SPIRITUALITÀ ED ESOTERISMO   |   Tempo di Lettura: 6 min

Fantasmi e Apparizioni

Nella Mente di un Defunto - Anteprima del libro di Ensitiv

Fantasmi

I fantasmi sono noti fin dall’antichità: tutte le popolazioni più antiche hanno tradizioni, o racconti, legati alla presenza di apparizioni di anime dei morti o, più semplicemente, di fantasmi.

Nella civiltà babilonese (e in quella assira), si riteneva che gli spiriti dei defunti perseguitassero i vivi, sia in modo amichevole che ostile in base al tipo di morte subita o al tipo di sepoltura ricevuto.

Gli egizi credevano che il Ka, paragonabile al nostro concetto di Anima, sostasse per qualche periodo intorno al luogo della morte. A volte l’Anima tornava (in questo caso chiamata Khu), per svolgere una particolare mansione.

Il popolo degli Incas aveva paura della collera dei morti che non volevano andarsene; di solito si credeva che essi fossero ostili ai viventi e che per tale motivo dovevano essere rispettati e non offesi... In caso contrario avrebbero rapito i vivi per trovare consolazione.

I romani avevano ereditato dalla cultura etrusca il concetto di lemures, ovvero delle ombre dei morti che vagavano tra i vivi perché attaccati alla loro vita materiale. Già a quei tempi si raccontava dell’esistenza di dimore infestate, dove di notte si sentivano sinistri rumori e, nel buio, vi erano strane apparizioni che terrorizzavano gli abitanti vicini; si credeva che in queste case potesse essere stato commesso un delitto e che l'Anima della vittima si aggirasse ancora per chiedere giustizia e una dignitosa sepoltura.

In Europa nel Settecento (dopo la tradizione greco-romana) la letteratura sui fantasmi riprende vigore. Successivamente fu molto importante il contributo del parapsicologo Ernesto Bozzano, che nella prima metà del Novecento contribuì a raccogliere numerose testimonianze e a descrivere i fenomeni correlati a presenze e fantasmi. Nell antica Cina se un individuo moriva al di fuori dell’ambiente famigliare tornava come fantasma portatore di sventure tra i vivi, e i sacerdoti dovevano intervenire con particolari rituali per placare lo spettro. Secondo la tradizione popolare, i fantasmi sono anime di defunti che vagano ancora nel nostro mondo: anime attaccate alla vita materiale, che non si rassegnano al fatto di essere morte e di dover passare all'Aldilà; in altri casi, invece, abbiamo anime a cui la morte ha interrotto un lavoro, un compito o qualsiasi altra cosa importante che il defunto stava svolgendo da vivo e che costringe il morto a rimanere in questo mondo con la speranza di finire quello che aveva cominciato. Si crede che anche le anime che hanno subito una morte violenta, come un omicidio che ha stroncato la vita di un innocente, vaghino lamentandosi e non rassegnandosi alla loro tragica fine. In genere, sempre secondo le varie tradizioni, anche l'Anima del defunto che non abbia ricevuto degna sepoltura o rito funebre non riesce ad allontanarsi dal mondo dei vivi.

Per il folklore irlandese (ma anche gallese e scozzese) alcuni fantasmi, come ad esempio lo spirito femminile chiamato Banshee, annunciano con pianti e lamenti l’approssimarsi di un lutto di un componente della famiglia a cui l’entità è associata. La tradizione vuole che questo spirito se ne andrà solo quando il membro della famiglia a cui è legato morirà.

Gli spettri secondo le testimonianze e, come vedremo, dalle prove raccolte dai cacciatori di fantasmi, sono per lo più invisibili: di solito si avverte solo la sensazione di avere “qualcuno” accanto, una presenza spesso accompagnata da una inquietante sensazione di formicolio. I fantasmi sono anche accompagnati da un freddo improvviso, con la temperatura che scende repentinamente nel punto dove si percepisce una presenza.

Le apparizioni visibili di fantasmi sono rare e di breve durata: a volte si possono vedere solo mezze figure o forme simili a ombre luminose o vaporose: testimoni riportano come questi fantasmi passino attraverso muri od oggetti, percorrendo i loro abitudinari tragitti, presi dai loro pensieri, ignari di come l’ambiente intorno a loro si sia modificato col tempo. Ancora più rari sono i fenomeni fìsici come spostamento di oggetti, porte che sbattono e interazioni coi viventi: schiaffi, graffi, ecc. Più facile è percepire suoni o voci prodotti dai fantasmi stessi; queste voci, come vedremo successivamente, possono ripetersi a intervalli regolari, oppure possono essere richieste di aiuto ai presenti. Però può anche succedere che fantasmi ostili chiedano alle persone presenti, anche con minacce e insulti, di andarsene.

Si è discusso spesso tra i parapsicologi se i fantasmi possano essere visti e uditi da tutti o solo da alcuni soggetti: è probabile che molte persone con una particolare sensibilità siano in grado di percepire o vedere immagini del passato che sono state registrate dall’ambiente. Questa capacità, la psicometria ambientale (così chiamata dagli studiosi di parapsicologia), permetterebbe quindi al soggetto di poter rivedere e udire scene del passato: classiche sono le testimonianze di persone che hanno rivisto scene di conflitti e battaglie cruente.

Nella mente di un defunto

Oltre ai fantasmi umani sono stati avvistati fantasmi di animali, soprattutto domestici, e inoltre sono state spesso osservate apparizioni di oggetti “fantasma” quali navi, treni e perfino case che non esistevano più. Probabilmente, ricollegandoci al discorso precedente, queste visioni avvengono in particolari condizioni e con particolari soggetti più sensibili di altri a questi fenomeni, che riescono a vedere immagini del passato registrate nell’ambiente.

Ma un fantasma rimane fantasma per sempre?

Secondo la tradizione cristiana, per dare la pace a un fantasma bisogna pregare per lui e benedire l’eventuale casa infestata. Invece in certi ambienti esoterici si crede che un’Anima persa possa ritrovare la sua strada per l’Aldilà, grazie alla consapevolezza della propria condizione: in genere essa può essere raggiunta anche con l’intervento di altre entità che fungono da guide spirituali e aiutano le anime perse a intraprendere un percorso evolutivo.

Nonostante lo sviluppo del progresso scientifico, ancora ai nostri tempi i racconti e le testimonianze su spettri e fantasmi sono sempre numerosi e precisi, tanto che molti ricercatori si sono interessati alla comprensione della natura di queste apparizioni, sfruttando la tecnologia per accertare la genuinità del fenomeno.

Questo testo è estratto dal libro "Nella Mente di un Defunto".

Data di Pubblicazione: 3 ottobre 2017

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