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In Libreria con Barbara - 3 domande a Maria Letizia Longo

Intervista di Barbara a Maria Letizia Longo, autrice del libro "Il Profumo Perfetto".

Leggi l'intervista di Barbara a Maria Letizia Longo, autrice del libro "Il Profumo Perfetto".

"Il Profumo Perfetto" di Maria Letizia Longo

L'autrice del libro, autentica esperta di essenze e profumeria botanica, ci porta, pagina dopo pagina, a scoprire il mondo degli oli essenziali e del loro straordinario potere.

I profumi naturali parlano di noi e della nostra coscienza più profonda. Tuttavia, possono anche aiutarci nelle situazioni più difficili e problematiche semplicemente insegnandoci a lasciarci trasportare dai nostri gusti personali e dalla creazione del profumo perfetto per noi.

3 domande all'autore:

Barbara
Leggendo il libro si comprende bene come per ogni data essenza ci sia un profondo significato dietro. Non è mai un caso quando veniamo attratti da un particolare profumo in quanto rispecchia qualcosa di noi.

Questo è valido anche al contrario. Troviamo l'esempio dell’aroma della rosa che può risultare non gradevole a tutti. Soprattutto agli uomini. In questo caso, approfondire il significato dietro, può portare un messaggio importante per poterci evolvere e crescere nella nostra persona?

Maria Letizia Longo
In effetti ogni profumo o aroma che viene dalla natura, vibrando, consente al nostro corpo di rispondere con la sua propria frequenza di quel momento e, così facendo, esprime attraverso le emozioni ciò che l’inconscio trattiene. In qualche modo il dentro si “rispecchia” fuori, dandoci la possibilità di accogliere qualcosa di cui non siamo consapevoli e in queso modo ci alleggeriamo.

Gli aromi rappresentano significati molto precisi che agiscono su tre grandi capitoli della nostra esistenza: i pensieri, le emozioni e le azioni. Quando una nota non ci è gradita nel linguaggio dei profumi botanici, rivela un argomento con cui non riusciamo a confrontarci in quello specifico momento e questo non è né positivo né negativo. Semplicemente mettiamo in luce una caratteristica temporanea.

Nel caso del profumo di rosa, aroma che ci parla di amore profondo e agisce proprio sulla fascia del cuore, il gradimento esprime l’apertura del nostro cuore verso l’amore con la A maiuscola che può riguardare un compagno ma anche un figlio o qualcuno di molto importante per noi. Il mancato gradimento invece è connesso con la nostra incapacità del momento di accogliere quel tipo di sentimento profondo e insostituibile che è l’amore vero.

Ciò non significa che siamo incapaci di amare, bensì che in quel momento le ferite affettive, o forse le loro memorie, stanno prevalendo sul nostro desiderio di amare e inconsciamente ci impediscono di farlo.

Saper decodificare il linguaggio dei profumi certamente aiuta nella comprensione del proprio stato d’animo e del proprio percorso. Tuttavia, a mio avviso, è più importante riuscire a stare in connessione col sentire, imparando a fare esercizi olfattivi e lasciando andare il controllo, perché questo ci fa sciogliere i nodi senza la necessità di sapere quali siano.

Semplicemente si diventa via via più felici. Senza studiarsi, senza arrovellarsi.

Per esempio, io, negli anni, ho sofferto di depressione per lunghi periodi, poi da quando ho cominciato ad usare quotidianamente gli oli essenziali, prima in forma semplice (per imparare a sentire) e dopo in forma di profumo (per la potenza dell’effetto), non ho più avuto nemmeno un attimo di abbattimento.

Non mi chiedo mai su cosa agiscono gli oli essenziali o i profumi che scelgo e cambio continuamente seguendo il mio sentire. Scelgo col naso, mi metto in posizione di ascolto e lascio che il mio cuore mi parli.

L’argomento fondamentale della profumeria del benessere è la scelta. Se il profumo con cui fare olfazione lo scegliamo noi seguendo l’istinto, ossia la gradevolezza, sicuramente è quello giusto per noi e ci colloca sul piano dei protagonisti della storia. Anche non scegliere è una scelta: è la scelta di non decidere, di non essere il soggetto che compie l’azione.

Quando invece ci concediamo 30 secondi tutte le mattine per nutrirci di un profumo che ci piace, scegliamo di creare un ancoraggio olfattivo che attiva tutta una serie di imput per il nostro cervello che così lavorerà per i nostri obiettivi.

Barbara
Un profumo personale, costruito sulle proprie specifiche preferenze, con 3 essenze diverse (note di testa, cuore e base), sarà sempre armonioso o possono verificarsi casi in cui gli aromi proprio non fondono fra di loro?

Maria Letizia Longo
Il profumo è un racconto; quando siamo a scuola e dobbiamo scrivere un tema, di solito, seguendo un insegnamento classico, si fa una introduzione, uno svolgimento e una conclusione. Qualcuno invece può essere un po’ artista, un creatore, e perciò non segue le regole ma ne inventa di nuove e dunque può, ad esempio, cominciare il tema con una poesia e trasformarla in prosa oppure può partire dalle conclusioni. A chi piacerà quel tema? A chi ha deciso di farlo in quel modo invece che in un altro.

Il profumo del benessere non deve piacere a nessun’altro se non a chi l’ha scelto perché il suo naso gli sta indicando la vibrazione giusta per lui in quel preciso momento.

Se le note che io scelgo di mettere insieme in un profumo le ho scelte col sentire, saranno perfette per me. Se le ho scelte col cervello, magari perché conoscevo il significato delle essenze, probabilmente non andranno bene insieme perché ho cambiato il mio piano di riferimento che è passato dal sentire al pensare.

Il profumo del benessere è un percorso di ascolto di se stessi, è una scuola in cui si impara ad essere aderenti a se stessi e a nessun altro. Se mi rispetto il mio profumo sarà perfetto, se baro o mento a me stesso, il profumo sarà inesatto.

Altro elemento molto importante è che le regole esistono anche perché possiamo scegliere di infrangerle. Dunque se la necessità inconscia del mio corpo è di lavorare sui pensieri, sicuramente non gradirò le note di cuore o quelle di base, o almeno sceglierò una prevalenza di note di testa. L’unica regola che dovrò rispettare sarà quella di seguire il mio gradimento olfattivo, non i miei pensieri.

Barbara
Il profumo che si potrà riuscire a preparare attraverso la lettura attenta di questo libro, quali vantaggi può presentare rispetto ai profumi commerciali, che si vedono in profumeria con i più grandi marchi dietro e comunque possono piacere molto?

Maria Letizia Longo
La differenza sostanziale fra un profumo naturale e un profumo che contiene sostanze di sintesi sta nel tipo di risposte che attiva nel nostro corpo: il profumo naturale innesca 4 principali azioni:

1. la risposta biochimica indotta dai principi attivi degli oli essenziali che è sufficiente ad attivare le azioni del nostro sistema immunitario e del nostro metabolismo;

2. la risposta vibrazionale che comporta una connessione fra le nostre vibrazioni corporee e le vibrazioni del profumo cosicchè, se queste sono “in fase”, cioè sintoniche, il nostro livello vibratorio si eleva e noi ci sentiamo più energici, più di buonumore;

3. la risposta del nostro sistema limbico che attiva la memoria olfattiva pescando nei ricordi odorosi e con essi ci riporta anche le emozioni legate a quegli odori;

4. infine la risposta simbolica che, benchè quasi sconosciuta, è di fatto quella che agisce più potentemente su di noi, perché le piante rappresentano degli archetipi che sono dentro di noi, anche se non ne abbiamo consapevolezza e, annusando, ne tratteniamo il significato.

Di tutte queste risposte il profumo di sintesi ne stimola solo una: l’attivazione delle memorie olfattive. Per il resto è sostanza priva di vita e non ci trasferisce né valori simbolici né energetici né principi attivi.

Il mio gradimento verso un profumo di sintesi accende in me dei ricordi emozionali. Non mi connette alle vibrazioni e alle energie della natura e il mio corpo non si attiva col riconoscimento della sostanza perchè non è naturale e dunque non si imparenta col mio essere che invece viene da una natura primordiale.

Non sarà facile, ma quando avremo re-imparato a sentire i profumi della natura che oggi si sono un po’ persi nell’inquinamento olfattivo contemporaneo, riconosceremo la differenza olfattiva fra un profumo naturale e un profumo di sintesi, in quanto il primo ci apparirà sincero e schietto, mentre il secondo avrà un retroaroma, sembrerà composito, flanellato.

 

Questo libro ti piacerà se...

Vuoi imparare a creare il tuo Profumo Perfetto con lo scopo principale di promuovere il tuo "stare bene".

Buona lettura Amici! ;)

Barbara

Data di Pubblicazione: 16 giugno 2022

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