SPIRITUALITÀ ED ESOTERISMO

Gli Esercizi di Ricarica di Paramhansa Yogananda - Anteprima del libro di Paramhansa Yogananda

Il metodo degli esercizi di ricarica

Il metodo degli esercizi di ricarica

Il punto d’ingresso dell’energia cosmica: il midollo allungato.

Come abbiamo detto, il nostro corpo è costantemente sostenuto dall’energia cosmica, un’energia invisibile che entra nel nostro corpo attraverso il midollo allungato, situato alla base del cranio. A livello fisico, il midollo allungato è la parte più sensibile del corpo umano, l’unica parte del cervello (e dell’intero corpo) che non può essere operata. In questo punto sensibile si trova l’entrata principale dell’energia cosmica in noi. Quel flusso proveniente dal cosmo è la vera fonte della nostra vita terrena. Il midollo allungato, infatti, è la sede della vita in noi. Attraverso il midollo allungato, Dio infonde il Suo “Verbo” -l’intelligente vibrazione cosmica, o energia — nell’uomo.

Yogananda scrive che la biblica “bocca di Dio” (Mt 4,4) e altri termini simili contenuti nelle Scritture, come “sacra apertura” o “porta”, si riferiscono al midollo allungato.

Gesù ha insegnato la stessa verità eterna, cioè che l’essere umano non vive solo grazie a fonti terrene, ma attraverso Fonti Celesti: «Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4,4). La “bocca dell’uomo” ci consente di mangiare il cibo fisico, mentre il midollo allungato, situato nella parte posteriore della testa, è la “bocca di Dio”: il punto da cui attingiamo, o “mangiamo”, il nutrimento dell’energia divina. Viene chiamato “bocca di Dio” perché è il punto in cui Dio infonde la forza vitale in noi.

Ma in che senso il midollo allungato è la nostra “sede della vita”? Yogananda spiega che quando lo spermatozoo e l’ovulo si uniscono, creano una prima cellula. Questa cellula si divide e si moltiplica, diventando il midollo allungato. Dal midollo allungato si forma poi gradualmente tutto il resto del corpo. Dal primissimo istante in cui si forma il feto, il prana cosmico fluisce nel corpo attraverso la prima cellula, che diventa il midollo allungato. È infatti il prana intelligente che guida la formazione del corpo nel grembo materno. Il prana continua a fluire per tutta la nostra vita attraverso il midollo allungato, che rimane la nostra “sede della vita”: il punto attraverso cui entra in noi l’energia cosmica, necessaria per la nostra esistenza. Dal primo all’ultimo istante che trascorriamo sulla Terra, siamo continuamente nutriti da questa Fonte Cosmica nascosta.

Conoscendo la “sacra apertura” del midollo allungato, possiamo imparare a stimolarla in modo consapevole. Il nostro scopo, infatti, è di “spalancarla” con la forza di volontà, per potenziare il flusso dell’energia che entra in noi. «E necessaria una grande quantità di energia, che deve essere attirata consapevolmente dalla sua Sorgente illimitata» spiega Yogananda. Durante la pratica degli esercizi di ricarica, quindi, cerchiamo di sentire o di visualizzare l’energia cosmica che entra copiosamente in noi attraverso il midollo allungato.

In questo modo, la tecnica psico-fisica degli esercizi di ricarica ci insegna a collegare la nostra piccola corrente interna con la potente energia cosmica che circonda continuamente il nostro corpo.

In breve: con gli esercizi di ricarica impariamo ad attingere, attraverso il midollo allungato, una maggiore quantità di intelligente energia cosmica direttamente dalla sua Fonte illimitata. Impariamo i metodi metafisici per vivere in modo straordinario, usando la forza di volontà per collegarci consapevolmente con la Sorgente inesauribile della forza vitale, con il potere illimitato di Dio.

Ecco perché iniziamo sempre la pratica degli esercizi di ricarica con una preghiera, come ad esempio questa, di Paramhansa Yogananda:

O Spirito Infinito, ricarica il mio corpo con la Tua energia cosmica, ricarica la mia mente con la Tua concentrazione, ricarica la mia anima con la Tua gioia sempre nuova.

O eterna giovinezza del corpo e della mente, dimora in me per sempre, per sempre, per sempre.

Lo strumento principale: la forza di volontà

Il midollo allungato è il centro supremo della vita in noi, poiché è il centro vitale attraverso cui l’energia vitale entra nel nostro corpo. Tutti gli altri centri — il cuore, il cervello, i chakra nella spina dorsale (coccigeo, sacrale, lombare, dorsale e cervicale) — sono centri minori, che ricevono la forza vitale dal midollo allungato e agiscono come centri di distribuzione.

Ma come si fa ad attingere un potente flusso di energia dal midollo allungato? Attraverso la forza di volontà, che è il “motore” dell’energia: la volontà controlla il flusso dell’energia. Ecco come funziona.

Il midollo allungato è il polo “negativo” (cioè ricettivo, come un’antenna) del sesto chakra. Il suo polo “positivo” (attivo) è l’occhio spirituale tra le sopracciglia, che è la sede della forza di volontà in noi. Questi due poli sono strettamente collegati fra loro, come i due poli di una batteria. Più noi utilizziamo la forza di volontà concentrata nell’occhio spirituale, maggiore è l’energia cosmica che entra nel nostro corpo attraverso il midollo allungato. Ecco da dove nasce l’assioma fondamentale degli esercizi di ricarica:

«Più forte la volontà, più forte il flusso di energia».

Quando pratichi gli esercizi di ricarica, applica la massima forza di volontà. Non farti distrarre da niente e da nessuno, e tieni gli occhi chiusi e sollevati verso l’occhio spirituale (la sede della volontà). Ecco un’ottima affermazione da fare prima degli esercizi, che ci stimola ad applicare una potentissima forza di volontà durante la pratica:

Io comando che l’Energia Vitale mi ricarichi, con la volontà divina voglio che mi ricarichi attraverso i nervi e i muscoli tutti, i tessuti, gli arti e ogni altra cosa.

Con il fuoco vibrante e stimolante, con l’ardente potere gioioso nel sangue e nelle ghiandole, con sovrano comando io ti ordino di fluire.

Con il mio comando ti ordino di ardere.

Con il mio comando, ti ordino di ardere.

Oppure scegli quest’altra affermazione di Yogananda, per sintonizzarti con il rapporto tra la forza di volontà e l’energia che entra dentro di te dal midollo allungato. Per questa affermazione specifica, Yogananda insegna a concentrarsi sul midollo allungato, a chiudere gli occhi e a sentire o visualizzare la luce in quel punto, ripetendo:

La Tua corrente cosmica fluisce in me, fluisce in me,

attraverso il midollo allungato fluisce in me, fluisce in me.

Io penso e desidero che la corrente fluisca, che la corrente fluisca in tutto il corpo.

Io sono ricaricato, io sono guarito, io sono ricaricato, io sono guarito.

Lampi di luce mi attraversano.

Io sono guarito, io sono guarito.

Il giusto tipo di volontà

È tuttavia essenziale comprendere quale tipo di volontà vada usata: non quella fredda, ferrea, che ci fa stringere i denti e applicare uno sforzo eccessivo o ostinato per ottenere qualcosa a tutti i costi, bensì la voglia di fare, l’entusiasmo, la gioia, il desiderio del cuore di compiere una determinata azione.

Yogananda, infatti, definisce la forza di volontà come il desiderio che dimora nel cuore. La sua definizione è questa:

Volontà = Desiderio + Energia, diretti verso uno scopo

Gli esercizi di ricarica, quindi, vanno fatti con una forte volontà, animata dal desiderio profondo che il proprio corpo venga pervaso dall’energia cosmica. Come dice gioiosamente Yogananda: «Quando ti svegli la mattina, dai al tuo corpo una colazione di energia».

La consapevolezza profonda

Un aspetto importante degli esercizi di ricarica è che contribuiscono a spiritualizzare la nostra consapevolezza: invece di percepire noi stessi solamente come esseri fisici («Io sono un corpo»), impariamo a percepirci a livello dell’energia (il livello astrale). E necessaria una continua e profonda consapevolezza durante la pratica, per poter percepire l’energia che sta dietro alla contrazione fisica. L’ascolto è essenziale.

Yogananda, infatti, insegna questo secondo assioma fondamentale per gli esercizi di ricarica:

«Tendi con volontà, rilassa e senti».

Egli dice: «Praticando queste tecniche, probabilmente percepirai per la prima volta la differenza tra la carne e l’energia».

La seguente affermazione, anch’essa di Yogananda, è utile per rendere sempre più acuta la nostra consapevolezza dell’energia durante la pratica degli esercizi di ricarica:

Sotto la nostra carne scorre un’incredibile corrente.

Grazie ai picconi della realizzazione del Sé ho ritrovato quell’Energia Vitale.

Mio Padre e io siamo Uno.

Io non sono carne.

Sono un fascio di elettricità dietro questo corpo.

Riferendosi agli esercizi ginnici, Yogananda scrive che, concentrandoci solo sui muscoli, stimoliamo in noi una coscienza poco evoluta: «Gli esercizi meccanici ci stimolano solitamente a concentrarci sui muscoli e a considerarci soltanto degli “esseri muscolari”. Essi aiutano a stimolare la coscienza animale nell’essere umano, non la sua natura sottile».

È opportuno, a quanto pare, concentrarci sul prana!

Gli occhi durante la pratica degli esercizi di ricarica

Durante gli esercizi di ricarica, gli occhi rimangono chiusi (tranne durante gli esercizi su una gamba sola, nei quali è difficile mantenere l’equilibrio a occhi chiusi); questo per potersi concentrare meglio sull’energia all’interno del corpo e per non disperdere il prana attraverso gli occhi. Al tempo stesso, lo sguardo rimane sempre rivolto in alto verso il punto tra le sopracciglia, l’occhio spirituale. Così facendo, durante la pratica degli esercizi di ricarica stimoliamo la sede della forza di volontà e rimaniamo allo stesso tempo in uno stato supercosciente.

L’AUM, la vibrazione sacra

Per chi è interessato a conoscere gli aspetti più esoterici degli esercizi di ricarica, ecco un approfondimento: secondo gli antichi insegnamenti yogici, la creazione dell’universo è avvenuta attraverso una potente vibrazione primordiale che lo Spirito ha emanato. Gli yogi la chiamano il suono dell'AUM. Da questa grande vibrazione è stato creato tutto ciò che esiste. La Bibbia espone la stessa verità: «In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste» (Gv 1,1-3).

Gli esercizi di ricarica ci insegnano a ricevere la potente vibrazione cosmica dell’AUM, e sono quindi esercizi profondamente spirituali. Rappresentano una speciale forma di unione con l’A UM, con l’eterno “Verbo” di Dio. Ecco perché, prima di praticarli, si ripete una preghiera o un’invocazione rivolta allo Spirito dal quale emana l’AUM.

Yogananda ha così spiegato questo principio nella sua celebre Autobiografia di uno yogi!

«La batteria del corpo umano non è alimentata soltanto dal cibo materiale (pane), ma anche dall’energia cosmica vibratoria (il Verbo o AUM). Il potere invisibile affluisce nel corpo umano attraverso la porta del midollo allungato. Questo sesto centro corporeo è situato nella nuca, alla sommità dei cinque chakra spinali (termine sanscrito che indica le “ruote” o centri dai quali si irradia la forza vitale). Il midollo allungato è il principale punto di accesso attraverso il quale il corpo viene alimentato con la forza vitale universale (AUM) ed è direttamente collegato alla forza di volontà dell’essere umano, concentrata nel settimo centro, o centro della coscienza eristica (Kutastha), situato nel terzo occhio fra le sopracciglia».

In un altro brano (nelle Praecepta Lessons) egli specifica:

«Questa energia cosmica, che è la stessa energia con cui siete stati creati tu e tutto ciò che esiste nell’universo, circonda e pervade tutta la creazione, dentro e fuori, tutto il tempo. Essa entra attraverso la bocca di Dio [il midollo allungato] ed è il Verbo invisibile [AUM], che sostiene ogni forma di vita».

Ecco perché Yogananda chiama il midollo allungato anche “il midollo dell'AUM”. Egli afferma inoltre: «Il centro del midollo allungato, nella parte posteriore della testa, e il centro divino sulla fronte, contengono entrambi la coscienza eristica e sono i suoi due poli».

Gli elementi fondamentali della pratica

Per comprendere bene gli elementi essenziali degli esercizi di ricarica, leggiamo il modo in cui Swami Kriyananda guida uno di questi esercizi nel suo libro Supercoscienza (Ananda Edizioni). Chi studia e pratica profondamente ogni dettaglio della sua spiegazione, capirà presto il metodo degli esercizi di ricarica.

«In piedi, in posizione eretta, inspira lentamente, tendendo gradatamente tutto il corpo (con tensione bassa, media, alta) fino a sentirlo vibrare. Volgi lo sguardo in alto tra le sopracciglia e con concentrazione senti l’energia che fluisce nel corpo attraverso il midollo allungato. Mantieni la tensione per alcuni momenti e riempi consapevolmente tutto il corpo di energia. Poi espira e lentamente rilassati (passando da una tensione media, a una bassa, a un rilassamento completo), sentendo l’energia che si ritira dalle parti del corpo. Tendi sempre con volontà, poi rilassa e senti».

I punti chiave qui menzionati sono:

  • la tensione graduale fino a far vibrare i muscoli, usando il potere della volontà
  • il rilassamento graduale
  • lo sguardo rivolto in alto fra le sopracciglia
  • sentire con concentrazione l’energia che entra nel corpo dal midollo allungato
  • riempire consapevolmente la parte del corpo che si vuole ricaricare
  • l’ascolto: tendi con volontà, rilassa e senti l’effetto dell’energia

Per praticare la serie completa dei trentanove esercizi di ricarica, altri punti da considerare sono:

  • La preghiera iniziale, che ci consente di aprirci consapevolmente all’energia cosmica.
  • Il doppio respiro: durante la pratica guidata (capitolo quarto), quando ti viene chiesto di eseguire il doppio respiro fai una doppia inspirazione attraverso il naso (breve-lunga) e una doppia espirazione dalla bocca (breve-lunga). Questo respiro ci colma ancor più di prana. Il respiro, infatti, è un veicolo del prana e porta al corpo non solo ossigeno, ma anche energia vitale. Il doppio respiro ne porta grandi quantità.
  • L’ossigeno: visto che l’ossigeno è un veicolo del prana, è consigliabile praticare gli esercizi di ricarica all’aperto o con la finestra aperta, per non respirare aria stagnante.
  • Durata di 12-15 minuti: Yogananda consiglia all’inizio di praticare gli esercizi di ricarica lentamente, senza fretta. Solo così impariamo a sperimentare la loro profondità. Quando li abbiamo imparati bene, però, ci vogliono solo 12-15 minuti per completare l’intera sequenza.
  • Le due linee-guida principali sono: 

«Più forte la volontà, più forte il flusso di energia».

«Tendi con volontà, rilassa e senti».

Questo testo è estratto dal libro "Gli Esercizi di Ricarica di Paramhansa Yogananda".

Data di Pubblicazione: 30 settembre 2017

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