Scopri le modalità attraverso le quali lo sciamano avvia il lavoro cerimoniale e la pratica spirituale sacra leggendo l'anteprima del libro di Sandra Ingerman.
Che cos'è la pratica cerimoniale
La pratica cerimoniale porta il sacro nella vita di tutti i giorni. Per decine di millenni le cerimonie hanno rappresentato uno strumento universale per aiutare le comunità a superare il cambiamento e ad accogliere l’inizio di nuovi cicli.
L’arte di condurre cerimonie crea un ponte fra il mondo materiale in cui viviamo e il mondo invisibile, il divino, il potere dell’universo. In poche parole, la cerimonia apre una linea telefonica tra voi e il potere dell’universo, Dio, la dea, il Creatore. Questa linea di connessione vi permette di realizzare una comunicazione diretta tra voi e le forze spirituali, stabilendo una cooperazione volta a manifestare il risultato da voi desiderato.
Nelle culture sciamaniche, una serie di storie della creazione insegnano in che modo si sono formate la vita e la Terra. Le storie includono una moltitudine di dei e dee e anche le forze creatrici dell’universo, che hanno manifestato le forme di vita e il pianeta Terra a partire dall’amore incondizionato.
Taluni miti della creazione raccontano che Nonna Ragno abbia portato in vita il mondo tessendo la sua ragnatela e altre parlano della metafora del Creatore che plasma la vita e la Terra dando loro forma, proprio come si farebbe per modellare la creta. Vi sono poi numerosissime storie che narrano come la vibrazione dell’energia contenuta nelle parole abbia creato il mondo della forma. Le storie della creazione sono state rivissute e celebrate attraverso le cerimonie.
Molte antiche culture concordano sulla rivelazione secondo la quale questo mondo è un sogno e un’illusione. Ci viene assegnata una parte da interpretare nella vita, e una porzione di quel ruolo consiste nell’apprendere a modellare lo spirito nella forma, proprio come fecero il Creatore e le forze creative dell’universo miliardi di anni fa.
Secondo la conoscenza sciamanica il mondo della forma, che vediamo, udiamo, tocchiamo, odoriamo e gustiamo, ha origine da vibrazioni nei regni invisibili e trascendenti. Attraverso parole e forme pensiero, queste vibrazioni transitano dal regno trascendente per poi manifestarsi sulla Terra e nella sfera materiale.
Per gli sciamani il mondo è concepibile come un sogno e noi siamo partecipanti attivi nella creazione di quel sogno attraverso le nostre parole e i nostri pensieri. Questo sogno finisce per creare la realtà in cui viviamo, sia per noi sia per tutte le altre forme di vita terrestre.
Pensate alle vibrazioni dei nostri pensieri e delle nostre parole che si intrecciano proprio come una filatrice attorciglia le fibre, dopodiché queste si intrecciano a loro volta per creare il tessuto di realtà in cui ora viviamo. Le vibrazioni di pensieri e parole creano onde forti che risuonano in tutto l’universo, cambiando il corso della nostra vita e quello del pianeta.
Il modo in cui concepite voi stessi, gli altri e il mondo è costituito da pensieri che si intrecciano fra loro per formare il tessuto della vostra vita. Tutto ciò che esiste nell’universo è concepito come energia capace di manifestarsi nella forma attraverso il nostro intento, col trascorrere del tempo; e il ricorso alla cerimonia è un potente strumento per creare e trasformare il mondo della forma.
Nelle culture sciamaniche lo sciamano e i membri della comunità si impegnano attivamente per creare una buona vita per tutta la collettività. Molto del lavoro che svolgono per assicurare legami armoniosi con la vita, la natura e gli altri si esplica attraverso il potere delle cerimonie.
Collaborando con gli spiriti compassionevoli e il divino, lo sciamano e la comunità enunciano il loro intento, che intreccia dei fili attraverso i campi energetici collettivi invisibili, per richiamare benedizioni e guarigione per la comunità. Aprendosi al potere dell’amore, affermando un forte intento e restando focalizzati e pienamente coinvolti nella cerimonia, costoro generano un potente campo di energia collettivo in cui i fili della creazione possono manifestarsi nella forma.
La pratica dello sciamanismo e il lavoro cerimoniale
La pratica sciamanica è universale e risale a decine di millenni or sono. Gli spiriti aiutanti compassionevoli hanno elargito ai nostri antenati la pratica dello sciamanismo per aiutarli a sopravvivere. Gli spiriti aiutanti hanno donato alla razza umana questa pratica per divinare informazioni, per guarire disturbi emozionali e fisici e per connettersi col nostro ambiente naturale.
Questo lavoro ha sempre goduto di un’alta considerazione e vari insegnanti sciamanici in tutto il pianeta stanno contribuendo a far arrivare questo prezioso dono nel mondo, affinché tutti possano trarne beneficio.
Gli studi etnografici definiscono uno sciamano in termini di uomo o donna che viaggia nei regni invisibili, denominati anche “realtà non ordinaria”, “Tempo del sogno” e “l’Altro Mondo”, o con altri termini per descrivere un’altra dimensione di realtà.
Nei regni invisibili trascendenti vi è un’abbondanza di spiriti aiutanti e compassionevoli che si offrono volontari agli sciamani e al resto dell’umanità per condividere orientamenti su dettagli pratici, per esempio su come vivere una vita sana e caratterizzata dal recupero del potere personale; e su quando e come effettuare guarigioni, benedizioni e cerimonie iniziatiche. Noi tutti abbiamo accesso alla guida di questi spiriti aiutanti e compassionevoli.
Gli sciamani sono stati visti, e lo sono ancora oggi, come “uomini e donne di conoscenza”. Essi stabiliscono un collegamento fra il regno fisico e i regni dello spirito, per portare equilibrio alla comunità e guarire i malati. Gli sciamani sono guaritori, mistici, profeti e veggenti. Hanno sempre viaggiato nei regni invisibili per riportarne indietro il dono della guarigione.
Ai nostri giorni molti si stanno risvegliando alla comprensione sciamanica che tutto ciò che esiste è vivo. La realtà circostante è molto più di quella che i nostri cinque sensi ci rimandano dal mondo materiale, cioè è molto più di ciò che vediamo, udiamo, tocchiamo, gustiamo e odoriamo nella nostra sfera quotidiana.
Dopo essersi risvegliati e aver riconosciuto l’esistenza di altre spettacolari dimensioni di realtà, si prova un nuovo senso di consapevolezza su come connettersi con la natura, il flusso vitale e la rete della vita. Si arriva a capire di avere il potere di connettersi alla vita in un modo del tutto nuovo, che crea cambiamenti positivi nella nostra vita personale e in tutte le altre creature viventi. A quel punto, accettiamo il dono dello sciamano inteso come persona capace di spaziare in dimensioni che vanno oltre la realtà ordinaria in cui viviamo.
Lo spirito che dimora in ogni cosa
Gli sciamani aiutano la comunità a restare connessa alla ragnatela della vita parlando con “lo spirito che dimora in ogni cosa”. Questi saggi hanno sempre parlato col vento, la pioggia, il sole, la terra, le montagne, il mare, le nuvole, i pianeti, le stelle, la luna e tutte le energie che esercitano un influsso quotidiano su di noi.
Così facendo, gli sciamani si pongono alla ricerca dei segnali di cambiamento. Riescono a capire quando è opportuno tenere cerimonie per segnare riti di passaggio e iniziazioni, quando è ora di seminare, quando si può andare a caccia e quando si deve rendere onore agli elementi affinché la collettività possa vivere in armonia con i cambi di stagione, i cicli lunari e il flusso della natura.
Gli sciamani potrebbero ricavare un segno sull’opportunità di tenere una cerimonia in molti modi: osservando la disposizione delle costellazioni nel cielo notturno, seguendo le fasi lunari, osservando il moto delle nuvole o ancora, attivando il loro udito invisibile per mettersi in ascolto dei messaggi portati dal vento.
Questi saggi possono restare seduti per ore a fissare il fuoco di notte per ricevere delle visioni. Uno sciamano riesce a capire che è in arrivo un cambiamento osservando come cambia il comportamento del vento, degli animali e degli uccelli; oppure può parlare con un albero o una pianta per ricevere un messaggio sotto forma di simbolo, di sensazione percepita o di messaggio telepatico, che lo istruisce su quando e come tenere una cerimonia.
Gli sciamani e i membri delle culture tradizionali imparano fin dalla nascita ad attivare i loro sensi invisibili della vista, dell’udito, dell’odorato, del tatto e del gusto, affinché per loro comunicare con la natura diventi un atto naturale come rivolgersi a un amico per chiacchierare. Quando i membri delle culture sciamaniche si immergono nella natura, essi camminano ascoltando e vedendo con tutto il corpo.
Non dipendono da organi sensoriali normali, come l’occhio e l’orecchio. Sono infatti guidati dalla totalità del loro corpo. Tutti noi abbiamo la capacità di parlare con lo spirito di tutti gli esseri naturali e con gli elementi (terra, aria, acqua e fuoco) che ci donano la vita. Dobbiamo solo risvegliarci e diventare consapevoli dei nostri sensi e delle nostre connessioni invisibili. Smorzando le nostre percezioni sensoriali perdiamo gran parte della bellezza e della guida offerteci da madre natura.
Lo sciamano o qualche altro membro della comunità potrebbe fare un sogno profetico, riguardante una sfida imminente che potrebbe essere evitata allestendo una cerimonia appropriata. I buoni presagi possono apparire in sogno per indicare quando è ora di accogliere una nuova fase di vita o quando è giunto il momento d’impegnarsi per portare la bontà della vita nella collettività.
In molte culture tradizionali i membri di una comunità spesso si riuniscono al mattino, come primo atto della giornata, per raccontarsi i loro sogni, affinché le informazioni raccolte sulle sfide e sugli eventi positivi possano essere elaborate attraverso le cerimonie.
Lo sciamano, insieme agli altri membri della comunità, potrebbe ingerire una pianta psicoattiva che cresce nel suo territorio e ricevere così delle visioni su cerimonie di benedizione o guarigione, per servire i bisogni della sua comunità.
Ogni ciclo e stagione della vita possono essere celebrati per contribuire a creare una transizione senza scosse da una fase all’altra. Le cerimonie di benedizione ci permettono di salutare il sole ogni giorno; di salutare e ringraziare gli elementi di terra, aria, acqua e fuoco; di accogliere tutti i cambiamenti e le transizioni che si incontrano nella vita; e di piangere la gran varietà di perdite che sopportiamo in quanto esseri umani.
Si possono accogliere i neonati nel mondo con cerimonie di benedizione; e quando c’è bisogno di aiuto per ristabilire l’armonia, si può allestire una cerimonia di guarigione per rimuovere l’energia negativa, per riaffermare un intento e per chiedere benedizioni per i sogni e i desideri della comunità.
Le cerimonie di guarigione servono a recuperare il potere perduto e ad attuare il recupero dell’anima; o ancora a estirpare una malattia o a scacciare uno spirito possessore. Gli sciamani tengono cerimonie per risanare questioni ancestrali. Un rapporto positivo e armonioso coi nostri antenati è fondamentale per salvaguardare la nostra salute fisica ed emotiva. Le cerimonie possono aiutarci a interrompere vecchi schemi karmici che potremmo portarci dietro dalle nostre vite passate.
Inoltre, le cerimonie sono utilizzate per omaggiare e ringraziare gli spiriti aiutanti e compassionevoli che ci offrono assistenza e guarigione in abbondanza. Quando conduciamo una cerimonia creiamo un forte legame con gli spiriti aiutanti e col potere dell’universo, che collaborano fra loro e con noi per aiutarci a manifestare i risultati desiderati. Dopo aver sviluppato un saldo legame con gli spiriti aiutanti, il Creatore e il vostro Sé divino, potete diventare gli artefici della vostra vita.
Principio di reciprocità
Una cerimonia è in grado di produrre un cambiamento. Richiamando i nostri desideri e rilasciando i nostri blocchi diventiamo liberi di entrare in una nuova dimensione esistenziale, che ci consente di percepire il potere illimitato di ciò che siamo in grado di creare durante la nostra vita.
Non possiamo ricorrere alla scienza, alla tecnologia e nemmeno alla nostra razionalità per scollegarci dai cicli e dalle iniziazioni della vita: siamo esseri viventi governati dalla natura, non dalla mente. Poiché abbiamo perso di vista il potere spirituale del lavoro cerimoniale, abbiamo creato uno stile di vita e un mondo che ci fanno vivere come se fossimo separati dalla natura.
Coltiviamo la falsa credenza di poter controllare i cambiamenti che avvengono nella nostra esistenza. Molti di noi resistono al cambiamento. Allontanandoci dalla nostra connessione con una forza più potente e uno scenario più vasto, ci scolleghiamo dal flusso della vita.
Tuttavia, accostandoci al lavoro cerimoniale possiamo rientrare in contatto col sacro, passando da uno stato di sconnessione a uno di riconnessione alla vita e alla natura. In tal modo cominciamo a lavorare intenzionalmente con le fibre che filiamo nei regni invisibili e che poi si intrecciano, dando luogo a forme che hanno un impatto su tutta la rete della vita.
Le cerimonie producono cambiamenti e sono intrinsecamente dotate di potere trasformativo, oltre che utili ad alleggerire i nostri fardelli durante le transizioni della vita. Esse ci permettono di ristabilire un rapporto forte e sano con la natura. Uno degli insegnamenti fondamentali dello sciamanismo consiste nel principio di reciprocità. Se riverite e rispettate la vita e se ristabilite la vostra connessione con la natura, gli spiriti aiutanti e la natura vi rispetteranno a loro volta.
Data di Pubblicazione: 3 giugno 2021