Dialoghi Tra Alieni - Anteprima del libro di Stefano Bollani
Un piccolo discorso introduttivo
Molti di noi credono che gli alieni li abbiano inventati i film americani, e che siano solo e semplicemente quelli verdi con le teste a punta, perché li abbiamo visti così nei film. E così li immaginiamo, non avendoli mai visti davvero. E usiamo la terminologia che abbiamo a disposizione, come “dischi volanti”, ma questa è una definizione che è stata inventata recentemente per descrivere una cosa che potrebbe essere anche un’altra [in inglese, UFO significa unidentified flying object, ovvero oggetto volante non identificato, N.d.R.]. E una cosa che non abbiamo mai visto. Come le caravelle per gli Indios, quando videro arrivare Colombo. Potrebbe anche essere che queste entità aliene siano state avvistate molto prima ma che siano state descritte in maniera diversa. Quindi, l’ipotesi è che nell’Odissea, o nella Bibbia, quando si parla di creature che vivono in cielo, gli dei, si stia parlando in realtà di esseri alieni; semplicemente, i termini per descriverli erano diversi da quelli che utilizziamo oggi.
Questo mi ha fatto pensare che in realtà, di rapporti con entità sovrannaturali e di rapporti del genere è pieno il mondo. E non mi sto riferendo esclusivamente a quelli che su internet raccontano di aver incontrato gli alieni. Prendiamo Bach. Bach ad esempio si faceva ispirare da Dio. Veniva visitato da Dio e scriveva la musica ispirato da Dio. Moltissimi grandi compositori e grandi pensatori hanno sostenuto di avere un rapporto diretto con Dio. Anche San Francesco aveva un rapporto diretto con Dio, e Dio è una entità aliena, nel senso che è decisamente diverso da noi, è decisamente extraterrestre ed è decisamente da qualche parte lassù nei cieli.
Un altro grande artista dell’ultimo secolo
Bush, un altro grande artista dell’ultimo secolo, aveva degli ottimi rapporti con Dio, perché Dio gli consigliava addirittura cosa fare: «Guarda, dovresti andare a fare la guerra per conto Mio, devi portare la Mia parola». (Risate). Quindi Bush e Bach fan già due. Mettiamo nel mazzo anche Vivaldi e San Francesco. Per farla breve, di persone che hanno avuto rapporti con gli alieni è pieno il mondo. Ce anche Ulisse, per dirne un altro che aveva a che fare con una serie di dei che gli dicevano cosa fare, come travestirsi e quali strategie adottare, che gli parlavano da un posto che era evidentemente in alto, da un’altra parte, e avevano una vita simile alla sua, ma diversa per durata. Sì, perché chiaramente vivevano più di lui; alcuni dicevano addirittura: “in eterno”, vantandosi parecchio.
Tutto questo è per dire che, con Mauro discuteremo partendo dalla Bibbia, perché Mauro ha tradotto La Bibbia per le Edizioni San Paolo - se sbaglio “correggiimi” subito - e, a un certo punto, ha iniziato a scrivere dei libri per conto suo, perché ha cominciato a dare un’interpretazione diversa di quello che stava leggendo.
A me piace molto l’episodio di Ezechiele, che Mauro racconta in modo chiarissimo; apparentemente siamo di fronte al caso di una persona che viene addotta, portata in un altro luogo, dove le vengono consegnati dei messaggi per l’umanità: difatti torna giù e diventa profeta. Cominceremo parlando soprattutto di Dio perché, come dicevamo, è un essere alieno a tutti gli effetti.
Dio è un personaggio meraviglioso
Io ho sempre trovato che Dio, a prescindere dal fatto che uno ci creda o no, dal punto di vista letterario sia un personaggio meraviglioso perché... io lo immagino toscano, scusatemi. Adesso mi dovete scusare. Io ce l’ho in mente toscano, che nel giardino dell’Eden dice cose tipo: «Potete stare qua, potete fare quel che vi pare, però mi raccomando quanto meno non toccate quell’albero, perché se toccate quell’albero, acquisite la conoscenza poi vi avvicinate a me che sono l’onnipotente».
Sapete, Adamo ed Èva ci rimangono anche un attimo straniti: «Mi raccomando, ora vo via un momentino». Il personaggio è molto bello, perché in una sceneggiatura o in un film non reggerebbe, in quanto tutti a casa guarderebbero il film e direbbero: «Va beh, ma questo cose, un tentativo di incastrarli?» Difatti li incastra: «Eh, che è successo! V’avevo detto di non mangià la mela, v’avevo detto vu’ potevate mangià tutto il resto e vu m’avete mangiato la mela! Allora via, vi mando all'inferno... in terra». Insomma, un personaggio meraviglioso. Nel resto della Bibbia io lo ricordavo poco. Però poi, leggendo Mauro, mi sono ricordato quegli episodi che abbiamo un po’ tutti dimenticato, o forse ci siamo sforzati di dimenticare, cioè gli episodi di violenza. Perché noi tendiamo a pensare che la Bibbia sia un libro pieno d’amore, ma ci sono degli episodi in cui questo stesso personaggio ha delle altre trovate meravigliose, ad esempio prende uno e dice: «Te sei quello più ganzo di tutti, vieni, forza, porta il tù figliolo in collina e sgozzalo». Non è una bella cosa, no? Neanche il seguito è bello: «No, via, scherzavo, non m’avrai preso sul serio» che è ancora peggio. Per questo lo immagino toscano, perché è molto crudele quando scherza, no?
Lo scherzo potrebbe continuare: «Sai il tu’ babbo quando eri piccolo icchè fece? Gli dissi porta sul monte il tu’ figliolo e sgozzalo, lui tranquillo lo faceva, sì sì, lo faceva eccome; l’ho fermato io se no a quest’ora t’eri a fettine». Personalmente, sono convinto che lo facesse per insegnarci il senso dell’umorismo; ma questo Biglino non lo dice.
Però era ancora più grave quando mandava la gente a morire in guerra, no? E lo fa ancora, in teoria, perché Bush è stato chiamato da Dio a fare queste cose, quindi ha ancora quest’abitudine di mandare la gente in guerra. Lui e anche gli altri. Tutti gli dei avevano questa abitudine. Anche gli dei greci mettevano la gente una contro l’altra, facevano le scommesse. Atena scommetteva con quell’altra: «Vediamo che succede, facciamoli litigare». Oppure scendevano sulla Terra vestiti da cigno e fecondavano tutte le donne (Risate).... perché va detto, è anche un mondo divertente, visto dall'interno; è dall’esterno che fa una certa impressione.
Allora io, per presentarvi Mauro chiudo semplicemente con questo, così introduco anche la sua teoria.
Mauro dà semplicemente una versione letterale di quello che accade nella Bibbia, dando per buono che la nostra Bibbia non può essere lo stesso libro dell’epoca in cui è stato scritto, che non sappiamo in che epoca è stato scritto, essendo ufficialmente un insieme di libri di varie epoche. Non abbiamo neanche tutti la stessa Bibbia, perché ognuno di noi legge una Bibbia diversa. Io ad esempio leggo quella cattolica, della CEI; un ebreo legge quella masoretica. Giusto? Per cui, in sintesi, dobbiamo farfinta che la Bibbia sia un libro importante che è stato tramandato fino a noi. E così. Ci parlano della Bibbia da sempre, quindi cerchiamo di capire cosa ce, nella Bibbia. I traduttori “ufficiali” solitamente danno ragione a Mauro sulla scelta della terminologia. E lui fa una cosa semplicissima: traduce letteralmente. Proviamo anche noi oggi a prendere la Bibbia letteralmente. Volentieri partirei dagli Elohim, che lui traduce come legislatori supremi, che è effettivamente ciò che sono, anche se a volte vengono coniugati al singolare. Io voglio subito invitarlo a parlare, e a spiegarmi questo aspetto: Mauro Biglino!
Questo testo è estratto dal libro "Dialoghi Tra Alieni".
Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017