SPIRITUALITÀ ED ESOTERISMO

Gertrude alla scoperta del senso della Vita

Dialoghi con Getrude - Federico Cimaroli - Libro

Segui Gertrude nel suo viaggio interiore e condividi con lei le domande della vita in ricerca di risposte, leggendo il nuovo libro di Federico Cimaroli.

Gertrude alla scoperta del senso della Vita

L'Intenzione

GERTRUDE: Ciao Fede, che bello essere in tua compagnia... sono proprio felice!

FEDERICO: Bene Gertrude... cosa ci facciamo qui?

G: Fede, io vorrei fare un po' di chiarezza su...

F: Partiamo molto male Gertrude... Ascoltami bene: quando si è formato l’essere che sei, ovvero nei primi nove mesi nell’utero, non c’era chiarezza, eppure eccoti qui, con due occhi, un naso, due gambe, due braccia... forte e sana... con un modo di camminate tutto tuo, dei capelli che solo tu hai e con delle impronte digitali uniche nell’universo... Hai mai pensato a quanti miracoli hai compiuto fino a oggi?

G: Ehm...

F: Qui bisogna oscurarsi, Gertrude, altro che fare chiarezza. I misteri dell’esistenza si svelano nel buio e nel silenzio, non sotto la luce delle tue riflessioni. La ghianda fa la quercia, non pensa alla quercia, e la fa nel totale buio e silenzio della terra. Pensi forse che la rosa voglia fare chiarezza nella sua vita? La rosa fa la rosa!

Pensi che il gatto nasca per avere le idee chiare? Il gatto viene al mondo per fare il gatto... i suoi problemi avrebbero inizio nel momento in cui incominciasse a credere di essere un lupo e cercasse di fare chiarezza sul perché miagola invece di ululare... Gertrude, quando stiamo male è perché rompiamo i coglioni... tu li rompi i coglioni?

G: Ehm... direi proprio di sì...

F: Sei ancora felice di essere qui?

G: Sì tantissimo, anche se sinceramente mi hai fatto passare la voglia di fare chiarezza...

 

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F: Ora ci siamo... ricorda, Gertrude: se il tuo fine è la tranquillità, è un pessimo fine. Come dice Albert Schweitzer, l’anima tranquilla è un'invenzione del demonio... mai frase mi trovò più d’accordo!

G: Ok Fede, ma quando sto male dovrò pure far qualcosa, no? 

F: Il cactus, Gertrude, cerca di togliere le spine? Hai mai visto un leone tagliarsi la criniera per avere l'abbronzatura integrale? Non penso proprio. Un Tale, duemila anni fa, quando Gli misero una corona di spine in testa, cercò di sfilarsela? Assolutamente no! Egli disse: "Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua." (Lc 9, 23)

Cerchiamo di capirci bene: nessuno sta male per caso. Ognuno di noi si è costruito un progetto mentale che vuole seguire a tutti i costi; quando ci accorgiamo che non lo riusciamo a realizzare, allora iniziamo a stare male. E se qualcuno ci domandasse come mai stiamo male, penseremmo che il motivo è non aver raggiunto quel dato obiettivo, giusto? Ebbene, non vi è niente di più menzognero, Gertrude! Prima uscitai da questa ipnosi, ovvero dal credere che i nostri malesseri derivino da un qualcosa che è o non è accaduto, da un qualcosa che qualcuno ci ha fatto o meno, e prima inizierai a riconoscerti come anima.

L’errore non consiste nel non riuscire a raggiungere quel dato obiettivo, bensì nel porsi l’obiettivo stesso. Uno dei pensieri più grandi che siano mai stati scritti è il seguente: “Senza intenzione il saggio va alla meta”. Senza intenzione... Questo cambia la partita!

Dai tuoi occhi si vede che sei una donna piena di intenzioni... e siccome esse non si realizzano, pensi che la tua vita non stia funzionando. È poi ancora nuove intenzioni, nuove conquiste, nuove battaglie... imprigionata in un circolo vizioso che ti spinge in una spirale discendente: "Che giova all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso?" (Le 9, 25)

 

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Ora Gertrude ti do un compito molto importante: scrivi in bella grafia, con una penna che abbia per te un certo valore, su un foglio pregiato, queste parole: “Senza intenzione il saggio va alla meta”, poi incornicialo e appendilo su una parete luminosa della tua casa.

Bere dalla sorgente di questo pensiero tutte le mattine è un lavoro potentissimo; solo questo è in grado di cambiare sensibilmente la tua esistenza!

G: Fede scusami, ma vivere senza intenzioni significa non fare nulla... come si può vivere senza fare nulla?

F: Senza intenzioni artificiali, Gertrude... Il nostro lavoro consiste nel saper discernere le intenzioni artificiali, quelle della mente razionale per intenderci, dalle intenzioni naturali, quelle che giungono in modo autentico e spontaneo. Discernere il grano dalla zizzania (Mt 13, 24), ricordi?

È tempo che inizi a percepire al tuo interno le intenzioni naturali; esse sono forze che aspettano solo di essere percepite, guardate e riconosciute. Questo è il lavoro più importante che i saggi delle più antiche scuole misteriosofiche ci hanno indicato: posare il nostro sguardo su ciò che accade nell’unica energia che esiste, ovvero l’Adesso.

Ascolta attentamente: le mestruazioni forse chiedono il tuo permesso il giorno prima di venite? Non credo proprio. Le mestruazioni vengono e basta, non ti chiedono se sei d’accordo oppure no. Non è che il cuore batte ogni secondo perché glielo chiedi continuamente, esso batte perché svolge la sua funzione naturale. Guarda il pane: il lievito lievita, non chiede il permesso al panettiere... lievita e basta... mi segui?

G: Fede, ma che c'entra il pane con la crescita spirituale!?

F: L'analogia è un'arte Gertrude. Vedrai che in questi giorni anche la tua mente si aprirà al suo magico mondo.

 

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L'Adesso

F: Ciao Gertrude, bentornata... come ti senti adesso?

G: Benissimo!

F: Benissimo non mi piace... Sai perché? Benissimo è meccanico. Non siamo mica al bar o in ascensore dove ci si chiede “Come stai?” a caso e si risponde sempre con le stesse solite frasi del tipo “Bene” oppure “Dai, potrebbe andare meglio”. Giusto? La domanda “Come stai?” implica l'osservazione di se stessi a cui deve seguire un’intima e istantanea riflessione interiore: “Come sto? Io come sto?”. Ti sei mai chiesta intimamente “Io come sto?”, in mezzo a quel miliardo di volte che uno di quegli storditi dei tuoi conoscenti ti ha chiesto come stai?

“Benissimo” è la risposta che danno i palestrati quando incontrano un conoscente mentre si allenano: “Come stai?” “Benissimo, sono forte!”... “Benissimo, guarda che muscoli! Vuoi che non stia bene? Ho raggiunto i minimi di massa grassa e i massimi di massa magra, e ho ben proporzionato il polpaccio destro con il tricipite sinistro...”

(Poi non lamentiamoci quando erutta un vulcano o avviene un terremoto? Ora sappiamo il perché!!) L'anima detesta i “muscoli” Gertrude, quanto detesta le risposte pronte e meccaniche... Al “Come stai?” deve seguire una tua riflessione intima e immediata: “Io come sto?”... allora cominciamo a esserci. Anzi, una domanda ancora migliore è: “Cosa accade dentro di me, adesso?”

Prova a chiudere gli occhi e chiediti “Sento tristezza? Sento rabbia? Sento paura? Sento tenerezza? Sento voglia di fare l’amore? Sento uno stato gelido? Cosa sento?” Questo è stare con se stessi... Non... “Benissimo”.

Questo è il sentire.

Sentire è uno stato impersonale, Gertrude... sai perché? Perché avendo rapporto con l’energia presente all’interno di me, entra in campo un fattore determinante: la percezione dell’Adesso.

Questo è un lavoro sull’interno, quello che tu solitamente non fai... Se non guardi il tuo mondo interno, tutto diventa un problema. Facciamo un esempio: arriva la tristezza a farti visita...

G: Proprio un esempio preso a caso Fede, eh?!

F: Non distrarti, rimani concentrata: se quando arriva la tristezza tu la pertcepisci e la guardi, essa se ne va; se non la osservi, essa invece perdura e subentra la cosa più terribile che tu possa concepire per farla perdurare, ovvero i ragionamenti: “Sono triste perché sono stata lasciata”, “Perché mio figlio mi tratta male”, “Perché non mi hanno invitata al compleanno”, “Perché, perché, perché...’ Mi segui?

G: Quindi come devo fare, Fede?

 

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F: Vedi Gertrude, ti sto dicendo la cosa più semplice e chiara di questo mondo eppure è quasi impossibile comprenderla bene... Devi cambiare posizione! La posizione corretta è quella di dirigere il proprio sguardo all’interno, senza commentare ciò che si osserva, senza i “Perché?”, i “Ma, se?” e gli “E poi?”... e soprattutto senza l'intenzione di cambiare le cose!

G: “Senza intenzione il saggio va alla meta”, giusto, Fede?

F: Bene Gertrude, ci siamo! Ora, lo vedi quell’oggetto sul tavolino? Prendilo e portamelo qui per cortesia...

G: È una chiave, Fede... tieni.

F: Esatto Gertrude, è una chiave. Gli alchimisti adorano la chiave, sai perché? Perché senza la chiave non si aprono le porte. E tu sei qui per studiare la chiave del regno dell’anima. Se non conosci la chiave, non puoi aprire le porte. Se non apri le porte, non vai da nessuna parte; continui a girare intorno, a fare le stesse domande, le stesse battaglie inutili, gli stessi tentativi di assomigliare a un modello precostituito...

Mi segui? Senti cosa disse al riguardo uno dei più grandi pensatori del ‘900, C. G. Jung; “In ultima analisi, noi contiamo qualcosa solo in virtù dell'essenza che incarniamo, e se non la realizziamo, la vita è sprecata.” Sentito? In virtù dell’essenza che incarniamo, non in virtù delle idee che ci siamo fatti di noi stessi...

Orta ti chiedo: qual è la prima chiave... qual è quella cosa che tu non fai mai Gertrude... Qual è?

G: Stare presente!

F: Di più, Gertrude, di più... La cosa più importante che bisogna fare è arrendersi. Arrendersi significa: “Io non ci posso e non ci voglio fare un cazzo”. C'è la tristezza? Bene, io la voglio lasciare così com'è. Non vi è nulla di più importante di questo.

Ora chiudi gli occhi Gertrude e prova a percepire dentro di te una qualunque sensazione fastidiosa che hai provato oggi... quando la senti alza la mano destra. Potresti sentirla forte o piano, non importa... Adesso, prova ad artenderti, cioè a dire: “Io non ho alcuna intenzione di cambiare questo fastidio che c'è dentro di me...” Rimani lì qualche secondo e ascoltati... Ora riapri gli occhi...

 

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Non dare opinioni sull’esperienza... non è che se ci riesci sei più brava e se non ci riesci sei meno brava, devi solo posizionare lo sguardo sul tuo stato interiore. Ora voglio chiederti una cosa: perché sei seduta in quel modo, nella posizione del loto? Fai yoga per caso?

G: No, niente Yoga... è perché seduta così mi sento comoda.

F: È una posizione costruita Gertrude... Anche quando fai l’amore sei in una posizione costruita?

G: Fede, ma cosa dici!?

F: Noi dobbiamo ritrovare la spontaneità! Qualsiasi essere vivente che esiste al mondo svolge la sua funzione innata se è spontaneo. “Senza intenzioni il saggio va alla meta”, tienilo sempre presente! La spontaneità sa più cose di noi, molte di più di tutte quelle che possiamo aver studiato per anni.

Di recente ho letto un articolo su Charles Dickens, uno dei romanzieri più importanti della storia, in cui si riportavano particolari rilevanti della sua gioventù: dormiva dove capitava, non andava a scuola e lavorava in fabbrica come lustrascarpe - pare che siano queste le motivazioni che l'abbiano portato a scrivere il romanzo Oliver Twist - poi un bel giorno gli è partita la penna, ovvero una forza creativa dentro di lui ha iniziato a scrivere romanzi.

In modo autentico, spontaneo, naturale il Charles Dickens che c'era in lui è venuto alla luce.

All’epoca tutti cercavano di allontanarlo, perché lui, appunto, era un autore naturale. Anche quando era diventato ricco e frequentava il club più prestigioso di Londra, gli altri scrittori non lo guardavano di buon occhio, perché erano invidiosi delle sue qualità innate.

I suoi colleghi erano tutti letterati e non si capacitavano del fatto che un illetterato avesse raggiunto delle vette così alte senza intenzione artificiale. Solo dopo essere arrivato al successo Dickens ha iniziato a dedicarsi allo studio e alla lettura; prima è divenuto il romanziere celebre che tutti conosciamo, poi un letterato.

G: Ecco perché mi hai chiesto come mai fossi seduta così: non per correggermi la posizione, ma pet ricordarmi la qualità dell’intenzione, se artificiale o naturale...

F: Benvenuta Gertrude... sento che faremo un buon lavoro insieme.

Data di Pubblicazione: 22 novembre 2022

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