Scopri come sono struttrati gli organi coinvolti nel ciclo mestruale leggendo l'anteprima del libro di Zulma Moreyra.
Organi interni
Noi donne nasciamo con le ovaie, la tromba uterina (tube di Falloppio), l’utero e la vagina. Il nostro periodo fertile va approssimativamente dai 14 ai 47 anni.
La vagina
È un condotto elastico che unisce la vulva, cioè la parte esterna, con il condotto dell’utero. Misura dagli 8 agli 11 cm di lunghezza e la sua larghezza è variabile, ma può dilatarsi fino a 3 o 4 volte. Espelle il flusso mestruale, accoglie il pene durante il sesso ed è il canale attraverso il quale una nuova creatura può venire alla luce.
L’utero
E un organo femminile muscolare cavo di forma triangolare. Ha una lunghezza approssimativa di 8 cm e una larghezza di 5 cm. Si trova all’interno della cavità pelvica, fra il retto e la vescica urinaria. I suoi muscoli sono forti ed elastici per permettere che vi trovi alloggio il feto in crescita e, successivamente, per aiutare le spinte durante il parto. La sua funzione è quella di alloggiare l’ovulo fecondato e fornirgli le migliori condizioni per la maturazione.
Le pareti dell’utero hanno tre strati: quello esterno si chiama perimetrio, quello intermedio miometrio, e quello interno endometrio.
La cervice lo unisce alla vagina. Fra l’utero e la cervice si trova l’istmo, che è lungo 1 cm.
Le trombe uterine
Sono due strutture tubolari poste ai lati dell’utero, alla sua base, e lo mettono in comunicazione con le ovaie. Sono lunghe approssimativamente 10 cm e larghe 1 mm. La struttura muscolare permette loro di muoversi fino all’ovaio per catturare l’ovocita. Alle sue estremità, ogni tromba possiede dei filamenti chiamati fimbria, che funzionano come dei tentacoli, cercando l’ovocita nell’ovaio e trasportandolo verso l’interno della tromba.
La parte interna delle trombe uterine è costituita da una mucosa che possiede cellule nutritive per l’ovocita e ciglia che si muovono in direzione dell’utero e sono incaricate di condurre verso di esso l’ovocita. Questa è la loro funzione principale, ma aiutano anche lo spermatozoo a giungere all’incontro con l’ovocita.
Le ovaie
Le ovaie sono due ghiandole sessuali femminili che producono gli ormoni estrogeno e progesterone. Sono di forma ovale, hanno le dimensioni di una noce e si trovano in ognuna delle punte delle trombe uterine. Non sono statiche, ma mobili e il loro movimento è dolce. Si trovano all’altezza del basso ventre.
Le ovaie contengono migliaia di cellule uovo: nasciamo con un numero di ovociti che va da 700.000 a un milione, ma quando giungiamo alla pubertà ne restano solo 300.000 e di questi saranno ovulati solo fra i 300 e i 400. Ognuno di essi è ricoperto da uno strato chiamato follicolo.
Nella fase follicolo stimolante, nell’ovaio comincia a crescere e maturare un ovocita.
L’ovulazione avviene a circa metà del ciclo, ed è il momento nel quale l’ovocita viene espulso dall’ovaio e si libera del follicolo. Questo si trasforma in corpo luteo e la sua principale attività diviene quella di generare progesterone, l’ormone incaricato di attivare le pareti dell’utero, l’endometrio, che contengono liquido.
Le sue terminazioni nervose portano il sangue che formerà il nido e il nutrimento del possibile embrione.
Una volta espulso, l’ovocita comincia a percorrere la tromba uterina, dove continuerà la sua maturazione: giunto circa ai tre quarti della tromba sarà pronto per essere fecondato.
Gli spermatozoi vengono attratti da alcune sostanze secrete dall’ovocita. Impiegano 50 minuti per raggiungerlo e possono sopravvivere nel corpo della donna fino a 72 ore.
Durante la fase lutea, che inizia dopo l’ovulazione, l’ovocita continua il suo viaggio verso l’utero ma se non viene fecondato, arrivato allo strato superficiale dell’endometrio, comincia a deteriorarsi e a venir espulso insieme a quest’ultimo attraverso il sangue mestruale, uscendo per il collo dell’utero e per la vagina.
Durante il mestruo comincia a lavorare l’ormone follicolo stimolante che è quello che stimola un nuovo ovocita a svegliarsi e a cominciare il ciclo successivo.
Il ciclo mestruale è un ciclo naturale e in continua attività, che genera un movimento organico. Non ci sono pause nella marea ormonale, perciò mentre sta per finire una fase, già se ne prepara un’altra. Più avanti approfondiremo questo concetto.
Organi esterni: la vulva, monte di Venere, perineo
La vulva
Si trova fra la parte anteriore del monte del pube e il perineo.
È composta dalle piccole e grandi labbra, dal clitoride, dall’imene e dal vestibolo vulvare.
Grandi labbra: sono due pliche cutanee che possiedono abbondante tessuto adiposo e che circondano l’apertura della vulva. Possiedono peli.
Piccole labbra: sono due pliche cutanee mucose situate sotto le grandi labbra, hanno terminazioni nervose, pertanto sono maggiormente sensibili al tatto. Non hanno peli e coprono il clitoride.
Clitoride: è un organo erettile. La sua unica funzione è quella di dare piacere alla donna. Si trova nella parte superiore della vulva ed è diviso in tre parti:
- Il glande, che è la parte visibile ed è ricoperto da uno strato di pelle. In esso convergono 8.000 nervi sensitivi. A riposo il glande misura circa 2 o 3 cm e può aumentare le sue dimensioni di 1,5 cm quando è stimolato.
- Il corpo del clitoride, che si trova in prossimità dell’osso pubico e non è visibile. Misura circa 2 o 3 cm ed è cavo.
- Le radici del clitoride, che sono due e circondano l’osso pelvico formando una V capovolta. Hanno una lunghezza che va dai 5 ai 10 cm.
Imene: è una membrana molto sottile situata al confine tra la vulva e la vagina. Si può rompere e stirare. Molte donne nascono senza imene e non se ne conosce la funzione.
Monte di Venere o monte del pube: è la zona superiore ricoperta dal pelo pubico che è incaricata di nascondere e proteggere la vulva.
Nella parte anteriore del vestibolo vaginale, fra il clitoride e le labbra, si trova il meato urinario, attraverso il quale si espelle l’urina. Questo è circondato da un tessuto erettile spugnoso che contiene le ghiandole parauretrali, che permettono l’eiaculazione femminile.
Nella zona posteriore si trova l’ano, incaricato di eliminare gli escrementi del nostro organismo. È circondato dalla spugna perineale, possiede molte terminazioni nervose, per cui risponde molto bene alle stimolazioni e alle eccitazioni.
Ormoni e ghiandole
L’ipotalamo
L’ipotalamo è una ghiandola che regola le funzioni dell’ipofisi. La stimola affinché produca le gonadotropine (GnRH), che sono l’ormone LH e l’FSH. Inoltre, produce neurormoni come l’ossitocina.
L’ipofisi
L’ipofisi, o ghiandola pituitaria, controlla il funzionamento di quasi tutte le altre ghiandole endocrine ed è a sua volta controllata dall’ipotalamo. È responsabile della secrezione degli ormoni FSH (che stimola la crescita normale del follicolo ovarico) e LH (che favorisce la maturazione del follicolo ovarico e la secrezione del progesterone).
L’ormone follicolo stimolante (FSH)
La liberazione dell’ormone FSH avviene in due momenti: a metà della prima fase del ciclo (fase proliferativa) viene prodotta la prima secrezione dell’ormone affinché cresca il follicolo che più avanti si convertirà in ovocita; poi, immediatamente dopo l’ovulazione, si ha una seconda secrezione per stimolare la produzione di estrogeni nel follicolo ovarico.
L’ormone luteinizzante (LH)
La secrezione di LH si ha in una seconda fase e la sua azione principale è quella di agevolare la maturazione e la rottura del follicolo, con la conseguente liberazione dell’ovocita. Inoltre contribuisce (insieme all’ormone HCH, quello che viene rilevato nei test di gravidanza) anche alla trasformazione del follicolo in corpo luteo, che rilascia il progesterone e, nel caso avvenga la fecondazione dell’ovulo, manterrà la gravidanza nelle prime settimane.
Gli estrogeni
Gli estrogeni sono ormoni derivati dal colesterolo. Sono soprattutto femminili e vengono prodotti dalle ovaie e dalla placenta durante la gravidanza. Stimolano la proliferazione cellulare degli organi, dell’endometrio, del seno e delle ovaie. Il loro aumento provoca, nella donna, cambi di umore.
Il progesterone
Inizia a svilupparsi con il menarca. È prodotto principalmente dalle ovaie e, durante la gravidanza, dalla placenta. Agisce sul ciclo femminile alleviando i cambi endometriali prodotti dall’estrogeno e, in gravidanza, stimola lo sviluppo del feto.
La prolattina
È un ormone secreto dalle cellule lattotrope della parte anteriore dell’ipofisi. Stimola la produzione del latte nelle ghiandole mammarie e la sintesi del progesterone nel corpo luteo. Tende a variare a seconda del carico di stress. Ha anche un effetto inibitore nella secrezione degli estrogeni e del progesterone. È l’ormone che provoca in genere l’arresto delle mestruazioni durante l’allattamento.
L’ossitocina
È un ormone prodotto dall’ipotalamo. È legato alla sessualità e al comportamento materno/paterno. L’ossitocina viene secreta in grandi quantità in seguito alla dilatazione della cervice uterina e della vagina durante il parto e prima della stimolazione dei capezzoli, cosa che facilita il parto e l’allattamento. Nella stimolazione dei genitali, contribuisce all’orgasmo. Durante l’allattamento genera moderate contrazioni che aiutano il recupero dell’utero nella fase post-parto.
C’è una relazione fra l’ossitocina e la risposta sessuale. Durante l’orgasmo si ha un aumento di questo ormone, sia nell’uomo che nella donna. Si attiva anche nella fase lutea generando piccoli spasmi nella parete dell’utero.
Alcune ricerche sostengono che l’assenza di questo ormone gioca un ruolo rilevante nell’autismo. È coinvolto nel riconoscimento e nello sviluppo dei rapporti sociali, nella creazione di relazioni di fiducia e generosità fra persone. La voce attiva la produzione di ossitocina nei bambini, aumenta la fiducia e riduce la paura sociale.
Voglio ricordare la prima volta che presi coscienza dell’importanza di questo ormone nella storia della società femminile. Fu come doveva essere, ovvero magicamente, fra donne. Durante una siesta, seduta in un luogo del monte Uritorco con due delle mie amate sorelle, Gaby e Sii, e con colei che mi aveva avvicinato al cammino della Dea attraverso l’arte dei tarocchi e i suoi libri: Vicki Noble, una donna affascinante, semplice, una ricercatrice instancabile, pioniera della rivoluzione femminista e del movimento della tradizione della Dea. Ero davvero al settimo cielo. Avevamo allestito un piccolo altare con oggetti che avevamo trovato sul posto. Vicki aprì il circolo e, come una saggia anziana, cosa che era ed è tuttora, iniziò a raccontarci dell’ossitocina e della sua relazione con la tribù matriarcale. Poiché io ero già madre dei miei due figli conoscevo l’azione dell’ossitocina sulle donne, ma questa semplice cerimonia mi svelò, come un raggio di luce, il cammino che dovevo seguire.
Vicki diceva che questo ormone, che crea vincoli basati sulla fiducia, viene chiamato “l’ormone dell’amore”. Quale grande ricercatrice delle culture matriarcali, diceva che grazie a questo concetto si riusciva a comprendere perché le donne, di fronte a una situazione drammatica, si uniscono e collaborano tutte insieme per cercare una soluzione. L’Argentina ha grandi esempi di questa alleanza, come le madri e le nonne di Plaza de Mayo, le manifestanti che hanno fatto sentire la propria voce prima della crisi del 2001 e, più recentemente, durante le marce contro la violenza di genere NiUnaMenos. Questi sono solo alcuni esempi fra i tanti che conosco di questo e di altri Paesi, nei quali le donne, sfinite dall’ingiustizia e dalla mancanza di risposte o di soluzioni, scelgono di unirsi quasi spontaneamente e, senza un leader o una guida, si alleano con l’obiettivo di ottenere rispetto, unione e solidarietà.
Quello che più sorprendeva Vicki era che gli effetti di questo ormone contagiano gli uomini. In effetti, quando la donna è in gravidanza, se il compagno le sta vicino, i suoi livelli di testosterone si abbassano del 30% e si innalzano quelli di ossitocina, e questa condizione dura circa fino a un mese e mezzo dopo il parto. Vicki diceva di aver trovato la risposta al perché le antiche culture matriarcali erano pacifiche e avevano potuto sopravvivere per tanti secoli.
Io stavo già viaggiando con i pensieri, riflettendo sulla reazione del mio compagno e di altri tanti uomini, amorevoli compagni delle donne che conosco. Comprendendo perché a questi movimenti femminili gli uomini aggiungono sempre il loro sostegno, sentii che in me si stava facendo strada una nuova comprensione delle relazioni umane.
Fu un pomeriggio meraviglioso e da sogno, di quelli che rimangono per sempre vivi nei ricordi. Vicki faceva battute in inglese e noi ridevamo anche se non ne capivamo bene il significato; Sii traduceva in castigliano affinché Gaby e io potessimo comprendere. Eravamo talmente “ossitocinate”, che Sii traduceva anche quando Vicki parlava castigliano e tutte e quattro morivamo dalle risate.
Altri organi coinvolti nelle mestruazioni
Gli altri organi principali coinvolti nelle mestruazioni sono: il fegato, la milza, i reni e il cuore.
Il fegato si incarica di muovere il sangue in tutte le direzioni del corpo, la milza trasforma gli alimenti in sangue ed energia, i reni li trasformano in acqua e li trasportano attraverso il corpo, il cuore dà impulso all’ovulazione e al mestruo. Perciò, uno squilibrio in uno di questi organi può causare disturbi alle mestruazioni, alcuni molto visibili e palpabili, altri meno.
Nel nostro sangue mestruale possiamo leggere lo stato di salute dei nostri organi. Per esempio, una mestruazione abbondante che si avvicina quasi a un’emorragia, così come sangue troppo chiaro e annacquato, possono segnalare un malfunzionamento della milza; mestruazioni scarse o amenorrea possono essere causate da uno squilibrio dei reni; se hai dei disturbi al fegato il sangue delle mestruazioni è scuro, con coaguli e un odore intenso.
Allo stesso modo possiamo percepire lo squilibrio di questi organi nel finale della fase lutea, per esempio con dolori al seno, all’utero e in altri muscoli. Il malumore e il fastidio hanno a che fare col fegato, gli stessi disturbi accompagnati da preoccupazioni e incubi hanno a che vedere con la milza. I dolori ai fianchi, una traspirazione e un'urina dall’odore intenso sono collegati a una disfunzione dei reni. Se sei molto ansiosa o stai attraversando un periodo di grande stress, non avrai l’ovulazione o il tuo ciclo tarderà. Le donne anemiche o con problemi di denutrizione non hanno mestruazioni, perché il sangue serve loro per dare impulso alla vita in altre parti del corpo.
È importante osservarci, non credere che sia normale avere mestruazioni dolorose o dall’odore molto intenso. Queste credenze sono state create dalla pubblicità degli assorbenti femminili, delle compresse intime e dei medicinali. Prendere un analgesico e occultare i sintomi non risolve il problema. E tanto meno coprirci di profumi, antitraspiranti o deodoranti intimi.
La conoscenza di te stessa e l’auto-esplorazione possono prevenire molte malattie gravi.
Una volta identificato il problema puoi inizialmente cercare di regolare lo squilibrio attraverso l’alimentazione e l’esercizio quotidiano, ma se persiste consulta un medico di fiducia.
Qualunque sia il professionista che scegli (omeopata o allopata), non andare da lui come paziente, ma per consultarti, perché tu sai e conosci te stessa.
Spero che tu possa comprendere l’importanza di questo semplice passo: l’altra persona può conoscere la medicina che pratica, ma nessuno conosce il tuo corpo come te stessa, e questo ti dona autonomia e, allo stesso tempo, responsabilità verso di esso.
Data di Pubblicazione: 28 aprile 2021