SPIRITUALITÀ ED ESOTERISMO

Fisica e Metafisica nella Cristalloterapia per Ribelli Spirituali

Cristallìzzati - Kate Mantello - Speciale

Impara a controllare, incanalare e gestire i poteri dei cristalli grazie a un metodo alternativo unico, leggendo l'anteprima del nuovo libro di Kate Mantello.

Fisica e Metafisica nella Cristalloterapia per Ribelli Spirituali

I Fantastici Quattro: I Quattro Principi Energetici della Cristalloterapia

In cristalloterapia si riconosce che tutti i cristalli e le pietre sono unici, sia nell’aspetto sia in termini energetici. Si sceglie un cristallo a scopo terapeutico in base al colore, all’energia e alle associazioni metafisiche. Tenendo presente che questa disciplina lavora energeticamente con quattro principi fondamentali: vibrazione, colore, chakra e chi (o energia vitale).

 

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La Legge Universale della Vibrazione

Generalmente gli esperti di scienza e di filosofia concordano sul fatto che il tessuto della nostra esistenza sia governato da una serie di leggi universali. Questo libro non mira a svelare i misteri dell’universo (perciò ora eviterò di esaminarli); tuttavia c’è una legge indispensabile da capire quando si lavora con i cristalli o qualunque altra forma di guarigione energetica: la legge della vibrazione.

Essa afferma che nell’universo nulla è mai perfettamente immobile. Ogni cosa che esiste in esso (sia visibile o invisibile) è fatta di frequenza vibrazionale e particelle in movimento. Come abbiamo scoperto con l’aiuto di microscopi avanzati, persino gli oggetti apparentemente solidi (come mobili, persone o rocce) si compongono di molecole, atomi, particelle subatomiche e quanti (le particelle più piccole misurabili) che si muovono e vibrano costantemente.

Più interessante è il fatto che se guardiamo un atomo più da vicino, vediamo che in realtà consiste perlopiù di spazio vuoto con parti vibranti al suo interno. Sappiamo che quasi tutti gli atomi contengono un nucleo, oltre a neutroni, protoni a carica positiva ed elettroni a carica negativa.

Ma queste particelle sono minuscole in confronto alle dimensioni dell’atomo nel suo complesso. In qualche modo, attraverso questa nuvola di spazio atomico vuoto, queste particelle subatomiche riescono a interagire costantemente e a comunicare tra loro a livello elettromagnetico.

In altre parole, nel mondo fisico, ciò che i nostri occhi percepiscono come oggetto solido è, in realtà, solo una massa di atomi che vibrano senza sosta e che sono fatti perlopiù di spazio vuoto, attraverso il quale l'energia elettromagnetica può viaggiare.

Forse vi state domandando cosa abbia a che fare tutto questo con la cristalloterapia.

Se ogni cosa nell’intero universo fisico si riduce a grumi di particelle vibranti caricate elettricamente che fluttuano nello spazio, allora è logico pensare che qualcosa nella natura di questo spazio vuoto sia un canale perfetto per il passaggio di energia.

 

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Dopotutto, come potrebbero gli elettroni, i protoni e i neutroni comunicare tra loro se la loro energia non fosse in qualche modo connessa attraverso lo spazio atomico? Inoltre, ciascuno di questi atomi comunica energeticamente con quelli vicini, fenomeno che, quando moltiplicato per milioni di volte, compone un oggetto fisico intero, come un albero o una persona.

La natura stessa dell’universo è vibrazionale ed energetica.

Nulla è immobile e nulla resta immutato, dagli elettroni e dai protoni che ruotano all’interno di un atomo, ai neuroni che si accendono nel vostro cervello mentre leggete queste righe.

L’energia, nella sua forma vitale più pura, è racchiusa in ogni singola cellula del vostro essere. Altrimenti come potrebbero un singolo ovocita e un singolo spermatozoo unirsi e, senza alcun pensiero o istruzione cosciente, moltiplicarsi ogni giorno fino a formare braccia, gambe, un cervello e, alla fine, una coscienza perfettamente funzionante?

Ora stiamo entrando nell’ambito della scienza quantistica, perché non abbiamo ancora gli strumenti né le conoscenze per comprendere come funzioni il microuniverso, dunque d’ora in poi qualunque cosa è puramente teorica, ma solleva una domanda:

Se lo spazio è il canale perfetto per trasportare e trasferire l'energia tra le molecole dentro un singolo atomo e tra gli atomi, allora, secondo la stessa logica, non dovrebbe essere in grado di trasferire l'energia “tra gli oggetti fisici e l’ambiente circostante”, dato che ogni cosa è fatta dello stesso identico materiale?

Se è così (e credo che lo sia), l’energia vibrazionale connette ogni essere vivente e ogni oggetto esistente.

Quando lavoriamo con i cristalli su un essere umano, controlliamo l’energia dentro la pietra e la trasferiamo alla persona, usando lo spazio come canale. Il cristallo può anche ricevere energia dalla persona nello stesso modo, e pertanto assorbire dolore, traumi ed energia vibrazionale negativa dal paziente.

 

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La Cromoterapia

Può essere difficile capire perché a molti cristalli si attribuiscano specifiche proprietà curative. Infatti, chi decide queste cose?

Spesso l’aspetto fisico della pietra dà un indizio sulle sue proprietà terapeutiche vibrazionali.

Il quarzo trasparente, per esempio, è una magnifica pietra limpida e cristallina, e dunque è ottimo per donare lucidità. Il quarzo rosa invece ha una tenue sfumatura rosa pallido. Quasi tutti gli appassionati di cristalli lo conoscono come una pietra dell’amore, utile per aprire il chakra del cuore. Questo, perché il suo colore delicato e la sua vibrazione energetica rispecchiano l’esperienza umana dell’emozione.

Se esaminiamo il rosa pallido da un punto di vista cromoterapeutico, è facile comprendere perché questa tonalità è spesso associata alle bambine e alla femminilità, dato che questa sfumatura, come energia, è dolce, delicata, femminile e amorevole.

Considerate ora l'energia del rosso intenso o dell’arancione. Immaginate di essere circondati da uno di questi due colori e osservate il cambiamento nel vostro stato energetico. Le tinte calde e luminose sono molto più stimolanti del rosa pallido e potrebbero risvegliare sensazioni di azione, energia, forza, creatività, potere o intensità.

Analogamente, possiamo usare i cristalli rossi e arancioni sui chakra inferiori per donare vitalità, energia, resistenza e purificazione a qualcuno che si sente apatico o “giù di corda”.

 

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I Chakra

Secondo l’antica filosofia yogica, il corpo umano (e il suo campo energetico) comprende aree di energia concentrata dette chakra.

Ciascuno di questi punti vibra di una risonanza cromatica unica ed è associato a una certa parte del corpo e a un significato ben preciso.

Posizionando i cristalli di colori corrispondenti direttamente sui chakra, possiamo attingere all'energia della persona in modo più accurato di quanto potremmo fare collocando le pietre a casaccio sul corpo.

Per esempio, il chakra della gola (che si irradia dalla spina cervicale, ma si percepisce meglio nell’incavo della gola) è rappresentato dal colore blu. È associato alla comunicazione, all'espressione e alla salute della tiroide.

Dunque il cristalloterapeuta lavora di solito con cristalli blu direttamente sopra questo chakra per problemi di gola e di comunicazione. Continueremo a esaminare i chakra e i loro abbinamenti cromatici nei capitoli seguenti.

 

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Il Chi - L'Energia della Forza Vitale

Il concetto cinese del chi (a volte scritto Qi), o energia della forza vitale, deriva dalla legge della vibrazione e si mette in pratica attraverso la medicina energetica. Spiega come tutte le regioni del corpo fisico siano collegate attraverso canali energetici detti meridiani e ci insegna a utilizzarli per bilanciare l'energia nel corpo.

È importante sapere bene come l’energia fluisce attraverso il corpo per usare più efficacemente i cristalli durante la seduta. Per esempio, quasi tutti sanno che sentiamo i traumi emotivi attraverso il chakra del cuore, ma non si rendono conto che i traumi, come tutte le energie “pesanti”, scorrono lungo il corpo e spesso rimangono bloccati intorno all’apparato digerente e alla regione lombare (attorno al chakra sacrale).

Così sarebbe molto più utile che la cristalloterapia si concentrasse sulla parte inferiore del corpo anziché sulla zona del cuore.

 

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Piezo... Cosa? La Scienza della Cristalloterapia

Benché possa esserci qualche divergenza tra i fisici e i metafisici riguardo ai meccanismi interni dell’universo, si può concordare che sia la fisica sia la metafisica hanno radici ben salde nel concetto di energia. La fisica si occupa principalmente dell’energia che si può misurare, quantificare e comprendere, mentre la metafisica si concentra di più sull'energia che dobbiamo ancora capire o controllare in termini convenzionali.

Le rocce hanno una vibrazione energetica di base detta “frequenza di risonanza”, che corrisponde all’oscillazione misurabile della pietra nella suo stato naturale, a riposo. La frequenza di risonanza di un cristallo dipende dalla sua struttura molecolare e dalla sua composizione minerale uniche, e si misura in hertz (Hz).

Il cristallo di quarzo, per esempio, ha una frequenza a riposo che non varia mai, cioè la pietra vibra a un ritmo costante e preciso.

A lasciare a bocca aperta gli scettici è il fatto che il cristallo di quarzo può influenzare e modificare diverse forze meccaniche ed energetiche circostanti, reagendo perché è straordinariamente piezoelettrico. Il termine “piezoelettricità” si riferisce a una carica energetica misurabile che si sviluppa dentro una sostanza solida in risposta a uno stimolo meccanico.

Può anche assorbire l'energia magnetica ed elettrica dall'ambiente e trasformarla in energia meccanica (o movimento).

Questa emozionante scoperta fu fatta da due fratelli francesi, Jacques e Pierre Curie, nel 1880 (se questi nomi vi suonano familiari, è perché Pierre era il marito di Marie Curie, la scienziata che vinse il premio Nobel). I due giovani si accorsero che certi materiali reagivano meccanicamente quando esposti a campi magnetici e chiamarono questo fenomeno piezoelettricità.

Per approfondire il loro lavoro, crearono l’elettrometro a quarzo piezoelettrico. Questa invenzione fu il punto di partenza per quella che in seguito diventò la rivoluzionaria tecnologia alla base di quasi tutti i circuiti elettronici digitali.

 

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La maggior parte delle persone si stupirebbe di scoprire che la tecnologia informatica moderna (come gli smartphone, gli schermi LCD e i microchip) sarebbe perlopiù impossibile se non potessimo controllare le proprietà energetiche dell’umile cristallo di quarzo.

Permettetemi di spiegare.

Quasi tutte le rocce contengono un composto chimico detto biossido di silicio, presente in quantità variabile. Questa sostanza, quando abbinata alla struttura cellulare unica di certi cristalli, è come una ricetta per l’alchimia energetica.

Il cristallo di quarzo ne possiede la giusta quantità e ha proprio la struttura cellulare adatta per formare una pietra piezoelettrica. Sulla terra ci sono pochissimi altri materiali (come le ossa e il Dna) considerati piezoelettrici.

Dunque, quando si stimola meccanicamente un cristallo di quarzo (per esempio, toccandolo), la pietra può generare una carica elettrica al proprio interno. Lo fa convertendo l'energia meccanica dall’attrito del tocco in un’altra forma (l'elettricità).

Quando si stringe tra le dita un cristallo di quarzo, quest’ultimo genera una minuscola corrente elettrica misurabile. Questa capacità contraddistingue anche altri cristalli.

In parole povere, la tecnologia piezoelettrica usa i cristalli per trasformare l'energia meccanica in elettricità.

Questo principio funziona anche al contrario. Se si fa passare l'elettricità attraverso il quarzo, essa vibra a una frequenza ben precisa (si scuote un certo numero di volte al secondo). Le persone sensibili all'energia possono addirittura sentire questa pulsazione impercettibile con le mani nude!

In realtà, i cristalli piezoclettrici sono stati utili per portare l'umanità dall'età industriale a quella della tecnologia digitale.

Alcuni potrebbero considerarlo uno dei più importanti salti evolutivi nella coscienza dell’umanità.

 

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Due tecnologie moderne che non esisterebbero senza i cristalli piezoclettrici sono il sonar e gli orologi. La tecnologia sonar sì usava per rilevare i sottomarini ultrasonici durante la Prima Guerra Mondiale. Questa fu la prima applicazione nota della piezoelettricità nella storia documentata e fu resa possibile infilando cristalli di quarzo tra due piastre d’acciaio con un idrofono (dispositivo di rilevamento subacqueo) attaccato.

Vi siete mai chiesti cosa faccia ticchettare la lancetta di un orologio da parete o da polso? In un modello analogico, la batteria invia elettricità a un minuscolo cristallo di quarzo attraverso un circuito elettronico. Il quarzo assorbe questa corrente elettrica e la emette sotto forma di energia meccanica.

Il cristallo oscilla (vibra avanti e indietro) a una frequenza precisa, cioè esattamente 32.768 volte al secondo. Il circuito conta il numero di vibrazioni e le sfrutta per generare impulsi elettrici regolari, uno al secondo, producendo un “ticchettio” ogni secondo (questa è la ragione per cui uno dei marchi di orologi più famosi del mondo si chiama Quartz).

Non mi addentrerò in una spiegazione scientifica per ogni tecnologia moderna basata sui cristalli piezoelettrici (vi esorto a fare qualche ricerca per conto vostro), ma ecco qualche altro oggetto che non esisterebbe senza di loro:

  • accendini;
  • obiettivi fotografici;
  • microfoni;
  • microchip;
  • macchine a ultrasuoni;
  • stampanti a getto d’inchiostro;
  • giradischi;
  • schermi LCD (display a cristalli liquidi).

Data di Pubblicazione: 29 giugno 2022

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