SALUTE E BENESSERE

Il Parto Senza Dolore - Anteprima del libro di Tina Taylor

Gestire in maniera naturale il dolore, la paura e l’ansia

Sto per avere un bambino

Hai ricevuto i risultati del test, è vero: stai per avere un bambino. Che succede ora? Mi chiedo come ti sei sentita quando hai realizzato per la prima volta che il test era positivo. Così tante emozioni diverse - eccitata, felice, forse incredula.

Sei partita per un viaggio, una delle più incredibili esperienze, se non la più incredibile, che una donna possa avere. Concepire, portare in grembo e dare alla luce una nuova vita evocherà in te una serie di sentimenti ed emozioni che potresti non aver mai provato prima.

Sono sicura che la maggior parte dei genitori passa del tempo a pensare a quest’avventura, alla nuova vita che stanno creando e a cosa può significare essere un genitore. E un periodo molto speciale e la tua esperienza sarà unica con ogni figlio. Non importa quanti figli tu abbia avuto, perché ogni nascita è speciale - così come ogni bambino è unico - e non si ripeterà mai allo stesso modo.

Il tuo corpo ora è in piena attività per creare una nuova vita e prepararsi alla sua nascita, mentre tu cominci a prepararti per aggiungere un componente alla famiglia.

Non appena la tua gravidanza sarà confermata, sarai bombardata di informazioni e consigli da parte del medico e delle ostetriche; quando comincerai ad annunciarlo a familiari, amici e vicini, anche loro avranno qualche consiglio da darti.

In Italia le Linee guida nazionali per la gravidanza fisiologica raccomandano l’assunzione di 0,4 mg al giorno di acido folico per ridurre il rischio di difetti congeniti. Viene consigliata l’assunzione a partire da un mese prima del concepimento e per tutto il primo trimestre di gravidanza.

Il primo trimestre, da 0 a 12 settimane

Il corpo e gli organi del bebé si formano verso la fine delle prime settimane, periodo conosciuto come primo trimestre. Questo è il periodo in cui - se non hai già cominciato - devi assicurarti di prenderti cura di te stessa; non farti mancare il riposo, segui una dieta bilanciata e assumi integratori di acido folico.

In fatto di consulti medici ed esami, ecco cosa prevede l’Agenda della gravidanza, il vademecum messo a disposizione delle donne dall’Istituto superiore di sanità - Sistema nazionale delle linee guida. «Il primo appuntamento con il medico o l’ostetrica dovrebbe avvenire entro le 10 settimane per avere il tempo di pianificare nel modo migliore l’assistenza alla gravidanza. Sono offerte informazioni sull’assistenza e il sostegno alla donna in gravidanza, sui benefici di legge per maternità e paternità, sui corsi di accompagnamento alla nascita, sugli stili di vita e su come gestire i sintomi più comuni. Sono misurati il peso e la pressione arteriosa. Sono proposti: un esame delle urine per verificare la funzionalità renale; una urinocoltura per rilevare una eventuale infezione delle vie urinarie; un esame del sangue per determinare il gruppo sanguigno e il fattore Rh, l’eventuale presenza di anemia o di altre malattie fra cui quelle infettive (toxoplasmosi, rosolia, sifilide, HIV); una ecografia per confermare, nei casi dubbi, a quale settimana di gravidanza ci si trova; il pap test, se non è stato effettuato da almeno tre anni. Sono offerte informazioni sulle diverse possibilità di diagnosi prenatale della sindrome di Down: fra le 11 settimane + 0 giorni e le 13 settimane + 6 giorni, un’analisi del sangue ed ecografia con translucenza nu-cale (test combinato); fra le 15 settimane + 0 giorni e le 20 settimane + 0 giorni, un’analisi del sangue (ad esempio: triplo test); villocentesi e amniocentesi. Si inizia a parlare dell’ecografia da effettuare nel secondo trimestre per rilevare eventuali anomalie del feto».

Secondo trimestre, da 13 a 28 settimane

Nel corso di questo trimestre i cambiamenti cominciano a manifestarsi, il bebé cresce e si comincia a notare la pancia.

Sempre dalle Linee guida si evincono queste tappe. «Negli appuntamenti con il medico o l’ostetrica sono commentati i risultati degli esami che si è scelto di eseguire e si discute dell’assistenza che viene offerta in questo trimestre. Il medico o l’ostetrica verificano con la futura mamma il piano di assistenza ed eventualmente propongono le modifiche necessarie. Se gli esami del sangue mostrano che il livello di emoglobina è inferiore a 10,5 g/100 mi, può essere indicata una terapia. Viene misurata la pressione arteriosa. A partire dalle 24 settimane + 0 giorni viene misurata la distanza fondo uterino-sinfisi pubica per la verifica dell’accrescimento fetale. Se non si è immuni, è proposto un esame del sangue per rosolia e toxoplasmosi. Se si appartiene a un gruppo a rischio per il diabete, viene offerto un esame del sangue (curva da carico di glucosio). È offerta e illustrata l’ecografia (detta comunemente morfologica) per la diagnosi di eventuali anomalie del feto, da eseguire fra le 19 settimane + 0 giorni e le 21 settimane + 0 giorni. Sono offerte informazioni sui corsi di accompagnamento alla nascita».

Alla ventiquattresima settimana dovresti cominciare a pianificare il parto e a pensare chi vorresti che ti assista durante la nascita. Un amico/a o parente con un’esperienza di parto sarebbe una grande risorsa e un aiuto per te e per la persona che ti sarà vicina.

Terzo trimestre, da 29 a 40 settimane

Se tornerai al lavoro dopo la nascita del bambino, questo è un buon momento per considerare le opzioni di servizi per l’infanzia che hai a disposizione, visto che sarai “un po’ occupata” dopo la nascita del bambino. Probabilmente vorrai visitare gli asili nido per valutarne le strutture.

  • Da 29 a 32 settimane. Durante questo periodo fai un giro nei reparti maternità per familiarizzare con l’ambiente e comincia a pensare a cosa è necessario per il piccolo. È una buona idea valutare il tuo ospedale locale anche se stai pensando a un parto in casa. Il parto a casa, secondo i protocolli in uso, è possibile tra le 37 e le 42 settimane. Per i bebé che nascono prima o dopo si consiglia di partorire in ospedale; dunque fai un giro nelle strutture in modo da conoscere ciò che hai a disposizione. Sempre secondo le Linee guida nazionali, si verifica nuovamente il piano di assistenza; si misurano poi il livello di emoglobina, la pressione e la distanza fondo uterino-sinfisi pubica. Se non si è immuni, sono riproposti gli esami del sangue per toxoplasmosi e altre malattie infettive e vengono eseguiti il tampone per lo streptococco e la profilassi anti-D alle donne con fattore Rh negativo. Sono offerte informazioni sui corsi di accompagnamento alla nascita.
  • Da 33 a 36 settimane. In questo periodo imparerai a riconoscere quando i muscoli uterini si contraggono, di tanto in tanto; sono le contrazioni di Braxton Hicks, ovvero i muscoli dell’utero che si preparano al parto. A 32-33 settimane il personale medico od ostetrico informa su moxibustione o manovre esterne, cioè le tecniche per aumentare la possibilità che un feto in presentazione podalica si giri. A 36 settimane si verifica che il feto non sia più podalico.
  • Da 37 a 40 settimane. Assicurati che i bagagli con il necessario per l’ospedale siano pronti. Se partorirai in casa, assicurati di essere preparata (maggiori dettagli in questo volume, al capitolo sul parto in casa). Scrivi una lista di numeri di telefono importanti, ad esempio: il medico di base, l’ostetrica e il reparto maternità. 

Alimentazione e salute del bambino

Molte donne apportano pochi semplici cambiamenti alle abitudini alimentari di tutti i giorni per fornire al corpo gli elementi nutritivi necessari per avere un bambino. Il cibo che mangi in gravidanza contiene gli unici nutrienti che il tuo bebé riceverà, dunque il bambino diviene letteralmente ciò che mangi. Quando le donne desiderano certi cibi è perché il loro corpo sa che cosa serve loro. Una cara amica che segue un’alimentazione principalmente vegana cominciò in gravidanza a sentire il desiderio di mangiare carne: al principio ne rimase sorpresa, poi analizzando la sua dieta capì che quella era la maniera per il suo corpo di manifestare un aumentato fabbisogno di proteine. Aumentò la quantità di proteine assunte con la dieta mangiando più legumi e il desiderio di carne scomparve.

Per fare in modo che il bambino rimanga sano, sii selettiva su ciò che mangi. “Mangiare per due” non significa mangiare il doppio, ma seguire un’alimentazione bilanciata, facendo attenzione a ciò che introduci nel tuo corpo.

Il cibo che mangi inoltre: 

  • Ti fornisce forza ed energia
  • Sostituisce le cellule usurate all’interno del corpo
  • Aiuta a regolare le funzioni vitali
  • Mantiene o migliora la condizione della pelle
  • Prepara il tuo organismo all’allattamento.

È importante aumentare il consumo di proteine poiché sono importanti per la crescita cellulare del bambino e per il suo sviluppo; consuma cibi con elevato contenuto di acido folico (verdure crude e vegetali a foglia verde), poiché una carenza di questo elemento può produrre un tipo di anemia. Dovrai anche incrementare l’assunzione di calcio in modo da favorire la formazione delle ossa del bambino. Le donne in gravidanza possono soffrire di carenza di ferro, dunque assicurati di consumare cibi che ne siano ricchi. Assumi anche cibi e bevande che contengano vitamina C, come frutta o verdure o un bicchiere di succo di frutta, associato a un alimento che contiene ferro. Questo aiuterà il tuo corpo ad assimilarlo. Se il livello di ferro nel sangue si abbassa, il medico di base o l’ostetrica ti consiglieranno di prendere integratori.

Se non sei abituata a seguire una dieta equilibrata, potresti pensare che sarebbe più facile assumere integratori fin dal principio, in modo da assicurarti l’assunzione di tutti i nutrienti essenziali; consulta la tua ostetrica o il medico di base prima di assumere qualsiasi integratore, per essere sicura di scegliere quelli più adatti alla gravidanza.

  • Digiuno. In alcune religioni il digiuno in certi periodi è importante; in ogni caso, non ci si aspetta che lo seguano le donne incinte. Consulta la tua guida spirituale se sei preoccupata in merito a ciò che dovresti o non dovresti mangiare. Probabilmente scoprirai che le regole abituali non si applicano in questo caso speciale.

Se sei vegetariana o vegana assicurati di consumare cibi ricchi di proteine. Dovresti assumere due porzioni di proteine al giorno. Consultati con l’ostetrica in merito alla possibilità di assumere vitamine extra e integratori di minerali.

Se non l’hai ancora fatto, è il momento di smettere di fumare e di evitare alcolici e farmaci (anche alcuni farmaci che necessitano di prescrizione medica o quelli da banco possono far male al bambino: consulta il medico o il farmacista prima di assumere qualsiasi cosa). Considera inoltre che non tutte le terapie naturali e complementari sono sicure durante la gravidanza; consulta il medico anche prima di sottoporti a qualsiasi terapia.

Comincia a nutrire e a proteggere il tuo bambino

  • Mantieniti idratata. Avrai bisogno di una quantità extra di liquidi. Bevi dai sei agli otto bicchieri d’acqua al giorno.
  • Proteggi la pancia. Sembrerà ovvio, ma qualsiasi cosa che ti metta a rischio di cadere o di urtare il pancione andrebbe evitata.
  • Fai attività fisica. Svolgere attività fisica moderata migliorerà la tua circolazione, incrementerà il livello di ossigeno nel sangue e il rilascio di endorfine, quelle sostanze del benessere che permetteranno a te e al bambino di sentirvi al settimo cielo.
  • Evita i cibi proibiti. Questi sono il fegato, i pàté, le insalate confezionate (che potrebbero contenere batteri dannosi), i formaggi stagionati molli e con muffe. Assicurati inoltre che la carne che consumi sia ben cotta, per evitare che contenga Escherichia coli.
  • Assicurati che le uova siano ben cotte. Per evitare il rischio di salmonella; evita anche i cibi contenenti uova crude o poco cotte come la maionese, il gelato, la cheesecake o le mousse.
  • Bevi solo latte UHT o pastorizzato. Evita il latte non pastorizzato di capra o di pecora o i loro derivati.
  • Riduci l'assunzione di caffeina. Il limite consigliato è di 300 mg al giorno, cioè sei tazze di tè, quattro tazzine di caffè od otto lattine di Coca Cola.
  • Fai attenzione ai gatti. La toxoplasmosi potrebbe essere presente nelle verdure cresciute sottoterra, nella carne poco cotta e nelle feci di gatto. Lava bene le verdure, cucina accuratamente la carne e indossa guanti se fai giardinaggio o se cambi la lettiera del gatto.
  • Limita il consumo di tonno. È una grande fonte di proteine, ma il tonno in scatola può contenere mercurio, dunque limitane il consumo a due scatolette medie a settimana. Anche il pesce spada, lo squalo e il pesce marlin possono contenere mercurio.
  • Evita di stare distesa sulla schiena dopo la ventesima settimana. Potrebbe causarti nausea o vertigini a causa della pressione dell’utero sulle maggiori vie circolatorie.
  • Dormi bene. Alcune mamme hanno problemi di sonno e notano risvegli frequenti durante la notte mano a mano che la gravidanza procede; questa potrebbe essere la maniera di madre natura di prepararti a svegliarti di notte per allattare, una volta che il bambino sarà nato.
  • Ricorda di dormire un po’ durante il giorno, quando puoi. Praticare le tecniche di rilassamento e di ipnosi durante la giornata ti darà un po’ del riposo extra necessario, ti sarà utile per recuperare energia e potrà essere d’aiuto anche per garantire un migliore sonno notturno. Le stesse tecniche che ti aiuteranno a risposare e dormire durante la gravidanza ti assisteranno anche dopo la nascita del bimbo, fornendoti una maniera semplice e praticabile di riposare mentre il bambino dorme.
  • Smetti di fare diete. Ti priveresti di nutrienti vitali per te e per il bambino. Allenta la cintura e lascia crescere il bambino.
  • Sii consapevole del rischio rappresentato dagli animali. Possono essere molto carini, ma rappresentano un intero laboratorio di batteri. Lava sempre le mani dopo aver toccato animali e stai lontana dalle pecore nel periodo dell’agnellatura poiché possono trasmettere clamidia, listeriosi e toxoplasmosi.
  • I lavori a rischio. In occasione della prima visita con l’ostetrica o il ginecologo, è cura dell’operatore, con la raccolta anamnestica, individuare eventuali rischi Lavorativi per la gravidanza. I lavori vietati, e che quindi implicano la sospensione delle mansioni o l’interdizione dal lavoro, sono elencati, con relative disposizioni, nel decreto legislativo 151 del 26 marzo 2014.
  • Mangia verdure. Mangia molte verdure a foglia verde, sono ottime fonti di ferro e vitamina K.
  • Viaggia con cautela. In gravidanza sei esposta a maggiore rischio di trombosi venosa profonda, dunque se viaggi in aereo per lunghe distanze bevi molta acqua, cammina un po’se possibile, ruota le anche e fletti i piedi per mantenere attiva la circolazione. 

Questo testo è estratto dal libro "Il Parto Senza Dolore".

Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017

Ti è piaciuto questo articolo? Rimani in contatto con noi!

Procedendo con l'invio dei dati:

Lascia un commento su questo articolo

Caricamento in Corso...