ALIMENTAZIONE   |   Tempo di Lettura: 7 min

Curcuma: non solo spezia

La curcuma non è solo una spezia orientale per uso alimentare; la curcuma è utilizzata da migliaia di anni dalla medicina ayurvedica per le sue proprietà depurative, antiinfiammatorie, antiossidanti.

Curcuma e India

Chi non ha, tra i propri progetti futuri, una vacanza da sogno? Mancano pochi giorni all’inizio di un nuovo anno e magari, un viaggio in India potrebbe rientrare nella lista dei buoni propositi! 

Perché proprio l’India? Perché l’India non è solo un Paese dell’Asia meridionale: l’India è un mondo a parte, antico, che conserva millenni di storia, arte e cultura. Un viaggio in India è un viaggio multisensoriale, fatto di colori (delle stoffe variopinte e delle sculture dei templi indù), di suoni (delle campanelle dei monasteri di montagna o del traffico della città), di odori e di sapori delle spezie (come la curcuma). 

La curcuma è l’ingrediente fondamentale del curry (o Masala), grazie al quale si ottiene non solo il caratteristico colore giallo-ocra, ma anche un’infinità di benefici.

Il curry è un composto speziale ottenuto dal pestaggio con mortaio, di diversi ingredienti.  Nella preparazione del Masala non esiste una sola ricetta esatta, ma a seconda delle regioni, ogni famiglia indiana possiede la propria variante; la curcuma è l’unico ingrediente che non manca mai.

 

La pianta della curcuma

La curcuma appartiene alla stessa famiglia delle Zingiberaceae: la stessa dello zenzero (infatti è conosciuta anche come “zafferano delle Indie”) e del cardamomo. La curcuma è una pianta spontanea perenne, che cresce tutto l’anno e può arrivare ad un metro di altezza. Facilmente riconoscibile, le foglie sono larghe e i fiori grandi e gialli; la spezia della curcuma è ottenuta dalla polverizzazione della radice e del rizoma: parte del fusto orizzontale, allungato e rigonfio, da cui si dipartono le radici, le gemme e le foglie, responsabile della caratteristica colorazione giallastra.

Proprio per le sue proprietà coloranti, la curcuma, in passato, veniva spesso utilizzata per tingere i tessuti, come le tuniche dei monaci buddisti; oggi, è utilizzato come colorante per bevande, prodotti da forno, biscotti etc.: è codificata nelle etichette dalla sigla E100.

La curcuma cresce in Asia, India, Malesia e Cina; si suppone, però, che i primi a scoprirla, in ambito medico, siano stati i greci, che ne fanno menzione in un libro di medicina, Paracelso, in cui viene consigliata per chi soffre di problemi epatici.

Esistono circa ottanta specie di curcuma, ma quella più utilizzata e conosciuta e la curcuma longa o domestica.

 

Principi attivi della curcuma

Gli oli essenziali di canfora, cineolo, turmerone e la curcumina (un flavonoide) sono i principi attivi più importanti; studi recenti hanno dimostrato le proprietà antitumorali, antiossidanti, disintossicanti e antiinfiammatori della curcumina.

Oltre agli oli essenziali e al flavonoide, la curcuma possiede altre sostanze benefiche per il nostro organismo:

  • Vitamine: vitamine C, B6, B2 o riboflavina, B3 o niacina, J o colina

  • Coloranti: curcuminoidi

  • Sali minerali: rame, potassio, ferro e manganese

  • Fibre

  • Amido

  • Polifenoli 

 

La curcuma aiuta la digestione

Grazie agli oli essenziali e alla curcumina, la curcuma può essere utilizzata nel trattamento dei disturbi gastrointestinali: colite, dispepsia, diarrea, gastrite, gonfiori, nausea, infiammazioni dell’apparato digerente; facilita la digestione, promuove la sintesi e l’eliminazione della bile (azione coloretica), favorisce la rimozione delle tossine (azione depurativa) e lo smaltimento dei grassi in eccesso, riducendo il livello di colesterolo nel sangue. Per la sua azione carminativa e antispastica, la curcuma è un toccasana per chi soffre di meteorismo e flatulenza.

 

L’azione antinfiammatoria della curcuma

La curcumina svolge anche un’azione antinfiammatoria, contro dolori articolari e influenzali; lenisce le infiammazioni sia croniche che acute, non solo a livello articolare, ma anche digestivo, respiratorio, intestinale, cutaneo.  Alcuni ricercatori ne stanno studiando il possibile utilizzo nel trattamento reumatoide al posto dei FANS (antinfiammatori sintetici), che, al contrario della spezia gialla, provocano evidenti effetti collaterali allo stomaco e al sistema nervoso.

 

La curcuma come antibatterico

Non solo antibatterica ma anche antifungina, la curcuma contrasta i batteri esterni e la proliferazione di alcuni funghi patogeni. Scienziati statunitensi hanno scoperto che questa spezia sarebbe utile nel contrastare il patogeno della tubercolosi: malattia che sembrava debellata, ma che ha segnato un inaspettato ritorno negli Stati Uniti e nel resto del mondo occidentale.

 

Proprietà antiossidante della curcuma

Questa spezia è in grado di ridurre lo stress ossidativo; la curcuma è stata classificata tra gli alimenti più antiossidanti, alla pari della vitamina E, C, e della superossido dismutasi: contrasta l’azione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cutaneo e della degradazione delle cellule che compongono il nostro organismo.

 

Effetto antitumorale della curcuma 

La curcuma sembrerebbe bloccare il progredire delle cellule tumorali, in particolare contrasterebbe l’insorgere della leucemia, e i tumori che colpiscono il colon, la prostata, la bocca, i polmoni, il fegato, i reni e le mammelle. Le nuove teorie mediche e i dato statistici reali, raccolti su un campione della popolazione orientale, indicano che in India, o nelle regioni in cui la curcuma è ampiamente usata nella dieta alimentare, l’incidenza dei tumori, comuni e diffusi in tutto l’occidente, è, al contrario, molto bassa.

 

La curcuma è cicatrizzante

Per un uso topico, il rizoma fresco, pestato o tagliato a fette, può essere applicato su ferite, eritemi, morsi di insetti: il sollievo è pressoché immediato; se applicato sopra a infezioni dermatologiche come acne, psoriasi e micosi, la curcuma ha un effetto sebo regolatore e lenitivo.

 

La curcuma e il morbo di Alzheimer

La spezia, grazie ai suoi composti, riuscirebbe a bloccare le proteine beta-amiloidi responsabili della comparsa di patologie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer. I ricercatori hanno sperimentato l’effetto delle due molecole attive principali della curcuma (turmerone aromatico e curcumina), sulle cellule di un cervello adulto, le NSC, affette dal morbo. Il risultato è stato sorprendente: queste sostanze, contenute nel curry, sembrerebbero ritardare la formazione delle placche celebrali caratteristiche del morbo, che causano la perdita delle funzioni cognitive e fisiche della persona affetta.

 

La curcuma è un protettore cardiovascolare

La spezia fluidifica il sangue e contrasta al tempo stesso l’aggregazione piastrinica, esercitando un effetto preventivo su patologie cardiovascolari. Non solo migliora la circolazione ma aiuta anche a regolare il colesterolo e protegge da infarti.

 

 

Controindicazioni

Non esistono delle particolari controindicazioni per quanto riguardo l’uso della curcuma, ma in dosi eccessive, potrebbe provocare degli effetti collaterali come nausea o acidità gastrica. 

Se ne sconsiglia l’uso a tutti coloro che soffrono di calcoli (ad esempi calcoli renali), poiché la curcuma stimola la secrezione degli acidi biliari.

 Se da una parte la curcuma dovrebbe essere consumata durante la gravidanza, poiché sembra sviluppare i recettori del gusto e dell’olfatto del feto, d’altra parte, andrebbe evitata durante l’allattamento. Per ogni dubbio è sempre buona norma consultare il proprio medico curante.

 

Dove trovare la curcuma

In commercio si può trovare il rizoma fresco biologico, la polvere, gli integratori, le tisane e gli oli essenziali (anch’essi di origine biologica)

Consigli per l'acquisto: il rizoma fresco deve essere conservato in frigorifero e consumato in breve tempo, poiché perde le sue proprietà molto velocemente; la polvere di curcuma si conserva per un periodo maggiore, se posta in un barattolo di vetro scuro, in un luogo al riparo della luce del sole e dall’umidità.

 

Curiosità

La curcuma è considerata un portafortuna in India e le spose indiane ne portano al collo un piccolo pezzo il giorno del matrimonio. 

Apprezzata anche in cosmetica, le donne orientali usano spalmare sul viso polvere di curcuma perchè ritenuta anti-macchia e anti-rughe.

 

 

 

 

Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017

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