EFT per Dimagrire - Anteprima del libro di Jessica Ortner
Tapping e EFT
Il dottor Dawson Church è alto più di 1 metro e 90 cm e non passa inosservato.
Tempo fa fummo entrambi invitati a parlare di tapping e EFT a una conferenza a Londra. Quando lo riconobbi dall’altra parte della sala, dal mio 1 metro e 57 cm di altezza mi rizzai in punta di piedi per salutarlo. Ho avuto il piacere di lavorare con lui diverse volte dopo il nostro primo incontro avvenuto mentre registravo “The Tapping Solution”. Ho sempre apprezzato il suo carattere allegro - ha una risata contagiosa! - e fui contenta quando si congedò dalla folla che si era accalcata intorno a lui per venire verso di me.
Capii subito che aveva qualcosa d’importante da dirmi. Dopo avermi salutata e avermi chiesto della mia famiglia, mi disse che era appena tornato da un convegno medico in cui aveva presentato in anteprima i risultati dei suoi studi.
Mi disse che gli studi avevano confermato ciò che io stessa avevo sperimentato e potuto osservare in migliaia di persone: il tapping è un metodo incredibilmente efficace per alleviare l’impatto negativo dello stress sull’organismo.
Gli studi del dottor Church che illustrerò in questo capitolo, insieme a molti altri, spiegano perché il tapping aiuta a dimagrire e a restare in forma senza diete, sacrifici o allenamenti estenuanti.
EFT e perdita di peso
La dottoressa Peta Stapleton, psicoioga clinica del Queensland, in Australia, ha trascorso gli ultimi vent’anni a curare i disturbi dell’alimentazione e ha condotto diverse ricerche sulla perdita di peso e i comportamenti alimentari specifici. Al momento della nostra intervista, aveva concluso la prima e più importante fase di uno studio che indaga l’impatto del tapping sul desiderio di cibo e sulla perdita di peso. I risultati sono stati davvero sorprendenti confermando che il tapping agisce con successo su entrambe le problematiche, a riprova di quanto io stessa ho potuto osservare nelle persone che ho seguito.
Visto il successo nel favorire la perdita di peso documentato da lei e dalla sua squadra, la dottoressa Stapleton ha condiviso alcuni dei risultati con la comunità medica internazionale, prima che questi venissero pubblicati.
Le 89 donne sottoposte allo studio avevano un’età compresa tra i 31 e i 56 anni e un indice di massa corporea (IMC) che le qualificava come obese. In un periodo di otto settimane hanno svolto due ore di tapping a settimana, con una media di 15 minuti al giorno. Solo facendo tapping - senza diete o allenamenti - le partecipanti hanno perso una media di 7 chili ciascuna entro il termine dello studio!
Anche se la dottoressa Stapleton aveva previsto che le partecipanti avrebbero perso peso grazie al tapping, ha ammesso di essere rimasta sorpresa nel constatare quanto queste persone siano riuscite a dimagrire. La cosa ancora più interessante è che la perdita di peso ottenuta nelle prime otto settimane sembrò durare anche dopo, per sei mesi o più, nonostante la maggior parte delle partecipanti avesse smesso di utilizzare la tecnica una volta concluso lo studio.
Come può il tapping portare a una perdita di peso consistente e duratura in un così breve periodo di tempo? Per comprendere i risultati della ricerca della dottoressa Stapleton, esaminiamo come lo stress influisce sul nostro organismo.
I fattori che determinano l’aumento di peso
Dentro di te c’è una vera e propria farmacia. In ogni momento il tuo organismo produce gli ormoni e le sostanze chimiche di cui ha bisogno per funzionare correttamente. Purtroppo molti di noi prendono un “farmaco” che, in quantità eccessive, provoca un aumento di peso. Lo prendiamo ogni giorno e questo “farmaco” si chiama stress.
Lo stress viene prodotto dall’amigdala, una parte del cervello a forma di mandorla situata nel sistema limbico, o mesencefalo. L’amigdala viene considerata il rilevatore di fumo del corpo. Quando avverte un pericolo, lo dice al cervello, per poi avviare una reazione fisiologica allo stress chiamata “risposta di lotta o fuga”. Questo crea una sovrapproduzione di un ormone chiamato cortisolo che gli studi hanno collegato all’aumento dell’appetito, al desiderio di zuccheri e all’accumulo di grasso addominale. Persino una forma lieve di stress come quando ti preoccupi perché i jeans ti stanno stretti o perché temi di non perdere i chili accumulati con la gravidanza può innescare la “risposta di lotta o fuga”. Questa reazione allo stress si manifesta quando si verificano le emozioni negative più comuni, come rabbia, paura e senso di colpa.
La “risposta di lotta o fuga” prepara il corpo in caso di pericolo, così che sia pronto a lottare con un aggressore o a fuggire, come succedeva ai nostri antenati quando incontravano un animale feroce. Dal momento che questa risposta di stress serve a salvarti da una minaccia immediata, tutti i sistemi di difesa del corpo vengono rapidamente attivati. I livelli di adrenalina aumentano, i muscoli si contraggono e la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca e i livelli di zucchero nel sangue si alzano per farti reagire tempestivamente, correre più veloce e arrampicare più in alto.
Dal momento che tutta l’energia dell’organismo è incanalata verso l’autodifesa, funzioni meno essenziali come la digestione rallentano o si bloccano del tutto. L’incapacità di digerire il cibo correttamente e in maniera efficiente ha un impatto negativo sul metabolismo e impedisce al corpo di assorbire i nutrienti di cui ha bisogno. Senza i nutrienti essenziali il tuo corpo può innescare un senso di fame, non perché abbia realmente bisogno di più cibo, ma perché la risposta di stress lo ha reso incapace di digerire correttamente il nutrimento a disposizione.
A differenza dei nostri antenati siamo soggetti a un vasto assortimento di stimoli e di tensioni che costringe i nostri livelli di stress a mantenersi elevati. Questo significa che il nostro organismo innesca la “risposta di lotta o fuga” più frequentemente e per periodi di tempo più lunghi, aumentando il rischio di effetti negativi sulla digestione, sul metabolismo e sugli ormoni.
Quindi, anche se t’impegni a mangiare bene, lo stress può interferire con i tuoi sforzi di dimagrire. E proprio qui che EFT diventa uno strumento utile. Il tapping interrompe la “risposta di lotta o fuga" e permette al tuo organismo di tornare a uno stato di rilassatezza, favorendo una corretta digestione e un metabolismo più veloce. Vediamo come.
Riduci lo stress con il tapping
In uno studio controllato randomizzato, ossia lo standard di riferimento della ricerca scientifica, il dottor Church e il suo team si sono concentrati sui cambiamenti nei livelli di cortisolo e sui sintomi psicologici di 83 soggetti. I partecipanti allo studio furono suddivisi in tre gruppi: un gruppo fu sottoposto a una sessione di tapping della durata di un’ora, un altro gruppo seguì un colloquio psicologico tradizionale di un’ora e un terzo gruppo non ricevette alcun trattamento.
Mentre il gruppo che non aveva eseguito trattamenti e quello sottoposto alla seduta psicologica mostrarono una diminuzione di appena il 14 per cento di cortisolo durante quel lasso di tempo, il gruppo che aveva effettuato il tapping mostrò una diminuzione media del 24 per cento nei livelli di cortisolo, e in alcuni casi anche del 50 per cento.
Il calo drastico di cortisolo nel gruppo che aveva praticato il tapping era così significativo che l’equipe inizialmente credette che ci fosse qualcosa di sbagliato nei campioni o nelle attrezzature. Per essere certi della correttezza dei risultati ottenuti, le attrezzature furono ricalibrate per eseguire nuovamente il test. Dopo varie prove e aver ottenuto i medesimi risultati, questi vennero riferiti al dottor Church.
Oltre a essere stati rigorosamente controllati e ricontrollati dal laboratorio, i risultati delle ricerche del dottor Church avvalorarono gli studi condotti presso la Harvard Medical School. Gli studi di Harvard dimostrarono che stimolare i punti meridiani dell’agopuntura diminuisce l’attività dell’amigdala, così come di altre parti del cervello associate alle emozioni negative. Scansionando il cervello tramite risonanza magnetica funzionale (FMRI, Functional Magnetic Resonance Imaging) e tomografia a emissione di positroni (PET, Positron Emission Tomography), si può chiaramente vedere che i campanelli d’allarme dell’amigdala si spengono quando i punti dell’agopuntura vengono stimolati.
Anche se la ricerca di Harvard si è concentrata sulla stimolazione di punti meridiani con aghi (agopuntura), uno studio a parte in doppio cieco ha confermato lo stesso impatto positivo quando i punti vengono stimolati senza aghi, come avviene con il tapping.
La tecnica di picchiettare i punti dell agopuntura mentre ci si focalizza sulla tematica da risolvere interessa anche la “psicologia energetica”. Gli studi effettuati in questo ambito stanno attirando sempre più attenzione, in parte perché si conformano agli standard stabiliti dalla Società di psicologia clinica (Society of Clinical Psycology) come approccio supportato empiricamente.
Anche se molti psicologi e professionisti della salute mentale stanno introducendo EFT nella loro pratica, ciò che ha appassionato sia me che mio fratello è la capacità di chiunque di provare sollievo picchiettando con le proprie dita. Una volta che vieni a conoscenza del tapping, lo puoi usare còme strumento di supporto per affrontare i momenti di stress. È un incredibile mezzo di autopotenziamento.
Se vuoi leggere di più sulle decine di altri studi che hanno dimostrato l’efficacia del tapping per una vasta gamma di disturbi e situazioni, puoi leggere il best seller scritto da mio fratello Nick, The tapping solution: un sistema rivoluzionario per una vita senza stress.
Questo testo è estratto dal libro "EFT per Dimagrire".
Data di Pubblicazione: 18 ottobre 2017