Quali sono state le prime esperienze dell'autore nel mondo della nuova realtà scientifica? Scoprilo, leggendo l'anteprima del libro di Patrick Drouot.
Una nuova realtà scientifica
Nel corso della mia vita, ho vissuto una serie di eventi e circostanze che hanno trasformato in profondità il mio mondo, catapultandomi in un una realtà completamente diversa.
Dal giorno in cui ho sperimentato l'universo "reale" dei grandi teorici della fisica quantistica, la mia vita non è più stata la stessa.
L'idea di questo libro è nata alla fine degli anni Settanta, grazie a una serie di eventi fortuiti che ho descritto nelle mie precedenti pubblicazioni.
Nella veste in cui te lo propongo oggi, il mio libro affronta la delicata questione di questa nuova realtà scientifica, ma contiene anche una verità mistica basata su quarant'anni di incontri con decine di migliaia di persone, oltre che su numerosi esperimenti personali e di gruppo.
Ho incontrato sciamani dell'emisfero settentrionale e meridionale del pianeta; ho scoperto diverse strutture di pensiero che risalgono al Paleolitico superiore; ho conosciuto scienziati che non pensano al mondo di domani, ma addirittura a quello di dopodomani...
Possibilità di guarigione
Questo libro propone un'ipotesi audace, ma molto reale, sulle straordinarie possibilità di guarigione che si nascondono in ognuno di noi.
Io credo nel potere dell'essere umano, nella forza dell'amore, ma anche nella vera scienza: quella che esplora nuovi percorsi, quella delle nuove rivoluzioni del XXI secolo, ovvero le neuroscienze, la fisica quantistica, l'epigenetica, le terapie informazionali e quantico vibrazionali...
Con questi fenomeni che appaiono all'improvviso nelle nostre vite, mi sono trovato di fronte all'inesprimibile, all'intangibile, ma anche a un altro aspetto dell'essere umano: quello che gli sciamani dei tempi passati e i fisici del futuro hanno espresso ed esprimeranno con queste parole: «Siamo "uno" nella notte sovrumana».
Per raccontarti queste mie esperienze e le riflessioni che hanno suscitato in me, ti porterò in viaggio ai confini di queste terre misteriose, traboccanti di possibilità che le nostre menti umane non possono nemmeno immaginare.
La parola Energia
Quando una persona pronuncia la parola "energia" è possibile che stia facendo riferimento a fenomeni diversi.
Sta parlando dell'energia che riscalda le nostre case in inverno e ci permette di produrre ciò di cui abbiamo bisogno per vivere? Oppure dell'energia che studiano i fisici, e che ancora sfugge alle loro definizioni? O magari fa riferimento all'energia che muove il nostro corpo e ci mantiene in vita?
"Energia" è un termine vago che fatica a adattarsi a tutte queste definizioni. Eppure si riferisce sempre a qualcosa di impalpabile, di difficile da definire in modo preciso e definitivo, che accompagna la nostra esistenza nei suoi molteplici aspetti.
Ѐ questa energia "incarnata", "umana" che ti invito a scoprire oggi; un'energia che, come quella che inseguono i ricercatori di fisica fondamentale, è molto difficile da studiare se non attraverso influenza che esercita sul nostro corpo, sulla nostra salute, sul nostro modo di pensare e di percepire il mondo che ci circonda, e su molto altro ancora.
Ѐ possibile che questa energia rappresenti, per noi, un utile strumento di miglioramento o addirittura di guarigione?
Le prime esperienze...
Ebbi la mia prima intuizione riguardo alla struttura quantico vibrazionale dell'essere umano e dell'universo nel 1982, poco dopo la battaglia delle Falkland, mentre ero in viaggio di lavoro a Buenos Aires.
L'Argentina era allora una zona disastrata, in cui regnava un'atmosfera pesante. Una domenica mattina, mentre facevo colazione nell'hotel in cui alloggiavo ed ero perso nelle mie fantasticherie, arrivò un gruppo di persone composto da donne e uomini d'affari argentini e americani.
All'improvviso, il tempo si fermò: tutto sembrava accadere al rallentatore. A quel punto riuscii a percepire l' "altro lato" della realtà, una delle sue dimensioni nascoste; per un periodo di tempo la cui lunghezza non saprei definire, provai una sensazione nuova, unica: ero, semplicemente.
Ero totalmente, completamente, fino all'ultima fibra del mio corpo e ben oltre, in connessione con tutto ciò che mi circondava.
Osservando quelle persone riuscivo a vedere una luce intorno a ciascun membro del gruppo. Mi resi improvvisamente conto che erano come addormentati, totalmente inconsapevoli della loro natura luminosa.
La loro forza vitale era intrappolata in una sorta di guscio che impediva loro qualsiasi contatto con l'ambiente circostante. Ciò che avrebbe potuto essere illuminato era invece grigio e senza vita. In seguito mi resi conto che in realtà c'era un'apparenza di vita, ma che il loro interno non era altro che un guscio vuoto.
Anni dopo, durante un viaggio alle Hawaii, un'amica americana che viveva sull'isola di Kauai mi disse: «Sai come ci chiamano gli hawaiani? Ci chiamano haole o kamea make o loko, che significa "ciò che è morto dentro"!».
Data di Pubblicazione: 24 aprile 2024
