SPIRITUALITÀ ED ESOTERISMO

L'Importanza della Meditazione Occulta

Lettere sulla Meditazione Occulta - Alice Bailey - Speciale

Affronta i segreti della meditazione, i suoi benefici e come possa elevarti alle alte vette della coscienza, leggendo l'anteprima del libro di Alice A. Bailey.

L'Importanza della Meditazione Occulta

3 giugno 1920

Stamane vi darò altri pensieri sul tema della meditazione; essi in parte riguarderanno quanto vi ho detto ieri e il 16 del mese scorso. La meditazione ha per scopo fondamentale di favorire il prodursi dell’allineamento e così permettere il contatto con il Sé superiore; donde la sua istituzione. Per meglio chiarire vorrei studiare quest'argomento suddividendolo nei punti seguenti:

  • L'importanza della meditazione.
  • Argomenti da considerare quando si assegna una meditazione.
  • L'uso della Parola Sacra in meditazione.
  • Pericoli da evitare in meditazione.
  • Uso di formule in meditazione.
  • Uso di colore e suono in meditazione.
  • Accesso ai Maestri per suo mezzo.
  • Future scuole di meditazione.
  • Purificazione dei veicoli.
  • La vita exoterica di servizio.

Prendiamo oggi a considerazione il primo punto; cosa rende importante la meditazione? L'accentuare l’importanza della meditazione segue naturalmente la realizzazione da parte dello studente dell’assoluta necessità del dominio dell’Ego sulla personalità.

 

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L'uomo ora è occupato in molte ricerche e per la forza delle circostanze è polarizzato interamente nel sé inferiore, sia nel corpo emotivo che in quello mentale. Faccio notare un punto interessante: finché la polarizzazione è puramente fisica o puramente emotiva, non si sente alcun bisogno di meditare.

Anche quando il corpo mentale è attivo nessun impulso sorge finché l’uomo non sia passato attraverso molti cambiamenti e molte vite, abbia gustato il calice del dolore e della gioia in molte incarnazioni, abbia scandagliato le profondità dell’esistenza vissuta solo per il sé inferiore e l'abbia trovata insoddisfacente.

Allora comincia a rivolgere il pensiero ad altre cose, ad aspirare a ciò che è ignoto, a realizzare e sentire entro di sé le paia di opposti e contattare nella sua coscienza possibilità e ideali fino allora insperati. È pervenuto al successo, alla popolarità ed è molto dotato, ma non sa che farsene.

L'anelito interiore persiste sempre finché il dolore è così insostenibile che il desiderio di espandersi ed elevarsi, di accertarsi di qualcosa e di qualcuno che stanno oltre ha ragione di ogni ostacolo. L'uomo comincia a volgersi all’interno ed a cercare la sorgente da cui è emanato.

Comincia allora a meditare, a ponderare, ad intensificare la vibrazione fintanto che, con il passare del tempo, raccoglie i frutti del suo meditare.

 

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La meditazione ha quattro effetti

  1. Rende capace l'uomo di venire a contatto dell’Ego e di allineare i tre corpi interiori.
  2. Pone l’uomo in uno stato d’equilibrio, né completamente ricettivo e negativo, né del tutto positivo, ma in un punto bilanciato. Così si offre all'Ego, e più tardi al Maestro, l'opportunità di turbare quella condizione d’equilibrio e di intonare la vibrazione quiescente ad una nota più elevata di prima, di causare una nuova e più alta frequenza vibratoria della coscienza e lanciarla (se così posso dire) nella periferia del triplice Spirito. Grazie a questa pratica costante l’intero punto d’equilibrio si eleva gradualmente, finché giunge il momento in cui il punto inferiore d'attrazione nell’oscillare e nell’adattarsi non è il fisico, non tocca l’emotivo, non sfiora il mentale (anche il corpo causale sfugge) e l’uomo è polarizzato d'ora in poi nella coscienza spirituale. Ciò segna la quarta iniziazione dopo la quale l’Adepto si costruisce un corpo di manifestazione, una libera creazione; nulla esiste in lui che chieda l’oggettivarsi di un corpo da usare nei tre mondi ed evoluto secondo la Legge delle Cause.
  3. Stabilizza le vibrazioni inferiori nei sottopiani del piano emotivo e mentale. Inizia l’opera di intonare il sé alla vibrazione del terzo sottopiano di ciascuno dei tre piani inferiori, fintanto che esso sia dominato. Ora va sincronizzato il secondo sottopiano. Un uomo raggiunge in questo ciclo il punto di conseguimento personale quando ha la capacità di vibrare e muoversi consciamente nel quarto sottopiano. Possiamo dire che il quarto sottopiano dei piani fisico, emotivo e mentale (quando siano dominati, allineati e operanti simultaneamente nella medesima incarnazione) è il piano della personalità perfezionata, nel senso concreto del termine e dal punto di vista inferiore. Quella particolare incarnazione sarà una nella quale l’uomo raggiungerà la più alta espressione del sé inferiore: fisicamente perfetto, emotivamente vibrante e mentalmente gigantesco. A ciò succede l’inizio del trasferimento a una vibrazione superiore, l'elevazione fino al Sé superiore e l’intonarsi della personalità, o la terza maggiore, alla quinta dominante dell'Ego.
  4. Favorisce il trasferimento della polarizzazione da uno degli atomi permanenti della personalità al corrispondente atomo nella Triade spirituale. In seguito chiarirò meglio questo argomento.

Può facilmente dunque vedersi la natura essenziale della meditazione e la sua saggia, diligente e seria pratica.

 

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Ben presto, dopo aver raggiunto ciò che di più elevato può offrire la natura inferiore, l’uomo comincia a meditare. I suoi tentativi sono dapprima disordinati e a volte trascorrono parecchie incarnazioni nelle quali il Sé superiore si limita a costringerlo a pensare e a meditare seriamente solo in occorrenze rare e distanti nel tempo.

Più di frequente si presenta l'occasione di ritrarsi interiormente, finché sorgono alcune vite dedicate alla meditazione ed aspirazioni mistiche, che generalmente culminano in una vita interamente devoluta a ciò. Essa segna il punto di massima aspirazione emotiva prescindendo dall’applicazione scientifica della legge tramite il corpo mentale.

Queste leggi governano la vera meditazione occulta. Alle spalle di ciascuno di voi che lavorate in modo definito sotto uno dei Maestri stanno due vite culminanti: la vita dell’apoteosi mondana e quella della più intensa meditazione nella direzione mistica o emotivo-intuitiva.

Quest'ultima è stata spesa in un monastero o in un convento dell'Europa centrale da coloro che sono legati al Maestro Gesù e ai suoi discepoli, oppure in India, nel Tibet o in Cina dagli allievi del Maestro M. o del Maestro K.H.

Per tutti voi ora giunge la serie più importante di vite per le quali i precedenti punti culminanti furono solo mezzi preparatori. Per coloro che sono sul Sentiero, nelle vite del prossimo futuro verrà il conseguimento finale per mezzo della prescritta meditazione occulta, basata sulla legge.

Alcuni vi perverranno in questa vita o nella prossima; altri fra non molte. Per qualcuno il futuro serba il conseguimento del metodo mistico, che sarà poi la base di quello occulto o mentale.

 

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Argomenti da considerare quando si assegna una Meditazione Occulta

4 giugno 1920

Abbiamo trattato dell'importanza della meditazione e ho suggerito alla vostra attenzione quattro ragioni, fra le molte, per cui quella pratica dovrebbe essere seguita. Ora che la meditazione è praticata da molti di voi senza la guida di un istruttore in contatto personale sul piano fisico, è stato impossibile fare di più che formulare un piano per la pratica che contenga gli elementi di sicurezza e di universalità.

Quando è presente un istruttore, si possono seguire pratiche differenziate adatte al temperamento dell'allievo e dotate di attributi tali da rendere quella particolare meditazione la linea di minor resistenza dal cervello fisico della personalità al corpo causale.

Nel formulare metodi di meditazione si devono considerare alcuni fattori, li elencherò qui appresso. Non cerco di darvi schemi e metodi da seguire. Indico solo i principi sottostanti che guidano l'insegnante nella scelte del metodo adatto all'allievo. In seguito, quando l'istruttore giungerà e l’applicazione scientifica del metodo all'individuo sarà dimostrata, potrete vedere se le regole qui esposte sono o non sono fondamentali.

Fondamenti e principi sono tutto ciò che cerco di indicare. Metodo e dettaglio vanno elaborati usando la discriminazione, l’esperienza, il coraggio e la perseveranza.

I fattori che un istruttore deve considerare quando assegna una meditazione sono sei, se ci limitiamo a quelli principali. Essi sono:

  1. Il raggio dell’Ego o Sé superiore dell'allievo
  2. Il raggio della personalità o sé inferiore
  3. Le condizioni karmiche della triplice natura inferiore
  4. Le condizioni del corpo causale
  5. La necessità immediata del momento e la sua disponibilità dell'allievo
  6. I gruppi, interiori ed esteriori, con i quali sia affiliato

 

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Il Raggio del Sé superiore

Il raggio su cui si trova il corpo causale di un uomo, il raggio egoico, dovrebbe determinare il tipo di meditazione. Ogni raggio richiede un metodo diverso di approccio, poiché lo scopo di ogni meditazione è l'unione con il divino. A questo stadio è l'unione con la Triade spirituale, il cui riflesso inferiore è sul piano mentale. Chiarirò brevemente:

Quando il raggio egoico è quello detto del Potere il metodo di approccio deve essere l'applicazione della volontà in forma dinamica ai veicoli inferiori; è per lo più ciò che potremmo definire un conseguimento ottenuto con una focalizzazione intensa, una terribile singolarità d'intento che inibisce ogni impedimento e letteralmente forza un canale, confluendo così nella Triade.

Se il raggio egoico è il secondo o di Amore Saggezza, il sentiero di minor resistenza corre lungo la linea dell'espansione, dell’inclusione graduale. Non è tanto uno spingersi avanti, quanto un graduale espandersi dal centro inferiore a includere l’ambiente, le circostanze, le anime associate e i gruppi affiliati di allievi di qualche Maestro, finché non siano tutti inclusi nella coscienza.

Giunta alla perfezione, quest’espansione produce la disintegrazione finale del corpo causale, alla quarta iniziazione.

Nel primo caso, conseguimento secondo il Raggio di Potere, la spinta in avanti e lo sforzo verso l’alto conducono a un risultato analogo; il canale aperto consente un flusso discendente di forza o di fuoco dallo Spirito e il corpo causale col tempo viene ugualmente distrutto.

Se il raggio egoico è quello dell'Amore-Saggezza, o secondo raggio, il sentiero di minore resistenza è quello che asseconda l'espansione, la graduale inclusione. Non è tanto uno spingersi innanzi né l'espansione graduale, quanto l’adattamento sistematico di ogni conoscenza e di ogni mezzo al fine cui si tende.

È infatti il processo di utilizzo dei molti ad uso dell'uno; è piuttosto l'accumulo del materiale e della qualità necessari per aiutare il mondo e l’ammassare informazioni mediante l’amore e la discriminazione che alla fine causano la disintegrazione del corpo causale.

 

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In questi “Raggi di Aspetto” o di divina espressione, se così posso dire, la distruzione è compiuta, nel primo caso, dall’ampliarsi del canale dovuto al potere propulsivo della volontà; nel secondo caso dall’espansione dell'uovo aurico inferiore, il corpo causale, grazie all’inclusività del raggio sintetico di Amore-Saggezza; e dal fratturarsi della periferia del corpo causale nel terzo caso, dovuto alla facoltà di accumulare ed assorbire sistematicamente propria del raggio dell'adattabilità.

Tutti e tre questi metodi diversi hanno lo stesso di risultato, e sono infondo tutti forme di un solo grande metodo impiegato nell'evoluzione, il metodo dell'amore o saggezza, meta di ogni sforzo nell'attuale sistema solare. Infatti la volontà impelle l'uomo verso la perfezione, per mezzo della realizzazione di ciò che è Superiore, e produce il servizio del potere tramite amore attivo.

E l'aspetto saggezza o amore spinge l'uomo alla perfezione per via del realizzare la sua unità con tutto ciò che respira, originando servizio di amore tramite amore attivo. Ed inoltre, l'aspetto attività urge l'uomo verso la perfezione tramite l'utilizzare ogni cosa a servizio dell'uomo; dapprima usando ogni cosa per se stesso, poi, gradualmente, per la famiglia, per tutti coloro che egli ama personalmente, per tutti coloro che con lui sono associati, e così via, finché tutto è utilizzato al servizio dell'umanità.

Quando il raggio egoico è quello, attributivo, della Armonia, il quarto raggio, il metodo sarà quello della realizzazione interiore della bellezza e dell’armonia; la distruzione del corpo causale è dovuta alla conoscenza del suono e del colore e all’effetto dirompente del suono.

È il processo che conduce alla realizzazione delle note e dei toni del sistema solare, degli individui, e lo sforzo di armonizzare la propria nota egoica con quella altrui. Quando la nota egoica risuona in armonia con altri ego, ne risulta la distruzione del corpo causale, la dissociazione da ciò che è inferiore e il conseguimento della perfezione.

Gli esponenti di quarto raggio evolvono con la musica, il ritmo e la pittura: si ritraggono interiormente per comprendere il lato vita della forma. La sua manifestazione esterna nel mondo avviene per il tramite di ciò che diciamo arte.

I grandi pittori e i sommi musici in molti casi giungono alle meta seguendo tale via.

Data di Pubblicazione: 25 luglio 2022

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