21 tecniche provate di gestione del tempo
- La psicologia della gestione del tempo
- La Legge del Controllo
- I tuoi pensieri e i tuoi sentimenti
- Le convinzioni diventano realtà
- Prendi una decisione
- Programma la tua mente
- Visualizzati come vorresti essere
- Agisci “come se”
- Identifica i tuoi valori
- Scopo e significato
- Cosa apprezzi di più?
- Sei straordinario
- Autoanalizzati
La psicologia della gestione del tempo
Ciò che pensi di te stesso determina largamente la qualità della tua vita, e l’essenza psicologica della tua personalità è l’autostima, definita come “la misura in cui ti apprezzi”.
L’autostima dipende in prevalenza dal modo in cui usi la vita e il tempo che hai a disposizione per lo sviluppo del tuo potenziale: cresce quando operi efficientemente e cala quando non lo fai.
L’altra faccia dell’autostima è la cosiddetta “efficacia autopercepita”, ossia la misura in cui ritieni di essere competente, capace e produttivo, in grado di risolvere i tuoi problemi, di fare il tuo lavoro e di raggiungere i tuoi obiettivi.
Più competente, più capace e più produttivo ti senti, più alta è la tua autostima. E più alta è la tua autostima, più produttivo è più capace sarai.
Le persone che gestiscono bene il proprio tempo si sentono positive, fiduciose e padrone della propria vita.
La Legge del Controllo
La psicologia del time management si basa su un principio molto semplice, denominato Legge del Controllo. Questa legge dice che sei soddisfatto di te stesso nella misura in cui pensi di avere il controllo della tua vita. Dice anche che sei insoddisfatto di te stesso nella misura in cui pensi di non avere il controllo della tua vita o del tuo lavoro.
Gli psicologi sottolineano la differenza tra un centro di controllo interno, che ti fa sentire il padrone del tuo destino, e un centro di controllo esterno, che ti fa sentire in balìa di circostanze sulle quali non hai alcun potere.
Quando hai un centro di controllo esterno, pensi di essere controllato dal tuo capo e dai conti da pagare e dalla pressione del tuo lavoro e delle tue responsabilità. Ti sembra di aver troppo da fare in troppo poco tempo, e di non essere veramente padrone del tuo tempo e della tua vita. Quasi tutto ciò che fai, un’ora dopo l’altra, è reagire e rispondere a eventi esterni.
C’è una grossa differenza tra l’azione, che è autodeterminata e diretta su un obiettivo, e la reazione, che è una risposta immediata alla pressione esterna. È la differenza tra sentirti positivo e perfettamente in grado di controllare la tua vita, e sentirti negativo, stressato e sotto pressione. Per operare al meglio, devi essere convinto di controllare pienamente le aree più importanti della tua vita personale e lavorativa.
I tuoi pensieri e i tuoi sentimenti
Sul piano psicologico, ognuno di noi ha un concetto di sé, un programma di funzionamento interno che ne regola il comportamento in tutte le aree principali della vita. Chi ha un buon concetto di sé in termini di gestione del tempo si considera ben organizzato e produttivo. Ha il controllo della propria vita e del proprio lavoro.
Il tuo concetto di te si compone di tutte le idee, di tutte le immagini e più ancora di tutte le convinzioni che hai di te stesso e su te stesso, specie riguardo al modo in cui gestisci il tuo tempo. Alcuni sono convinti di essere estremamente ben organizzati ed efficienti. Altri si sentono costantemente sopraffatti dalle richieste degli altri e dalle circostanze.
Le convinzioni diventano realtà
Quali sono le tue convinzioni su te stesso e sulla tua capacità di gestire il tempo? Ti ritieni un time manager altamente efficiente ed efficace? Pensi di essere altamente produttivo e in grado di controllare pienamente la tua vita e il tuo lavoro? Qualunque sia la tua convinzione, se pensi di essere un time manager eccellente, farai naturalmente delle cose che appaiono coerenti con essa.
Poiché il tuo concetto di te ti spinge a cercare continuamente una coerenza tra la persona che pensi di essere, alPinterno, e il modo in cui agisci all’esterno, se sei convinto di gestire bene il tuo tempo, sarai un bravo time manager.
Puoi seguire tutti i corsi di gestione del tempo, leggere tutti i libri in materia e mettere in pratica i vari sistemi, ma se pensi di essere un cattivo time manager non servirà a nulla. Se hai preso l’abitudine di arrivare in ritardo alle riunioni e agli appuntamenti, o se ti ritieni una persona disorganizzata, i ritardi e la disorganizzazione diverranno dei comportamenti automatici. Se non modifichi le tue convinzioni in ordine all’efficienza con cui operi, non si modificherà nemmeno la tua capacità di gestire il tempo.
Prendi una decisione
Come puoi sviluppare nuove convinzioni positive su te stesso e sul tuo livello di produttività personale? Per fortuna non è difficile. Basta usare le quattro D: desiderio, decisione, determinazione e disciplina. Ma soprattutto, devi decidere di adottare un’abitudine specifica di gestione del tempo, come arrivare sempre puntuale alle riunioni. Tutti i cambiamenti della tua vita si creano quando prendi la decisione chiara e inequivoca di fare qualcosa in un altro modo. Decidere di diventare un time manager eccellente è un primo passo fondamentale.
Programma la tua mente
Nel momento in cui decidi di diventare una persona altamente produttiva, hai a disposizione tutta una serie di tecniche di programmazione da mettere in pratica.
La prima è modificare il tuo dialogo interiore. Il 95% delle tue emozioni, e delle azioni che ne derivano, è determinato dal modo in cui parli con te stesso. Ripeti mentalmente: “Sono ben organizzato e molto produttivo”.
Tutte le volte che ti senti sopraffatto da una quantità eccessiva di lavoro, prenditi una pausa e di’ a te stesso: “Sono ben organizzato e molto produttivo”.
Autoconvinciti di essere un ottimo time manager. Se ti chiedono come usi il tempo, rispondi: “Sono un ottimo time manager”.
Tutte le volte che pronunci le parole “Sono ben organizzato”, il tuo subconscio le prende come un comando e inizia a motivarti e a spingerti verso una corretta organizzazione dei tuoi comportamenti.
Visualizzati come vorresti essere
Il secondo modo per trasformare i tuoi comportamenti è “vederti” già come un ottimo time manager. Immagina di essere organizzato, efficiente e padrone della tua vita. Ricordati che la persona che “vedi” all’interno è la persona che “sarai” all’esterno.
Se sei già una persona ben organizzata e altamente produttiva, come agiresti diversamente? Cosa faresti di diverso da quello che fai oggi? Creati l’immagine di una persona calma, fiduciosa, estremamente efficiente, più rilassata e in grado di svolgere tantissimo lavoro in poco tempo.
Immagina come si presenterebbe una persona altamente produttiva. La sua scrivania sarebbe sempre in ordine? Apparirebbe tranquilla e rilassata? Creati un’immagine mentale di te stesso come una persona che ha il pieno controllo del suo tempo e della sua vita.
Agisci “come se”
Il terzo modo di programmare te stesso è agire “come se” fossi già un bravo time manager. Immagina di essere ben organizzato in tutto ciò che fai. Se eccellessi già nella gestione del tempo, come ti comporteresti? Cosa faresti diversamente? Nell’uso del tuo tempo e nella tua produttività personale, cosa cambierebbe rispetto a oggi?
Curiosamente, anche se non pensi di essere attualmente un bravo time manager, ma fingi ugualmente di esserlo già, ciò basterà a indurre una sensazione di efficienza personale. Puoi modificare effettivamente le tue azioni, le tue abitudini e il tuo comportamento quando “li simuli fino a metterli effettivamente in pratica”.
Identifica i tuoi valori
Poiché la gestione del tempo coincide di fatto con la gestione della vita, il miglioramento della produttività personale non può che partire dall’identificazione dei tuoi valori.
Una delle leggi di Murphy dice che prima di fare qualunque cosa devi sempre fare qualcos’altro. Non puoi gestire correttamente il tuo tempo se non sai esattamente quali sono i tuoi valori.
Un time management degno di questo nome presuppone l’assunzione del controllo su una sequenza di eventi, in armonia con ciò che conta di più per te.
Se non sono cose importanti per te, non sarai mai motivato e deciso a prendere il controllo del tuo tempo.
Chiediti: “Perché faccio quello che faccio?” Perché ti alzi al mattino? Perché fai il lavoro che fai? Per quale ragione lavori dove lavori?
Scopo e significato
Tutti hanno bisogno di uno scopo e di un significato nella vita. Una delle cause principali di stress e d’infelicità è la sensazione che quello che si fa non abbia nessun significato e nessuno scopo rispetto ai propri valori e alle proprie convinzioni più profonde. Bisogna sempre partire dalla domanda “Perché?” Puoi diventare più efficiente applicando le tecniche di time management, ma non ti servirà a nulla se ti limiterai a diventare più efficiente in qualcosa che non ha significato per te. Anzi, la maggiore efficienza accrescerà ulteriormente il tuo senso di alienazione, di frustrazione e di ansia.
Cosa apprezzi di più?
La domanda successiva che ti devi porre è: “Cosa apprezzo maggiormente nella vita?” Cosa conta veramente per te e cosa metti al centro del tuo sistema di valori? E in cosa non ti riconosci?
Ti sentirai veramente felice, prezioso e meritevole solo nella misura in cui le attività che svolgi quotidianamente sono in linea con i tuoi valori. Lo stress, la tensione, l’ansia e la frustrazione, sia nella vita personale sia nel lavoro, derivano pressoché interamente dall’essere costretti a fare una cosa mentre se ne vorrebbe fare un’altra, completamente diversa.
Ci sono tanti rapporti sul logoramento psicofisico dei dirigenti in conseguenza dello stress lavorativo, ma coloro che amano ciò che fanno, e mettono l’anima nel proprio lavoro perché riflette i loro valori, non provano quasi mai né stress né logoramento psicofisico. Quando vivi in coerenza con i tuoi valori, ti sembra di essere sempre carico di energia, di entusiasmo e di creatività. Lo stress si crea perché fai cose che non sono coerenti con i tuoi valori più profondi.
Analizza i tuoi valori, le tue convinzioni più sentite e più radicate e chiediti quali cambiamenti potresti introdurre per rendere le tue attività, all’esterno, e le tue priorità esistenziali, all’interno, più coerenti tra di loro.
Sei straordinario
Renditi conto e accetta il fatto che sei una persona unica e meravigliosa. I tuoi valori si sono radicati ed evoluti in tutto l’arco della tua vita. Sono frutto di innumerevoli influenze ed esperienze. Fanno parte del tuo DNA emotivo e psicologico. Fanno parte del tuo carattere e della tua personalità. Non si modificano quasi mai nel tempo. Devi stabilire quali sono veramente i tuoi valori più profondi e poi organizzare la tua vita, personale e lavorativa, in coerenza con essi.
Autoanalizzati
Ecco quattro esercizi di completamento delle frasi che puoi usare per capire meglio qual è la tua vera identità.
- “Io sono...” Se uno sconosciuto ti domandasse: “Chi sei veramente?” quale sarebbe la tua risposta? Quali sono le prime parole che useresti per descriverti? Ti definiresti in base al tuo lavoro, alle tue caratteristiche personali, alle tue speranze, ai tuoi sogni e alle tue aspirazioni? Scegli da tre a cinque parole per completare la frase che inizia con “Io sono...”
Se dovessi intervistare le persone che ti circondano, quelle con cui vivi e con cui lavori, cosa direbbero? Come ti descriverebbero in base ai tuoi valori e alla persona che sei veramente? Da come ti comporti e da come tratti gli altri, a quali conclusioni arriverebbero sulla persona che sei?
- “La gente è... ” Pensa in generale a coloro che ti circondano. Come definiresti la razza umana? Gli altri sono buoni, cordiali e affettuosi? O sono pigri, falsi e inaffidabili?
La risposta che darai a questa domanda avrà un’influenza decisiva su come tratti gli altri in tutti gli ambiti della tua vita. Determinerà praticamente tutto ciò che otterrai come manager e come persona, nei rapporti con amici e familiari.
- “La vita è...” Qui la risposta potrebbe apparire banale, ma riassume la tua filosofia di vita. Le persone positive, sane e felici vedono la vita come un’esperienza meravigliosa, piena di alti e bassi, ma certamente una grande avventura.
Uno dei miei aneddoti preferiti è quello del ragazzo che si reca da un vecchio filosofo e gli dice: “La vita è dura”.
Il filosofo ribatte: “Rispetto a cosa?”
Come disse Helen Keller, “La vita è un’aw tura esaltante o non è niente”. Cos’è la vita per
- “Il mio obiettivo principale nella vita è...” avessi una bacchetta magica e potessi realizzare solo grande obiettivo nella vita, quale obiettiv di breve o di lungo termine, avrebbe il massin impatto positivo sulla tua vita? Adesso compiei queste frasi:
“Il mio più grande obiettivo di lavoro è...”
“Il mio più grande obiettivo familiare è...”
Sono alcune delle domande più profonde e più importanti che puoi farti. Quando avrai le risposte - e non sarà facile - potrai domandarti quali cambiamenti dovresti adottare per allineare maggiormente il tuo utilizzo del tempo e le tue priorità esistenziali.
Napoleon Hill disse che la vita comincia a diventare bella solo quando decidiamo chiaramente qual è il nostro obiettivo più importante.
Quali sono i tuoi obiettivi più importanti?
Questo testo è estratto dal libro "Gestione del Tempo".
Data di Pubblicazione: 30 settembre 2017