Le proprietà degli oli essenziali
"Ciò che è degno d’attenzione nell’aromaterapia è il suo campo d’azione così vasto.
Vere guardie del corpo, gli oli essenziali permettono una ricarica del tono fisico e psichico, apportando soluzioni efficaci e durature alla qualità della nostra vita."
Quali sono le molteplici proprietà degli oli essenziali?
Premettendo che:
- ogni olio essenziale ha le sue proprietà ben distinte;
- grazie alla sua composizione chimica complessa e varia, ogni essenza serve a vari usi;
- grazie alla circolazione sanguigna e linfatica, gli oli essenziali si distribuiscono in tutto l’organismo, ma agiscono specificatamente su un sistema (nervoso, respiratorio, digestivo...);
Per soddisfare i bisogni individuali, è essenziale comprendere meglio le principali attività degli oli essenziali indicate nel seguente elenco:
- Analgesica, antalgica: calma il dolore e lo combatte, sia a livello dell’organo dolente, sia a livello del sistema nervoso centrale.
- Battericida e.o batteriostatica: uccide i batteri patogeni o inibisce la moltiplicazione, senza interferire negativamente con la flora intestinale, nel caso di somministrazione interna. Le molecole degli o.e., superata la parete cellulare, giungono nel citoplasma del batterio, dove esplicano la loro attività battericida, compromettendone le funzioni vitali.
In ordine decrescente di attività battericida specifica ci sono le seguenti famiglie chimiche: fenoli, aldeidi, alcoli, eteri, ossidi e acidi. - Fungicida: impedisce lo sviluppo di funghi e lieviti. L’aromaterapia “arruola tra i suoi soldati” i fenoli, alcuni monoterpenoli e le aldeidi. Queste famiglie chimiche si sono dimostrate potenti fungicidi in grado di trattare le micosi.
- Antinfiammatoria/antiflogistica: riduce le infiammazioni opponendosi alle reazioni naturali delforganismo. Le aldeidi agiscono bene come antinfiammatori, oltre a tutte le molecole negative, poiché aiutano a calmare l’infiammazione.
- Antiparassitaria: elimina i parassiti. Gli oli essenziali ricchi di fenoli contribuiscono a eliminare molti parassiti, per esempio le amebe, responsabili di certe coliti intestinali. I monoterpenoli hanno un’azione simile, mentre solo alcuni ossidi agiscono allo stesso modo. A causa delle precauzioni nel loro impiego, i chetoni devono essere usati con cautela nonostante la loro azione antiparassitaria, specialmente se uniti ai lattoni.
- Antisettica: uccide i microbi o ne impedisce lo sviluppo, evitando il contagio; disinfetta ferite e lesioni. Oltre alle aldeidi, anche i terpeni hanno azione antisettica, particolarmente efficace, però, nel disinfettare l’aria. Allo stesso modo si possono usare oli essenziali ricchi di fenoli e alcol.
- Antispasmodica: rilassa i muscoli lisci contratti e doloranti agendo sull’impulso nervoso che comanda il ritmo della contrazione muscolare. Le famiglie chimiche più rilevanti per quest’azione sono gli eteri e gli esteri.
- Antivirale: distrugge certi virus.
- Astringente: restringe i capillari sanguigni, i pori.
- Carminativa: favorisce l’espulsione dei gas intestinali e riduce gli spasmi. Le piante carminative sono molto spesso anche stimolanti e aromatiche.
- Cicatrizzante: aiuta la cicatrizzazione delle ferite e delle piaghe e la guarigione delle contusioni.
- Citofilattica: stimola i tessuti senescenti, eccitandone i processi analcolici cellulari, poiché gli o.e. si comportano come fitormoni.
- Decongestionante: diminuisce la congestione locale e generale.
- Disintossicante: aiuta l’organismo a eliminare le tossine.
- Diuretica: completa il processo d’eliminazione, depurando il sangue dalle tossine. Alcuni oli essenziali eliminano i cloruri e sono utili in caso d’edema, altri eliminano l’urea, altri aumentano semplicemente la quantità di urina.
- Emmenagogo: facilita o aumenta le mestruazioni.
- Espettorante: favorisce l’espulsione delle secrezioni bronchiali e faringee.
- Sedativa, calmante: ricercatori di tutto il mondo stanno provando scientificamente ciò che i nostri antenati sapevano per intuito, cioè che gli oli essenziali hanno potenti effetti sulla mente e sul corpo. John Steele, un consulente aromatico della California, e Robert Tisserand, un autorevole aromaterapeuta britannico, hanno studiato gli effetti di vari oli essenziali su modelli di onde cerebrali. Hanno dimostrato che le onde cerebrali beta, che indicano uno stato di intensa percezione, aumentano se vengono inalati oli stimolanti come quelli di pepe nero, rosmarino o basilico. Oli calmanti, come quelli di neroli, gelsomino, lavanda e rosa, producono più onde cerebrali alfa e theta, che indicano uno stato di benessere e rilassamento.
- Stimolante: eccita l’attività nervosa e vascolare. Esistono stimolanti specifici per diversi organi come, per esempio, l’apparato digerente o il cuore.
Effetto battericida
L’attività battericida degli oli essenziali è senza dubbio quella più conosciuta e indagata. Numerosi sono gli esperimenti svolti al fine di analizzare quali oli essenziali abbiano più capacità in quest’ambito.
Secondo lo scienziato francese Jean Valnet, gli oli essenziali hanno un grande potere battericida, sono infatti in grado di uccidere i germi. In un esperimento è stata dimostrata l’efficacia sterilizzante di numerose essenze, anche molto diluite. Si sono mostrate efficaci l’essenza di timo in una proporzione di 0,7 per mille; origano 1 per mille; verbena 1,6; rosa 1,6; eucalipto 2,25; menta e geranio 2,5; lavanda 3,5 ecc. Sono quindi efficaci anche solo uno o due grammi di o.e. diluiti in un litro d’acqua!
Altri studi scientifici hanno inoltre dimostrato l’azione battericida degli oli essenziali di origano, cannella e chiodi di garofano sul bacillo dell’antrace; di timo sul bacillo del tifo, sullo stafilococco, sul bacillo della difterite ecc.
Sempre secondo Valnet, l’aggressività degli o.e. verso i germi si associa a una totale innocuità verso i tessuti e le cellule del nostro corpo, mentre invece gli antibiotici di sintesi uccidono sia la flora batterica nemica che quella amica. Gli antibiotici, contrariamente agli o.e., distruggono indiscriminatamente anche batteri e germi non patogeni.
Uno dei problemi principali degli antibiotici di sintesi, oggi, è l’assuefazione: da quando sono stati scoperti, le dosi di un antibiotico sono state aumentate mille, centomila volte. I microbi diventano sempre più resistenti e le dosi di antibiotico necessarie, sempre crescenti, sono sempre più dannose per il nostro organismo. Straordinariamente, l’efficacia degli o.e. non è cambiata. Per quali motivi? Secondo Valnet gli o.e. rinforzano le difese dell’organismo, poiché, modificando il terreno, rendono il nostro sistema di difesa più efficace.
Il dottor Pénoèl
Il dottor Pénoèl, medico e ricercatore francese autore del libro L’Aromathérapie exactement, suggerisce che gli oli essenziali mantengano la loro efficacia nei confronti di batteri e virus in quanto, diversamente dagli antibiotici, le essenze sono composte spesso da centinaia di componenti diversi, e i batteri non sono in grado di sviluppare una resistenza rispetto a un numero così grande di sostanze. C’è da rilevare inoltre che da un anno all’altro i raccolti sono diversi e quindi anche la composizione degli oli essenziali è sempre in continuo cambiamento, per cui i batteri non sono mai in grado di sviluppare un’immunità, una resistenza agli oli essenziali. Se poi vogliamo aumentare ulteriormente l’efficacia delle essenze, possiamo creare una sinergia di oli essenziali. A questo punto i componenti da cui devono difendersi i microbi diventano molte centinaia o addirittura migliaia. Le sinergie in effetti molto spesso dimostrano una efficacia maggiore degli oli essenziali presi da soli.
Le molecole che risultano essere più antibatteriche appartengono alla famiglia dei fenoli: carvacrolo, timolo ed eugenolo. Seguono i monoterpenoli, per esempio geraniolo, linalolo, tujanolo, mircenolo, terpineolo, mentolo; gli aldeidi, per esempio nerale, geraniale, citronellale, cuminale. I chetoni sono utili per trattare le infezioni mucopurulente: verbenone, tujone, borneone, pinocamfone, fencone, mentone, piperitone, carvone. I meno rappresentativi sono gli ossidi e i terpeni.
Il testo è estratto dal libro "Guida Completa agli Oli Essenziali".
Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017