Il fegato e i primi segni di disagio epatico
Capitolo 2
Il fegato e i primi segni di disagio epatico
IL FEGATO, INSTANCABILE “DIRETTORE DELLA DISINTOSSICAZIONE”
Il fegato, uno degli organi primari di disintossicazione, è considerato la più grande ghiandola del corpo. Con un peso che va dai 3-4 kg, è anche uno degli organi più grandi. Presumibilmente, è sette volte più grande di quel che ha bisogno di essere, al fine di svolgere al meglio le sue circa cinquecento funzioni.
Si potrebbe considerare il fegato come uno stacanovista del corpo in competizione solo con cuore e reni nell’abilità di accumulare ore di lavoro straordinario.
Alcune delle sue essenziali attività chimiche sono: intervenire sui guasti nutrizionali e l’assorbimento del cibo; archiviazione di ferro, rame e vitamine liposolubili A, D e B12; formazione e conversione di globuli rossi morti nella bile (per aiutare la digestione); filtraggio degli elementi più tossici dal sangue per convertirli in sostanze non tossiche che possano essere escrete in urine e feci; produzione di plasma sanguigno (sangue liquido) e relative proteine nonché di coagulazione del sangue; equilibratura della glicemia mediante lo stoccaggio e la distribuzione del glucosio; produzione dei globuli rossi del feto; formazione di numerosi anticorpi-base della nostra immunità.
Stiamo parlando di un organo molto affaccendato e pieno di lavoro da fare e funzioni!
Di particolare importanza è la sua capacità di eliminare le sostanze tossiche nel sangue, incluse quelle potenzialmente nocive che derivano da caffeina, nicotina e alcool. Le sostanze estranee che non possono essere ripartite e utilizzate dal corpo vengono inviate al fegato attraverso il flusso sanguigno per la loro rimozione, o al fine di ottenerne la neutralizzazione della velenosità. Spesso, il fegato aggiunge sostanze chimiche al materiale al fine di aiutare la sua ripartizione e l’eliminazione finale. Questo riguarda ad esempio praticamente tutti i farmaci, visti comunque dal fegato come veleni estranei da detossificare, nonostante la loro azione curativa già espletata.
Il fegato ha anche una straordinaria capacità di guarire se stesso. È possibile asportare quasi l’80% del fegato (non raccomandato, ovviamente) ed esso, nel giro di due anni, si può completamente rigenerare! Tuttavia, una sostanza troppo concentrata, o utilizzata troppo spesso per essere neutralizzata, può causare danni permanenti. È questo il caso di alcool e droghe. In loro difesa, il fegato sostituisce le cellule attive con tessuto adiposo, che gli conferiscono un aspetto giallo-oro al posto di quello normale che lo contraddistingue che è di colore rosso-marrone opaco. Alla fine, questa pratica può rendere il fegato indurito, di accresciute dimensioni e cirrotico. La cirrosi epatica è spesso fatale.
Il fegato produce poi la bile, un materiale verde scuro, dal riciclo utilizzato di globuli rossi, e ne memorizza una concentrazione nella cistifellea per un uso successivo nella digestione. La bile, essendo il sale che è, scioglie il grasso. Un pasto completo ricco di grassi può innescare il rilascio di bile, che quindi agisce come un detergente, sciogliendo i grassi per renderli meglio assorbibili dall’intestino.
Il fegato rilascia anche molte sostanze chimiche che ha preso dal sangue e le scarica nella bile. Alcuni di questi potenti veleni sono arsenico, cadmio, piombo, manganese, mercurio e sostanze chimiche ambientali come il DDT (noto cancerogeno vietato nel 1972, ma ancora prodotto e utilizzato in tutto il mondo e continuamente propagato anche da noi tramite le merci importate, l’aria e le correnti oceaniche) e PCB (che comprende una famiglia di 209 diversi composti sintetici organocloruri designati come cancerogeni dal ministero della Sanità e dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro).
Per velocizzare la rimozione di sostanze chimiche indesiderate, il fegato le lega in molecole complesse con glicoproteine (proteine più zuccheri semplici) solubili nella bile. Si tratta di una possibile modalità di prevenzione biologica del cancro, perché queste sostanze chimiche hanno affinità maggiore per la bile permettendo così al fegato di espellerle con le feci.
Continua a leggere il capitolo 2 del libro "I Rimedi Naturali per Depurare e Curare il Fegato"
Data di Pubblicazione: 30 settembre 2017