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- Esercizi di autodifesa spirituale in tempi di crisi
- Meditazioni di base
- Esercizio 1
- Creare tempi liberi dal tema Coronavirus e rafforzare la connessione spirituale
- Esercizio 2
- Distribuire molte brevi meditazioni e preghiere nel corso della giornata
- Chiarire lo spazio dei sentimenti
- Esercizio 3
- Trasformare rabbia e risentimento in forza e chiarezza
Esercizi di autodifesa spirituale in tempi di crisi
I lockdown per Coronavirus a partire da marzo 2020 sono una sfida spirituale. Personalmente li vivo come un attacco mondiale alla coscienza umana. Un tentativo di legare le persone alle paure e di separarle dal loro nucleo sovrano, dall’Io e dal mondo spirituale. Questa è una grande prova.
Si tratta ora soprattutto di mantenere e rafforzare la sovranità interiore e la connessione spirituale. A questo scopo presento qui di seguito 28 meditazioni ed esercizi dell’anima. In tale ambito siamo capaci di agire, non restiamo impotenti, dipende solo da noi. Siamo sovrani. Così rafforziamo la nostra dignità.
I lockdown da marzo 2020 ci hanno colti di sorpresa per ciò che improvvisamente è diventato possibile o appunto, non più possibile: limitazione di diritti fondamentali, diffamazione malevola di persone e scienziati che argomentano sobriamente, informazione unilaterale nei media.
Naturalmente, l’infezione da Coronavirus è una malattia seria, come altre infezioni. Ma perché questa incute così tanta paura? E perché questa grave interferenza nelle fondamenta della nostra società? Lockdown è un termine del sistema penitenziario e significa “chiusura della cella”. Intere popolazioni sono state rinchiuse.
È sorta la crescente sensazione di vivere in un romanzo di George Orwell. Dopo un breve allentamento nell’estate del 2020, i governi decidono ulteriori lockdown estenuanti per mesi. Probabilmente i danni superano di gran lunga i benefici, moriranno più persone in tutto il mondo per le conseguenze dei lockdown che per la malattia, ma una discussione aperta sulla proporzionalità dei lockdown non avviene.
Viene invece creata una forte pressione per spingere le persone a vaccinarsi e la popolazione viene divisa in due parti.
Molti sentono che una forza immensa incalza sul mondo, qualcosa che non ha in mente né libertà né amore. Sulle nostre vite e sulla società incombe qualcosa di grande, oscuro, opprimente. Questo fa paura.
Un antidoto a ciò è la presa di coscienza di se stessi e la meditazione: ciò rinvigorisce la forza individuale e crea libertà. E con atti di guarigione a livello spirituale possiamo sottrarre l’energia spirituale agli attacchi e quindi allentare la tensione nel pensare e nel sentire collettivo. Questo poi giova anche allo sviluppo della società.
Le azioni interiori e le azioni esteriori devono andare insieme.
Determinante mi sembra qui: non perdere mai l’amore e la connessione spirituale. C’è il pericolo di amareggiarsi nella critica, del tutto giustificata, delle misure governative, concedendo spazio dentro di noi proprio alle forze oscure di cui si ha paura.
Le seguenti meditazioni si rivolgono a persone con un interesse spirituale, non importa di quale orientamento o scuola. Cerco di essere comprensibile per tutti. Quanto segue non è destinato a chi è convinto che esista solo un
mondo materiale, perché non sarà in grado di comprenderlo. Per me, il mondo dell’anima e dello spirito è una realtà vissuta quotidianamente e questa esperienza rappresenta il punto di partenza degli esercizi.
Sono insegnante di meditazione antroposofica da quasi vent’anni. L’antroposofia è la scienza dei mondi spirituali. Di molti aspetti posso dare solo brevi descrizioni.
La pratica della meditazione e lo studio del mondo spirituale rappresentano un campo vasto e complesso. Alla fine di questo testo, si raccolgono le “prospettive scientifiche spirituali sulla crisi da Coronavirus”. Rimarranno molte domande aperte, il che è un bene, perché stimola.
Come ulteriore aiuto per digerire la crisi da Coronavirus, abbiamo inserito (in tedesco) altri testi sul nostro sito web: www. anthroposophische-meditation. de/corona-krise.
Si tratta di contributi riguardanti la dimensione spirituale e l’approccio meditativo al Coronavirus, di testi di Rudolf Steiner e dell’ambiente dell’antroposofia nonché di ulteriori link a fonti di informazione indipendenti.
I lockdown mondiali da marzo 2020 sono stati inimmaginabili per noi cittadine e cittadini. Tuttavia, furono già pensati in diversi incontri internazionali, ad esempio durante la conferenza “Dark Winter” nel 2001. Nel 2020/21 i termini “inverno buio” o “inverno duro” sono stati usati di continuo dai politici.
Spiritualmente possiamo renderlo un inverno bianco. Le foto qui raccolte vogliono incoraggiarci a farlo.
Meditazioni di base
Esercizio 1
Creare tempi liberi dal tema Coronavirus e rafforzare la connessione spirituale
Le misure riguardanti il Coronavirus che improntano fortemente la vita quotidiana, la paura della malattia, la paura delle conseguenze di misure contenitive, il costante bombardamento mediatico, tutto ciò crea in molti un estenuante e costante stress da Coronavirus.
Abbiamo bisogno ogni giorno di tempi liberi dal tema Coronavirus, in cui questo argomento non vive nell’anima e ci colmiamo invece di ciò che risulta costruttivo per noi. Una passeggiata nei boschi, un buon libro, buone conversazioni, belle esperienze o una meditazione.
In ogni meditazione si tratta di rafforzare la connessione spirituale, qui di seguito ne propongo una semplice.
Esercizio: mi metto in una posizione seduta eretta e rilassata, porto l’attenzione verso me stesso e sento me stesso. Come sperimento il corpo, quale stato d’animo si trova nel cuore, cosa sta succedendo nello spazio del pensare? Dopo essermi focalizzato per un certo tempo sulla percezione di me stesso, mi soffermo sulla frase: “Cristo in me”. (O “Buddha in me”, ognuno scelga la figura a cui ha migliore accesso).
Mantenere “Cristo in me” e creare interiormente spazio, in modo che l’amore riscaldante del Cristo (o la sublime equanimità del Buddha) permei l’anima e il corpo. Intanto, è possibile che inquietudine e tensione diventino più evidenti, e questa è una buona cosa.
Semplicemente rimanere con Cristo (o Buddha), per cinque minuti o più.
Esercizio 2
Distribuire molte brevi meditazioni e preghiere nel corso della giornata
Botho Sigwart zu Eulenburg era un compositore di talento che morì nel 1915 durante la Prima Guerra Mondiale all’età di 31 anni. Le sue sorelle e cugine mantennero un contatto interiore regolare con lui e nel corso dei decenni
presero nota di ciò che impararono da lui.
Le sue comunicazioni sono pubblicate in due volumi intitolati "Il ponte sopra al fiume: Comunicazioni di Botho Sigwart della vita dopo la morte 1915-1949", molto intime e toccanti.
Sigwart descrive in dettaglio le sue esperienze nella vita dopo la morte e accompagna le sue amiche e i suoi amici attraverso i tempi nerissimi della Prima e Seconda guerra mondiale. Descrive ancora e ancora quanto sia radioso,
luminoso e puro nelle regioni superiori del mondo spirituale, mentre sulla Terra e nelle regioni astrali inferiori un gran numero di demoni oscuri imperversano e penetrano nei sentimenti e pensieri degli uomini.
Perciò incoraggia costantemente le persone a coltivare la connessione spirituale. Nei tempi bui, tuttavia, dice Sigwart, non è sufficiente meditare o pregare due volte al giorno, e nemmeno tre volte bastano. Perché, vista la gran quantità di demoni, gli intervalli di tempo sono troppo grandi e attraverso essi questi demoni riescono a entrare.
Sigwart raccomanda quindi di pregare, meditare o fare una breve contemplazione ogni ora. Solo allora il muro di protezione spirituale si chiude saldamente a tal punto che i demoni non riescono più a entrare.
Esercizio: dire ogni ora una preghiera o meditare su un pensiero rinvigorente. Ogni ora farsi la domanda: sono in uno stato d’animo buono e collegato con gli spiriti giusti?
Chiarire lo spazio dei sentimenti
Esercizio 3
Trasformare rabbia e risentimento in forza e chiarezza
Quando penso ai lockdown, per me è una sfida emotiva molto grande. Davanti a me si delinea questo quadro:
- I lockdown da marzo 2020 sono stati devastanti per la salute fisica e mentale, per l’economia, le finanze pubbliche, la democrazia, la fiducia sociale, ecc.
- Sin da ora è certo che moriranno più persone per causa dei lockdown che in totale per le infezioni da Coronavirus. Questo vale probabilmente per la Germania, ma è certamente vero per il terzo mondo, dove molti milioni di persone moriranno di fame.
- Molti studi dimostrano che i lockdown sono inutili, non servono quasi a nulla contro il decorso dell’infezione, al contrario di aiuti mirati per i gruppi a rischio e a misure di carattere volontario.
- Ma questo non importa ai nostri politici e media che hanno abbandonato la politica basata sull’evidenza. I lockdown sono una decisione politica, come la cancelliera tedesca Angela Merkel ha detto esplicitamente.
- Tutto questo è talmente orribile che faccio fatica a sopportarlo.
Al solo pensarci, sempre più delusione, rabbia e risentimento si accumulano dentro di me. So che anche molte altre persone si sentono così. Cosa fare? La rabbia mi danneggia, mi fa sentire male e mi ruba energia. Ma si può anche fare qualcosa di produttivo con la rabbia, perché nella rabbia c’è sempre anche una positiva forza di volontà.
Esercizio: mi alzo in piedi. La rabbia sale in me, la vivo, la sento, la accolgo. Ora guido la rabbia attraverso il mio corpo, le gambe e i piedi fin nel suolo. La rabbia mi abbandona e così può essere liberata la forza di volontà in essa contenuta, che ora scorre verso l’alto e mi colma. Sperimento la forza di volontà e le do spazio.
Negli arti sento forza, la zona della testa diventa più limpida. Più tardi posso usare questa forza di volontà per compiere delle azioni, ma per ora si tratta di permeare me stesso di questa forza di volontà e di accumularla.
Assomiglio sempre più a una quercia. Come mi sento ora? La rabbia c’è ancora?
Data di Pubblicazione: 5 luglio 2022