SELF-HELP E PSICOLOGIA   |   Tempo di Lettura: 4 min

Il Libro della MT

Meditazione Trascendentale: la scoperta del sé nella vita quotidiana

Il libro della MT
Sento sempre parlare del Programma di Meditazione Trascendentale. Come mai sta diventando cosi popolare?

La Meditazione Trascendentale, o tecnica di MT, fu introdotta negli Stati Uniti da Maharishi Mahesh Yogi nel 1959. La gente cominciò a praticarla, la tecnica piacque, chi la praticava lo disse agli amici che l’iniziarono a loro volta e che a loro volta lo dissero ai propri amici, e cosi via. In particolare, furono gli studenti ad apprezzare il valore del messaggio di Maharishi: « L’uomo è nato per godere, creare, irradiare la felicità ». Alla fine degli anni sessanta centinaia di migliaia di persone praticavano la MT, e la maggior parte aveva iniziato perché le era stata raccomandata da qualche amico.

Più tardi, nel 1970, il dottor Robert Keith Wallace iniziò delle ricerche scientifiche sugli effetti che la Meditazione Trascendentale produce sulla mente e sul corpo. Nella prima serie di esperimenti scopri che durante la tecnica di MT, in pochi minuti, il tasso metabolico si riduceva del 16%. Durante il sonno, il tasso metabolico in genere non si riduce che del 12%, in un arco di molte ore. Questo sta a indicare che la tecnica di MT produce rapidamente uno stato di riposo molto più profondo di quello del sonno. Questa scoperta è ancora più significativa per il fatto che durante questo periodo di riposo la mente rimane vigile e sveglia e non c’è nessuna perdita di coscienza, come durante il sonno. Il dottor Wallace chiamò « stato di tranquilla vigilanza » questa condizione unica di funzionamento della mente e del corpo.

Scienziati di tutto il mondo iniziarono allora a studiare gli effetti della MT. I risultati di questi studi, stampati su molte riviste scientifiche e riportati poi su centinaia di giornali e periodici, hanno aumentato l'interesse per il programma di MT negli ultimi anni. Queste ricerche scientifiche offrono la visione di un uomo dalla mente più chiara e dalla salute migliorata, libero dalle tensioni, dall'ansia e dallo stress. La Meditazione Trascendentale cambia la qualità della vita; da uno stato di povertà, di vuoto e sofferenza, porta a uno stato di abbondanza, di realizzazione, di felicità.

Scusa il mio scetticismo, ma tutto questo mi suona eccessivamente idealistico.

Soltanto pochi anni fa, malattie come la poliomielite, il vaiolo (per non parlare del colera, della difterite, del tifo, della febbre tifoide, della pertosse), venivano accettate come parte integrante della con­dizione umana. Chi pensava diversamente era considerato un idealista. Poi venne la scoperta dei vaccini e oggi, da quando questi vengono usati, queste malattie non vengono più riscontrate.

La tecnica di MT è pratica. La scienza ha dimostrato che procura un riposo profondo, che elimina tensione e stanchezza e che aumenta l’intelligenza e la chiarezza della mente (maggiori dettagli verranno da­ti in seguito). La tecnica di MT è una grande scoperta scientifica con cui la sofferenza della vita diventa qualcosa del passato. Noi speriamo che alla fine di questo libro sarete d’accordo sul fatto che, dopo tutto, non è poi una cosa tanto idealistica.

Ho sentito dire che la Meditazione è molto difficile per via della concentrazione e degli esercizi da fare. Io so che non riuscirò mai a svuotare la mia mente.

Nemmeno noi. Ci sono molti equivoci intorno alle parole « trascen­dentale » e « meditazione ». La gente crede che il « trascendentale » ab­bia qualcosa a che vedere con Thoreau, con Emerson e Walden Pond, e i più sono profondamente convinti che meditare voglia dire concen­trarsi rigorosamente, mangiare riso integrale, mettersi a dieta e attor­cigliarsi come ciambelle. Non c'era poi quello Swami nel program­ma televisivo « L’avete chiesto voi? », che si è messo seduto su dei chiodi e si è mangiato il vetro? Sarebbe molto utile alla nostra comprensione discutere le molte cose in cui il programma di MT non consiste.

Va bene. In cosa non consiste allora la Meditazione Trascendentale?

Ottima domanda!

Data di Pubblicazione: 3 ottobre 2017

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