Scopri tutti i segreti di Gennaio, il suo spirito guida, le piante magiche, il metallo e l'albero, leggendo l'anteprima del libro di Caroline Deiß.
- Gennaio: Mese di Giano, che guarda al passato e al futuro
- Origine del nome del mese e numerologia di gennaio
- Divinità di gennaio: Holle, compagna spirituale nel viaggio verso l'Oltremondo
- Metallo magico di gennaio: Il piombo, metallo della divinazione
- Piante magiche di gennaio: Crescione, arabetta, beccabunga, erbe magiche che spuntano sotto la neve e il ghiaccio
- Albero di gennaio: Il ginepro, protettore contro le forze oscure
Gennaio: Mese di Giano, che guarda al passato e al futuro
Origine del nome del mese e numerologia di gennaio
Gennaio è il primo mese dell’anno e il secondo mese invernale, dopo dicembre. Altre antiche denominazioni sono “Hartung” e “Hartmonat” (“mese rigido”), “Schneemonat” (“mese della neve”), “Eismond” (“mese del ghiaccio”), “Wintermonat” (“mese dell'inverno”) o “Wolfsmonat” (“mese del lupo”).
Gennaio prende il nome dal dio romano Giano, rappresentato con due volti, uno che guarda l’anno nuovo e l’altro che guarda l’anno vecchio. È il dio dell'inizio e della fine, delle soglie, delle porte e dei passaggi in nuovi mondi, di nuovi livelli di coscienza e dell’anno che verrà.
A esso è dedicato il numero magico Uno, associato a Dio e simbolo di un nuovo inizio, di rinnovamento e rinascita. Il numero uno rappresenta lo spirito d’innovazione, il coraggio, l'iniziativa personale, l'indipendenza e l’individualità. Agli occhi dei filosofi greci simboleggia l’unità in sé, lo spirito divino intrinseco a ogni cosa.
Divinità di gennaio: Holle, compagna spirituale nel viaggio verso l'Oltremondo
Holle, veggente, sacerdotessa, guaritrice e sciamana dell’Europa del Paleolitico e del Neolitico, ti accompagnerà in un viaggio incredibile, affascinante e magico, in modi trascendentali e dimensioni ultraterrene. Avrai così un'anteprima del paradiso.
Recati nei luoghi dove puoi percepire al meglio il tuo spirito. Per esempio nei boschi vicino a casa. Ascolta il fruscio del vento d'inverno, senti il canto degli alberi e cerca delle radici ricoperte di muschio dove ardere lentamente la resina e gli aghi degli abeti in una pentola di ferro.
Chiudi gli occhi, fai un respiro profondo e assapora l’autentico profumo della natura. Holle sarà lì con te e risponderà alle tue domande sulla vita. Secondo un'antica tradizione, percepirai il suo spirito soprattutto nelle dodici “notti del fumo”, dalla vigilia di Natale all’Epifania. In quelle lunghe notti buie, essa vaga con il suo seguito di anime di bambini morti, elfi, nani, gnomi e maghi per risvegliare gli umani dal sonno invernale e aprire i loro sensi all’aldilà.
Prepara sul davanzale noci, mele e una manciata di cereali, come miglio, frumento od orzo, e sarai ricompensato con la sua infinita bontà e i suoi misteriosi poteri magici. La dea Holle si presenta come una guida spirituale; più tardi, nel folklore germanico, divenne la signora celeste e benevola che incarna la potenza spirituale nella natura e ogni tanto appare agli umani.
È chiamata anche Frau Gode, Frau Bertha, Frau Holda, Frau Huld o Frau Holle. In Germania è discendente ed erede delle antiche dee germaniche Frigga, Freya, Iduna e Hel e continua anche oggi il suo operato con chi ne avverte la presenza durante escursioni in boschi magici e paludi nebbiose o in passeggiate all’alba su prati misteriosi.
Metallo magico di gennaio: Il piombo, metallo della divinazione
Il piombo ispira un viaggio alla scoperta delle segrete profondità del cosmo e della propria vita. Un antico rito divinatorio di Capodanno consiste nella sua fusione: il metallo fuso viene fatto solidificare nell'acqua fredda e a seconda delle forme che assume regala profezie sul futuro.
A tale proposito, dei pezzi di piombo vengono scaldati in un cucchiaio, con una candela o una piccola fiamma, fino allo scioglimento. Il metallo fuso è poi versato in un catino di ceramica insieme a dell’acqua fredda, dove subito si solidifica. La forma dei pezzi serve per predire il futuro.
È come riempire un sacco con oggetti pesanti e gettarlo via prima di entrare nell’anno nuovo: si riparte più leggeri. L’usanza di dire addio all'anno vecchio fondendo il piombo nell'acqua è un rituale utile per iniziare il nuovo anno con buoni propositi.
Chi lo segue ricomincia sgravato dai fardelli del passato. E poter ripartire da zero significa libertà. Al piombo sono inoltre associate proprietà che favoriscono la concentrazione, la perseveranza e la pazienza.
I medici antroposofici usano con buoni risultati quello potenziato per alleviare il dolore nell'organismo umano, poiché agisce positivamente su milza, ossa, legamenti, denti, cute e tessuti, sui processi di invecchiamento e sull’udito.
Piante magiche di gennaio: Crescione, arabetta, beccabunga, erbe magiche che spuntano sotto la neve e il ghiaccio
Crescione, arabetta e beccabunga crescono in luoghi sacri come sorgenti, ruscelli e fonti, venerati da millenni in quanto origine della vita. Persino nell'inverno più rigido, quando coltri di neve trasformano il paesaggio in un paradiso e le acque sono gelate, le tre misteriose piante lavorano impercettibilmente sul ghiaccio per romperlo e allungarsi verso i raggi del sole che le chiamano.
È il momento in cui raggiungono il massimo della forza e dell’energia, in cui, consumate con del pane imburrato o nell’insalata, ti ripuliscono le arterie, ti purificano il sangue e, mescolate all’olio di senape, ti aiutano a guarire dal raffreddore.
Simbolo di depurazione, resistenza e tenacia, sono associate a tratti caratteriali quali la forza interiore, la perseveranza e la determinazione. Fin dall’antichità, sono considerate tra i cibi più benefici, capaci di assicurare la salute e di rafforzare il sistema immunitario.
Sono piccanti e saporite, ricche di vitamine e solleticano il palato con nuovi indecifrabili sapori. Piante verdi e succose, piene di energia vitale, crescono in un mondo invernale apparentemente spoglio e gelido.
Albero di gennaio: Il ginepro, protettore contro le forze oscure
Nella natura incontaminata trovi spesso ginepri antichissimi, scheletrici, che offrono, soprattutto nelle giornate nebbiose, uno spettacolo mistico. La mattina presto, nel buio, percorri sentieri fantastici che conducono a questi enigmatici compagni di epoche passate.
Come stregati da un incantesimo, sembra che aspettino di essere affrancati da una parola magica. Quale di essi ti attrae magicamente? Avvicinati, toccalo, ma stai attento alle spine. Osserva i suoi rami sottili, carichi di bacche blu e verdi.
Respirane il profumo, che in pochi istanti ti ammalierà e ti farà cadere in un leggero stato di trance, che pervaderà i tuoi sensi. E poi, all'improvviso, in quelle sagome verticali riconoscerai delle figure umane. Lo spirito dell’albero entrerà in contatto con te e ti ricorderà il tuo destino.
Come albero della vita, al ginepro in passato era attribuito un potere protettivo contro le forze oscure, perciò in alcune regioni e in determinati periodi, se ne appendevano i rami sopra la porta di casa per scacciare sfortuna e rovina.
Per i popoli germanici, il ginepro era sacro. Nelle saghe i ginepri sono abitati da diverse creature della natura, inoltre funge da porta per l'aldilà. Secondo delle antiche leggende, fate, nani e giganti vi entravano e vi uscivano. Dai nostri avi sappiamo che il giorno di Natale, un tempo, si appendevano rami di ginepro sopra le porte delle stalle per tenere lontane le streghe.
Oggi questi rametti, legati sopra l’uscio di casa o sul davanzale della finestra, ci aiutano ad allontanare pensieri diabolici ed energie negative. Le bacche di ginepro contengono olio essenziale, che bruciato emana un piacevole profumo balsamico e disinfetta l’aria della stanza.
Le sue bacche mature, ricche di vitamine, proteggono dalle infezioni, perciò vengono usate volentieri come infuso e come spezia nei crauti e nei piatti di carne e pesce.
Data di Pubblicazione: 18 dicembre 2023