Guida pratica alla prevenzione e alla cura di molti problemi di salute
Disturbi senza causa?
Capita a molti di sentirsi indisposti o malati senza che i dottori riescano a formulare una diagnosi chiara. E soprattutto di fronte alle infezioni fungine che medici e pazienti si trovano in difficoltà: i funghi infatti non si riconoscono al primo colpo, perché producono effetti diversissimi.
Gli esempi sottostanti dimostrano che la medicina tradizionale non è in grado di spiegare parecchi sintomi. Non per questo, però, coloro che li manifestano sono “malati immaginari”.
Una causa, molti sintomi
Una quarantenne dal passato sportivo è sempre stanca, dorme dodici ore al giorno. Si alza, e poco dopo si sente a pezzi. Il lavoro diventa una tortura: impossibile concentrarsi, anche le attività più semplici la mettono in crisi. È come se fosse paralizzata e ci sono giorni in cui non è in grado di affrontare mansioni che di solito la divertono. A volte non ce la fa nemmeno ad andare al lavoro e si sente “malata”. Il medico non si spiega questi sintomi. Le analisi del sangue danno valori normali, è esclusa anche una carenza di ferro. Allo stesso tempo, da anni la donna aumenta costantemente di peso, nonostante i digiuni e il conteggio quotidiano delle calorie.
Ogni tanto è presa da un desiderio incontrollabile di cioccolato, biscotti o pane. In quei momenti le sembra di essere “morta di fame” e di avere “un luccichio agli occhi”. Allora ingoia panini imburrati e cioccolato in quantità del tutto sproporzionate rispetto all’appetito reale. L’attacco non si placa nemmeno ricorrendo ai soliti trucchetti delle diete, tipo mangiare una bella ciotola di insalata o uno yogurt:
alla fine aggiunge comunque i dolci, come per un impulso irrefrenabile. Dopo qualche tempo comincia a essere tormentata da inspiegabili dolori alle dita e alle articolazioni delle ginocchia. A quel punto inizia una cura di medicina naturale. Il suo terapeuta la visita per verificare l’eventuale presenza di funghi. Si scopre che la paziente soffre di un’infezione intestinale dovuta alla Candida albicans, un lievito che ha potere patogeno. Le vengono ordinati dei farmaci e la donna modifica la sua alimentazione. Dopo soli tre giorni diminuiscono sia gli attacchi di fame sia i dolori, e la stanchezza scompare. Nel giro di otto mesi perde dieci chili.
Stanchezza, dolori articolari e attacchi di fame sono i tipici sintomi che segnalano la presenza di un’infezione fungina nell’organismo. Tuttavia questi parassiti possono manifestarsi anche in maniera completamente diversa, come dimostra il prossimo esempio.
Un altro caso tipico: varie malattie allo stesso tempo
Un giovane avverte forti dolori cardiaci. A volte ha la sensazione che il cuore “faccia i salti mortali”, soprattutto di notte. Da una visita medica approfondita, tuttavia, risulta che il suo cuore è sanissimo. La diagnosi finale è: disturbi cardiaci psicosomatici. Allo stesso tempo l’uomo è tormentato da continui, violenti e dolorosi problemi digestivi e flatulenze. Basta poco perché gli venga il fiato corto e ha la sensazione di avere sempre il raffreddore, perché il naso è costantemente chiuso.
Alla fine gli viene una prostatite, e un altro medico gli prescrive un esame delle urine, che rivela la presenza del germe patogeno della Candida albicans, partito dall’intestino e poi migrato in altre parti del corpo. Una cura mirata soprattutto all’intestino per mezzo di farmaci antimicotici e la modifica del regime alimentare non solo eliminano l’infiammazione alla prostata, ma fanno sparire anche le flatulenze, i dolori cardiaci e tutti gli altri sintomi.
Questi esempi dimostrano che le micosi e i loro sintomi prendono le forme più svariate. Lo stesso germe produce effetti diversi in ogni persona. E anche per questo che la diagnosi è tanto difficile.
Ognuno infatti reagisce ai parassiti a modo suo. In alcuni individui il sistema immunitario tiene a bada in qualche maniera i funghi, però può darsi che il corpo sia messo in difficoltà dai loro prodotti di scarto, e la persona potrebbe lamentare dolori alle articolazioni.
Altri, dato che i funghi possono mettere a dura prova le difese dell’organismo, magari si ritrovano con un sistema immunitario danneggiato, così soffrono di continui raffreddori e si sentono sempre malati.
I funghi: amici-nemici dell'uomo
Tutti sappiamo cosa sono i funghi, d’altronde sono davvero pochi quelli che crescono di nascosto nel corpo dell’uomo. Un panettiere, per esempio, non può fare a meno del lievito, e i bevitori di birra bavaresi non si tirano mai indietro davanti a una Hefeweizen (birra chiara in cui il lievito rimane in sospensione, N.d. T).
I funghi sono molto utili anche per produrre determinati formaggi: senza muffe nobili, infatti, non avremmo né il camembert, né il brie o il roquefort, che i palati fini apprezzano proprio per la presenza di questi funghi appetitosi. Ma a specie buone fanno da contraltare certi loro cugini cattivi, che possono trasformarsi in vere e proprie piaghe per l’uomo.
Le caratteristiche comuni a tutti i funghi
Che siano agenti patogeni o grossi ovolacci, dal punto di vista biologico si tratta sempre di piante e i loro parenti più prossimi sono le alghe. Ma siccome non presentano le caratteristiche tipiche dei vegetali, vale a dire radici, foglie o fiori, i biologi preferiscono parlarne come di un regno a sé stante. Al mondo esistono circa centomila specie diverse di funghi.
Un fungo è formato in gran parte da una rete invisibile, il micelio, da cui a volte si sviluppa un corpo fruttifero. Alcuni corpi fruttiferi sono funghi commestibili molto richiesti: champignon, porcini di castagno, gallinacci, spugnole o porcini, tanto per fare qualche esempio.
La gran parte dei funghi, però, cresce senza farsi vedere e può raggiungere dimensioni enormi: pensate che l’essere vivente più grande della Terra è un fungo! Ricercatori americani hanno scoperto un esemplare la cui rete si estende su una superficie di oltre seicento chilometri quadrati. Un fungo può pervadere con la sua rete invisibile anche le cellule umane, per esempio quelle della cute. Per quanto, in un primo momento, possano apparire inquietanti, in realtà è un bene che ci siano i funghi, perché di fatto non sono altro che enormi impianti di riciclaggio. Siccome non possono procurarsi energia dall’aria e dal sole come i fiori e gli alberi, devono accontentarsi delle sostanze nutritive derivate da altri organismi. In genere si nutrono di piante morte o cadaveri di animali. I funghi sono in grado di assimilare completamente questi resti e non lasciano che poche sostanze come i minerali o l’acqua, che rimangono a disposizione di altri esseri viventi.
Senza funghi, quindi, non ci sarebbe vita sulla Terra. I funghi non sono certo buongustai, anzi: in fatto di alimentazione sono tutt’altro che schizzinosi. Ecco perché li troviamo praticamente ovunque. Scorrazzano per terra e nell’aria, nell’acqua, nei cibi, nelle case, e alcuni anche negli esseri viventi. Li definiamo nocivi quando vivono da parassiti e recano danno all’organismo che li ospita.
Parassiti dannosi
Gli esperti stimano che nel nostro organismo possano crescere circa cento specie di funghi potenzialmente dannosi. Un fungo è considerato nocivo quando è in grado di sopravvivere per tempi molto lunghi nel corpo umano, da cui ricava nutrimento. I medici definiscono “patogeni” i funghi capaci di provocare malattie.
Per insediarsi stabilmente nell’organismo ospite, i funghi patogeni devono potersi fissare alle sue cellule. A questo scopo dispongono di sostanze chimiche con cui riescono letteralmente ad “agganciarsi” alle cellule della pelle. Una volta stabilito il contatto, esso resiste tenacemente, come certe etichette che non riesci più a staccare. Nemmeno un energico sfregamento meccanico può rimuovere i funghi del tutto. Alcuni sono addirittura in grado di sciogliere le cellule della cute con sostanze chimiche, per penetrare al di sotto e moltiplicarsi. Una cosa del genere succede fra l’altro nell’intestino, quando i lieviti non ricevono abbastanza cibo. Alla ricerca di sostanze assimilabili, perforano la parete intestinale fino a raggiungere i vasi sanguigni, ai quali spillano, per nutrirsi, lo zucchero disciolto nel sangue. Ma nemmeno un fungo, per quanto bene si aggrappi alla mucosa intestinale, può averla vinta contro un sistema immunitario efficiente. Per questo alcune specie patogene hanno sviluppato la capacità di bloccare le difese della cute. Sono in grado di scindere chimicamente le immunoglobuline di tipo A (in breve IgA), adibite a proteggere la superficie della pelle. I lieviti patogeni conoscono un altro trucco: riescono a mimetizzarsi così bene che il sistema immunitario li considera cellule endogene e li lascia in pace. In genere l’organismo umano riconosce le sostanze esogene dalla loro struttura superficiale, tuttavia ci sono funghi capaci di imitarla e di aggirare le nostre difese. Il corpo non ha solo le cellule del sistema immunitario per tenere alla larga gli intrusi indesiderati. Possiede altri strumenti, per esempio nel tratto gastrointestinale, ma anche questi possono essere ingannati dai funghi patogeni. I succhi gastrici, estremamente acidi, uccidono la maggior parte dei microrganismi, o almeno ne impediscono la proliferazione. In un ambiente simile i lieviti usati per il pane o per la birra muoiono. I lieviti patogeni, invece, riescono a sopravvivere.
Quali funghi provocano malattie?
Ovunque nel mondo esistono funghi patogeni. Ai Tropici per esempio ci sono specie che provocano malattie potenzialmente mortali, difficilissime da curare. Per fortuna alle nostre latitudini non corriamo rischi simili, soprattutto grazie alle migliori condizioni igieniche. Da noi è soprattutto un’alimentazione ricca di zuccheri e povera di fibre a fornire condizioni di vita paradisiache ai funghi intestinali. Per non complicare troppo il quadro, i microbiologi suddividono i funghi in tre diverse categorie: i lieviti, le muffe e i cosiddetti dermatofìti. In ogni gruppo ci sono funghi potenzialmente dannosi per l’uomo, capaci di provocare disturbi di varia natura.
I lieviti
I lieviti sono quelli che più spesso causano malattie. Non tutti i funghi sono lieviti, ma tutti i lieviti sono funghi. I microbiologi chiamano questi funghi Candida. La maggior parte delle infezioni è provocata dalla Candida albicans, letteralmente “lievito bianco”. È anche il tipo di lievito più noto ai medici.
Molti di loro, quando parlano di Candida, si riferiscono alla Candida albicans. Ma esistono diverse specie patogene. Distinguerle è importante in vista della cura, infatti i lieviti patogeni Candida kru-sei e Candida glabrata sono in grado di resistere molto più a lungo ai farmaci antimicotici oggi comunemente in uso, senza scomparire del tutto. Ecco perché la durata del trattamento dipende, fra le altre cose, dalla specie di fungo di cui si è riscontrata la presenza.
Anche la Candida tropicalis provoca malattie. Secondo recenti scoperte si sta diffondendo in vaste regioni, proprio come la Candida glabrata e la Candida krusei, e provoca infezioni con una frequenza sempre maggiore. Poi ci sono parecchi lieviti di altro tipo, che compaiono molto meno spesso.
Le muffe
Oltre a specie innocue come quelle nobili dei formaggi, esistono anche muffe patogene, per esempio YAspergillus niger, la “muffa nera”. Cresce di preferenza sulle pareti umide, dove lascia le caratteristiche macchie scure. Per moltiplicarsi produce grandi quantità di spore, le quali sopravvivono anche in condizioni sfavorevoli. I funghi tornano a spuntare persino a distanza di anni.
Se nell’aria fluttuano molte spore di muffa, quando inspiriamo ci finiscono nei polmoni e li infettano, provocando gravi malattie. Un esempio molto noto è la “maledizione del faraone” Tutankhamon: dopo la scoperta della sua tomba, nel 1922, ventisette delle persone entrate nella piramide morirono di una misteriosa malattia polmonare. Il primo fu l’egittologo Lord Carnarvon. Oggi si sa che probabilmente nella camera sepolcrale si infettò con un’immensa quantità di spore di una muffa che, insediandosi nei suoi polmoni, alla fine li distrusse. Queste morti, comunque, sembrano non essere del tutto casuali. Le ricerche indicano che gli antichi Egizi adoperarono con consapevolezza le muffe come armi biologiche. Sono stati ritrovati vasi nei quali forse si coltivavano muffe con lo scopo di uccidere il primo che avesse messo piede nella camera sepolcrale senza esserne autorizzato.
Possibili cause di infezioni fungine pericolose come quelle delle vie respiratorie sono, oltre all’Aspergillus niger, anche altre muffe come l’Aspergillus fumigatus, che colpisce soprattutto i dipendenti di certe industrie del settore alimentare come i caseifici, i panifici, i mulini o i birrifici. L’“aspergillosi polmonare”, così la chiamano i medici, è una malattia assai diffusa anche fra i giardinieri, gli agricoltori e i lavoratori dell’industria del legno.
Dermatofiti
L’ultimo gruppo di funghi patogeni è quello dei cosiddetti dermatofiti, che colpiscono soprattutto la pelle umana e le unghie delle mani e dei piedi. Alcuni provocano solo macchie rossastre, altri possono portare a dolorose lesioni cutanee. Un tempo si pensava che questi funghi si nutrissero di piccole squame di pelle morta. Poi si è scoperto che, con la sua rete, un dermatofita pervade letteralmente la pelle e crescendo la distrugge, perché si nutre anche di cellule viventi. Consoliamoci: le infezioni da dermatofiti sono fastidiose, questo è poco ma sicuro, però non mettono a rischio la vita.
Questo testo è estratto dal libro "I Funghi nel Nostro Corpo".
Data di Pubblicazione: 3 ottobre 2017