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La Floriterapia e i Principi Ermetici

Fiori di Bach. Le Nuove Scoperte - Mechthild Scheffer - Speciale

I primi tre Principi Ermetici (mentalismo, corrispondenza, vibrazione) legati alla Floriterapia, leggendo l'anteprima del nuovo libro di Mechthild Scheffer.

La Floriterapia e i Principi Ermetici

Esaminare la floriterapia sullo sfondo dei sette principi ermetici schiude un piano di comprensione ancora più profondo dei potenziali floreali e dei loro malintesi spirituali. Per tale motivo voglio presentarli in questo libro, sebbene solo in maniera breve e concisa.

È molto utile conoscere questi principi, nella vita in generale come nella quotidianità. Serve a collocare gli avvenimenti in una prospettiva superiore, a comprendere meglio e prendere le decisioni per i passi successivi con più leggerezza.

Per approfondire la conoscenza dei principi ermetici, consiglio i libri "Kybalion" di William Walter Atkinson e www. Transformation online di Werner Christoph.

 

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Che cosa sono i Principi Ermetici?

I principi ermetici, spesso definiti anche "leggi spirituali", contengono la chiave per conoscere "ciò che unisce il nostro mondo a livello più interiore". Si tratta quindi di un sapere astratto, che descrive le norme che regolano il cosmo e di conseguenza la nostra vita.

Nel suo "La via del guerriero di pace", Dan Millman li descrive così: "L'intera creazione, l'universo intero si trova in costante movimento ed evoluzione, percorso da un ordine interiore. Questo ordine interiore si basa sulle leggi spirituali. Costituisce il fondamento di ordine, struttura, movimento e sviluppo della creazione. Anche l’uomo, come parte di questa creazione, soggiace alle leggi spirituali".

I principi ermetici sono descritti in qualche forma in tutte le dottrine di saggezza mondiali e oggigiorno sono confermati sempre di più da conoscenze scientifiche, per esempio nel campo della fisica quantistica.

I principi ermetici prendono il loro nome da Ermete Trismegisto, letteralmente il "tre volte grande Ermete". Questa figura unisce in sé il dio egizio Toth e quello greco Hermes, messaggero degli dei. I principi a lui ricondotti furono tramandati per secoli solo oralmente come insegnamento misterico.

Una delle esortazioni centrali recita: questo sapere deve essere mantenuto puro e non può mai diventare dogma o religione. Ciò porterebbe a una distorsione di questo sapere come è accaduto più volte nel corso della storia. Fu solo negli anni Venti del secolo scorso che W.W. Atkinson rese accessibile al pubblico più vasto i principi ermetici nella sua opera "Kybalion".

Con questa pubblicazione perseguiva lo scopo di insegnare seriamente come sviluppare meglio le forze spirituali di ciascuno grazie alla conoscenza e all’utilizzo consapevole dei principi e quindi arrivare a modificare la propria vita.

I sette principi ermetici agiscono in maniera permanente e sono in un rapporto di continuo scambio reciproco. Agiscono dentro di noi come la cosiddetta corrente della vita. Ciascuno di noi segue naturalmente in maniera inconsapevole il loro flusso, a meno che la nostra ragione non si opponga con programmi mentali bloccanti, quelli che conducono ai malintesi spirituali definiti anche da Edward Bach.

Meglio impariamo a conoscere i diversi principi, meglio possiamo utilizzarli in maniera mirata per la nostra vita. Ecco quali sono:

  1. il principio del mentalismo;
  2. il principio della corrispondenza;
  3. il principio della vibrazione;
  4. il principio della polarità;
  5. il principio del ritmo;
  6. il principio di causa ed effetto;
  7. il principio del genere.

 

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1. Il Principio del Mentalismo

Il tutto è mente, e l’universo è mentale. (Kybalion)

Il principio del mentalismo è il più importante dei principi ermetici dato che mette in movimento tutti gli altri. Per comprendere che cosa significhi, è importante definire in primo luogo i concetti di "tutto" e "universo".

"Il tutto è mente." Ma che cos'è il tutto? Non è possibile comprendere o definire veramente il tutto con la nostra conoscenza umana.

Ricordo come da bambina cercassi sempre invano di immaginarmi l’infinito...

Gli ermetici dicono: il tutto è inconoscibile e indefinibile. Lo descrivono come mente (o spirito) divina che vive in eterno, che è eternamente creatore. In sostanza è l’unità da cui tutto proviene e a cui tutto torna.

Il tutto crea in maniera permanente l'universo, che è manifestazione visibile della mente invisibile. "In principio era il verbo e il verbo era Dio" sta scritto nella Bibbia.

"L'universo è mentale." Ma che cos'è l'universo? L’ universo è una creazione mentale del Tutto. È tutto ciò che si manifesta ai nostri sensi umani. "L'universo mentale" significa: in tutte le creature dell’universo è presente la mente.

Come parte dell’universo anche noi uomini abbiamo una componente spirituale, una scintilla divina, il nostro Io superiore.

Come esseri che partecipiamo della mente, anche noi possiamo creare mentalmente, ovvero formiamo con la nostra mente, il nostro pensiero, il nostro personale universo, la nostra realtà esistenziale.

Il Principio del Mentalismo nella Floriterapia di Bach

Ci mostra quanto sia importante ed efficace chiarire i malintesi spirituali nel colloquio sui fiori. Una volta riconosciuto, dopo la lotta spirituale, da quale punto di vista sia utile cambiare modo di pensare, si è compiuto il passo decisivo per arrivare al cambiamento desiderato e alla soluzione del problema.

 

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2. Il Principio della Corrispondenza

Come sopra, così sotto; come sotto, così sopra. (Kybalion)

Questo principio è conosciuto anche come legge dell’analogia o della risonanza. Come tutti gli altri principi ermetici vale per ogni piano dell'essere: quello spirituale, quello mentale e quello materiale.

Nel grande e nel piccolo, ovvero nel macrocosmo e nel microcosmo.

"Come in cielo e così in terra" dice la Bibbia.

La comprensione di questo principio ci permette di passare dalla conoscenza precisa di un livello a un altro meno noto. In un atomo gli elettroni si muovono intorno al nucleo seguendo le stesse leggi che regolano il movimento dei pianeti intorno all’astro centrale nel sistema solare. Avendo compreso come funziona il livello atomico, possiamo dedurre il funzionamento del sistema solare e viceversa.

Questo principio aiuta a comprendere anche come mai l’intero sapere cosmico è contenuto anche in ogni cellula umana.

Il principio della corrispondenza dice anche che l’esterno rispecchia sempre l’interno. Sarebbe a dire che "come dentro, così fuori". Il visibile ci fa intuire l’invisibile, il materiale l’immateriale, lo spirituale.

Un giorno in cui siamo interiormente agitati o arrabbiati, incontreremo anche nel mondo esterno persone che provano ed esprimono emozioni analoghe. Esse rispecchiano il nostro stato d’animo. A volte, però, ci mostrano anche emozioni che inconsciamente non facciamo entrare in noi ("non sono mica arrabbiato!")

Fuori non c'è niente che non abbia a che fare con noi. Allo stesso modo ciò che accogliamo è uno specchio di ciò che abbiamo dato.

Se sono stato vicino a un amico in una situazione difficile, dandogli consigli e sostenendolo, qualcuno mi aiuterà quando sarò in crisi. Non è importante da chi arriverà questo aiuto. Spesso non è la persona che ho aiutato in precedenza. L'universo è capace di riportare l'equilibrio per vie meravigliose.

Il Principio della Corrispondenza nella Floriterapia di Bach

Questo principio ci fa capire quanto sia importante rivolgere la propria attenzione soprattutto ai potenziali costruttivi dei fiori e viverli in modo che si rispecchino all’esterno, ovvero nella propria vita. Per esempio chi sviluppa il suo potenziale Agrimony e si dimostra aperto e sincero, riceverà sincerità e rapporti autentici anche dall’ambiente intorno a lui.

 

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3. Il Principio della Vibrazione

Niente è in quiete; tutto si muove, tutto vibra. (Kybalion)

La vita è movimento e si conserva nel movimento. Senza movimento non c'è vita. "Panta rei" tutto scorre dicevano gli antichi greci. Non si può trattenere nulla, tutto è soggetto a un continuo mutamento.

"Non si entra mai due volte nello stesso fiume" dice un proverbio indiano. Nessun giorno è uguale all’altro. Mutiamo quotidianamente a livello spirituale, per esempio a ogni nuovo incontro. Anche il nostro corpo si rinnova costantemente, ogni sette anni quasi tutte le nostre cellule vengono sostituite.

Tutto è vibrazione. I diversi piani si distinguono per la loro rapidità, ovvero la frequenza di oscillazione. Più la vibrazione è veloce, più la frequenza è alta. Viceversa, più la vibrazione è lenta più la frequenza è bassa. La frequenza più bassa è quella della materia.

Noi esseri umani sperimentiamo queste diverse vibrazioni soprattutto sotto forma di emozioni e pensieri. Le emozioni positive vibrano più veloci di quelle negative. Se ci si espone involontariamente a una vibrazione bassa, anche la propria frequenza più alta si riduce da sola. Per questo diciamo "questa cosa mi butta giù".

Ascoltare un concerto di musica classica può al contrario essere "un'esperienza artistica rigenerante".

La nostra frequenza di oscillazione cambia a seconda del grado di consapevolezza. Più una persona allarga la sua consapevolezza, più la sua frequenza aumenta.

Ciò spiega anche come mai, sulla base del secondo principio ermetico della risonanza, attiriamo sempre nuove persone che corrispondono alla nostra momentanea frequenza e perché non vogliamo più incontrare vecchi amici che non sono cambiati interiormente. A volte tali rapporti si esauriscono da soli, perché non si è più sulla "stessa lunghezza d'onda".

La buona notizia è che è possibile modificare consapevolmente la propria vibrazione, modificando pensieri ed emozioni.

Chi vuole fare esperienze positive può "positivizzare" pensieri ed emozioni e farli vibrare più intensamente. Questa vibrazione positiva si trasmette anche al campo energetico di altre persone. Edward Bach diceva: "Il dono più grande che possiamo fare a un altro essere umano è di essere noi stessi equilibrati e gioiosi, perché in questo modo lo risolleviamo dal suo abbattimento".

 

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Il Principio della Vibrazione nella Floriterapia di Bach

Nella floriterapia il principio della vibrazione è onnipresente. Lo stesso Bach lo aveva reso manifesto nella sua definizione delle essenze dei fiori.

"Certi fiori, cespugli e alberi di ordine superiore che crescono allo stato selvatico hanno, grazie alla frequenza elevata delle loro vibrazioni, la capacità di aumentare le nostre e di aprire i canali di comunicazione ai messaggi del nostro Io spirituale; di inondare la nostra personalità delle virtù di cui abbiamo bisogno e di purificare così le carenze caratteriali che sono all'origine delle nostre sofferenze.

Come la bella musica e tutto ciò che è grande e ispirato, essi possono elevare la nostra personalità e portarci più vicino alla nostra anima. In questo modo ci donano la pace e ci liberano dalle sofferenze. Non guariscono per il fatto di agire direttamente sulla malattia, ma perché inondano il nostro organismo con le vibrazioni positive del nostro lo superiore, di fronte al quale la malattia si dissolve come neve al sole."

Il principio della vibrazione ci permette anche di riconoscere che realizzare i cambiamenti personali è più facile di quanto crediamo spesso: siccome tutto è soggetto a un continuo cambiamento, in sostanza è sempre presente l’energia sufficiente per il cambiamento. Il nostro compito è di anelare mentalmente a una situazione desiderata e definire con precisione i nostri obiettivi e prendere la decisione di diventare attivi.

A tale scopo sono interessanti tutti quei singoli fiori di Bach il cui malinteso spirituale consiste nel voler conservare qualcosa o nel voler restare immobili, ovvero nel vivere contro la naturale vibrazione.

In particolare:

Cherry Plum: si vogliono conservare le proprie emozioni.

Honeysuckle: si vuole conservare qualcosa del passato.

Oak: non si vuole cambiare il Proprio comportamento, ma continuare come prima.

Rock Water: si rimane fedeli ai propri principi in maniera troppo rigida.

Data di Pubblicazione: 29 dicembre 2022

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