SPIRITUALITÀ ED ESOTERISMO   |   Tempo di Lettura: 10 min

Enneagramma, Tarocchi e Cristalli: tre sentieri che diventano uno

Enneagramma, Tarocchi e Cristalli

Leggi l'anteprima del libro di Carla Maria De Bortoli e scopri tre potenti strumenti che possono portare l’individuo ad uno stato completo di guarigione e salute.

Tre semplici ma profonde domande

Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? Questi gli eterni interrogativi che da sempre assillano l’uomo e che sono ben rappresentati nel famoso e stupendo quadro - il cui titolo è sintetizzato proprio da questi tre interrogativi - che Gauguin dipinse nel 1897 e che ho avuto modo di ammirare qualche anno fa in una mostra a Genova.

Tre semplici ma profonde domande. Ho cominciato anch’io a meditarci su e chissà quanta umanità prima di me! Ho sentito forte la voglia di provare a dare una risposta a questo interrogativo, con molta umiltà, visto che mi piace dedicarmi al lavoro interiore. Ora vorrei mettere al servizio degli altri, con semplicità, le conoscenze acquisite nel corso degli anni.

Esiste, però, una quarta domanda, quella forse più importante. Si tratta della domanda che faceva Gurdjieff: “Cosa siamo venuti a fare su questa terra?”

Questa domanda è ben rappresentata dall’Arcano XVI (la Maison Dieu), cioè il progetto, il motivo per cui noi siamo qui.

Le risposte che voglio proporvi mi sono arrivate, osservando e facendo esperienza con un lavoro sinergico tra:

  • a) l’Enneagramma, un metodo di conoscenza di sé dalle origini antiche, utilizzato anche nel mondo del Sufismo come mezzo d’interpretazione delle leggi cosmiche e dell’universo;
  • b) il Tarot, meglio conosciuto come i Tarocchi di Marsiglia che, con la loro intelligenza millenaria, illuminano la via che dobbiamo percorrere in questa vita;
  • c) i Cristalli, cioè l’armonico e perfetto mondo dei cristalli e dei minerali, che è anche ciò di cui noi siamo composti. Noi esseri umani siamo figli di Madre Terra e, se ci pensiamo, tutti i giorni i nostri piedi sono a contatto con essa.

Enneagramma, Tarocchi e Cristalli: tre sentieri che diventano uno

Metteremo insieme queste tre arti, questi tre strumenti così potenti che possono portare l’individuo, la persona, con questa nuova visione d’insieme, a quello stato di guarigione e salute a cui tutti noi tendiamo.

Questo libro con molta umiltà vuole anche tentare rispondere all’interrogativo riguardante una possibile correlazione tra enneatipi (termine coniato da Claudio Naranjo, uno dei padri dell’enneagramma) e Arcani Maggiori.

Personalmente ho individuato questa relazione anche attraverso la lettura della carta nella sua modalità dritta (aspetto sano dell’enneatipo, la virtù, lo spostamento dalla passione dominante verso uno stato di salute) o rovesciata (la passione, il callo dolente, la fissazione, il vizio, il tratto danneggiato, la fonte della recidiva e della cosiddetta “malattia”).

Riconoscendo a quale tipologia apparteniamo e mettendola in relazione con gli Arcani di riferimento e anche con l’aiuto dei cristalli, le persone potranno crescere in conoscenza e in consapevolezza per arrivare molto semplicemente a stare meglio e in salute!

La guarigione non è solo il recupero delle energie, ma è anche possibilità di creare e sperimentare nuove esperienze. La via non è quella della felicità a tutti i costi, ma è quella ben rappresentata dall’Arcano XI (la Forza) che con la sua potenza creativa fa sfumare ogni paura e ti consente di fare e sperimentare nuove cose, mondi nuovi.

Per il primo argomento farò riferimento, tra gli altri, anche a Richard Riso, noto insegnante americano di enneagramma della personalità, che imparò a conoscere l’enneagramma dai gesuiti. Riso studiò e sviluppò tale studio in descrizioni molto dettagliate, inserendo anche nove livelli di crescita dei vari enneatipi.

Farò anche riferimento agli scritti di Maurizio Cusani, medico di Milano e anche lui insegnante di enneagramma, e agli studi e al libro L’enneagramma biologico di Manuele Baciarelli.

Per quanto riguarda l’argomento Tarocchi, sono stati scritti centinaia di libri. Io semplicemente farò riferimento agli studi del mio insegnante di Tarocchi, Carlo Bozzelli, a Gérard Athias con il suo libro Les 22 étincelles de vie che evidenzia una comprensione del corpo fisico e delle malattie attraverso i 22 Arcani Maggiori e, infine, a Jodorowsky, sicuramente un altro grande maestro in questo campo.

Jodorowsky girò un film (La montagna sacra, 1973) sul percorso iniziatico delle nove tipologie: quindi, un film sull’enneagramma, che conferma l’influenza che questa conoscenza può aver esercitato su di lui. Non è un caso che il Maestro osservi sulla carta dell’asso di coppe, sul vertice, un cerchio con all’interno nove punti: esso rappresenta - come dice lui - l’enneàgono iniziatico. Curioso non vi pare?

Infine, i cristalli. Ancora più antichi dell’enneagramma, ancor più antichi dei Tarocchi. Vediamo da dove arrivano, come si sono formati e come entrano in relazione con la vita.

Il mantello terrestre, che si estende fino a una profondità di circa 2800 km, è composto da rocce di silicati, ricche di ferro e magnesio. La crosta terrestre, che si estende da 5 a 70 km in profondità, è lo strato più esterno ed è composta da rocce contenenti silicati di sodio, potassio e alluminio. Nel corpo umano sono ben presenti minerali come il calcio, il fosforo, il potassio, il sodio, il cloro, lo zolfo, il ferro, lo zinco, il rame, il fluoro, il silicio, il manganese: quindi, noi siamo fatti della stessa materia di Madre Terra, ma anche della stessa materia di cui sono fatte le stelle. Nel loro strato esterno ci sono idrogeno ed elio, ma più sotto carbonio e ossigeno; sotto ancora magnesio, silicio ferro e nichel. Dunque, il ferro che circola nel nostro sangue e il calcio delle ossa sono un prodotto proveniente dagli astri.

Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli di una sola cosa. (Tavola smeraldina)

Apparteniamo a qualcosa di più grande.

Riporto, a tal proposito, una frase di Margherita Hack, astrofisica:

Tutta la materia di cui siamo fatti noi l’hanno costruita le stelle. Tutti gli elementi, dall’idrogeno all’uranio, sono stati fatti nelle reazioni nucleari che avvengono nelle supernove, cioè queste stelle molto più grosse del Sole, che alla fine della loro vita esplodono e sparpagliano nello spazio il risultato di tutte le reazioni nucleari avvenute al loro interno. Per cui, noi siamo veramente figli delle stelle.

Questo è davvero bellissimo! Dei cristalli e delle gemme ci parlano antiche leggende che raccontano, ad esempio, del mitico continente di Atlantide: qui, sembrava si usassero i cristalli per produrre energia per le loro città. Ci sono alcuni archeologi che sostengono che il vertice delle piramidi egiziane fosse rivestito di cristallo per convogliare su di esse l’energia e le forze dal cosmo; perfino nel Libro dei Morti egiziano le gemme sono spesso citate.

Si racconta di un “amuleto del cuore” fatto di lapislazzuli (pietra associata all’Arcano senza numero, il Matto), che si credeva possedesse proprietà benefiche per coloro che lo portavano addosso: il cuore, presso gli Egizi, era inteso come la sede della coscienza e dell’energia vitale pura.

Le antiche civiltà ci hanno lasciato leggende e tradizioni mitologiche, ma anche resti e reperti da cui comprendiamo che le pietre erano considerate esseri viventi con una loro carica energetica e lo stesso dicasi per le erbe.

Nelle scuole iniziatiche le pietre erano utilizzate come mezzo per raggiungere un livello più elevato di conoscenza del mistero della vita e dei segreti della natura, di tutto ciò che viene definito “arcano”.

Insomma, di storie e leggende ce ne sono tantissime. Chiedo scusa se mi soffermo un po’ di più sui cristalli, che amo molto, ma le pietre e i cristalli sono gli esseri più antichi del pianeta e, se sapremo entrare in contatto con loro, potremo comprendere molto della natura del mondo e dell’uomo.

Ricordate, a tale proposito, la valenza simbolica della pietra filosofale per gli alchimisti, cioè la pietra che aveva la proprietà di dare conoscenza, immortalità e di trasformare i metalli in oro!

Nei prossimi capitoli parlerò più dettagliatamente di questi tre argomenti: enneagramma (spirito, pensiero, idee), Tarot (cervello, simbolo) e cristalli (corpo fisico, materia) per arrivare poi alla visione d’insieme e di come essi interagiscono tra di loro, sinergicamente, allo scopo di aiutare tutti gli uomini e donne che hanno perso di vista questo bagaglio di conoscenze - nostro fin da tempi remoti - per conoscersi e a stare bene con sé stessi e con gli altri.

Enneagramma, Tarocchi e cristalli sono metodologie che si basano sul far lavorare sia l’emisfero destro che l’emisfero sinistro. È difficile indicare quale metodologia adottare per prima: probabilmente, se consideriamo che bisognerebbe partire dal basso, dalla materia per giungere allo spirito, allora dovremmo cominciare dalle pietre e dai cristalli, dal curare e guarire sintomi e disagi del corpo fisico.

Ho anche considerato, però, che possiamo iniziare dalla conoscenza della propria personalità - proprio perché è il pensiero che crea la materia - e poi gradatamente prendere consapevolezza attraverso l’interpretazione delle lame, fino ad arrivare alla guarigione con il supporto dei minerali e dei cristalli.

Una nuova modalità di lettura dei Tarocchi

In questo libro affronterò un tema legato a una nuova modalità di lettura dei Tarocchi, collegata al mondo della salute, poiché oramai è assodato che ciascuna personalità ha i propri sintomi ricorrenti. Non solo partendo da una domanda posta dal consultante, ma proprio dalla correlazione del suo enneatipo con la carta del Tarot, verranno dati alle persone gli strumenti per non recidivare, bensì accompagnare il sintomo verso la guarigione e questo proprio grazie alla correlazione tra enneatipo, Arcano e cristallo.

Un’antica leggenda dei Maya narra che nel mondo esistono 13 teschi di cristallo di quarzo (significato di trasformazione dell’Arcano XIII, l’Arcano senza nome), che racchiudono misteriose informazioni sull’origine, lo scopo e il destino dell’umanità.

L’antica cultura druidica ci racconta della leggenda di una fanciulla che, in epoche lontane, venne in contatto con degli esseri immortali. Questi le fecero dono di 22 pietre - guarda caso, stesso numero degli Arcani Maggiori. Grazie a queste pietre la ragazza poteva parlare con gli animali, con le cose, cambiare i colori del mondo, curare le persone e fare cose straordinarie.

Le 22 pietre, o cristalli magici, simboleggiano l’arcana e misteriosa conoscenza che è messa a nostra disposizione: basta saper “annusare, assaporare, guardare, ascoltare, toccare”; guarda caso, i nostri cinque sensi.

Data di Pubblicazione: 5 ottobre 2018

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