SALUTE E BENESSERE   |   Tempo di Lettura: 5 min

Esercizio fisico - Integrazione e Movimento

L'ABC della Salute Naturale - Anteprima del libro di Valerio Pignatta

La naturalità dell'esercizio fisico

Una componente importante della salute, che viene citata spesso ma raramente è davvero considerata dai medici e dalle persone affette da disturbi vari, è l’attività fisica. Eppure, se pensiamo all essere umano seduto sul divano davanti alla tv o in ufficio sulla sedia per ore davanti a un computer possiamo sicuramente intuire che non è propriamente l’attività per cui il suo organismo, la struttura muscolare e ossea e l’abilità percettiva e curiosa della mente sono stati progettati.

Se è vero che non bisogna massacrarsi in estenuanti allenamenti sportivi al limite della sopportazione è però altrettanto vero che una dose quotidiana o settimanale di attività sportiva o anche solo dedicata a lavori manuali è assolutamente importante.

Integrazione e movimento

Talvolta i consigli medici spingono all’assunzione di determinati medicinali o integratori quando tuttavia essi Integrazione e movimento

Talvolta i consigli medici spingono all’assunzione di determinati medicinali o integratori quando tuttavia essi forza delle braccia, delle spalle e delle gambe, ma aumentava la densità ossea dell’1,5% l’anno, mentre il gruppo delle donne sedentarie ne perdeva il 2%'. E comprensibile che nell’arco di cinque o dieci anni ciò costituisca una grande differenza quanto a rischio fratture. Un’altra attività molto utile per fissare il calcio è la ginnastica in acqua che costringe il corpo a muoversi contro la resistenza dell’acqua. Il nuoto invece non va bene perché in realtà in questo caso è l’acqua a sorreggere il peso e non la struttura muscolo-scheletrica. Uno studio realizzato in Giappone ha mostrato definitivamente come l’acquagym accresce la densità ossea.

Un altro esempio di lavoro di coppia tra movimento e alimentazione o trattamento terapeutico è quello dell’anemia. Se vi consigliano di assumere cibi contenenti ferro o integratori per ovviare a questa carenza sarebbe però del pari proficuo utilizzare l’attività fisica per migliorarne l’assorbimento grazie a una benefica alcalinizzazione del sangue. È quella che i macrobiotici chiamano “yanghizzazione” attiva, ossia ralìforzamento e migliore equilibrio dell’organismo oggi solitamente in condizioni troppo yin grazie all’abuso di cibi e bevande come zucchero, gelati, frutta tropicale e succhi, alcolici, bevande gassate eccetera.

Gli effetti benefìci sul sistema circolatorio

L’esercizio fisico fa comunque bene anche per smaltire tossine, ristabilire un dignitoso consumo calorico e di grasso viscerale (consumo magari del tutto assente in chi non si alza mai dalla scrivania) e favorire la circolazione e il funzionamento cardiaco (il cuore è un muscolo!). Fare attività fisica in questo ultimo senso serve a ridurre la pressione sanguigna, sviluppare i capillari, migliorare il trasporto di ossigeno, aumentare l’attività antitrombotica, ridurre i trigliceridi eccetera.

Camminare, anche in questo caso, pare la scelta migliore. Uno studio tedesco presentato al congresso della Società Europea di Cardiologia tenutosi a Londra nel 2015 ha rivelato come camminare abbastanza velocemente per circa mezz’ora ogni giorno possa contribuire ad allungare la vita di ben sette anni e a rallentare l’invecchiamento. L’esercizio fisico moderato può inoltre dimezzare il rischio di morte per un attacco di cuore fra i cinquanta-sessantenni. Uno studio condotto dall Università di Saarland su un gruppo di circa 70 persone sedentarie di età compresa tra i 30 e i 60 anni, sottoposte a una attività fisica aerobica continua unita ad allenamenti più intensi, ha portato a cospicui miglioramenti della salute verificabili negli esami del sangue. Da questi e risultato che il processo di invecchiamento è stato rallentato e che è stato allo stesso tempo avviato addirittura un processo di riparazione del Dna.

Cinquemila passi al giorno e cura dell'orto

Camminare serve inoltre a basificare l’organismo solitamente oggi tendente all’acido. Una ricerca condotta all’Università del Tennessee ha constatato che, negli USA, una persona fa in media tra 3000 e 5000 passi al giorno, mentre per trarne il massimo benefìcio se ne dovrebbero fare almeno 10.000. Secondo altri autori e studi tuttavia, basterebbero anche solo 5000 passi, ma fatti indefessamente ogni giorno, per garantire un benessere generale anche mentale, mentre da 10.000 a 13.000 e oltre sarebbero quelli che servono per smaltire grassi, tossine eccetera. Oggi sono disponibili anche dei contapassi che si possono acquistare e applicare alla cintura per avere costantemente un’idea del percorso che si fa ogni giorno così da poter controllare i propri progressi e i miglioramenti fatti.

Infine ci piace ricordare che chi volesse far combaciare attività fisica e utilità dal punto di vista dell’autosufficienza può sempre dedicarsi a pratiche come giardinaggio, tagliare l’erba, spaccare la legna, zappare, vangare, eseguire costruzioni in muratura eccetera. Siamo sicuri che i risultati positivi e i benefici per la salute fisica e anche mentale (dovuta al rilascio di endorfine che consegue queste attività svolte con passione) saranno concretamente palpabili. Lavorare in un orto, ad esempio, è una palestra gratuita ed è formidabile non solo per i muscoli ma anche per le giunture e la flessibilità. Il curvarsi, allungarsi ecc. fa molto bene al sistema circolatorio e questo tipo di attività scarica pure molto stress. Oltre l’80% degli statunitensi che sono vissuti sino a 100 anni hanno affermato di avere speso molto tempo della loro vita nella cura di un orto. Se ciò sicuramente ha significato per queste persone mangiare cibi più sani, ha anche però voluto dire esercizio e maggiore respirazione e ossigenazione che mantiene attivi e in forma. Senza contare i benefici per la mente. Siamo un sé biologico e un sé psicologico integrati. Nell’orto o nel giardino questi possono funzionare armonicamente senza separazioni come invece ci viene richiesto solitamente nel nostro abituale ambiente di lavoro.

Questo testo è estratto dal libro "L'ABC della Salute Naturale".

Data di Pubblicazione: 1 ottobre 2017

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