cedete e finite per mangiare la pizza o qualcosa di veloce. O magari cercate di corrompere il cervello Labrador mangiando solo un dolcetto al termine di un pasto senza grassi. Questa dinamica vi suona forse familiare?

 

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Un altro scenario tipico è fare una colazione abbondante con alimenti che contengono tossine o a cui si è sensibili. Consumare alimenti a cui si è intolleranti può stimolare la reazione “attacco o fuga” e indurre il cervello Labrador a bramare dello zucchero per garantirsi il surplus di energia necessario per fuggire.

Quando il cibo contiene tossine, il fegato usa lo zucchero nel sangue per ossidarle, e ciò determina una riduzione dell'energia disponibile per il cervello. Il risultato è che sentite un bisogno urgente di ingerire zuccheri.

Se volete usare la dieta per manipolare il cervello, dovete sapere quali alimenti causano un calo della glicemia o scatenano la reazione “attacco o fuga”, inducendo il cervello Labrador a pensare che stiate morendo di fame. La Dieta Bulletproof suddivide gli alimenti in 3 categorie, che analizzeremo nel dettaglio.

Ci sono alimenti Bulletproof che potete mangiare quasi ogni volta che volete, alimenti Sospetti che vanno consumati con cautela perché possono innescare compulsioni alimentari e alimenti Kryptonite che vi indeboliscono, minano quasi sempre le prestazioni e il cui consumo andrebbe evitato del tutto.

Se alcuni cibi (come lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio) sono alimenti Kryptonite per chiunque, ciascuno di noi ha la propria kryptonite personale. Per esempio, il cioccolato è un alimento Bulletproof salutare per la maggior parte delle persone, ma per chi è intollerante è un alimento Kryptonite.

La maggioranza delle persone ignora bellamente che alcuni cibi che mangiano, in realtà, spesso indeboliscono il loro organismo e sono causa di compulsioni alimentari. Utilizzando l'applicazione gratuita della Dieta Bulletproof per il monitoraggio delle intolleranze alimentari (di cui parlerò in dettaglio più avanti) o effettuando delle analisi del sangue per le allergie alimentari, potete scoprire quali alimenti sospetti pregiudicano le vostre prestazioni.

Questo vi aiuterà a diventare davvero Bulletproof.

Data di Pubblicazione: 6 dicembre 2022

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