Fonti di intossicazione - Inquinamento ambientale
Disintossicarsi dai Metalli Pesanti - Anteprima del libro di Carla Massidda
Fonti di intossicazione - Inquinamento ambientale
Il progresso dell'uomo e l'industrializzazione hanno portato grandi benefici al nostro stile di vita, ma si è sottovalutato l'impatto che questo avrebbe avuto sull'ambiente e sulla nostra salute. Le principali fonti di inquinamento derivano dalla combustione del carbone e dallo smaltimento dei rifiuti solidi, causa principale di intossicazione, alla quale peraltro non possiamo sfuggire.
Le emissioni globali di metalli tossici, in particolare piombo e mercurio, hanno registrato un peggioramento negli ultimi anni. Secondo l'ultimo bollettino della World Meteorological Organization (Wmo), le emissioni di gas serra sono aumentate del 36% negli ultimi 25 anni, e del 43% rispetto ai livelli pre-industriali. Nella primavera del 2015 i livelli medi globali di anidride carbonica hanno superato per un mese intero la barriera simbolica di 400 parti per milione (ppm), ovvero oltre la soglia massima dei 350 consigliata dagli scienziati.
Un risultato dell'ultimo summit ONU sull'ambiente, svoltosi a Parigi nel 2015, ha individuato come maggiori produttori di gas serra gli Usa e l'Asia (Cina e India bruciano un terzo del carbone del mondo).
Ma cosa sono i gas serra esattamente?
L'effetto serra è fondamentale per la sopravvivenza umana, in quanto garantisce la regolazione della temperatura terrestre. Per comprendere questo principio, basti pensare a cosa avviene all'interno di una serra. I vetri consentono alle radiazioni solari di penetrare all'interno, ma ostacolano la remissione verso l'esterno, garantendone un equilibrio climatico ideale. Analogamente questo avviene tra la Terra e le radiazioni solari.
Le emissioni di gas da parte dell'uomo stanno alterando la composizione chimica dell'atmosfera, con conseguente aumento della temperatura. Tale riscaldamento sta portando a forti cambiamenti climatici e, oltre a incidere sulla catena alimentare (agricoltura, pesca, disponibilità di acqua dolce...), richiede un'ulteriore produzione di energia per gestire le temperature più elevate e gli sbalzi climatici. Quindi un circolo vizioso: per risolvere il problema del surriscaldamento immettiamo nell'aria la causa stessa del problema!
Ciclo dell'inquinamento ambientale
Gli scarichi tossici industriali, urbani, agricoli e dei trasporti terrestri, marittimi e aerei si riversano nell'atmosfera e nelle falde acquifere sorgive o marittime.
Dall'atmosfera le scorie ricadono sotto forma di piogge acide o come pulviscolo atmosferico, contaminando l'aria e il suolo terrestre. In questo modo vengono a contatto con l'uomo, la flora e la fauna terrestre.
Dall'inquinamento marittimo o sorgivo, le scorie si depositano in parte nel sedimento e in parte vengono assorbite dalla flora e fauna acquatica. Vediamo nel dettaglio cosa accade.
Inquinamento dell'aria
Le fonti di inquinamento dell'aria sono legate all'utiliz-zo di combustibili fossili per la produzione/consumo di energia e per lo smaltimento dei rifiuti solidi. Le principali sorgenti inquinanti sono le industrie, gli inceneritori, gli impianti di produzione elettrica, gli impianti di riscaldamento degli immobili e il traffico dei mezzi di trasporto terrestri, marittimi e aerei.
Gli elementi inquinanti dell'aria, sia sotto forma di gas sia di microparticelle solide come i metalli pesanti, entrano a contatto con l'ecosistema e con l'uomo attraverso tre modalità: per inalazione, per ricaduta al suolo e riassorbimento da parte del terreno, contaminando la flora, la fauna e le falde acquifere, e attraverso le precipitazioni atmosferiche quali piogge acide, nebbia, rugiada, neve.
I combustibili fossili e gli oli combustibili pesanti, di biomassa e di carbone, usati per il riscaldamento degli immobili, rilasciano diversi elementi inquinanti: il più tossico è il biossido di zolfo, specialmente nei climi temperati.
I motori dei mezzi di trasporto rappresentano la causa principale delle emissioni di monossido di carbonio. L'utilizzo della benzina con il piombo (ancora diffusa in molti paesi), può contribuire per l'80-90% alla concentrazione atmosferica di questo pericoloso inquinante.
Si consideri che i gas inquinanti sono molteplici (ossidi di zolfo, anidride solforosa e solforica, ossido e biossido di azoto, monossido di carbonio, ozono troposferico, radon, benzene, cloruro di vinile che polimerizzato diventa PVC) e non vengono rilasciati solo dai mezzi di trasporto, bensì da qualsiasi forma di combustione. Si pensi che le eruzioni vulcaniche e gli incendi rappresentano la principale causa di emissioni di ossido di azoto.
Affrontando l'argomento dell'inquinamento atmosferico e terrestre, non può essere trascurato l'impatto ambientale delle scie chimiche. Ma cosa sono e a cosa servono?
Avete mai visto nel cielo scie bianche che formano dei reticolati e si confondono con quelle lasciate dagli aerei di linea? Se osservate con attenzione la scia di un aereo, noterete che la forma, da compatta, si allargherà a nuvola velocemente e si dissolverà in breve tempo, mentre ancora potete vedere l'aereo viaggiare: si tratta infatti di vapore acqueo. Le scie chimiche invece sono più compatte, di colore bianco denso e non si dissolvono velocemente; spesso disegnano dei reticoli nel cielo, come una mappatura.
Fin dagli anni '40, l'esercito americano ha diffuso nell'aria armi chimiche e biologiche come test sulla popolazione civile, i cosiddetti «test di vulnerabilità», al fine di individuare il grado di tolleranza dell'uomo. Purtroppo, gli effetti collaterali sono venuti a galla molto tempo dopo.
L'argomento è molto controverso, tutt'oggi questo sistema di mappatura, utilizzato per la maggior parte dei paesi della NATO, ha vari scopi «nobili»: dagli studi di geoingegneria alla disinfestazione.
L'argomento può lasciare spunti di riflessione al lettore, sia riguardo l'uso di questa metodica, sia a un'eventuale relazione tra le scie chimiche e l'aumento delle malattie fisiche e mentali che si è registrato negli ultimi decenni.
Inquinamento dell'acqua
L'utilizzo dell'acqua da parte dell'uomo è molteplice, dall'irrigazione agricola al nutrimento degli animali da allevamento, al consumo personale. Pertanto il pericolo di entrare a contatto con elementi tossici è molto elevato.
Un elemento da analizzare è l'acqua potabile proveniente da falde acquifere sotterranee o sorgenti superficiali, che deve subire un processo di depurazione per poter essere distribuita e utilizzata. Le fasi di raccolta nei serbatoi, il processo di depurazione e di distribuzione, richiedono l'uso di antibatterici e disinfettanti che possono incidere sulla qualità dell'acqua. Si possono così trovare concentrazioni di batteri del bacillo coliforme, il batterio della legionella, i batteri dei lieviti, virus come la giardia e il criptosporidio, un eccesso di nitrati o piombo disgregato dalle tubature di rame, tutti fattori pericolosi per la salute.
L'inquinamento dell'acqua è determinato da un cambiamento chimico, fisico o biologico con effetto nocivo sull'ecosistema.
Fattori inquinanti tossici:
- batteri, virus, protozoi e vermi parassitici che causano malattie e intossicazioni anche mortali;
- sostanze di rifiuto organiche che consumano ossigeno per essere degradati, e causano la morte della flora e fauna acquatica;
- sostanze inorganiche solubili in acqua, quali gli acidi, i sali e i metalli tossici, i maggiori responsabili dell'inquinamento marino e delle falde acquifere;
- detersivi in polveri o liquidi, in particolare quelli a base di fosforo e agenti tensioattivi, in quanto aggrediscono lo strato di muco esterno che protegge i pesci dai batteri e dai parassiti, esponendoli a morte o intossicazione;
- nitrati e fosfati solubili in acqua che causano uno sviluppo eccessivo di alghe e altre piante acquatiche, le quali esauriscono le riserve di ossigeno dell'acqua. La minor quantità di ossigeno porta allo sviluppo di batteri anaerobici e a un aumento dell'idrogeno. Il tipico odore di marcio dell'acqua è un indicatore di questa alterazione;
- residui radioattivi solubili in acqua, responsabili dell'incidenza tumorale, malformazioni alla nascita e danni genetici;
- sedimenti sospesi, che riducono l'assorbimento della luce da parte dell'acqua, con squilibrio dell'ambiente acquatico.
Inquinamento dell'habitat marino
Il pericolo dell'inquinamento marino è rappresentato dall'accumulo di molti veleni che confluiscono nel mare:
- prodotti tossici dilavati dall'acqua che penetrano nelle falde acquifere, come accadde con l'atrazina;
- scarichi industriali e civili;
- scarichi delle imbarcazioni e danni ambientali derivanti da incidenti navali con fuoriuscita di petrolio.
Tutti questi elementi tossici vengono assorbiti dalla flora e dalla fauna marina ed entrano nella nostra catena alimentare. Le particelle pesanti si depositano sul fondale, si rimescolano al sedimento e ritornano in sospensione, quindi si disperdono nell'atmosfera attraverso la volatilizzazione dello spray marino.
L'impatto delle onde elettromagnetiche
Cito le onde elettromagnetiche in quanto facenti parte del complesso argomento dell'inquinamento ambientale, a cui l'uomo è sottoposto e a cui non può sottrarsi. Un'onda elettromagnetica è composta da un campo elettrico e da un campo magnetico. In funzione del rapporto tra i due campi si determina l'intensità, l'ampiezza e la potenza dell'onda, con propagazione costante nel tempo e nello spazio.
Le radiazioni elettromagnetiche si trovano sia in natura sia in forma artificiale, prodotta dall'uomo. Si è rilevato che un'eccessiva esposizione a determinati campi elettromagnetici può essere causa di malattie anche gravi, tanto da dover stabilire dei criteri di protezione sia per l'uomo che per l'ambiente.
Le fonti di esposizione sono molteplici. Citando le più diffuse troviamo tutti i sistemi di telecomunicazioni, inclusi i cellulari, gli elettrodotti, le linee di trasmissione dell'energia, i sistemi di radioteletrasmissione quali le antenne radio, i sistemi radiotelevisivi, i ripetitori della telefonia mobile, i radar, e altri ancora.
Questo testo è estratto dal libro "Disintossicarsi dai Metalli Pesanti".
Data di Pubblicazione: 29 settembre 2017