SPIRITUALITÀ ED ESOTERISMO   |   Tempo di Lettura: 6 min

Dio Mi Disse - Estratto del Capitolo 1

Dio Mi Disse - Estratto del Capitolo 1

Dal Capitolo 1:

«D’accordo, lei sostiene di aver parlato direttamente con Dio, e dunque ci dica... quale sarebbe il suo messaggio al mondo?»

A parlare era il celebre conduttore di uno dei talk show televisivi più popolari d’America, e mi stava chiedendo di rispondere alla più grande domanda di tutti i tempi.

«Potrebbe riassumerlo in un paio di battute?» aggiunse. «Abbiamo circa trenta secondi.»

La mia mente andava a mille. Come potevo dire in trenta secondi qualcosa che cogliesse l’essenza di ciò che la Divinità vuole che il mondo sappia? Poi in un flash sentii la risposta di Dio nella mia mente: e me ne uscii con una frase che sorprese me per primo.

«Posso riassumerlo in sole quattro parole.»

Il conduttore assunse un’espressione incredula, ma si ricompose subito e, rivolto alla telecamera, disse: «Signore e signori, dall’uomo che sostiene di conversare con il Divino, ecco il messaggio di Dio al mondo... in sole quattro parole!»

Sapevo che milioni di telespettatori seguivano la trasmissione in tutto il pianeta. Era la mia occasione per portare il più importante messaggio di Dio al mondo a più persone di quante avessi mai immaginato di poter raggiungere in vita mia. Guardando dritto nella telecamera ripetei le parole che Dio mi aveva appena suggerito: «Mi avete completamente frainteso».

 

Una probabilità su un milione

Il mio nome è Neale, e ti devo una spiegazione.

Ho parlato con Dio.

Non una volta sola, in un momento irripetibile di rivelazione epifanica, ma molte, molte volte.

E lo hai fatto anche tu.

Forse pensi di no, invece è così. Probabilmente lo hai solo chiamato in qualche altro modo. Magari una folgorazione. O un’idea brillante. O un’intuizione straordinaria, un’illuminazione, un lampo di genio, una coincidenza, un momento di serendipità o di particolare intuito.

In qualunque modo tu l’abbia chiamato, è sempre la stessa cosa. È sempre un messaggio da una fonte interiore di saggezza e di illuminazione che è nostro specifico diritto di nascita.

Nel mio caso ho chiamato i miei incontri con quella fonte così come li sperimentavo: conversazioni con Dio.

E per fortuna quelle conversazioni me le annotavo tutte, così non le ho mai dimenticate. Tutto iniziò un giorno del febbraio 1990, quando alle 4.20 del mattino mi misi a scrivere a Dio una lettera piena di rabbia, chiedendogli di spiegarmi perché la mia vita non funzionava e come avrei potuto far sì che funzionasse.

Ne seguì un lungo, ininterrotto dialogo «nero su bianco» con la Divinità, in cui io ponevo le domande più imbarazzanti e frustranti della mia vita, e ricevevo le risposte come sotto dettatura.

A un certo punto Dio mi disse: «Un giorno questo diventerà un libro». Così, qualche mese dopo inviai le mie prime annotazioni manoscritte a uno stenografo, per farle trascrivere; poi, quasi per sfida, stampai il tutto e lo inviai a un editore.

Non so bene chi stessi sfidando, se me stesso oppure Dio, ma sapevo di voler testare ciò che mi era stato dato per vedere se avesse qualche validità, se qualcosa, in quel profluvio di parole, fosse vero.

Ero ben consapevole che le probabilità che una casa editrice pubblicasse il libro di uno che sosteneva di parlare direttamente con Dio erano una su un milione. Ovvio: non sarebbe accaduto.

Errore.

Accadde eccome, e fu un successo!

 

E ora divulghiamo il messaggio

Ed eccomi qui, dopo i tanti volumi della serie delle Conversazioni con Dio, a fare ciò che ho fatto ogni volta che mi sono seduto al tavolo a scriverne uno, cioè a chiedermi: Perché stai scrivendo questo libro? Cosa speri di realizzare? C’è davvero bisogno di questo libro?

Permettimi di rispondere alle mie stesse domande, in modo che tu possa farti un’idea di quello che ti aspetta - e decidere se intraprendere o meno questo viaggio con me.

  • Sto scrivendo questo libro perché mi è stato chiesto tante volte, da molti, di commentare ciò che Dio mi ha detto nelle oltre tremila pagine delle Conversazioni con Dio - e voglio farlo in un volume chiaro, sintetico e ben strutturato, così che il messaggio di Dio all’umanità sia di facile e rapido accesso.
  • Ciò che spero di realizzare con questi nuovi, inediti commenti ai messaggi delle Conversazioni con Dio è renderli immediatamente fruibili nella vita quotidiana. Voglio che le idee possano essere funzionali, non solo concettuali.
  • Di questo libro c’è bisogno per due ragioni: 1. Milioni di persone hanno letto Conversazioni con Dio (i libri della serie sono stati tradotti in trentasette lingue) e tantissimi mi hanno chiesto non solo di fornire loro altro materiale, ma anche di segnalare quali, dei tanti messaggi riportati, sono i più importanti. 2.1 messaggi delle Conversazioni con Dio possono cambiare il mondo, se si sa come tradurli in pratica, e in questo preciso momento storico il mondo ha un disperato bisogno di cambiare. Non tra cinquantanni. Non tra venticinque. Non tra dieci. Adesso.

 

Il problema è sistemico

Diciamocela tutta: non c’è niente che funzioni.

Niente.

Non uno dei grandi sistemi che abbiamo messo in piedi funziona correttamente. Né la politica, né l’economia, né la tutela dell’ambiente, né l’istruzione, né il sociale, e men che meno le religioni. Nessuno di questi sistemi sta producendo i risultati che diciamo di volere. Anzi, è ancora peggio: stanno producendo i risultati che sosteniamo di non volere.

E questo non solo su scala globale, ma anche a livello personale. Anche a livello di me e te. Praticamente tutta l’umanità, salvo un’esigua minoranza di privilegiati, è impegnata in una strenua lotta. Una lotta quotidiana. Una lotta non Solo per essere felice, ma per sopravvivere, per tirare avanti, per restare a galla.

E adesso è pure peggio. Perché ora anche quelli più privilegiati non se la passano bene. La felicità personale sembra essere divenuta misteriosamente elusiva, sfuggente, frustrante. E anche se la si raggiunge, poi non si riesce a mantenerla.

Questo è l’indizio più chiaro e lampante, il segno più eclatante che qualcosa non va. Quando anche quelli che con tutta evidenza dovrebbero essere felici non lo sono, deve per forza esserci un serio problema sistemico nella cultura di una società. Si può dire infatti che una formula sociale fa acqua da tutte le parti quando, anche se tutto va bene, qualcosa è drammaticamente sbagliato.

Ecco a che punto siamo oggi, e penso sia tempo che un Nuovo Messaggio guidi l’umanità. Penso sia tempo che la nostra specie inauguri una storia culturale nuova di zecca.

Se la tua vita ti piace così com’è, e il tuo mondo così come si presenta, forse sarai in disaccordo con me. Ma proprio per questo ti converrà continuare a leggere. Chi desidera mantenere le cose come stanno dovrebbe sapere tutto ciò che c’è da sapere sui cambiamenti che altri (in questo caso, milioni di altri) stanno pensando di apportarvi.

Se invece concordi con me che è tempo di realizzare alcuni cambiamenti epocali, nel mondo in generale e magari anche nella tua vita personale, sei nel posto giusto.

Lo scopo dei messaggi qui contenuti è cambiare tutto.

 

Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017

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