SALUTE E BENESSERE

Il Rimedio dell'Aloe - Anteprima del libro di Padre Romano Zago

Un manuale pratico per conoscere questa pianta miracolosa

Le proprietà dell'aloe - Caratteristiche Biologiche e Fitoterapiche

Molto variegate e numerose appaiono le proprietà biologiche e fitoterapiche dell’Aloè, che in questo secolo di sperimentazione scientifica hanno caratterizzato l’uso di questa pianta officinale, oltre a quelle già da secoli consolidate nella medicina popolare. Le proprietà dell’Aloè permettono la sua utilizzazione per una vasta gamma di piccole e grandi patologie per le quali gli innumerevoli componenti attivi di questa pianta possono esserci utili. L’esame della letteratura scientifica e della tradizione popolare permette di citare decine di disturbi o di patologie di vari apparati del nostro organismo per i quali l’Aloè può dare giovamento. L’incredibile versatilità di impiego a fine salutistico e fitoterapico dell’Aloè trova documentati riscontri medico-scientifici attraverso ricerche cliniche controllate, pubblicate su importanti riviste internazionali in campo biomedico.

Altri consigli di utilizzo derivano spesso dalla tradizione, dalla competenza e da risultati di automedicazione, che singoli soggetti possono citare. Le attuali conoscenze scientifiche sulle innumerevoli attività fitoterapiche, coordinate dall’Aloè, trovano adeguata interpretazione per la migliore conoscenza della composizione chimica della pianta e per le specifiche attività biologiche, che singole molecole o gruppi di molecole sono in grado di esprimere nel nostro organismo.

Una scuola di pensiero supportata da studi effettuati soprattutto da ricercatori statunitensi e sudamericani sostiene che le proprietà fitoterapiche dell’Aloè possono essere riferite esclusivamente alle molecole polisaccaridiche di acemannano, tanto è vero che nei prodotti americani a base di Aloe vera si allontana l’Aloina, insieme però ad altri principi attivi.

Più verosimilmente appare sostenibile l’affermazione che gli effetti positivi evocati nell’organismo dall’uso di Aloe dipendano da un’attività coordinata e sinergica, non solo fra tutti i polisaccaridi presenti, ma anche fra tutte le altre molecole, le proprietà fitoterapiche di alcune delle quali sono ben conosciute nella farmacopea ufficiale e nella ricerca biomedica. Nell’azione di sinergismo inoltre un ruolo importante è svolto da nutrienti aminoacidici, dalle vitamine, dai sali minerali, dai glicidi semplici, dagli acidi grassi poiinsaturi e anche da particolari enzimi. È quindi importante considerare che è l’Aloè nell’interezza delle sue parti botaniche, della sua composizione biochimica e delle sue caratteristiche biologiche a determinare un variegato ventaglio di proprietà fitoterapiche.

Riconosciute Proprietà Antiossidanti

Le proprietà antiossidanti si fanno appartenere in biochimica a tutte quelle molecole, di diversa natura chimica, che sono in grado di neutralizzare i numerosi tipi di radicali liberi dell’azoto e dell’ossigeno e le specie reattive dell’ossigeno, responsabili tutti di alterazioni e distruzione di molecole e di strutture subcellulari, che causano insorgenza di processi di invecchiamento e di situazioni precancerose. Le molecole antiossidanti presenti nell’Aloè Arborescens sono numerose e comprendono gli elementi minerali manganese e rame, le vitamine B2, C, ed E e le molecole antra-chinoniche e fenoliche.

Il manganese ed il rame sono costituenti attivi degli enzimi superossido dismutasi e glutatione perossidasi che svolgono azioni antiossidanti e antinvecchiamento cellulare per l’intero organismo e in particolare per la pelle. Effetto simile, ma con meccanismi diversi, viene mostrato dalla vitamina B2, che partecipa come coenzima alla regolazione di importanti reazioni di ossidoriduzione, come ad esempio quella della glutatione reduttasi, che permette di mantenere nelle cellule livelli elevati di glutatione ridotto, molecola ad attività antiradicalica.

La vitamina C è un tipico antiossidante dell’ambiente intracellulare (in particolare dei globuli bianchi), mentre la stessa funzione è dimostrata dalla vitamina E a livello dei lipidi della membrana cellulare.

Anche le molecole antrachinoniche e fenoliche sono efficienti agenti antiossidanti. L’uso di Aloe assicura quindi un apporto consistente di agenti molecolari che contribuiscono a rafforzare le riserve antiossidanti dell’organismo e permettono di combattere processi di invecchiamento cellulare e tessutale.

Peculiari Proprietà Antinvecchiamento

Oltre alle proprietà antiossidanti ricordate, che permettono di combattere radicali liberi e specie reattive dell’ossigeno responsabili di processi d’invecchiamento, l’Aloè Arborescens presenta un vero e proprio effetto di ringiovanimento dell’aspetto dell’individuo. Una prima ragione di questo potere è stata individuata nella capacità della pianta di aumentare di 6-8 volte la produzione e lo sviluppo di fibroblasti. Queste cellule, localizzate nel derma, sono responsabili della produzione di collageno, una proteina di sostegno che rende la pelle elastica e soda. Nel processo d’invecchiamento queste cellule rallentano la produzione, sia in quantità che in qualità, di collageno e la pelle perde elasticità, diventa secca e squamosa e le rughe si evidenziano. L'Aloe è in grado di aumentare l’attività dei fibroblasti con aumento della produzione di collageno. La chiave di questo processo è legata anche all’azione dei polisaccaridi dell’Aloè sulla moltiplicazione dei fibroblasti e alle loro proprietà idratanti e coesive: la sinergia di questi effetti tende a ringiovanire la pelle, riorganizzando la normale struttura dell’apparato tegumentale e riducendo le rughe.

Evidenti Proprietà Antibatteriche - Antimicotiche e Antivirali

Ciascuna di queste proprietà è sostenuta da specifiche molecole, patrimonio dell’Aloè Arborescens. La capacità di contrastare lo sviluppo di batteri e di funghi è conferita all’Aloè dalla presenza di due acidi organici, l’acido Cinnamico e l’acido Crisofanico; le loro caratteristiche citotossiche dovute alla componente antrachinonica della molecola hanno efficace azione sulla cellula degli agenti patogeni.

In particolare l’acido Crisofanico ha azione su funghi, che si possono insediare nel nostro organismo, in particolare nell’intestino; oltre ad essere fungicida questa molecola ha effetto lassativo e depurativo, ciò che permette un’efficace rimozione di scorie tossiche prodotte nell’intestino.

La proprietà antibiotica è conferita all’Aloè dalla presenza di glicosidi a struttura antrachinonica, come l’acido Aloetico e le Aioine, con il contributo del polisaccaride acemannano e dell’enzima bradichinasi, particolarmente rappresentato nell’Aloè Arborescens.

L’azione coordinata e sinergica di tutti questi fattori coinvolge anche il sistema immunitario con attivazione di macrofagi e produzione di interleuchine.

Specifica Proprietà Antinfiammatoria e Antidolorifica

La proprietà antinfiammatoria e quella antidolorifica, sono forse le caratteristiche fitoterapiche più conosciute ed apprezzate dell’Aloe nel corso di secoli di utilizzo.

L’azione svolta, calmante e lenitiva su tessuti, richiama quella di farmaci antinfiammatori steroidei di sintesi, ma senza coinvolgere le complicazioni collaterali a questi associate. I componenti attivi antinfiammatori dell’Aloè si possono identificare in tre molecole steroidee vegetali: il Camposterolo, il bsitosterolo ed il Luteolo, che agiscono producendo inibizione degli effetti delle Prostaglandine.

Il pronto ed efficace controllo del processo infiammatorio è dovuto anche all’intervento dell’acemannano e della Bradichinasi dell’Aloe: il primo attiva i fagociti e la seconda determina la degradazione della bradichinina e di altre interleuchine, liberate dal processo infiammatorio. Questa intensa attività sviluppata nel sito infiammato ha effetto anche antidolorifico e lenitivo, cui contribuiscono l’acido salicilico e molecole antrachinoniche, come l’acido Cinnamico e l’Isobarbaloina, anch’essi componenti del pool di principi attivi dell’Aloe Arborescens.

Caratteristiche Proprietà Cicatrizzanti e Stimolanti la Crescita Epiteliale

È nota fin dai tempi di Alessandro Magno la proprietà cicatrizzante dell’Aloè nel trattamento di ferite o di ustioni di varia natura, anche da radiazioni. L’effetto positivo sulla cicatrizzazione delle ferite per trattamento topico e per somministrazione orale di Aloe sia come gel che come preparati di foglia intera, appare complementare ed in parte correlata alla capacità antinfiammatoria della pianta; tuttavia i meccanismi coinvolti nei due processi appaiono diversi, essendo dovuti a reazioni di inibizione nel processo antinfiammatorio e di stimolazione nel processo di cicatrizzazione, da parte di principi attivi della pianta.

L’effetto di stimolazione si esercita sui tipi cellulari preposti alla formazione della pelle quali fibroblasti, cheratinociti e cellule del derma. Particolarmente importante appare l’azione sui fibroblasti deputati alla produzione di collageno, che gioca un ruolo fondamentale nella formazione della cicatrice fibrosa, insieme ad altri componenti della matrice extracellulare. L’Aloè partecipa al processo di cicatrizzazione di ferite attraverso due componenti: quella ad alto peso molecolare degli acemannani e quella a basso peso molecolare degli antrachinoni, degli steroli vegetali, dei triterpeni e delle saponine. In questo contesto gli acemannani stimolano l’attività dei macrofagi con produzione di segnali chimici che incidono sulla proliferazione cellulare, in particolare dei fibroblasti, che sono anche coinvolti nelle fasi terminali della rimarginazione delle ferite, favorendo la riepitelizzazione. Gli acemannani sono poi coinvolti nell’inibizione dello sviluppo di vari microrganismi nella ferita, azione svolta anche da altre molecole. Vari composti a basso peso molecolare dell’Aloè sono coinvolti in vario modo nel meccanismo di cicatrizzazione. Alcuni di essi (steroli vegetali) sono in grado di stimolare i processi di angiogenesi, necessaria per la rigenerazione tessutale e la rivascolarizzazione del tessuto. Altri componenti a basso peso molecolare già ricordati come l’acido Cinnamico e l’acido Crisofanico svolgono un’importante azione di controllo e di inibizione di processi infettivi, sempre coinvolti nelle ferite.

È da ricordare che l’osservazione degli effetti positivi riportati sulle ferite è strettamente legato all’uso di preparati di Aloe fresca, perché particolari trattamenti possono alterare varie molecole attive, con conseguente perdita della potenzialità fitoterapica.

Sorprendenti Proprietà di Immunomodulazione

Il meccanismo d’interazione tra componenti ad alto peso molecolare svolge un ruolo importante in numerosi processi vitali intesi a mantenere l’integrità deN’ambiente interno dell’organismo. Molecole di natura polisaccaridica o glicoproteica sono coinvolte in tali attività, soprattutto attraverso l’interessamento del sistema immunitario. L’efficacia del meccanismo di difesa contro aggressioni di elementi esterni è certamente legato alla buona funzionalità del sistema immunitario, sia per quanto riguarda lo stato di potenzialità assoluta, sia per quanto attiene alla capacità di adeguare la risposta in funzione delle circostanze. In varie situazioni, prepatologiche o caratterizzate da patologie conclamate, il sistema immunitario dell’individuo può presentarsi in uno stato che va da una iniziale alterazione della funzione, fino ad una vera condizione di compromissione o di forte riduzione della potenzialità immunitaria, che determina gravi conseguenze patologiche.

Nell’Aloè Arborescens la proprietà immunomodulatoria è svolta dagli acemmannani (come anche dai glucani), che esercitano tali effetti protettivi neN’organismo. La concentrazione più elevata di queste molecole tra tutti i vegetali è stata individuata nell’Aloè sia vera che arborescens, varietà nelle quali si trova nella forma biologicamente più attiva. Gli acemannani stimolano attivamente la risposta dei linfociti. La reazione di risposta appare specifica per gli acemmannani, comparata con altri polisaccaridi e l’effetto è mirato alla stimolazione della produzione delle cellule T e dell’attività dei macrofagi, con produzione di interleuchine a forte attività immunogena. Queste azioni che portano al potenziamento e alla modulazione del sistema immunitario sono legate a molecole di natura polisaccaridica senza componenti peptidici.

È da notare tuttavia che nell’Aloè sono stati riscontrati anche prodotti di natura glicoproteica, come le lectine Aloctina A e B dell’Aloe Arborescens, che appaiono coinvolte nel potenziamento del sistema immunitario, con attività inibitoria in vivo della crescita del fibrosarcoma e di altri tipi di cellule tumorali.

Singolari Proprietà Ipoglicemizzanti

Numerose osservazioni sperimentali ed epidemiologiche hanno evidenziato un sicuro effetto ipoglicemizzante di preparati di foglia fresca di Aloe, sia in soggetti con diabete mellito, che in pazienti con diabete insulino indipendente. Tale effetto è ottenuto con frazioni polisaccaridiche da estratti acquosi di Aloe Arborescens; in particolare due frazioni di acemannano denominate Erborano A e B si dimostrano particolarmente efficaci nel determinare un significativo abbassamento della glicemia a digiuno sia nel diabete clinico nell’uomo, che sperimentale nel ratto. Accanto a questo effetto è importante notare che la somministrazione di Aloe Arborescens al paziente diabetico è in grado di risolvere le ulcerazioni cutanee spesso associate alla sindrome diabetica.

significativo abbassamento della glicemia a digiuno sia nel diabete clinico nell’uomo, che sperimentale nel ratto. Accanto a questo effetto è importante notare che la somministrazione di Aloe Arborescens al paziente diabetico è in grado di risolvere le ulcerazioni cutanee spesso associate alla sindrome diabetica.

Possibili Proprietà Antitumorali

Numerosi risultati ottenuti con l’uso di Aloe nella medicina popolare, rilevati e riportati in pubblicazioni divulgative o scaturiti da sperimentazioni e da osservazioni cliniche pubblicate su riviste di rilevanza internazionale, hanno dimostrato, e sempre più ne stanno dimostrando su basi scientifiche, la potenzialità terapeutica antitumorale. Un’estesa bibliografia, caratterizzata sempre da toni prudenti, sta dimostrando l’effetto antitumorale di vari componenti attivi dell’Aloè su cellule precancerose e cancerose.

Questa azione appare legata alle proprietà immunostimolanti dell’acemannano e di glicoproteine, alle proprietà antivirali e citotossiche di composti antrachinonici, all’effetto antiossidante e antiradicali liberi di molecole antrachinoniche e fenoliche, come anche di vitamine antiossidanti (b-carotene, vitamina C e tocoferoli) ed infine al ruolo svolto da oligoelementi.

Alcuni esempi della letteratura scientifica sulle potenzialità fitoterapiche dell'Aloe sono presentati di seguito con la citazione delle specifiche voci bibliografiche di pertinenza.

  • Sperimentazione in vitro su cellule precancerose e cancerose
    Studi sull’attività antitumorale dell’Aloè sono stati effettuati in colture di cellule leucemiche umane e animali, ed in colture di cellule neuroectodermali (come anche su tumori di questo tipo). I risultati sono apparsi del tutto incoraggianti avendo l’Aloè dimostrato un’intensa attività citotossica con inibizione dello sviluppo della popolazione cellulare tumorale.
  • Osservazione sull’effetto antitumorale nell’animale da esperimento
    Numerose pubblicazioni sono apparse nel panorama internazionale su studi condotti allo scopo di valutare l’effetto antitumorale e antimetastasi dell’Aloè su vari tipi di tumore indotto nell’animale.
    A seguito di questi risultati sperimentali ottenuti dall’uso di Aloe, nel 1991 negli Stati Uniti è stato approvato dalle competenti autorità sanitarie l’uso di acemannano nella cura del fibrosarcoma di cani e gatti, per il quale non esisteva alcun tipo di trattamento efficace.
  • Studi clinici
    Indagini epidemiologiche sulla diffusione nell’uomo del tumore polmonare in soggetti fumatori hanno dimostrato che il consumo di “succo di Aloe previene la carcinogenesi polmonare, come anche il tumore allo stomaco e al colon”.

Altre osservazioni e testimonianze sull’effetto terapeutico dell’Aloè sull’importante argomento delle neoplasie, che rappresentano la seconda causa di morte in Italia, sono state riportate su libri di natura divulgativa; tali osservazioni rappresentano comunque un valido aspetto dell’utilizzazione di questa pianta officinale nel campo dei rimedi antitumorali, anche se non supportate da prove sperimentali e cliniche.

Questo testo è estratto dal libro "Il Rimedio dell'Aloe".

Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017

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