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In Libreria con Barbara - 3 domande a Max Formisano

Leggi l'intervista di Barbara a Max Formisano, autore del libro "Go Simple".

Leggi l'intervista di Barbara a Max Formisano, autore del libro "Go Simple".

"Go Simple" di Max Formisano

L'autore, fra i più importanti e riconosciuti formatori italiani, studioso di produttività ed efficienza, presenta attraverso questo libro, un Sistema in Sette Passi, per arrivare ad ottenere il massimo dalla nostra attività e, al contempo, imparare a goderci in pieno la vita.

Tutto ha inizio con la semplificazione, processo tanto importante quanto sottostimato, da iniziare a vivere immediatamente e con piena consapevolezza.

3 domande all'autore:

Barbara
Dal libro emerge chiaramente come la Semplicità sia un modo di vivere oltre che di pensare. La primissima cosa che consiglieresti di fare ad una persona piena di impegni per iniziare a semplificare la sua vita?

Max Formisano
Sì, esattamente, la semplicità è proprio un modo di vivere, ed è un modo di vivere che da un bel po' di anni nel mondo viene chiamato Minimalismo. Il senso di vivere una vita minimalista e semplificata non è quello di accontentarsi, come pensano molti, ma è quello di passare più tempo facendo ciò che conta davvero per noi e passare più tempo con le persone che contano davvero per noi. Punto. Questo è quello che è veramente importante, cioè una vita semplificata e minimalista ti dà molta più soddisfazione di una vita dispersiva passata a fare un po' di tutto.

Come fare a semplificare la vita di una persona piena di impegni? Beh, seguendo il mio mantra che è "individua l'essenziale e invalida il resto". Cioè la prima cosa da fare è capire ciò che è davvero importante per noi sia a livello di priorità professionali e sia a livello di priorità personali, che sono le due P che contano maggiormente (priorità personali e/o professionali). 

Quindi se una persona non ha ben chiaro quali sono le cose più importanti da fare sia a livello professionale che personale non si darà da fare per invalidare il resto, cioè per dire di no a tutto quello che non è essenziale. Invalidare, per inciso, non significa solo eliminare ma significa sia eliminare che anche il ridurre, delegare (se parliamo di lavoro), così come anche posticipare o rimandare. 

Barbara
Per i monaci tibetani dedicarsi alle pulizie è un modo di liberare la mente e arrivare a nuove importanti "illuminazioni". Per un grande manager pensare di fare le pulizie è inconcepibile. Secondo Max Formisano?

Max Formisano
Fare le pulizie è uno dei tanti modi per essere più connessi con se stessi, quindi è una buona cosa. Mi spiego: anche a livello professionale Peter Drucker che è stato il creatore probabilmente della disciplina del management e il più grosso pensatore di management del secolo scorso (e i suoi insegnamenti sono validi ancora in questo secolo) sempre più diceva che la riflessione è la regina delle attività.

Io aggiungo solo che in questo momento storico non riusciamo a riflettere davvero e quindi ad avere importanti illuminazioni a livello personale o professionale, perché non riusciamo a essere connessi a noi stessi o addirittura a qualcosa di più profondo e alto di noi stessi. 

Ma non riusciamo a essere connessi a noi stessi perché siamo sempre connessi a strumenti tecnologici, che siano il computer portatile, fisso, lo smartphone, l'iPad, abbiamo sempre qualcosa da fare. 

Poi con le mille chat adesso tra WhatsApp, Telegram... e i social? Vogliamo parlare dei social...? La maggior parte delle persone non riesce ad avere queste illuminazioni importanti perché è sempre connessa con qualcos'altro, tranne che con se stessa.

Fare le pulizie è un modo molto buono per liberare la mente, né più e né meno di andare a fare una passeggiata senza lo smartphone per ascoltare la musica: camminare per il gusto di camminare. Fate questa prova: lasciate lo smartphone a casa e, passati i 2 minuti, anzi i 30 secondi di terrore in ascensore pensando "cavolo, come passo questi 30 secondi in ascensore senza smartphone?", quando inizierete a camminare vi sentirete leggeri e liberi dal dover controllare per forza cosa accade nel mondo virtuale, e da lì poi inizieranno le famose illuminazioni.

Barbara
"Siamo la media delle 5 persone più vicine a noi". Il problema è che spesso la maggior parte delle persone a cui vogliamo bene non vuole migliorare e non ha i nostri valori. Possiamo mantenere ugualmente i rapporti senza rischiare di farci influenzare in peggio come suggerisce la massima di Jim Rohn? 

Max Formisano
No. Questa è una domanda veramente difficile, me la fanno spesso. Possiamo mantenere ugualmente i rapporti senza rischiare di farci influenzare in peggio? Alla lunga probabilmente no. Mi spiego meglio. Sì, possiamo mantenere i rapporti sul breve, rapporti a volte anche più superficiale, ma in buona sostanza quando noi cresciamo, quando noi miglioriamo grazie alla crescita personale, alla crescita professionale, grazie alle riflessioni che facciamo, grazie al fatto che abbiamo deciso di immettere nella nostra vita la crescita personale o professionale o entrambe e quindi miglioriamo di settimana in settimana, quando poi la distanza tra noi e le persone che ci stanno accanto è troppa e non c'è più dialogo, non ci sono più visioni in comune, obiettivi in comune, non ci sono più terreni in comune di cui parlare se non terreni superficiali come "vediamoci Netflix insieme, andiamo al ristorante insieme", alla lunga questa cosa, per quanto sia non piacevole leggerla, ci porta a diventare due specie di animali diverse: quella evoluta, che si evolve davvero tanto; e quella primitiva, basica, che non si è evoluta, con cui le diversità saranno sempre maggiori, i punti in comune sempre meno, e quindi sì, sentiremo sempre di più una certa distanza e distacco da queste persone.

Questo libro ti piacerà se...

Sogni di avere un’attività di successo e allo stesso tempo riuscire a goderti la vita.

Buona lettura Amici! ;)

Barbara

Data di Pubblicazione: 25 novembre 2021

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