Capitolo 4:
Le Sette Leggi Naturali della Manifestazione
Le sette leggi naturali della manifestazione sono come sette cartelli segnaletici che indicano la strada per il successo. Seguile e arriverai alla destinazione desiderata. Ignorale e finirai per cadere in uno dei fossi della vita.
Manifestare significa dare alla luce nella chiarezza, sia rispetto allo sguardo che alla mente. Le manifestazioni che portiamo alla luce nella nostra vita sono espressioni dei nostri pensieri intimi, delle nostre emozioni e delle nostre azioni. Per manifestare le nostre intenzioni consapevoli dobbiamo rispettare le leggi naturali della creazione e i princìpi del successo della mente.
Le sette leggi
Le chiavi della creazione.
I princìpi e le leggi che governano il processo creativo sono semplici per loro natura e pochi. Nel corso di questo libro sono stati esplorati e descritti in vari modi per metterti in grado di comprendere le basi su cui poggia la tecnica del Goal Mapping. In questo capitolo le sette leggi più fondamentali per manifestare i tuoi sogni e obiettivi sono presentate in forma concisa e sintetica al fine di indirizzarti verso il successo prima di intraprendere il tuo percorso di Goal Mapping.
Legge 1 – Credere in se stessi e nel proprio obiettivo
La fiducia in te stesso è come una valvola che accende e spegne le tue capacità.
Il 6 maggio 1954 Roger Bannister ha fatto la storia raggiungendo il suo obiettivo di essere il primo uomo a correre un miglio in meno di quattro minuti. Molti avevano provato per anni a raggiungere quel grande risultato, ma senza riuscirci. Alcuni medici famosi avevano affermato che l’impresa andava «oltre le capacità umane» e molti ritenevano che fosse fisicamente impossibile da realizzare.
La cosa davvero sorprendente secondo me è che, pochi giorni dopo che Roger Bannister aveva dimostrato a tutte quelle persone dubbiose che avevano torto, qualcun altro all’altro capo del mondo, un uomo di nome John Landy, realizzò lo stesso record. Entro la fine del 1957 altre sedici persone scoprirono di poter fare lo stesso. Oggi perfino gli studenti delle scuole superiori riescono a correre un miglio in quattro minuti. Forse ciò significa che chi ha seguito le orme di Bannister sia più preparato di lui o abbia imparato tecniche nuove? La risposta è no. Il solo cambiamento avvenuto grazie al successo riportato da Bannister era l’affermarsi della nuova credenza secondo la quale era possibile correre un miglio in quattro minuti. Dopo averci creduto, diventò possibile anche ad altri eguagliare la sua impresa.
Come esposto nel Capitolo 1, le nostre credenze sono incredibilmente potenti e ci influenzano a livello mentale, emotivo e fisico. Ogni nostra credenza, sia essa positiva o negativa, rappresenta un pensiero che abbiamo accettato come vero e che quindi va a costituire un comando costante per il nostro subconscio. Più a lungo manteniamo la credenza, più aumenta la sua energia emotiva e più radicati diventano i suoi schemi di abitudine. I pensieri creano emozioni, che influenzano le azioni. I pensieri reiterati, accettati come veri, diventano credenze; le emozioni diventano atteggiamenti; le azioni diventano abitudini.
Se stabilisci un obiettivo ma non credi di raggiungerlo, la tua credenza limitante diventa il “comando costante” ed essendo il pensiero più forte e più abituale probabilmente finirà per scavalcare il pensiero che rivolgi verso il tuo nuovo obiettivo. È come se quest’ultimo fosse solo un bip nella tua consapevolezza, mentre la tua credenza limitante è l’equivalente di un ruggito costante. Di conseguenza il tuo subconscio continua a obbedire alla credenza e a manifestare i tuoi limiti, anziché udire il tuo comando riferito a obiettivi e desideri.
Per aiutare i tuoi pensieri di successo a diventare più forti di qualunque credenza limitante sul fallimento è importante che visualizzi te stesso nell’atto di raggiungere i tuoi obiettivi. Un pensiero intenso ripetutamente immaginato non può essere distinto dalla realtà da parte del tuo subconscio. La tecnica del Goal Mapping (si veda il Capitolo 6) è progettata per aiutarti in questo compito potenziando il tuo emisfero destro creativo, affinché produca l’immagine positiva di un obiettivo e rafforzi quotidianamente i tuoi pensieri subconsci.
Mettere in dubbio le proprie credenze
La grandezza personale discende dalla nostra capacità di riflettere sul nostro stesso pensiero e quindi di scegliere le nostre credenze.
Noi osserviamo la vita attraverso paradigmi che filtrano la nostra percezione della realtà. Allo scopo di costruire nuove credenze potenzianti e di trarre il massimo beneficio dal Goal Mapping è necessario eliminare le vecchie credenze limitanti e negative, per evitare di formulare supposizioni su persone e situazioni. Più onesto è il tuo paradigma di te stesso, degli altri e del mondo che ti circonda, maggiore sarà il tuo potere di manifestare i tuoi desideri e di raggiungere i tuoi obiettivi.
Ogni paradigma che hai è come un dipinto e ogni tua credenza è come una singola pennellata che aiuta a tracciare l’immagine d’insieme. Per mettere a fuoco i tuoi paradigmi sintonizza le tue credenze, ponendoti le seguenti domande:
- Innanzitutto, da dove mi proviene questa credenza?
- Corrispondeva a una mia idea o era l’opinione di qualcun altro?
- La credenza era vera per me quando l’ho accolta, ed è ancora vera per me oggi?
- Conosco qualcuno che sia come me e che sappia fare ciò che io penso di non poter fare?
Poniti abbastanza domande e ti renderai conto che una credenza limitante è solo un’opinione. Se non c’è nulla di concreto che la sostenga, si dissolverà semplicemente, consentendo a tutto il tuo potere personale di risplendere.
Legge 2 – Equilibrare i propri obiettivi
Il primo passo per vivere una vita equilibrata consiste nell’impostare una serie equilibrata di intenzioni.
La vita è la maestra di tutti i maestri. Ogni esperienza, sia essa un trionfo o una tragedia, offre un’opportunità di apprendimento. Tuttavia, siamo in grado di cogliere il dono di questo apprendimento da una qualunque delle nostre esperienze, e di applicarlo per raggiungere i nostri obiettivi futuri, solo se siamo emotivamente e mentalmente equilibrati al punto di vedere noi stessi e la nostra vita con chiarezza. Qualunque disequilibrio porta a una percezione distorta, che esternamente potrebbe trasformarsi in biasimo e giustificazione anziché respons-abilità interiore e potere personale.
Trovare equilibrio in te stesso e nella vita inizia dal raggiungere l’equilibrio nel tuo modo di pensare e nelle tue emozioni; questo ti aiuterà a raggiungere i tuoi obiettivi, che a loro volta rafforzano l’equilibrio della tua vita trasformando questo processo in un ciclo ascendente e autopotenziante.
L’esercizio di p. 64 è stato progettato per aiutarti a mettere a fuoco i settori principali della tua vita e per verificare se sono in equilibrio. Se non hai ancora finito di svolgerlo, ti consiglio di farlo ora, poiché ti aiuterà a identificare i tuoi obiettivi prioritari e a raggiungere il massimo equilibrio del tuo sé.
Nella mia vita mi impongo la regola di svolgere una sessione di goal-setting generale od olistica due volte all’anno, una volta a gennaio e un’altra a luglio; in genere mi ripropongo di stabilire un equilibrio fra obiettivi di vario genere:
- Obiettivi di crescita personale – quali nuove abilità o qualità che voglio sviluppare.
- Obiettivi di carriera – relativi alle mie capacità professionali e al successo lavorativo.
- Obiettivi finanziari – relativi al livello di reddito, ai risparmi o agli investimenti.
- Obiettivi di salute e forma fisica – incentrati sulla dieta, la purificazione e il movimento.
- Obiettivi di svago e di avventura – riferiti ai luoghi che mi ripropongo di visitare e alle ricompense che scelgo di dare a me stesso
- Obiettivi di qualità della vita – riferiti alla vita domestica e familiare, che vengono decisi insieme a mia moglie.
Mi servo dell’esercizio dell’equilibrio (si veda p. 64) per identificare le aree piatte: queste diventano i settori di focalizzazione prioritari cosicché riportino la mia vita in equilibrio. Non solo questo processo mi aiuta a raggiungere un buon equilibrio, ma mantiene la mia vita anche interessante e la fa funzionare bene.
Equilibrare il tempo
Gli obiettivi a breve, medio e lungo termine portano tutti alla realizzazione dei tuoi sogni.
Quando punti a raggiungere l’equilibrio nella vita e nei tuoi obiettivi è importante prendere in considerazione la quantità di tempo impiegata per ciascuna sfera di vita. Predisponi una mescolanza di obiettivi a lungo, medio e breve termine. Il raggiungimento di un semplice obiettivo a breve termine funge da incoraggiamento e da spinta per credere in te stesso, consentendoti di passare rapidamente all’obiettivo successivo. Gli obiettivi a breve termine possono essere raggiunti solo in poche ore o giorni, quelli a medio termine richiedono settimane o mesi, mentre quelli a lungo termine si realizzano entro un anno o più.
Se hai un obiettivo continuo, senza una data di scadenza, allora non si tratta affatto di un obiettivo, quanto piuttosto di uno scopo o di un percorso di vita. Per fare progressi nel raggiungimento di un obiettivo continuo è bene stabilire una serie di piccoli obiettivi lungo il cammino, affinché facciano da passi intermedi.
Cooperare affinché accada
Trova un equilibrio tra il far accadere e il lasciare che accada. “Coopera” affinché accada.
Infine, affinché questa particolare legge possa agire, cerca un equilibrio nel tuo approccio al raggiungimento dei tuoi obiettivi. In tutti gli atti di manifestazione cerca di raggiungere un equilibrio tra il fare accadere gli eventi e il lasciare che accadano. Se sei troppo insistente o egoista nel forzare un obiettivo a manifestarsi, alla fine potresti creare qualcosa che si rivela in qualche modo nocivo o insostenibile, perché così facendo andrai contro il flusso naturale degli eventi. Se sei troppo passivo e te ne resti seduto ad aspettare che l’obiettivo si realizzi da solo, potrebbe capitarti di dover aspettare moltissimo tempo, poiché non sarà generata un’energia sufficiente per sostenere la sua concretizzazione.
La chiave e anche il punto di equilibrio consistono nell’aiutare il tuo obiettivo a realizzarsi. L’universo sa quali sono momento e modo migliori affinché i tuoi obiettivi si manifestino. Sii consapevole che l’universo sta collaborando con te e trova il flusso impostando le tue intenzioni nella seguente affermazione equilibrante:
«Se è per il bene massimo per me e per tutti, allora…[afferma i tuoi obiettivi; N.d.A.]».
Rimani focalizzato sui tuoi obiettivi, sapendo che esistono già a un certo livello e che il tuo compito è quello di attirarli nella sfera della realtà fisica attraverso il pensiero, le parole e le azioni. La chiave è procedere con l’energia del desiderio, non con quella del bisogno.
Legge 3 – Vivere nel momento
Impara dal passato, visualizza il futuro, sii presente nel qui e ora.
Si dice che l’energia fluisca laddove si posa l’attenzione. Quando la tua attenzione è rivolta al passato, tu e la tua energia siete nel passato. Quando la tua attenzione è rivolta al futuro, tu e la tua energia siete nel futuro. Tuttavia solo quando sei focalizzato nel momento presente, sei realmente connesso col vero potere dell’universo e manifesti i tuoi desideri.
È importante esaminare il passato, poiché è uno dei modi principali in cui apprendiamo le lezioni di vita. Allo stesso modo, è assolutamente cruciale visualizzare il nostro futuro, poiché quello è il primo passo verso la sua realizzazione; ma dobbiamo focalizzare la maggior parte della nostra attenzione al presente, specialmente quando cerchiamo di manifestare i nostri desideri, perché è lì che dimora la creazione. Nel presente c’è forza.
Tutto ciò che accade si verifica nel momento presente. Tutti i tuoi ricordi un tempo erano momenti “presenti” e il tuo futuro è fatto di momenti “presenti” che devono ancora accadere. Essere completamente presente nel momento attuale ti dà l’opportunità di creare grandi ricordi e di seminare i forti semi di un futuro che diventerà il raccolto di domani.
Sfortunatamente, alcune persone restano intrappolate nel passato, perché non riescono a lasciare andare i vecchi errori e le lamentele, oppure non sanno venire a patti con le opportunità che sono sfumate davanti ai loro occhi. Altre sono fissate sul futuro e stabiliscono delle regole in base alle quali decidono quando poter essere felici. Il loro quadro mentale generale è il seguente: “Sarò felice, quando mi danno la promozione; quando raggiungo il risultato; quando ci sarà la persona giusta nella mia vita”. Tuttavia, la felicità è un’esperienza riferita al momento presente, avviene nel qui e ora, non nel futuro. Imparare a essere felice di qualsiasi cosa tu abbia nella vita adesso crea la giusta energia di gratitudine per aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi. Questo antico poema sanscrito lo esprime magistralmente:
Guarda bene questo giorno, poiché in esso è la vita, il meglio della vita.
Nel suo breve corso vi sono tutte le realtà e le verità dell’esistenza – le gioie della crescita, lo splendore dell’azione, la gloria del potere.
Poiché ieri non è altro che un ricordo e domani è solo una visione.
Ma l’oggi, se ben vissuto, fa di ogni ieri un ricordo di felicità e di ogni domani una visione di speranza.
Guarda bene questo giorno.
Questa splendida perla di saggezza fu scoperta in un’incisione su una tavoletta di argilla, rinvenuta fra le rovine di Babilonia circa 4500 anni fa. Oggi è altrettanto valida di allora e lo resterà anche fra altri 4500 anni. Rappresenta la verità fondamentale secondo la quale, nonostante il mutare delle situazioni e delle circostanze, alcune verità sono senza tempo. La verità di questo principio è che tutta la creazione esiste nel qui e ora e che dobbiamo essere presenti nel momento se vogliamo esprimere il meglio di noi stessi e realizzare i nostri veri desideri.
Legge 4 – Enunciare i propri obiettivi col verbo al presente
Il passato è storia, domani è un mistero, oggi è un dono – ecco perché lo chiamano il presente.
Esistono molte interpretazioni applicabili al vivere nel qui e ora: al livello più elementare significa semplicemente fare attenzione, essere presenti ed essere completamente connessi. Uno dei modi migliori per raggiungere questo risultato è affermare i tuoi obiettivi e ancorare le tue intenzioni usando il tempo presente dei verbi.
Affermare i tuoi obiettivi usando il tempo presente è essenziale ai fini della manifestazione consapevole, perché la creazione esiste sempre nel momento presente. Allo stesso modo è solo nel presente che puoi essere pienamente respons-abile. Se scegli la tua risposta in base al tuo passato, sei re-attivo. Scegliendo come vuoi rispondere in futuro, sei pro-attivo. Ma è solo vivendo nel qui e ora che ottieni la risposta ideale e naturale che si dispiega e fluisce nel momento.
Creare la realtà
Trasformare i pensieri in cose.
A livello macroscopico l’universo esiste nel qui e ora, e lo stesso accade a livello microscopico nel nostro subconscio individuale e nella nostra mente superconscia. Il tempo esiste nella nostra mente cosciente come strumento per suddividere dei momenti di adesso in passato, presente e futuro. Ma il nostro subconscio non funziona così: esso, infatti, come l’universo vive nel qui e ora e risponde al tempo presente.
Molte persone cadono nel tranello di affermare i propri obiettivi declinando il verbo al futuro, il che significa che gli obiettivi risiedono nel futuro. Non lo fanno intenzionalmente, ma ricorrendo al pensiero logico dell’emisfero sinistro e alla mente conscia quelle persone razionalizzano e credono che, non avendo ancora raggiunto i loro obiettivi, i loro desideri debbano iniziare con: “Io voglio…”, “io farò…” o “io intendo e progetto di …”. Il problema con affermazioni come queste e altre simili è che collocano il tuo obiettivo nel futuro, mentre il tuo intento subconscio vive nel momento presente.
Se enunci un obiettivo o un’intenzione come «voglio essere felice o sano o ricco», il risultato che ottieni è quello di volere. Ti sveglierai domattina volendo essere felice o sano o ricco; il giorno dopo otterrai il “volere” e così continuerà a essere, perché la tua affermazione terrà sempre a debita distanza l’obiettivo che ti proponi.
Il tuo subconscio ha l’impegno intrinseco di far corrispondere te e la tua vita ai tuoi pensieri e credenze dominanti. Se pensi di poter fare qualcosa, il tuo subconscio prenderà quel pensiero per un ordine e comincerà a lavorare per metterlo in pratica. Tuttavia, non è pensando di poter fare qualcosa nel futuro a creare potere personale; piuttosto, è visualizzando te stesso nell’atto di conseguire quel qualcosa, come se lo stessi già vivendo adesso, che ordina al tuo subconscio di entrare in azione.
Ancorare il sogno
Trasformare la visualizzazione in realizzazione.
Fare affermazioni nel presente è da sempre una pratica in uso presso vari gruppi spirituali che affermano la propria consapevolezza o ripetono costantemente a se stessi ciò che stanno facendo per mantenere focalizzata la loro mente. Allo stesso modo, quando visualizzi, la chiave sta nel veder te stesso vivere il tuo obiettivo come se fosse già esistente e fosse già stato raggiunto: vedilo, enuncialo, sentilo, gustalo, odoralo. Allora riuscirai a crederci, facendo sì che il tuo subconscio risponda rapidamente e lo acquisisca.
Continua a leggere il Capitolo 4 del libro "Goal Mapping"
Data di Pubblicazione: 30 settembre 2017