SELF-HELP E PSICOLOGIA   |   Tempo di Lettura: 0 min

L'arte di trasformare le difficoltà in opportunità

La Via dell'Ostacolo - Ryan Holiday - Speciale

Trasforma le difficoltà in opportunità e capovolgi gli ostacoli a tuo favore per realizzare il tuo domani, leggendo l'anteprima del nuovo libro di Ryan Holiday.

L'arte di trasformare le difficoltà in opportunità

Introduzione a "La Via dell'Ostacolo"

Quella situazione che dovete affrontare. Quella faccenda. Quel frustrante, sfortunato, complicato, improvviso problema che vi impedisce di fare quel che vorreste.

Quell’eventualità che temete e che, in cuor vostro, sperate non si verifichi mai. E se non fosse poi così negativa?! E se celasse dei vantaggi, dei grandi vantaggi solo per voi? Cosa fareste? Cosa pensate farebbe la maggioranza delle persone? Probabilmente quello che ha sempre fatto e che state facendo anche voi ora: un bel niente!

Siamo onesti: la reazione più comune è la paralisi.

A prescindere dagli obiettivi individuali, molti rimangono pietrificati davanti ai vari ostacoli che li attendono. Vorremmo tanto che non fosse così, ma la realtà è questa.

È evidente che cosa ci frena. Da un punto di vista generale: declino delle istituzioni, aumento della disoccupazione, costi dell'istruzione alle stelle e sconvolgimenti tecnologici. Da un punto di vista individuale: siamo troppo bassi, troppo vecchi, troppo spaventati, troppo poveri, troppo stressati, senza contatti, senza finanziatori, senza fiducia. Come siamo bravi a fare l’elenco di tutto quello che ci blocca!

Gli ostacoli da affrontare sono unici per ciascuno di noi. Tuttavia, le reazioni che suscitano sono più o meno le stesse: paura, frustrazione, confusione, impotenza, depressione, rabbia.

Sapete bene cosa dovreste fare, ma è come se un nemico invisibile vi avesse chiuso in gabbia, condannandovi all’inerzia. Provate ad avvicinarvi alla meta, ma qualcosa invariabilmente vi ostruisce il percorso, seguendo e contrastando ogni vostra mossa.

Siete liberi quel tanto che basta per sentire che riuscite a muovervi, per capire che è soltanto colpa vostra se non ce la fate a portare a termine il progetto o a darvi lo slancio necessario.

Siamo insoddisfatti del nostro lavoro, delle nostre relazioni, del nostro posto nel mondo. Vorremmo andare da qualche parte, ma qualcosa ci blocca.

E allora non facciamo nulla. Diamo la colpa ai nostri superiori, all'economia, ai politici, al prossimo, oppure ci consideriamo dei falliti o bolliamo come impossibili i nostri obiettivi. Quando, in realtà, l’unica cosa che dovremmo biasimare è il nostro atteggiamento e il nostro modo di fare.

 

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Esistono innumerevoli insegnamenti (e libri) su come avere successo, ma nessuno ci ha mai insegnato come superare il fallimento, come vivere gli ostacoli, come affrontarli e lasciarseli alle spalle. E, così, siamo bloccati. Sotto attacco da più lati. Molti di noi sono confusi, indecisi, sulla difensiva. E non sanno cosa fare.

Eppure, non tutti reagiscono rimanendo paralizzati. Guardiamo con ammirazione quelle persone che sembrano sfruttare come dei trampolini di lancio quegli stessi ostacoli che intralciano noi. Come ci riescono? Qual è il loro segreto?

E la cosa più sconcertante è che le generazioni passate hanno dovuto affrontare problemi ben peggiori dei nostri, con meno reti di sicurezza e meno risorse. Oltre agli ostacoli che affliggono noi oggi, hanno lottato strenuamente per rimuoverne tanti altri per il bene dell’umanità. E nonostante questo... noi siamo bloccati!

Cos'hanno queste persone che noi non abbiamo? Cosa ci manca? È semplice: ci mancano un metodo e un sistema per capire, apprezzare e interagire con gli ostacoli che la vita ci mette davanti.

Un metodo e un sistema come quello che aveva Rockefeller: nel suo caso si trattava di imperturbabilità e autodisciplina.

Che aveva Demostene, il grande oratore ateniese: nel suo caso si trattava di impulso irrefrenabile a migliorarsi tramite l’azione e la pratica. Che aveva Abraham Lincoln: nel suo caso si trattava di umiltà, pazienza e volontà compassionevole.

In questo libro vedrete ricorrere molte volte anche tanti altri nomi: Ulysses S. Grant, Thomas Edison, Margaret Thatcher, Samuel Zemurray, Amelia Earhart, Erwin Rommel, Dwight D. Eisenhower, Richard Wright, Jack Johnson, James Stockdale, Theodore Roosevelt, Steve Jobs, Laura Ingalls Wilder, Barack Obama.

Alcune di queste persone hanno vissuto degli orrori inimmaginabili, dalla prigionia a malattie debilitanti, in aggiunta alle frustrazioni quotidiane che non erano così diverse dalle nostre. Anche loro hanno dovuto affrontare drammi, rivalità, difficoltà, politiche avverse, ostilità, conservatorismi, stress, separazioni, tracolli finanziari. Come i nostri, se non peggiori. Sottoposti a tali pressioni, ne emersero radicalmente trasformati.

E la trasformazione seguiva i principi esposti da Andy Grove, ex ceo di Intel, per descrivere il destino delle imprese in tempi di crisi: “Le cattive imprese ne vengono distrutte. Le buone imprese sopravvivono. Le grandi imprese ne risultano migliorate”.

Proprio come fanno le grandi imprese, anche i grandi individui riescono a trasformare la debolezza in forza. Si tratta di un risultato sbalorditivo, persino commovente.

Queste persone presero quello che le avrebbe dovute bloccare (e che forse sta bloccando proprio voi in questo preciso momento) e lo sfruttarono per andare avanti.

A quanto pare, questa dote accomuna tutti i grandi uomini e le grandi donne della storia. Come l'ossigeno per il fuoco, gli ostacoli funsero da carburante per la fiamma della loro forte ambizione. Nulla avrebbe mai potuto fermarli: erano (e continuano a essere) impossibili da abbattere o arrestare.

 

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Ogni impedimento serviva soltanto a far divampare ancora di più le fiamme dentro di loro.

Erano persone capaci di capovolgere gli ostacoli, di mettere in pratica le parole di Marco Aurelio e di seguire i precetti di quelli che Cicerone riteneva gli unici veri Filosofi (gli antichi stoici), anche senza averli mai letti. Erano persone che riuscivano a vedere gli ostacoli per ciò che erano, che avevano l'abilità per affrontarli e la volontà di resistere a un mondo che spesso sfuggiva alla loro comprensione e al loro controllo.

Siamo onesti. Il più delle volte non dobbiamo affrontare delle situazioni terribili che non possiamo fare altro che sopportare, ma siamo alle prese con difficoltà minime o condizioni non del tutto favorevoli. Oppure stiamo cercando di realizzare qualcosa di davvero complesso e ci accorgiamo di essere superati, stanchi o senza idee. Ebbene, pure in questo caso il principio resta valido.

Capovolgete l'ostacolo. Trovate dei lati positivi. Usateli come carburante. È semplice. Ma semplice, ovviamente, non vuol dire facile. Questo non è un testo che parla di ottimismo in modo vago e affettato. Non è un libro che vi incoraggia a fingere che una certa situazione non sia pessima o a porgere l’altra guancia quando è evidente che siete stati fregati.

Non è uno di quei libri infarciti di saggezza popolare o di proverbi simpatici ma totalmente inutili.

Non si tratta neppure di una ricerca accademica o di una storia dello stoicismo. Ci sono già tantissimi libri sull'argomento, molti dei quali scritti dai più grandi e famosi intellettuali mai esistiti. Non ha senso riscrivere quanto già scritto: andate a leggere gli originali.

Non esiste testo filosofico più accessibile degli scritti degli stoici. Si direbbe quasi che siano stati scritti l’anno scorso, anziché il millennio scorso. Tuttavia, ho fatto del mio meglio per raccogliere, comprendere e, infine, pubblicare gli insegnamenti e le tecniche degli stoici.

La filosofia antica non si è mai occupata più di tanto di questioni come l’autenticità o l’originalità: tutti gli scrittori facevano il possibile per riportare e divulgare la saggezza dei grandi, così come veniva tramandata in libri, diari, canzoni, poesie e storie e come era venuta perfezionandosi nel crogiolo dell'esperienza umana nel corso di migliaia di anni.

Questo libro condivide con voi questa saggezza collettiva per aiutarvi a realizzare l’obiettivo sempre più urgente che ci accomuna tutti: abbattere tutti gli ostacoli. Ostacoli mentali. Ostacoli fisici. Ostacoli emotivi. Ostacoli immaginari.

Ogni giorno ci ritroviamo ad affrontare degli ostacoli, e la società, nel suo complesso, ne risulta paralizzata. Se questo libro riuscisse anche solo a rendere la gestione e il superamento degli ostacoli un po’ più facile, sarebbe già tanto.

Tuttavia, l’obiettivo che mi sono prefissato va persino oltre: voglio spiegarvi come trasformare ogni ostacolo in un vantaggio. Le difficoltà in opportunità.

Per questo motivo, sarà un libro ricco di lucido pragmatismo e di aneddoti storici sull’arte della tenacia implacabile e dell’infaticabile ingegno. Questo testo vi mostrerà come riuscire a sbloccarvi, a rimettervi in piedi e a scatenare la vostra energia; come prendere i tanti eventi negativi della vita e trasformarli in 2 eventi positivi o, quantomeno, come trarne il massimo beneficio; vi insegnerà come rubare un po' di fortuna alla sfortuna.

Questo libro non insegna come convincersi che la situazione non sia così negativa, ma come costringersi a considerarla positiva, e vederla come un'opportunità per scoprire nuovi appigli grazie a cui andare oltre o in una direzione migliore. Non spiega come “essere positivi”, ma come essere sempre creativi e opportunistici.

Il punto non è dire: “La situazione non è poi così negativa”. Ma dire: “Posso renderla positiva”. È possibile farlo! Lo si è fatto in passato e lo si fa anche ora. Ogni singolo giorno. È questo il potere che vi darà questo libro.

 

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Gli ostacoli lungo il cammino

C'è una vecchia storia zen su un re il cui popolo era diventato debole e viziato. Insoddisfatto della situazione, il re sperava di dare una lezione ai suoi sudditi. Il suo piano era molto semplice: avrebbe messo un grosso masso al centro della strada principale, bloccando completamente l’ingresso alla città, e poi si sarebbe nascosto nelle vicinanze per osservare le loro reazioni.

Come avrebbero reagito? Si sarebbero uniti per rimuoverlo? O si sarebbero demoralizzati, avrebbero rinunciato all’impresa e sarebbero tornati a casa? Con crescente disappunto, il re vide i sudditi avvicinarsi all’ostacolo e tornare indietro, uno dopo l’altro.

Oppure, nel migliore dei casi, li vide fare qualche debole tentativo prima di arrendersi. Molti protestarono apertamente, maledissero il re o la cattiva sorte o si lamentarono del disagio, ma nessuno riuscì a fare niente in proposito.

Dopo qualche giorno arrivò in città un contadino solitario. Non tornò indietro ma, al contrario, si sforzò, ancora e ancora, nel tentativo di rimuovere il masso. A un certo punto ebbe un'idea: si addentrò nei boschi circostanti per cercare qualcosa da usare come leva. Infine, fece ritorno con un grosso ramo che aveva trasformato in una leva e lo usò per spostare la grande roccia dalla strada. Sotto la roccia c'erano una borsa di monete d’oro e un biglietto del re, che recitava: l'ostacolo lungo il percorso diventa il percorso.

 

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Non dimenticate mai che in ogni ostacolo si cela l'opportunità di migliorare la nostra condizione. Cosa vi blocca? Un problema fisico? La stazza. La razza. La disabilità. Il denaro. La distanza. Un problema mentale? La paura. L'incertezza. L'inesperienza. Il pregiudizio. Forse le persone non vi prendono sul serio. O forse pensate di essere troppo vecchi. Forse non avete abbastanza aiuti o non disponete di risorse adeguate. Forse leggi o regolamenti limitano le vostre possibilità. O forse lo fanno i vostri vincoli. O i falsi obiettivi e l’insicurezza.

Qualunque cosa sia, eccovi qui. Eccoci tutti qui. E... Questi sono ostacoli. Lo so. Nessuno lo nega.

Tuttavia, pensate a tutti quelli che vi hanno preceduto. Atleti di piccola taglia. Piloti con difficoltà visive. Sognatori in anticipo sui tempi. Membri di questa o quella razza. Emarginati, dislessici, bastardi, immigrati, nuovi ricchi, tradizionalisti, credenti, sognatori. Oppure pensate a tutte quelle persone che venivano dal nulla o, ancora peggio, da luoghi in cui la loro stessa vita era minacciata quotidianamente. Cos'è successo a tutte queste persone?

Beh, in troppi hanno rinunciato. Ma alcuni non lo hanno fatto. Hanno vissuto la necessità di essere “due volte più bravi” come una sfida. Si sono allenati più duramente. Hanno cercato scorciatoie e punti deboli. Hanno trovato degli alleati fra i volti ostili.

Hanno subito qualche batosta. Per loro ogni cosa era un ostacolo da capovolgere. E quindi? In tutti quegli ostacoli si celava un'opportunità. E quelle persone hanno saputo coglierla. Sono riuscite a trasformarla in qualcosa di speciale.

Possiamo imparare da loro.

Data di Pubblicazione: 4 novembre 2022

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