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Impara a proteggerti dai criminali informatici

Conosco la Tua Password - Carloalberto Sartor - Speciale

Hai mai pensato a quanto può essere facile carpire le tue password o la tua identità? Scoprilo leggendo l'anteprima del nuovo libro di Carloalberto Sartor.

Impara a proteggerti dai criminali informatici

Non è semplice sopravvivere digitalmente! Tra posta aziendale e personale, social vari, Facebook, Twitter, Telegram... è tutto un fiorire di password da gestire e da ricordare!

Poi ci sono le password dei computer d’ufficio e di casa, quelle degli smartphone, le password degli accessi per lo smart working, la didattica a distanza... Compri un televisore e anche su quello c'è un codice d'accesso. Poi c'è il Wi-Fi, lo SPID, il bancomat. E ogni due per tre anche lo smartphone ti chiede un codice per questa o quella app.

Non manca ogni tanto l'autorizzazione via SMS, anche quella con un codice. E infine l’app della banca, che ti chiede un codice per confermare il pagamento... ma quante password servono per vivere?

E di password, appunto, parla il titolo. Una parola evocativa di tutta una serie di problematiche di sicurezza che in un qualche modo troverete raccontate, spiegate, vissute.

Parleremo qui di tante cose, tra cui, per esempio, virus, intrusioni informatiche, accessi abusivi; troverete furti di dati e reati informatici di vario tipo.

Uno dei temi centrali è sicuramente quello degli hacker, di cui sentiamo spesso parlare sui giornali, alla televisione o da qualcuno che direttamente o indirettamente ci ha avuto a che fare. A parte la percezione che l’hacker combini dei gran disastri, non ci è ben chiaro cosa fare esattamente per evitarli e, soprattutto, come evitare di incapparci direttamente!

L'informatica è vasta e articolata e anche il mondo degli hacker lo è.

Anzi, essendo gli hacker sostanzialmente molto più creativi della media degli esseri umani, il loro contesto è ancora più articolato e complesso di quello che ci immaginiamo e sono sempre pronti a sorprenderci.

Parleremo di attacchi informatici grazie a vari esempi che spero possano dare un'idea del tipo di nemici con cui abbiamo a che fare, con i loro spesso imprevedibili tranelli, fatti anche inviandoci link a siti sconosciuti o facendo circolare fake news (molto usate!). Ma cercheremo anche di far capire la loro mentalità e le loro capacità di prevedere le nostre azioni.

 

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Il primo ingrediente del problema

La mia personale esperienza di informatico mi ha portato col tempo a capire che gli hacker, per compiere le loro malefatte, contano sul fatto che noi utilizzatori non abbiamo la più pallida idea delle loro strategie, delle loro tecniche e tantomeno abbiamo un’idea dei loro obiettivi.

Ogni volta che gli hacker fanno scattare la loro trappola, noi ci caschiamo facilmente. La nostra inconsapevolezza su cosa fanno gli hacker è quindi il primo ingrediente del problema.

 

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Il secondo ingrediente del problema

Gli hacker, per evitare di essere scoperti, entrano nei computer delle vittime passando attraverso i nostri computer, grazie a qualche debolezza nella loro sicurezza o usando qualche trucco per renderli deboli.

Noi non ce ne accorgiamo, anche perché l’hacker, da buon parassita, cercherà di non crearci problemi, in modo da poter “viaggiare a sbafo” verso i computer delle vittime.

Questa nostra inconsapevole collaborazione permette all’hacker di attaccare altri computer e di combinare i disastri di cui sentiamo parlare ormai ogni giorno nelle cronache.

Ecco qual è il secondo ingrediente del problema. Senza saperlo gli diamo una mano! Cosa possiamo fare per migliorare la situazione?

lo, nel mio piccolo, ho pensato tante volte che, da informatico, potrei provare a raccontare alcune cose su questo strano mondo, sulle tecnologie, sugli hacker. Spiegare cosa succede, dare delle indicazioni.

Sferrare un pugno ai due ingredienti del problema che abbiamo visto sopra.

Non tutti possono fare un corso specialistico su questi argomenti, quindi queste pagine potrebbero essere un punto di partenza, in cui magari trovare qualcosa di utile.

Non è che degli hacker e delle loro malefatte non se ne parli mai, anzi. Sempre più spesso le cronache ci parlano di attacchi, aziende bloccate, truffe informatiche e conti correnti svuotati. Non sono nemmeno pochi i thriller polizieschi o tecnologici che ne parlano, solo che ne tratteggiano le “imprese” in un modo che non ha molto a che fare con la nostra vita di tutti i giorni e che non ci fornisce alcun trucco per sopravvivere alle loro malefatte.

Non ci mettono veramente in grado di cogliere il modus operandi degli hacker.

Apprendere che se stai più di trenta secondi al telefono la CIA riesce a scoprire dove ti trovi (e che la stessa cosa può fare anche l’hacker che appartiene a una banda criminale) non è poi molto utile all'uomo della strada per evitare una truffa o all'azienda per evitare che un hacker cancelli tutti i dati aziendali e poi chieda il riscatto. Non ci evita di trovarci i conti correnti alleggeriti dal furbone di turno.

Ecco perché ho deciso di parlarne in tutt'altro modo e di cercare di spiegare il contesto in cui lavorano e i trucchi che mettono in atto.

 

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Siamo tutti vittime

Chiunque può essere vittima di un hacker. Abbiamo anche capito che possiamo essere vittima e contemporaneamente inconsapevoli collaboratori. Possiamo esserlo mentre lavoriamo, mentre siamo a casa, quando siamo in ferie, la sera mentre guardiamo un film al computer e in gualunque momento della giornata.

Anche noi addetti ai lavori siamo a rischio. Con le stesse debolezze, ma, attenzione, non con gli stessi rischi, in quanto, siamo molto più bersagliati dagli hacker rispetto agli altri. Un hacker che riuscisse a conquistare il computer di un informatico che lavora per un'azienda, potrebbe accedere ai vari sistemi dei clienti di quell’azienda.

Potrebbe attaccare infrastrutture importanti, acquisire dati riservati, effettuare attività cui i normali utenti non sono abilitati. Gli episodi di cronaca (oltre alle statistiche!) sono lì a mostrarcelo.

Lo dico “esperienze personali alla mano”, ma anche sulla base dell'esperienza di tanti colleghi: noi addetti ai lavori siamo ugualmente poco consapevoli di come gli hacker operano e possiamo quindi essere vittime di un hacker senza rendercene conto, esattamente come il cosiddetto “uomo della strada”.

Chissà che queste pagine possano essere utili anche a qualche mio collega informatico, sicuramente competente ed esperto in vari campi ma, magari, non troppo preparato su questo specifico argomento.

Ecco perché, senza perdermi troppo nei tecnicismi, vorrei rendervi meno oscuro il modo con cui l’hacker perpetra i suoi attacchi e cercare di agevolarvi nel riconoscere (o almeno evitare) le più comuni situazioni a rischio. Cercare di aumentare la consapevolezza su questi fenomeni semplicemente raccontando come avvengono determinate azioni degli hacker può servire ad aumentare l’attenzione su questi fenomeni e dare un contributo? Me lo auguro!

 

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In questo libro troverete tra le tante cose anche la descrizione di incursioni tecnologiche di tipo meno noto, delle quali magari non avete mai sentito parlare e che mai avreste immaginato potessero esistere.

La realtà, infatti, supera ampiamente la fantasia, lo sapete. Quindi troverete anche qualche dettaglio che vi sembrerà decisamente incredibile: dalle gare tra hacker che si svolgono sui computer di tante persone come noi ad altri hacker, decisamente più altruisti, che entrano nel vostro computer per eliminare un pericoloso virus che potrebbe abbattere il vostro computer o quello di qualcun altro.

Non mancheranno i banali (ma sempre attuali) casi di dipendenti infedeli che rivendono ai concorrenti i segreti industriali della loro non più amata azienda e, allo stesso modo, troverete anche traccia di incidenti tecnici assurdi che permettono agli hacker di “arraffare tutto”.

Conoscerete inoltre altre ulteriori stranezze, molto appetibili per i più accaniti complottisti: enti di sicurezza che progettano visite nel vostro computer alla ricerca di terroristi a cui gli hacker rubano progetti e strumenti di attacco e hacker che cercano di avvelenare migliaia di persone.

Avremo anche modo di ricordare alcuni scienziati sconosciuti, grazie ai quali l'informatica ha potuto nascere e svilupparsi. Troverete infine qualche descrizione di tempi antichi, nei quali, pur non essendoci internet, le interazioni erano molto “social”.

Molti fatti sono qui descritti con nomi di fantasia, ma anche ricorrendo a ricostruzioni romanzate, per evitare di rendere troppo pesante la lettura, oltre che per evitare che le vittime possano essere riconoscibili.

 

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Questo libro non è una bibbia!

Questo libro non è (e non può essere) una specie di “bibbia” o un manuale di cybersecurity per addetti ai lavori. Si tratta di uno strumento concepito per aiutare le persone a capire come utilizzare in sicurezza i diversi sistemi informatici che, per lavoro, per svago o per varie necessità ci si trova a utilizzare.

L’ho scritto nella convinzione di poter dare suggerimenti, consigli e soprattutto stimoli che permettano di maneggiare con maggiore sicurezza (e minori patemi!) i vari tipi di sistemi informatici con cui abbiamo a che fare tutti i giorni, spesso per parecchie ore al giorno.

Tra l’altro i sistemi informatici ormai circondano letteralmente la nostra esistenza, quindi che sia per lavoro, per svago ma anche per comunicare con amici e parenti, per prenotare una vacanza o per usare l'automobile, ci troviamo sempre tra i piedi un qualche tipo di computer.

E dove c'è un computer, un sito o un qualche tipo di programma, ecco che ci vuole una password o un codice per farsi identificare dal sistema. Un ostacolo odioso che però non nasce a caso: serve per evitare che qualcun altro, al nostro posto, utilizzi qualcosa che è meglio resti di nostro possesso e uso esclusivo, come le chiavi di casa, i documenti di identità, la password, il PIN o le credenziali.

Utili strumenti che impediscono (o rendono abbastanza complicato) a degli sconosciuti di entrare a casa nostra o nelle “nostre cose”.

 

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Nella mia quotidiana esperienza incappo spesso in incidenti di sicurezza che sono causati da errori compiuti dagli utenti nel definire o utilizzare le credenziali. Ecco quindi la necessità di sensibilizzare chi non è un addetto ai lavori su questi argomenti, aiutandolo a prendere coscienza dei pericoli rappresentati dagli hacker, di cui cercherò di raccontare in modo comprensibile tecniche e modus operandi.

Non si tratta (magari bastasse) di imparare a memoria una serie di regole, perché l'estrema varietà e articolazione del problema degli hacker richiederebbe un elenco di regole decisamente complesso, lungo e irto di sottoregole legate a mille condizioni diverse.

Molto meglio ricevere una adeguata serie di stimoli, riuscire a entrare nella logica di questi problemi, avere un minimo di conoscenze di contorno, avere presenti alcuni esempi, essere in grado di diventare il più possibile autonomi.

Notevoli le semplificazioni che troverete in questo libro. Indispensabili per non rendere troppo complesso leggerlo. Userò esempi che magari faranno sorridere per la loro banalità. Meglio così, resteranno impressi. Userò il meno possibile sigle e informatichese. Non è semplice farlo ma ci provo.

Sarebbe bello poter scrivere un libro con tanto rigore accademico.

Ma a parte il riuscire a farlo (che non è semplice), risulterebbe illeggibile per la maggior parte delle persone a cui questo libro è dedicato o, alla terza pagina, verrebbe immediatamente promosso al ruolo di soprammobile.

 

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Data di Pubblicazione: 3 marzo 2023

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