EDUCAZIONE E FAMIGLIA   |   Tempo di Lettura: 9 min

Favolare il Mondo - Anteprima del libro di Alessandra Corno

Favola numero 1

Favola numero 1

In un tempo lontano viveva una Grande Sfera dai grandi poteri magici. Essa infatti tutto poteva creare e in tutto poteva trasformarsi. Poteva dipingersi di mille colori e andare dove voleva, poteva ottenere ciò che desiderava e trasformare ciò che non le piaceva... ma la Grande Sfera, nonostante tutto questo, non riusciva ad essere davvero felice. Le mancava qualcosa perché in fondo così tutta sola si sentiva tanto, tanto triste. E allora un giorno le venne un'idea. Decise di creare tante piccole sfere proprio uguali a lei... che tutto potevano fare e tutto potevano divenire.

Però passarono i giorni e poi passarono gli anni e anche le piccole sfere fatte a sua immagine e somiglianza cominciarono ad annoiarsi. Bisognava assolutamente trovare una soluzione! Pensa e ripensa, alla Grande Sfera venne un'idea favolosa che decise di condividere con le piccole sfere di luce: "Mie amate, ho visto chiaramente che tante di voi hanno bisogno di nuovi stimoli e di cambiamenti e allora ho deciso di proporvi un gioco avventuroso".

Molte di loro urlarono felici, altre, più diffidenti, rimasero silenziose, immerse nei mille dubbi che la domanda aveva creato.

"Bene" - continuò - "lascerò a voi il tempo per riflettere molto seriamente su questa mia proposta e quando avrete davvero deciso, vi racconterò di cosa si tratta". E così dicendo se ne andò tra i mormorii del gruppo.

I giorni trascorsero e finalmente una piccola sfera di nome Dono decise che voleva proprio vivere quell'avventura misteriosa.

"Grande Sfera, io sono pronta. Voglio proprio giocare a questo gioco di cui tu ci hai parlato." "Dono ne sei proprio sicura? È una decisione importante sai"

"Sì" tuonò Dono con voce decisa.

"Bene. Allora ascoltami. Lo vedi quel pianeta colorato laggiù? Ti manderò lì, si chiama Terra e in quei luoghi incantati inizierai l'avventura più bella, più entusiasmante, più ricca di sorprese che tu abbia mai potuto immaginare. Sarà davvero come in un gioco. Un meraviglioso gioco in cui la vera protagonista sarai tu! Ora prendi quel cesto laggiù e guarda al suo interno. Ci sono dei sassolini. Saranno i tuoi sassolini della felicità. Ora voltati e osserva attentamente davanti a te."

Dono ubbidì.

La Grande Sfera si illuminò dei colori dell'arcobaleno e comparvero magicamente 7 raggi che si trasformarono in 7 scivoli colorati. Rosso, arancio, giallo, verde, blu, indaco e viola. Erano lunghissimi, con tante curve e discese mozzafiato. "Sarà un vero divertimento scivolarci sopra."- pensò Dono.

"Per iniziare il gioco dovrai fare delle scelte. Per prima cosa dovrai scegliere uno di questi scivoli; quello del colore che preferisci. Ogni scivolo nasconde in sé una qualità. Ogni colore nasconde un talento. Sarà il tuo talento, la virtù che caratterizzerà la tua persona durante la tua vita. E lo scopo del gioco sarà proprio scoprire chi sei e trovare il progetto a cui sei stata destinata. Oggi ti svelerò tutto in base al colore che sceglierai ma nel scivolare via, tutto verrà dimenticato."

"Ma Grande Sfera, se lo dimenticherò scendendo, come farò a realizzare questo mio progetto di gioco?" - chiese spaventata Dono.

"Ecco la seconda regola, lo spargerò durante la discesa i tuoi sassolini della felicità. Ogni volta che ne troverai uno ti avvicinerai sempre più alla realizzazione di quanto sei destinata a fare"- continuò la Grande Sfera.

Mille domande

Dono aveva mille domande e tanti dubbi quindi, dopo aver riflettuto bene, chiese: "Ma come farò a capire di aver trovato un mio sassolino della felicità e di esser quindi sulla strada giusta?"

"Ogni volta che troverai un tuo sassolino non avrai dubbi mia piccola sfera... ti sentirai appagata, ti sentirai realizzata, percepirai la gioia, toccherai la pace e assaporerai la felicità. Avrai la certezza di esser nel posto giusto a fare la cosa giusta realizzando ciò per cui tu sei stata mandata."

"E se dovessi sbagliare il percorso? Ci sarà qualcuno ad aiutarmi?"- Dono era in parte euforica e in parte dubbiosa.

"Ma certo mia piccola, non avere timore. Gli sbagli sono formidabili opportunità. Solo con essi e da essi, se saprai accettarli e comprenderli con umiltà, potrai imparare qualcosa che ti permetterà di migliorare e di arrivare vittoriosa al tuo traguardo. E per quanto riguarda gli aiutanti... beh seguimi... " - disse la Grande Sfera invitando Dono ad avvicinarsi ad un balcone in cui vi era un piccolo binocolo magico.

"Prendilo e osserva... li vedi laggiù. Sono le mamme e i papà che sperano che un bimbo o una bimba possa presto arrivare per giocare con loro."

"Davveroooo??" - osservò attenta Dono - "e saranno loro i miei compagni di gioco?" "Assolutamente sì! Ora non ti resta che osservare e scegliere bene. Mi raccomando Dono questa fase del gioco è molto importante perché loro aiuteranno te, ma tu dovrai aiutare loro a percorrere il cammino per cui sono stati destinati. Dovrai aiutarli a realizzare il loro progetto di vita mentre loro aiuteranno te a raggiungere il tuo di traguardo. Proprio come una squadra dove solo chi collabora riesce a vincere. Quindi... scegli bene."

Dono osservò attentamente finché ad un tratto disse: "Sono sicura. Ora ho scelto. Vorrei quella mamma ricciolina tutta scompigliata. Mi sembra una burlona strampalata. Ha gli occhi tristi ma vedo, dietro quel velo di tristezza, le scintille di chi è capace di entusiasmarsi. Lei gioca con quel papà magrolino, dalla faccia gentile e dagli occhi profondi e calmi. Mi sembra buono, mi pare un uomo dai saggi consigli. Ne sono certa... voglio giocare nella loro squadra."

"Ottimo Dono, allora puoi iniziare il tuo gioco. Scegli il tuo scivolo e lasciati andare, lo ti svelerò, durante la discesa, il talento e il progetto. Divertiti Dono, cerca la felicità e sarà l'avventura più bella di sempre."

Queste furono le ultime parole che Dono riuscì ad udire mentre, veloce come il vento, scendeva dal suo scivolo color smeraldo.

Arrivata sulla terra Dono vide una luminosa luce blu, quasi un lampo e come per magia sentì un flebile suono... toc toc toc toc... era il suo piccolo nuovo cuore che batteva per la prima volta.

Il cuore di un piccolo bimbo nella pancia di una mamma dai capelli ricci. Passarono i giorni e passarono i mesi finché, in un sabato di giugno, Dono vide una luce molto intensa che la richiamava, l'attirava a sé. La seguì senza paura e sentì le risate gioiose e il calore di chi avrebbe giocato con lei questo gioco che è la vita... Dono era diventato Matteo... il dono per un papà dagli occhi buoni e per una mamma tutta matta.

L'avventura era cominciata.

Le tante piccole sfere rimaste lassù nell'Universo, avevano però il difficile compito di osservare, di guidare e di aiutare le coraggiose compagne che una volta scese sulla terra avevano difficoltà a trovare i sassolini perché finite lontano dal percorso giusto.

Una piccola sfera

C'era tra queste una piccola sfera... piccola piccola ma lucente come nessuna e infatti si chiamava Luce. Luce era la più attenta, la più brava a dispensare suggerimenti ed era da mesi che osservava Dono e la sua famiglia. Purtroppo si stavano allontanando dal percorso. La mamma era sempre più nervosa, il papà sempre più silenzioso e Dono non sapeva più che strada percorrere. Era davvero sempre più arrabbiato. La situazione stava precipitando e così Luce prese coraggio e decise di affrontare la questione.

"Ho deciso di scendere sulla Terra!" esordì Luce decisa nel suo intento.

"E cosa ti spinge a fare questo mia piccola Luce?"

"Dono e la sua famiglia sono in difficoltà. Non riescono più a sentire i miei suggerimenti, si stanno allontanando dal traguardo. Ho deciso... è il momento di andare ad aiutarli."

"Luce è una scelta che ti rende onore ma io ti avviso... questo sarà un compito molto difficile. Il tuo gioco inizierà con difficoltà. Dovrai avere tenacia, coraggio, forza e un pizzico di follia per riuscire nel tuo intento. Solo così realizzerai il tuo progetto. Ma tu sei una delle mie predilette e io sono certa che ce la farai. Sono certa che toccherai il tuo traguardo e che aiuterai i tuoi compagni a raggiungere il loro. Spargerò i tuoi tanti sassolini con attenzione. Ora scegli il tuo raggio colorato, siedi sul tuo scivolo e lasciati portare, lo sarò sempre accanto a te. Ricorda... tu sei a mia immagine... tu sei come io sono. Tu tutto puoi se veramente lo desideri con amore."

E Luce nell'udire queste parole si lasciò scivolare. Scendeva veloce, senza paura fino a che un fulmine blu la portò in una dimensione ovattata. Anche per lei era iniziato il gioco. Si cullava al caldo nel ventre di una mamma che ancora non sapeva del suo arrivo inaspettato ma per nulla casuale. Furono però 9 mesi difficili, di tensioni e arrabbiature.

Ma in un giorno di inizio maggio, Luce capì che doveva nascere. Non era pronta, non era il momento giusto ma sapeva che sarebbe stato difficile e così, suo malgrado, si abbandonò a quello che doveva essere il suo cammino. Luce nacque tra mille difficoltà ma col suo arrivo portò davvero la luce. Luca..questo infatti divenne il suo nome.

Un giorno di inizio maggio

La mamma dai capelli spettinati e tanto nervosa quando lo vide indifeso, sofferente ma deciso a superare gli ostacoli, allora capì. Capì che aveva trovato due dei suoi sassolini della felicità... Matteo e Luca.

Uno era stato un dono tanto atteso che le voleva far capire che tutto può esser realizzato nella vita se veramente lo si vuole col cuore e se ci si crede davvero. L'altro aveva portato una nuova luce per rischiarare un sentiero ormai buio. Le doveva far capire che nulla accade per caso e che le persone che incontriamo nella nostra vita arrivano per renderci migliori, per renderci le persone che eravamo destinate ad essere.

Ora la squadra era completa. Ora Dono, Luce, la mamma un po' matta e il papà dagli occhi buoni erano pronti per vivere la migliore avventura di sempre.

Questo testo è estratto dal libro "Favolare il Mondo".

Data di Pubblicazione: 1 ottobre 2017

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