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In Libreria con Barbara - 3 domande a Alberto Simone

Leggi l'intervista di Barbara a Alberto Simone, autore del libro "L'Arte di Volerti Bene".

Leggi l'intervista di Barbara a Alberto Simone, autore del libro "L'Arte di Volerti Bene".

"L'Arte di Volerti Bene" di Alberto Simone

Il libro, nato dalla diretta esperienza dell'autore (psicoterapeuta, sceneggiatore e regista di successo), si propone di aiutare il lettore a comprendere, prima che sia la vita stessa a farlo capire in modo ben più drammatico, che alla base della  vera soddisfazione e benessere c'è sempre un attento ascolto e rispetto di se stessi.

Attraverso brevi e significativi capitoli scopriamo quindi come sia possibile cambiare quegli atteggiamenti automatici che portano alla perdita dei propri valori e, di riflesso, a stare male.

3 domande all'autore:

Barbara
Nel libro troviamo molte idee e spunti per iniziare ad essere più consapevoli di come possiamo trattarci meglio e di conseguenza vivere meglio.

Fra tutte le proposte presentate quale potrebbe essere la più utile con cui iniziare e da mettere in pratica proprio in questo periodo "particolare" ?

Alberto Simone
Ho parlato di "arte" di volerti bene proprio per sottolineare che si tratta di un processo da apprendere e non di qualcosa di automatico o scontato come può sembrare.

Non siamo stati educati ed abituati a coltivare un atteggiamento di accoglienza e amorevolezza nei confronti di noi stessi.

Direi che è più probabile che sia accaduto il contrario e che tutti noi piuttosto abbiamo imparato molto presto a cercare di corrispondere al meglio delle nostre possibilità alle richieste e alle aspettative del mondo che ci circonda.

Abbiamo quindi imparato a cercare l’amore e l’approvazione da ogni possibile sorgente esterna tranne che dalla sola fonte dalla quale potremmo riceverlo incondizionatamente: noi stessi. 

L’effetto più grave di tutto questo è che lungo questa strada di apprendimenti sbagliati, senza rendercene conto, siamo anche diventati i più spietati giudici e persecutori di noi stessi.

Non siamo capaci di accogliere le nostre fragilità o curare le nostre ferite.

Piuttosto ce ne vergogniamo e cerchiamo di offrire quella che ci sembra la versione migliore di noi stessi.

In altre parole più che a volerci bene abbiamo imparato a creare i presupposti per la nostra stessa infelicità.

Tuttavia, come spiego nel mio libro, non è tardi per invertire la rotta.

Anche grazie alle molte conoscenze che ho condiviso, che attingono alle più antiche filosofie orientali, alla moderna psicologia e perfino alla fisica quantistica e alle neuroscienze, possiamo iniziare un processo ripartivo che comincia proprio con il diventare più consapevoli di questi meccanismi automatici di "non amore" che agiscono in noi prima inconsciamente e che poi si manifestano nei nostri pensieri.

Il secondo passo è comprendere che, nonostante i condizionamenti ricevuti, possiamo decidere di volerci più bene in ogni istante, anche in questo preciso momento.

Volerci più bene infatti comincia esattamente nel momento in cui rinunciamo al desiderio di piacere agli altri ad ogni costo e smettere di cercare di accumulare "likes" reali oltre che virtuali.

Se lo faremo potremo considerare la possibilità di accettare, noi per primi, le nostre fragilità, le nostre ferite o i nostri limiti, che spesso lo sono solo ai nostri occhi.

In questo particolare momento storico in cui i contatti le condivisioni sono limitate, dobbiamo provare a rivolgere a noi stessi atteggiamenti e pensieri più amorevoli, cercando prima di tutto di accettarci per quello che siamo e non per come crediamo che ci vogliamo gli altri.

Barbara
Quando siamo più scarichi energeticamente siamo più inclini a provare ed accogliere emozioni e pensieri negativi, mentre quando siamo più carichi saremo più inclini a manifestare pensieri ed esperienze più favorevoli.

Un modo per cambiare velocemente la nostra frequenza da negativa a positiva e quindi ribaltare la nostra giornata?

Alberto Simone
Anche in questo libro, come nei precedenti, propongo soluzioni ed esercizi di auto-aiuto facilmente praticabili.

Cambiare la nostra condizione sul piano fisico, e intendo proprio la nostra dimensione corporea, è la prima delle soluzioni a nostra disposizione.

Perché pensieri ed emozioni negative si riverberano immediatamente nel corpo, creando rigidità e tensioni di cui non ci rendiamo neppure conto.

C’è anche un complesso sistema ormonale che si attiva generando i cosiddetti ormoni dello stress, perché i nostri pensieri negativi sono interpretati dal nostro organismo come una minaccia e dunque il corpo risponde come se si trattasse di una minaccia concreta.

Il movimento è quindi la soluzione pratica più immediata per creare un cambiamento di stato e di frequenza.

Muovere il corpo, fare anche una passeggiata intorno a casa, come è consentito, fare un'attività fisica o un po di yoga sono modi semplici per rilasciare lo stress e anche uscire da stati mentali non favorevoli.

A volte può bastare decidere di mettere due cuffiette e una musica che amiamo e danzare per qualche minuto restando in contatto con noi stessi.

Quello che facciamo con il corpo crea uno shift immediato nella nostra condizione emozionale ed energetica. E soprattutto ha un impatto diretto sul respiro.

Sembra ovvio, ma in realtà tensioni e pensieri negativi, e in questo momento ne abbiamo troppi, accorciano proprio il nostro respiro creando perfino delle piccole apnee di cui non ci rendiamo conto.

Portare l’attenzione sul respiro e decidere di respirare consapevolmente, anche solo una decina di volte, allungando progressivamente inspirazione ed espirazione, ci fa uscire da quella condizione di respiro corto tipico dell’ansia e dello stress.

In questo momento c’è un pericolo effettivo per la nostra salute.

Ma se a questo si aggiungono paura, impotenza, frustrazione, sfiducia, le cose non migliorano di certo.

Non siamo solo un corpo da proteggere da virus e batteri. Abbiamo una mente e un’anima che hanno altrettanto bisogno di attenzioni e nutrimento.

La rinuncia forzata alla socialità, ad attività ludiche e culturali spesso condivise con altre persone, crea già una dimensione di povertà negli stimoli che eravamo abituati a ricevere.

Nonostante questo, siamo perfettamente in grado di sviluppare in ogni istante tutta l’energia amorosa di cui abbiamo bisogno, anche rivolgendola a chi ci circonda.

È stato scientificamente dimostrato che nel momento in cui spostiamo l’attenzione da noi stessi e ci occupiamo amorevolmente del nostro habitat o di chi ci circonda viviamo un cambiamento energetico ed emozionale immediato. 

Barbara
Nel capitolo "Disobbedienza Costruttiva" leggiamo che essere felice dipende dalla capacità di riuscire ad esprimere la propria natura più autentica anche se questa può non corrispondere alle condizioni ed ai valori dell'ambiente culturale in cui siamo immersi.

È davvero possibile riuscire a superare i condizionamenti della società e quindi esprimersi liberamente senza sentirsi più "strani" ma solo "felici"?

Alberto Simone
La disobbedienza di cui parlo nel libro è prima di tutto un atto di ribellione consapevole alle convinzioni e ai condizionamenti che non ci fanno bene e che possiamo aver accumulato inconsapevolmente nel corso della vita.

Quei condizionamenti guidano profondamente la nostra vita e le nostre scelte, perché noi diventiamo quello in cui crediamo.

Pensare quindi di non valere abbastanza, di non meritare di essere amati, di non possedere quei requisiti che "certamente" ci renderebbero più accettabili e quindi più felici, sono tutte convinzioni negative e auto-limitanti presenti in noi stessi più frequentemente di quello che crediamo.

Queste convinzioni sono molto potenti e creano distorsioni nel nostro agire, condizionano le nostre scelte, le nostre relazioni più significative e spesso ci portano a rinunciare alla ricerca di quello che desideriamo di più, perché pensiamo non sia per noi, che non ne abbiamo alcun diritto o che non saremo in grado di raggiungerlo anche se volessimo.

Convinzioni come questa oggi potrebbero non avere più alcun motivo di esistere, prima di tutto perché, se lo vogliamo, siamo perfettamente attrezzati per amare noi stessi, prima ancora di chiedere al mondo di farlo per noi.

Il premio è talmente grande che vale la pena rischiare qualche rifiuto.

Ma è più probabile che se riusciamo ad amare e rispettare noi stessi, il mondo decida di unirsi a noi trasformandosi in quella sorgente di amore che tutti desideriamo.

Questo libro ti piacerà se...

Vuoi ricominciare a vivere la vita in quella condizione di gioia e di stupore con cui è cominciata e quindi sottrarti a tutti quegli automatismi mentali in cui ti trovi incastrato.

Buona lettura Amici! ;)

Barbara

Data di Pubblicazione: 16 aprile 2021

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