Come inizia un percorso di crescita interiore? Lasciati ispirare dall'esperienza di Nayaswami Devarshi, leggendo le prime pagine del suo nuovo libro.
Kriya Yoga: il risveglio spirituale per la nuova era
«Nel corso del Dwapara Yuga, l'umanità cesserà di dipendere da sistemi politici e istituzionali cristallizzati, e cercherà definizioni più fluide dei propri ideali.
Negli ultimi tre secoli, abbiamo assistito al declino della religione organizzata - del "Chiesismo", come lo ha definito Yogananda - e a una progressiva affermazione dello spirito interiore della religione.
La religione era comunemente identificata con l'affiliazione a una Chiesa e con il professare formalmente un determinato credo; adesso, invece, viene sempre più associata all'intima realizzazione del Sé e a una frequentazione meno strutturata e formale di altri ricercatori della verità». Swami Kriyananda
«Il rituale esteriore non può distruggere l'ignoranza, poiché essi non sono reciprocamente contraddittori». Paramhansa Yogananda, Autobiografia di uno yogi, citazione di Adi Shankara da Century of Verses
Sono stato educato a una fede che si esprimeva principalmente attraverso rituali esteriori. Sospetto che la mia esperienza sia, al giorno d'oggi, comune a molte persone, a qualunque religione appartengano.
Perché siamo nati in questo mondo?
Forse, caro lettore, anche tu condividi la mia mancanza di entusiasmo verso pratiche rivolte a un Dio insondabile che sta "lassù da qualche parte". La promessa di un paradiso invisibile agli occhi e di una futura salvezza, ricompensa per il semplice fatto di essere stato fedele a una religione, non mi hanno mai convinto.
Quando ero bambino, le vie di questo mondo mi apparivano del tutto estranee. Ho avuto la fortuna di avere un fratello gemello che condivideva la mia visione del mondo. Mi delizia ancora il ricordo delle estati trascorse vagando per lo sconfinato bosco dietro casa nostra.
Quando è giunto il momento di andare alla scuola materna, la prospettiva di venire ingabbiati in tristi aule, per tutti gli anni dell'istruzione formale, ci faceva orrore. Il terribile giorno dell'inizio della scuola, ci siamo fatti forza a vicenda, rifiutandoci di entrare.
Naturalmente siamo stati costretti ad affrontare l'inevitabile, anche se abbiamo cercato di resistere ostinatamente per diversi giorni. Il culto in cui siamo cresciuti, quello della Chiesa cattolica, ci appariva più incomprensibile che illuminante.
Lo abbiamo seguito per senso del dovere adempiendo ai nostri obblighi fino all'adolescenza, quando, semplicemente, ce ne siamo allontanati. Ѐ stato solo dopo aver appreso a meditare che sono stato in grado di apprezzare profondamente i santi cristiani e le pratiche con le quali ero cresciuto.
Non mi sono mai soffermato a chiedermi perché eravamo nati in questo mondo. Sapevo che nella vita c'era molto di più, oltre al ricevere un'istruzione, fare carriera, metter su famiglia e frequentare con regolarità la chiesa.
Legami d'amore divino
Negli anni Sessanta e Settanta, molti giovani americani avevano cominciato a porsi le stesse domande che inquietavano mio fratello e me. Noto con piacere che, oggi, molte persone si interrogano sulle medesime questioni.
Nel periodo di grande risveglio spirituale che ha caratterizzato gli anni Sessanta sono stati pubblicati molti libri straordinari, scritti da - o che parlavano di - grandi santi occidentali e orientali. Leggendo le storie di yogi che praticavano la meditazione come percorso interiore per giungere alla verità e a Dio, ho iniziato finalmente a trovare delle risposte.
Ero particolarmente sorpreso di trovare, nelle stesse pagine, storie di santi yogi e santi cristiani! Un libro raccontava la loro esperienza condivisa del divino come unica verità, non come un qualcosa che sta "là fuori", ma come l'insondabile gioia di Dio che è dentro ognuno di noi.
Devo aver avuto circa diciassette anni quando, un giorno, mi sono ritrovato a camminare da solo lungo un sentiero nel bosco, lo stesso bosco che era stato teatro di molte spensierate estati della mia infanzia.
Risvegliato dalle mie letture, dalla pace del luogo e, di certo, da semi di vite passate che ora stavano germogliando, ho avuto un'esperienza spontanea di travolgente gioia.
In quel momento ho compreso: «Ecco ciò di cui parlano i santi e gli yogi! Questa beatitudine è Dio!». In quel mio gioioso vagabondare, ho provato un momento di particolare dolcezza, nell'osservare un anziano uomo di colore pescare in un lago. Benché fossimo diversi per età, razza e - ora - religione, ho provato per lui, forse persino con lui, un trascendente legame di amore divino, un amore che poteva provenire solo da Dio.
Ho dovuto resistere all'impulso di condividere con lui la mia grande scoperta, su chi e che cosa siamo realmente, una Verità che mi era chiara fin nel nucleo più profondo del mio essere: siamo tutti fatti dello stesso amore e della stessa beatitudine divini dei quali i grandi yogi parlano sin dall'alba dei tempi.
In quel momento ho fatto un voto solenne, dentro di me: «Per il resto della mia vita sarò uno yogi che cerca Dio!».
Data di Pubblicazione: 8 maggio 2024