ARTICOLI VARI   |   Tempo di Lettura: 7 min

In Libreria con Barbara - 3 Domande a Lara Lucaccioni

In Libreria con Barbara - 3 Domande a Lara Lucaccioni

Intervista di Barbara a Lara Lucaccioni, autore del libro "Ridi, Ama, Vivi".

"Ridi, Ama, Vivi" di Lara Lucaccioni

È questo un libro completo, ricchissimo di informazioni, consigli ed esercizi per aiutarci a raggiungere quello stato di benessere, pace e centratura chiamato "Felicità".
Diviso in 3 sezioni, tutte da scoprire e applicare, viene davvero voglia di iniziare subito a mettere in pratica quanto suggerisce l'autrice per sentirsi subito bene. Lettura piacevole e sorprendente dall'inizio alla fine.

3 domande all'autrice:

Barbara
Delle 3 pratiche, la risata, la frequenza cardiaca e "vivere" le emozioni positive, quale consiglieresti di provare per ottenere i risultati in tempi più brevi e poi magari proseguire con le altre?

Lara Lucaccioni
Grazie per la domanda, Barbara.

Intanto vorrei sfatare il mito dei risultati "tutto e subito". Quelle che insegno sono pratiche, azioni da ripetere con continuità, e producono il massimo dei loro benefici ed effetti, se le coltiviamo quotidianamente per almeno un mese e mezzo.

Allora ci donano tutto il loro potenziale espresso e ci aiutano a diminuire lo stress e i livelli di cortisolo, a produrre biochimica positiva, ad abbassare ansia e stress a vivere con maggiore energia, alleggerendo i momenti difficili.

Per la coerenza cardiaca con un mese e mezzo di pratica si hanno dei risultati di grandissimo rilievo misurati scientificamente su un campione di oltre 11.500 praticanti: sonno (+30%), calma (+38%), focus (+24%), ansia (-46%), stanchezza (-48%) e depressione (-56%).

Detto questo, le pratiche hanno anche dei benefici importanti a breve termine e direi che si possono approcciare facilmente allo stesso modo sia la risata che la coerenza cardiaca, ascoltando quale delle due pratiche ci chiama di più.

Entrambe hanno dei possibili momenti di resistenza iniziale, ma sono anche facilmente superabili: per la risata, invito ad iniziare con delle risate timide, delle smorfie buffe, e poi continuare inspirando, trattenendo il più possibile (ma senza sforzare) l'aria nei polmoni ed espirando attraverso delle belle risate sonore. Questo è un buon percorso per liberare progressivamente la risata e a volte si ha giovamento quasi da subito.

La coerenza cardiaca, apparentemente, è ancora più semplice: nell'esercizio di base sposto l'attenzione al centro del petto e inizio a rallentare il ritmo del respiro, inspiro per 5 secondi ed espiro per 5 secondi, senza pause. Sembra quasi banale, ma in realtà a volte è difficile arrivare a respirare anche per 3 secondi, o non è facile rendere le due fasi respiratorie della stessa durata.

E ancora, se arriviamo a questa respirazione da un periodo di forte stress e di ansia, è facile che il sistema non sia affatto abituato a rallentare e percepisca questa modalità di respiro come estranea e difficile, e ci produca fastidio alle prime pratiche.

Questo accade ad un 20% di chi si approccia per la prima volta alla coerenza, mentre per gli altri la pratica già da subito genera calma, centratura, presenza e benessere.

Detto questo, la pratica è ancora più consigliata proprio a quel 20% che all'inizio fa fatica, perché saranno loro a beneficiarne al massimo, abbassando lo stress in breve tempo e imparando a gestire sempre meglio sia lo stress che le emozioni spiacevoli.

Insomma, le pratiche sono un processo, un percorso, che inizialmente ha bisogno di fiducia e dedizione. Sembra merce rara, al giorno d'oggi, ma credo sia ciò che realmente faccia la differenza.

A mano a mano che si pratica, la coerenza diventa sempre più familiare a livello di cervello limbico e di amigdala, la parte deputata a far scattare l'allarme e la reazione attacco/fuga, e piano piano è in grado di rieducare il sistema nervoso a scattare solo quando è realmente necessario, senza eccessivi e inutili allarmi.

Barbara
Uno dei pilastri fondamentali della felicità è il "savoring", ovvero l'assaporare i momenti felici, stare nel presente, osservare con consapevolezza quello che sta avvenendo e goderselo mentre accade.

Lara Lucaccioni
Questa è un'altra bella sfida: tutto parte sempre dal respiro, a mio avviso, e dalla consapevolezza che possiamo portare all’atto stesso del respirare.

Più riesco a ricavarmi momenti di questa consapevolezza, partendo con la coerenza, più è facile stare nel presente, accorgermi di quello che c’è.

E allora quando mi accorgo di una bella nuvola nel cielo, dei colori particolari di un tramonto; quando mi prendo un istante – intenzionalmente – per assaporare con gusto quella tazzina di caffè invece di ingurgitarla con la massima velocità; quando sono in grado di gustare il mio piatto preferito e mi metto in questa dimensione di attenzione, di cura ed amorevolezza, quasi di sacralità, boccone dopo boccone, mi godo di più l’esperienza con sempre maggiore pienezza la vita.

Ad esempio a me accade quando osservo la nascita di una nuova foglia delle mie orchidee che solo il giorno prima non c’era. Tutto questo è possibile se sono abituata a stare nel respiro.

Ed è un circolo virtuoso che si innesca, in realtà: più mi accorgo e più mi accade di farlo.

Inoltre, un altro aiuto importante per assaporare la bellezza delle cose, arriva dalla gratitudine: il diario di gratitudine è un supporto importante al savoring. Arrivo a fine giornata e mi impegno a trovare 3 cose per le quali ringraziare, 3 cose belle che sono accadute o utili per la mia crescita.

All'inizio è uno sforzo e un impegno, ma poi, andando avanti con questa routine è sempre più facile trovare bei momenti da ringraziare.

Una volta che li ho fissati nero su bianco nel mio diario, quello che accade è che quando mi ritrovo a viverli di prima battuta, li riesco a scorgere meglio, mi accorgo più facilmente della bellezza che c'è e so anche assaporarla meglio.

Barbara
Nel praticare lo yoga della risata abbiamo visto tantissimi effetti positivi. Si può iniziare da casa o è necessario seguire un corso che aiuti almeno a impostare la risata?

Lara Lucaccioni
Allora, di sicuro un corso aiuta a “sbloccare” la risata velocemente, cioè a liberarla dai blocchi che sono arrivati a spegnerla progressivamente negli anni, a partire dall'educazione personale al ruolo sociale e alla storia personale.

A volte le nostre risate sono un vero e proprio ricordo: qualcosa di lontano, di sfumato e non possiamo dire di ricordarci l’ultima volta che abbiamo riso di cuore. In quei casi, un corso di sicuro velocizza, fa una sorta di azione d’urto e poi rende autonomi.

Ci sono corsi anche online, in gruppo, che hanno aiutato centinaia di persone a sbloccare la propria risata da casa, specie nel periodo pandemico.

Di sicuro ridere insieme agli altri è più facile e lo yoga della risata è una pratica che nasce di fatto come pratica di gruppo: grazie ai neuroni specchio la risata fatta in gruppo è contagiosa e ancora più semplice.

Poi è possibile portare la risata autonomamente nelle nostre vite come auto-pratica ed è quello che facciamo noi trainer, allenandoci quotidianamente a coltivare la nostra risata, e che possono fare tutti con un minimo di esperienza, beneficiando al massimo di tutta la bellezza che le risate portano nelle nostre vite.

Questo libro ti piacerà se...

Vuoi iniziare a vivere con meno stress imparando a godere dei tanti momenti di gioia che inevitabilmente arrivano ma che ti lasci sfuggire.

Buona lettura Amici! ;)

Barbara

Data di Pubblicazione: 23 novembre 2022

Ti è piaciuto questo articolo? Rimani in contatto con noi!

Procedendo con l'invio dei dati:

Lascia un commento su questo articolo

Caricamento in Corso...