Intervista di Barbara a Gianluca Gotto, autore del libro "Le Coordinate della Felicità".
"Le Coordinate della Felicità" di Gianluca Gotto
Si può davvero costruire una vita felice, partendo o ripartendo da zero.
Il libro, attraverso le dirette esperienze dell'autore, blogger di successo con una profondità e una consapevolezza da vero "illuminato", ci indica le coordinate per arrivare alla propria, personale felicità perché c'è una grande differenza fra avere "una vita perfetta" e "una vita perfetta per te".
Ogni capitolo, ricco di importanti intuizioni, sarà foriero di fondamentali svolte per il lettore insoddisfatto della propria vita.
3 domande all'autore:
Barbara
Quello presentato ne "Le coordinate della felicità" è un percorso verso la piena consapevolezza di quanto i desideri dell'anima siano sempre degni di essere ascoltati.Anche nei periodi più neri sei sempre riuscito a sentire la voce della tua anima. Pensi che sia una questione più di coraggio o fiducia nel proprio "Sé Superiore"?
Gianluca Gotto
È difficile trovare una definizione universale di coraggio, perché è un valore strettamente legato alla situazione di vita specifica: in alcuni casi è coraggioso chi resiste, in altri chi lascia andare.È più coraggioso chi scappa da una situazione disperata oppure chi rinuncia a una vita agiata e già programmata per cercare la propria strada? Insomma, per quanto mi riguarda, il coraggio è una questione molto soggettiva.
Io non mi sono mai sentito un eroe per quello che ho fatto, però ho sempre cercato di prendere decisioni che fossero in accordo con la mia natura più profonda. E questo è già importante, non lo ritengo per nulla banale.
Anzi, forse è proprio una delle poche definizioni di coraggio che vanno oltre al caso specifico: essere sempre fedeli a se stessi e quindi scegliere un proprio percorso unico, nonostante la tentazione dell'omologazione, che è sicura ma soffocante.
In questo senso mi ritengo coraggioso, ma certamente ho anche sempre nutrito una grande fiducia nel mio potenziale umano. Non ho mai amato gli schemi e ogni volta che da piccolo mi dicevano che avrei dovuto fare questo o quello nella vita, storcevo il naso.
Non sapevo cosa avrei fatto, non lo so nemmeno ora se provo a immaginarmi tra 5 anni, ma ho sempre saputo che qualcosa lo avrei fatto. E forse è proprio questo il bello: il risultato che inseguiamo non è statico, ma dinamico. Cambia perché cambiamo noi.
Ad esempio, io sapevo di voler viaggiare molto e sapevo di amare scrivere, ma non potevo immaginare che un giorno avrei avuto una vita sempre in movimento e sarei stato uno scrittore. Spesso abbiamo paura di quanto la vita sia piena di incertezza, ma non è anche meravigliosa proprio perché tutto può succedere?
Barbara
Il capitolo in cui descrivi la scoperta dell'orrore degli allevamenti intensivi e la tua conseguente decisione di non mangiare più carne è molto significativo.Come può essere che tante persone, pur sapendo perfettamente quanto dolore e sofferenza c'è nel loro piatto, continuano a non esserne minimamente turbati?
Gianluca Gotto
Credo che la stragrande maggioranza delle persone non sappia cosa avviene agli animali dentro un allevamento intensivo. Ma l'aspetto triste è che molti non lo vogliono sapere perché a quel punto sarebbero costretti a fare i conti con la propria coscienza.Spesso la verità è brutale e solo le persone che vogliono davvero fare la differenza e vivere consapevolmente hanno la forza di guardarla negli occhi. Le altre si rifugiano in scuse in cui nemmeno credono, in un assurdo benaltrismo.
Il problema è che non esiste una catena più difficile da spezzare di quella dell'abitudine. Ecco perché tante persone sensibili continuano a mangiare carne: perché sono abituate così. Perché la nonna gli preparava le polpette quando erano piccole e alla mensa, a scuola, gli veniva servita la cotoletta.
Mettere in dubbio un'abitudine così radicata, e ovviamente ereditata da altri, significa mettere in dubbio tutto quanto. E questo è un passo che pochi sono disposti a fare, perché ci appare pericoloso. Però è bene ricordarci sempre che nulla può cambiare nella nostra vita e nel mondo se non siamo disposti innanzitutto a cambiare qualcosa dentro di noi. Una scelta alimentare può trasformarsi in una rinascita. Per me è stato sicuramente così.
Barbara
La figura di Claudia, la tua fidanzata, non solo è sempre presente ma anche un grande aiuto nella tua evoluzione personale.Sarebbe stato possibile realizzare un simile percorso anche senza un affetto così importante al tuo fianco?
Gianluca Gotto
Sono convinto che la mia vita dovesse andare proprio così. Come scrivo nel mio terzo libro "Succede sempre qualcosa di meraviglioso", il passato non poteva essere diverso, altrimenti lo sarebbe stato. Insomma, mi piace pensare che fosse destino che io e Claudia condividessimo questo percorso di vita insieme.Senza di lei non ho la minima idea di cosa sarebbe potuto succedere. So che entrambi avevamo una gran voglia di esplorare le alternative alla strada più battuta, volevamo lasciare Torino e fare esperienze e viaggi all'estero.
Credo che saremmo partiti anche da soli, ma so per certo che senza di lei sarebbe stato tutto più incolore. Claudia ha aggiunto vita alla mia vita e una parte di me è sicura che fosse destino, che non ci fosse un'alternativa: doveva andare così. Dovevamo farcela insieme.
Questo libro ti piacerà se...
Sei intenzionato a fare della tua vita una Storia Unica e Meravigliosa.
Buona lettura Amici! ;)
Barbara
Data di Pubblicazione: 13 luglio 2022