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Il Potere Curativo della Musica - Volume 2 - CD con Libro - Anteprima del libro di Sergio D’Alesio e Capitanata

Eranos: Concerto di Grand Piano per l’Anima

Sin dalla sua comparsa sulla Terra, l’uomo vive da sempre nel mistero.

Un termine ambiguo che, in campo scientifico, si relaziona agli enigmi irrisolti dalla scienza.

Di contro, nella dimensione spirituale si parla invece esplicitamente di misteri della fede.

A fronte di tutto questo, il fragile organismo umano, pur dotato di una lucida mente raziocinante avvolta in un bozzolo d’oscurità, appare prigioniero di un minuscolo pianeta sito ai limiti dell’universo conosciuto.

Nonostante la flashante evoluzione tecnologica dell’astronomia che, di recente, è arrivata persino a postulare l’esistenza di universi multipli, i tentativi di scoprire le leggi che regolano l’Universo restano delle mere ipotesi al pari del desiderio di conoscere Dio. Del resto, non si può celare lo spirito ateo che, anche per la natura della ricerca, condiziona radicalmente il mondo della scienza.

In realtà, è proprio il nostro vivere immersi nel “razionale”, nel “conosciuto” e nel “ciclicamente dimostrato” che genera il bisogno dell’irrazionale, probabilmente per non perdere il contatto con l’ignota origine umana. Pur non essendo sicuri che il “nostro” sia l’unico Universo possibile, questo atteggiamento di timore è quasi un alibi per non nascondere la testa nella sabbia.

Nel nuovo millennio il dilemma della vita oltre la morte viaggia in perfetta sintonia con straordinari quesiti che affascinano il nostro quotidiano.

Siamo soli nell’universo? Chi ci ha creato? Che significato ha la nostra vita? Esiste l’anima? La psiche e l’intelletto umano che ci differenziano dal mondo animale e/o vegetale è una scienza esatta? E la funzione curativa della musica, al pari della pittura o della scultura o in senso lato di ogni arte figurativa, è un patrimonio esclusivo e indissolubile assegnato all’homo sapiens?

Tutte domande generalmente senza risposta.

I - Il ruolo della psicologia

Il contributo che la psicologia può offrire alle necessità dell’uomo postmoderno è quello di trovare un sano equilibrio tra la dimensione materiale e quella spirituale. Aiutarlo a comprendere le proprie scelte, i fattori individuali e collettivi che lo portano a desiderare in un modo e ad agire nel modo opposto. Come chi predica la pace e pratica la guerra. Nonostante ogni individuo aspiri a crearsi la propria personalità, contemporaneamente avverte il desiderio di essere parte di un disegno politico o di una fede religiosa. In tal modo, apparentemente senza eludere la libertà personale, diventa uno schiavo del mondo dei consumi.

Di fatto, nessuno oggi si accontenta o semplicemente accetta di “essere o diventare ciò che si è”.

Riguardo i problemi dello spirito, la psicologia, nella sua pur breve storia quale disciplina autonoma, beneficia, a cavallo fra i due conflitti mondiali, degli studi di Cari Gustav Jung che nutre un profondo interesse verso ogni aspetto della psicologia individuale e collettiva attinente a Dio come archetipo universale, all’anima, alla filosofia orientale del kundalini yoga, alla sincronicità, all’analisi dei sogni, all’inconscio, all’esoterismo e all’alchimia intesa come benessere di se stesso e di crescita personale.

La psicologia analitica junghiana trae quindi fortuna dalla sua capacità di affrontare temi “esoterici” rispetto a categorie “eccessivamente logiche” con le quali le altre scuole psicoanalitiche tendono a spiegare la complessità dell’essere umano.

Del resto nel pensiero di Cari Gustav Jung, è sempre chiara la distinzione ontologica tra il mondo materiale (tutto ciò che si può vedere e toccare con mano, come gli alberi), i fenomeni psichici (come i pensieri e le fantasie) e la spiritualità delle intuizioni creative o il cosiddetto “numinoso” (termine coniato nel 1917 dal teologo tedesco Rudolf Otto nell’opera Das Heilige) una presenza invisibile che al contempo stimola venerazione e timore.

Tale esperienza rappresenta l’elemento essenziale del “sacro” e la fonte di ogni atteggiamento religioso dell’umanità.

Nel nuovo millennio il movimento spirituale planetario elegge Jung a suo profeta e leader predefìnito. Al riguardo nel 2001 David John Stacey nel suo libro Jung and the New Age (edito da Brunner-Routledge, Hove/East Sussex e New York) scrive chiaramente: “La new age ha avuto la funzione di controbilanciare la stasi delle nostre consolidate pratiche spirituali, stimolandoci altresì a recuperare tutto ciò che è stato represso o ignorato dalle tradizionali religioni occidentali - rilasciando al contempo alcune controindicazioni - In realtà questa moderna aggregazione di pensiero visualizza uria dimensione che, soprattutto nella cultura popolare americana, racchiude molte delle caratteristiche di una società globalizzata sfociando in un “consumismo spirituale’’ sterile e diffuso e alla inevitabile “americanizzazione di Jung”.

II - L’obiettivo della nostra indagine

In questo progetto preferiamo focalizzare la nostra indagine in senso univoco, restando concentrati solo sulla spiritualità psicanalitica del suo pensiero.

In un campo dalla valenza universale, Eranos: Concerto di Grand Piano per l’Anima - Il Potere Curativo della Musica Voi. 2 non è destinato a una ristretta cerchia di addetti ai lavori (psicologi, psicoanalisti, antropologi, filosofi, ricercatori, sperimentatori di medicina olistica e terapeuti del mondo wellness), ma è un saggio descrittivo che si rivolge a un pubblico più vasto in grado di comprendere e recepire la relazione fra l’anima, la musica e la psiche intesa come la coscienza individuale e collettiva del benessere e del viver sano. Questo sequel dell’opera originale va inteso quindi come un approfondimento della funzione curativa della musica con speciale riferimento alle sue interazioni con la psiche umana. Più che l’analisi delle opere di Jung, qui interessa render manifesto come i suoi pensieri, le sue teorie e le sue visioni si siano arricchite, modificate, integrate o rivalutate/confermate anche in base ad una vasta gamma di esperienze dirette sul campo: come ad esempio i reiterati viaggi in Africa, India e Tibet intrapresi allo scopo di approfondire i suoi studi sulla psicanalisi.

III - La musica come terapia del benessere

Nel corso di un recente tour in Germania, il tastierista Rino Capitanata accetta l’invito per un concerto alla Fondazione Culturale di Eranos, la sede-principe del cenacolo di Jung, esibendosi nel leggendario giardino, da sempre méta di incontri straordinari fra illuminate personalità del mondo scientifico, dell’arte figurativa, della filosofia e della teologia. Partecipando a questo evento esclusivo, io stesso mi sono confrontato a più riprese con le idee, le sensazioni e le intuizioni del musicista.

Questo incontro ha dato vita ad un intenso dialogo interattivo, profondamente influenzato dall’atmosfera di una magica location, dove tutto sembra muoversi, dilatarsi e riflettersi fuori dal tempo e dallo spazio; là, dove ogni ora del giorno e della notte, permeata da un indicibile spirito di pace interiore, s’intona perfettamente all’estremo silenzio circostante.

Una dimensione che, in modo assolutamente naturale, facilita la meditazione e la riflessione e persino “le conversazioni” sembrano sussurri, scambi d’opinione intonati a bassa voce per rispetto. Affascinato dagli assiomi dello psichiatra, psicanalista e antropologo svizzero dedicati all’intrigante significato dell’anima umana, il compositore interagisce creativamente con il progetto di cui è messaggero e coprotagonista, affidando ai tasti bianco-neri del grand piano a coda dello stesso Jung l’arduo compito di sonorizzare in musica le profonde convinzioni del grande Maestro sull’universo della psiche umana.

Fra i brani del CD Eranos: Concerto di Qrand Piano per l’Anima,

Capitanata cristallizza un dipinto sonoro animato da un profondo relax ed una armonia interiore che esprime gioia ed amore. Andando oltre, oserei anche affermare che inconsciamente la sua musica si trasforma in qualcosa di unico che trascende la realtà, comunicando a tutti noi quell’intimo senso di consapevolezza che contraddistingue l’anima umana.

Questo testo è estratto dal libro "Il Potere Curativo della Musica - Volume 2 - CD con Libro".

Data di Pubblicazione: 30 settembre 2017

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