Un'indagine coraggiosa svela come l’industria farmaceutica trasforma la salute in business, creando malattie e vendendo paura. Continua a leggere!
Piano conoscitivo
Manipolazione delle informazioni
Con il piano conoscitivo s'intende la manipolazione delle informazioni. I media sono pilotati e controllati da un Sistema che ha tutti gli interessi nel mantenere le masse ignoranti.
Un popolo-gregge è più facilmente gestibile di una massa di persone libere e pensanti. Quindi tutte le informazioni che hanno a che fare con la nutrizione umana, la medicina, la scienza, la finanza e l'economia sono funzionali al Sistema e per tanto devono essere controllate e gestite. Basta accendere la tv per comprendere chi oggi rappresenta mediaticamente i cani che servono a mantenere il gregge all’interno dei paletti prestabiliti...
Tramite i media (radio, tv e carta stampata) passano esclusivamente le notizie e le informazioni fornite direttamente dall'establishment. Solo informazioni che rientrano nel paradigma attuale; solo informazioni utili al mantenimento del Sistema e che corrispondono ai protocolli riconosciuti dalla comunità scientifica, la stessa controllata dalle industrie della chimica e farmaceutica. Nuovi metodi di cura, stili di vita sani, nuove scoperte della fisica quantistica, ecc. non saranno trattati nei media mainstream, se non in maniera dispregiativa e ridicolizzante.
Alcune tecniche del controllo
Esistono moltissime tecniche per tale controllo, che rientra nel controllo mentale delle masse, ma ecco solo qualche esempio.
Tecnica della saturazione
È la tecnica più apprezzata per manipolare le masse: saturare i cervelli delle persone.
Un effluvio di informazioni o pseudo tali, una cascata di veleno e spazzatura mentale, che contempla notizie di cronaca nera, rosa, ecc. notiziole assurde e gossip.
Il risultato è quello di intrattenere, intasare e obnubilare i cervelli e quindi anche le coscienze.
Nel marasma mediatico le persone non sono più in grado di discernere le cose utili e importanti da quelle meno utili e superflue. Tutto passa per informazione, tranne le cose veramente serie.
Tecnica della distrazione
Associata alla tecnica precedente troviamo quella della distrazione delle masse.
Un'informazione che rischia di svegliare le coscienze è molto pericolosa per il Sistema al quale fa più comodo una letargia cerebrale. Basta spostare gli obiettivi, le telecamere e i riflettori da un'altra parte facendo vedere qualcos'altro.
Il gioco è semplicissimo ma molto efficace. I grandi centri e le istituzioni mondiali dopo oltre vent’anni stanno facendo retromarcia per quanto riguarda gli screening alla mammella (mammografie) e prostata (tramite Psa).
Il motivo è che i risultati non sono stati come speravano. Ne avete sentito parlare in tv?
Tecnica del discredito
Se qualche informazione disgraziatamente per un motivo o un altro trapelasse nei media (grazie a internet per esempio) partirebbe all’unisono la campagna del discredito.
La macchina bellica si organizza e passa al contrattacco.
In questo caso magicamente vengono fatte trasmissioni ad arte per screditare e riportare all’ordine prestabilito, sia nei canali di Stato che in quelli privati, la cui differenza non esiste più.
La pecora nera scappata dall’ovile deve essere subito riportata dentro il recinto e chiusa assieme alle altre.
Si diffonde la voce di un trattamento terapeutico che aiuta le persone a guarire dal cancro? Non rientrando nei protocolli (la santissima trinità: chirurgia, chemio e radio) è inaccettabile dal Sistema e quindi va boicottato con ogni mezzo.
Qualche secolo fa esisteva un metodo molto semplice e sbrigativo per estirpare l’eresia: il rogo.
Oggi il rogo non è più fisico ma mediatico e l'eresia viene estirpata facendo passare il rimedio come una bufala e il disgraziato medico come un ciarlatano o un criminale.
Quando questo non basta c'è la radiazione dell’albo professione e infine il carcere (vedi i casi del dottor G.R. Hamer, del dottor Paolo Rossaro e moltissimi altri).
Piano quantitativo
Abbassamento dei valori di normalità
«Il bacino della normalità si sta restringendo a una pozzanghera».
Til Wykes27
Per comprendere appieno il piano quantitativo è importate sapere che cos’è la normalità.
Che cosa significa normale?
I dizionari delle varie lingue purtroppo non sono in grado di fornire una definizione utile al nostro scopo.
Il termine normale viene usato in vari ambiti, ma ha cominciato a esistere in latino quando indicava la squadra, strumento usato dai falegnami. Non c’è quindi da stupirsi se, per estensione, normale abbia assunto connotazioni come: “squadrato, regolare, standard, usuale, abitudinario, tipico, medio, comune, convenzionale, corretto”.
Per sapere però che cos’è normale è necessario sapere cosa non lo è. Manco a farlo apposta si definisce anormalità quello che “non è normale o regolare o naturale”...
Paradossalmente ognuno dei due termini (normale e anormale) si definisce esclusivamente come il negativo dell’altro, ma nessuno dei due possiede una definizione reale.
Quindi attualmente non esiste nessuna linea di demarcazione tra i due.
A livello medico questo problema linguistico diventa assai più complesso, basta vedere la definizione ufficiale di salute.
Per l’OMS «la salute è uno stato di perfetto benessere fisico, mentale e sociale e non solo l'assenza di malattia».
Questa è la definizione adottata dall'International Health Conference tenutasi a New York dal 19 al 22 giugno del 1946, ratificata il 7 aprile 1948 e da allora mai più modificata.
Come spiega bene lo psichiatra Allen Frances:
«La salute è un concetto che perde valore se diventa così irraggiungibile che ognuno di noi può essere, almeno in parte, malato».
Chi definisce che cos'è perfetto benessere fisico, mentale e sociale? Si può definire malato qualcuno il cui corpo è dolorante per il troppo lavoro o il troppo sport o che si sente triste e depresso dopo una delusione amorosa o lavorativa.
La domanda che sorge spontanea è come si può decidere cos'è normale usando fattori che si collocano su uno spettro continuo come pressione, colesterolo, zucchero nel sangue o densità ossea? Infatti non è possibile, ma viene sistematicamente fatto e vedremo con quali risultati.
La medicina, "per poter stabilire se una persona è sana oppure ha bisogno di cure, ha codificato un sistema di parametri, chiamati non a caso“ valori di normalità.
Non numeri qualsiasi ma valori in grado di fare il bello e il cattivo tempo in un essere umano: decidono per esempio se una persona deve prendere farmaci, magari per il resto della vita, oppure se sta bene. A tal proposito gli esami laboratoristici (sangue, urina, feci, ecc.) rappresentano una misurazione di una o più sostanze chimiche specifiche: una proteina (Psa o antigene prostatico), uno zucchero (glicemia), un grasso (colesterolo, trigliceridi, ecc.), oppure la pressione arteriosa.
I valori risultanti da un esame laboratoristico vengono confrontati con dei parametri che qualcuno ha deciso essere la normalità. Se si ha la fortuna di essere all'interno di tali parametri si è sani, altrimenti si è malati. Semplice il discorso.
Data di Pubblicazione: 9 aprile 2025