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In Libreria con Barbara - 3 domande a Thomas Torelli

Leggi l'intervista di Barbara a Thomas Torelli, autore del libro "Il Sentiero della Gioia".

Leggi l'intervista di Barbara a Thomas Torelli, autore del libro "Il Sentiero della Gioia".

"Il Sentiero della Gioia" di Thomas Torelli

Il libro è la sintesi delle conoscenze, degli studi, della crescita in ambito spirituale dell'autore, da sempre attento a tematiche legate all'autenticità del vivere in modo consapevole ed evoluto.

Passo dopo passo vengono analizzati tutti quei modi di fare e di sentire che possono avvicinarci alla nostra vera natura, è questo un percorso di consapevolezza in grado di trasformare la nostra esistenza in una vita gioiosa e piena.

3 domande all'autore:

Barbara
Fra i 7 passi che abbiamo trovato per vivere una vita consapevole e piena di gioia, qual è quello che preferisci e che ti viene più facile vivere e quale quello in cui ti devi più applicare?

Thomas Torelli
Il Sentiero della Gioia è al contempo il cammino e la meta. Ogni singolo passo che compiamo determina e costruisce la nostra storia, nello sconfinato palcoscenico del mondo.

La mia esperienza personale mi ha insegnato che la sfida più grande e complessa è comprendere chi siamo veramente, quale sia il nostro desiderio più profondo, la nostra vera essenza.

Quello per cui abbiamo deciso di intraprendere questa straordinaria esperienza che chiamiamo vita.

Viviamo in un universo interconnesso che ci apre a immense possibilità ma che al contempo non facilita questo compito.

I mass media, i social, le pubblicità creano i nostri desideri, facendo in modo che non siano mai completamente soddisfatti.

Impercettibilmente plasmano i nostri pensieri, allontanandoci da noi stessi. Condizionano la nostra volontà, deviandola dal nostro progetto di vita.

Per questo, saper ritrovare la nostra essenza rappresenta la sfida più grande e imprescindibile per tutti coloro che vogliono camminare nella Gioia.

Si tratta di una sfida costante, che ci accompagna in ogni pensiero, in ogni azione.

Nelle Upaniṣad, classico testo dei Veda,(che non a caso ho messo anche nel mio docufilm Un altro mondo) si legge: «Tu sei ciò che è il tuo desiderio più profondo. Come è il tuo desiderio, così è la tua intenzione. Come è la tua intenzione, così è la tua volontà. Come è la tua volontà, così è la tua azione. Come è la tua azione, così è il tuo destino».

Il segreto della Gioia si trova racchiuso in queste parole. Non si tratta semplicemente di una frase da mandare a memoria, ma del segreto della Gioia.

Per questo ritengo che l’esortazione scritta sul tempio di Apollo a Delfi rappresenti un momento imprescindibile per vivere un’esistenza piena: «Conosci te stesso»... e una volta che hai imparato a conoscerti, devi imparare a perdonarti e a perdonare.

Questo, a mio avviso, è il passo più bello, perché ci consente di trasformare ogni sbaglio in un’occasione di crescita, ogni fallimento in un successo, ogni singolo errore in un istante di consapevolezza, ogni rottura in una testimonianza di forza.

La metafora che meglio rappresenta questa alchimia è il Kintsugi: l’Arte delle Preziose Cicatrici.

Grazie alla pazienza, all’accettazione del dolore, al perdono, alla volontà di essere ancora e ancora, un oggetto in frantumi può tornare a vivere, scoprendo che non è in una perfezione imposta che si annida la bellezza, ma nel suo essere unico, irripetibile. Resiliente. 

In questo percorso abbiamo esempi straordinari ai quali guardare: Scarlett Lewis, Yolande Mukagasana, Mandela...

Barbara
Nel libro leggiamo: "noi occidentali pensiamo molto ma sentiamo poco".

Questo sentire non ha a che fare solamente con l'aspetto emotivo dell'esistenza, ma con la capacità di aprirsi all' invisibile.

Una persona molto pragmatica, poco avvezza a questo genere di tematiche, può riuscire a trovare la capacità di "sentire" contando solo sulla sua volontà?

Tra l'altro, nel capitolo dedicato alla fisica quantistica, leggiamo che non sempre si è sicuri di capire bene tutto, nessuno la comprende davvero.

Possiamo, nonostante questo, mettere in pratica bene le nostre infinite possibilità di creatori della nostra realtà?

Thomas Torelli
Il mondo occidentale è saldamente ancorato al pensiero scientifico.

Ci siamo convinti che un qualcosa possa esistere solamente se cade sotto il dominio dei sensi, se possiamo dimostrarlo e se può essere riprodotto.

In qualche modo chiediamo all’Universo di sottomettersi alla Scienza, per dimostrarci la sua esistenza e permetterci di carpirne i misteri.

Questo dogma ci preclude alle infinite possibilità dell’Universo e delle sue molteplici dimensioni. Nel sapere dei popoli ancestrali, questa frattura conoscitiva non è presente.

Il sentire e il sapere non conoscono soluzioni di continuità.

Ora, però, è successo che l’Universo ha risposto alle nostre domande, utilizzando il nostro linguaggio.

Lo ha fatto attraverso la Fisica quantistica, punto di convergenza tra la scienza e il sapere antico, che ha sollevato dubbi più fornire risposte.

La Fisica quantistica, in qualche modo, è stata in grado di far vacillare il paradigma sul quale è costruita la nostra società.

Per questo ho ritenuto importante dedicarle un capitolo nel libro. Ho approcciato questo argomento da profano, senza la presunzione di averlo compreso del tutto, ma intuendo che ci sia un messaggio in grado di farci ripensare alla supremazia della mente che, come ci ricordano i grandi maestri di meditazione, è il nostro primo nemico.

La lezione che più mi ha colpito della Fisica quantistica è che l’osservatore influenza la realtà che studia, diventando esso stesso parte dell’esperimento.

Le prospettive alle quali questa evidenza ci apre sono molteplici: per il fatto stesso che viviamo, osserviamo, siamo con-partecipi e co-creatori della nostra realtà.

Potrebbe sembrare un concetto astratto, di difficile applicazione nella vita quotidiana. Perfino futile.

Tuttavia, se prendiamo consapevolezza di vivere in un ‘campo’ che soggiace all’egida del tempo e dello spazio, comprendiamo che proprio l’essere in questo ‘campo’ ci da la possibilità di perturbarlo, di ripensarlo, di modificarlo.

Ma tutte queste azioni devono muovere da noi, dal nostro interno: questo è il nostro campo di azione.

Spesso mi sento dire che la legge dell’Attrazione non funziona, che è una fandonia. “Ho messo tutta la mia volontà e non sono arrivato a nulla”.

Questo accade perché orientiamo la nostra volontà al di fuori di noi, illudendoci di poter cambiare il mondo senza cambiare prima noi stessi. Siamo rabbia e vogliamo pace. Siamo odio e pretendiamo amore.

Non funziona così. Siamo in grado di attrarre ciò che siamo. Per questo è necessario responsabilizzarci, rimetterci al centro della nostra esistenza, diventarne i veri attori. Se ciò che vogliamo veramente è l’amore, dobbiamo vibrare con l’amore.

Dobbiamo imparare riappropriarci della capacità di sentirlo. Dobbiamo essere amore.

Barbara
Mettendo in pratica tutti e 7 i passi, vivendoli giorno per giorno con consapevolezza, come potrebbe cambiare la nostra vita?

Thomas Torelli
Nel sentiero della nostra vita, la Gioia non è il fine ma il mezzo. È lo strumento che ci permette di realizzare lo scopo per il quale ognuno di noi ha intrapreso questa esperienza terrena.

La Gioia deve accompagnarci in ogni pensiero, in ogni azione: non dobbiamo camminare nella gioia, dobbiamo essere Gioia.

Solamente così saremo in grado di trasformare la nostra esistenza in un miracolo irripetibile di coscienza, istante per istante.

Questo libro ti piacerà se...

Vuoi riappropriarti della tua capacità di sentire e, con essa, realizzare te stesso.

Buona lettura Amici! ;)

Barbara

Data di Pubblicazione: 19 febbraio 2021

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