SALUTE E BENESSERE   |   Tempo di Lettura: 5 min

I Due Fattori su cui si Basa la Nostra Salute

L'Intestino Intelligente - Anteprima del libro di Giuseppe Cocca

Conosci le cellule e il microbiota originario per salvaguardare la tua salute

Le basi della nostra salute dipendono da due fattori principali: la salute delle cellule e la composizione del microbiota (microbiota originario).

Per prima cosa, la salute del nostro organismo dipende dalla salute delle nostre cellule, la quale dipende a sua volta dalla composizione chimica del liquido extracellulare. Questo liquido, che possiamo definire come il nostro grande mare interno:

  • nutre le cellule;
  • influenza il comportamento cellulare e, di conseguenza, anche il nostro tramite gli ormoni e i neurotrasmettitori presenti in esso.

Se le sostanze inquinanti esogene (additivi alimentari, farmaci di sintesi ecc.) e le scorie metaboliche superano il livello di guardia, le cellule degenerano. Se il liquido extracellulare contiene tutti i nutrienti e micronutrienti che servono alle cellule, se il sistema depurativo (formato da fegato, reni, polmoni ecc.) mantiene sotto il livello di guardia le tossine esogene ed endogene, e se il pH è al suo livello di norma, le cellule godono di ottima salute.

L'altro elemento fondamentale per la nostra salute, come abbiamo scoperto, è la composizione del microbiota che dipende dallo stile di vita e specialmente dal modello alimentare. Il microbiota si è coevoluto con noi e con esso abbiamo un rapporto simbiotico, perciò il nostro compito è quello di riselezionare, attraverso il nostro modello alimentare, il microbiota che è in sintonia con i nostri interessi vitali. Il corretto modello alimentare è quello che soddisfa al meglio le esigenze delle cellule che compongono il nostro organismo e che soddisfa contemporaneamente le esigenze del nostro microbiota originario, favorendo la formazione e il mantenimento di una comunità microbica ben composta, in sintonia con gli interessi e il benessere dell'organismo.

In natura gli animali mangiano solo per appagare i bisogni istintivi, soddisfacendo così anche le richieste del microbiota originario, ovvero quello che si è coevoluto con loro. A differenza degli animali, noi esseri umani attraverso l'atto del mangiare soddisfiamo diversi bisogni che possono essere istintivi, abitudinari, sociali ecc. Il progressivo allontanarsi dell'uomo dal suo ambiente naturale, dalla vita immersa nella natura, lo ha allontanato anche dal microbiota originario con il quale si è evoluto. Se vogliamo recuperare nel modo migliore il nostro simbionte originario e salvaguardare la nostra salute, dovremmo attivarci riconquistando uno stile di vita utile per un efficiente funzionamento del microbiota.

Le proprietà dei probiotici

La caratteristica essenziale dei probiotici è proprio quella di poter resistere ai succhi gastrici e raggiungere intatti l'intestino crasso. Per essere efficaci i probiotici dovrebbero essere assunti sempre e solo a stomaco vuoto, per un tempo medio di 3-4 settimane e in un quantitativo di almeno un miliardo di batteri al giorno. Spesso il medico li prescrive in caso di cura antibiotica per compensare i danni causati dal farmaco al microbiota intestinale. Ricordati che è bene continuare ad assumerli anche al termine della terapia antibiotica (come scritto sopra, per almeno 3-4 settimane). Generalmente i probiotici si trovano negli alimenti fermentati, come yogurt e formaggi. Ma possiamo ricavare i probiotici in modo naturale anche da:

  • il tè kombucha: una bevanda molto utilizzata nell'alimentazione orientale considerata da molti un vero e proprio elisir di lunga vita in grado di apportare benefici in molteplici campi: è utilizzato infatti per prevenire malattie cardiache, curare i disturbi del sonno e tenere sotto controllo il diabete. Soprattutto il tè kombucha viene definito una vera e propria bevanda viva per la sua particolare attività probiotica all'interno del tratto intestinale;
  • il kefir: una bevanda ricca di fermenti lattici, preparata utilizzando latte fresco (di pecora, capra o vacca) e i fermenti o granuli di kefir, contenenti il polisaccaride kefiran. Oltre a includere questi fermenti, il kefir è ricco di minerali come calcio, magnesio, fosforo e zinco ed essendo povero di lattosio può essere inserito anche nel diario alimentare delle persone intolleranti;
  • il miso: molto utilizzato nella cucina giapponese per la preparazione di zuppe, salse ma anche biscotti, deriva dai semi della soia gialla. È tra gli alimenti più ricchi di proteine, lattobacilli ed enzimi in grado di aiutare l'intestino a rimuovere le incrostazioni. Al palato risulta molto saporito e ha proprietà alcalinizzanti.

Alcuni ricercatori hanno anche studiato l'uso dei probiotici nel trattamento dei disturbi dell'umore e hanno scoperto che riducono l'ansia e tendono a migliorare la risposta allo stress. Riportando l'intestino in uno stato di equilibrio con l'inserimento nella dieta di integratori e alimenti probiotici, si sono alleviati notevolmente i disturbi dell'umore.

Questo testo è estratto dal libro "L'Intestino Intelligente".

Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017

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