SPIRITUALITÀ ED ESOTERISMO   |   Tempo di Lettura: 10 min

La Legge di Assunzione - La Nuova Via per Autorealizzarsi

La Legge di Assunzione - Francesco Giacovazzo - Speciale

Scopri la Legge di Assunzione, il nuovo metodo per autorealizzarsi che sostituirà la Legge dell'Attrazione, leggendo il nuovo libro di Francesco Giacovazzo.

La Legge di Assunzione - La Nuova Via per Autorealizzarsi

Più forte della felicità

I sogni non si avverano e i desideri non si esaudiscono ma tu puoi avere tutto ciò che sei in grado di accettare.

L'Avere è proporzionato all’Essere; è il suo riflesso nello spazio.

Puoi avere solo ciò che sei.

Nel desiderio è implicita la mancanza di ciò che chiedi e quella mancanza è la vibrazione che trasmetti all'universo.

Sii grato qualsiasi cosa accada e ti accadrà tutto ciò per cui essere grato.

Questa è la Legge.

 

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Avevo scritto queste parole nel 2018, nel mio libro "I quattro stadi del Risveglio" e da allora molte cose sono cambiate.

Mai come prima, queste parole mi hanno messo alla prova e continuano a farlo ancora adesso. Per fortuna.

All'epoca ero convinto di aver scoperto il segreto del "Segreto", ossia la facoltà di manifestare la mia realtà personale secondo le aspirazioni della mia anima.

Conoscevo le leggi, le regole e le tecniche possibili e ho visto succedere a me e a chi mi stava intorno tantissime cose interessanti.

Ma sentivo che c'era qualcosa che non andava. Certo mi ero premunito in quel libro di scrivere che oltre questo livello di consapevolezza che ho chiamato Il Mago, vi fosse un altro stadio dove, abdicando ai nostri desideri, imparando ad amare ciò che si ha, riconoscendo l'abbondanza nell’universo e la perfezione in ciò che ci capita, si raggiunge la vera felicità.

Già, la felicità. Perché in fondo tutti noi cerchiamo la felicità. Dietro a tutti i nostri desideri c'è sempre implicita la ricerca di una felicità senza riserve.

Se aveste la possibilità di poter scegliere tra la realizzazione di tutti i vostri desideri e la vera Felicità, non ho dubbi che tutti scegliereste per la seconda. Tutti, tranne io che mi sono chiesto: perché non avere tutti e due?

Alt. "Ma tu non hai scritto che i desideri non si avverano e che Buddha diceva che i desideri sono la causa della nostra infelicità?"

E io ti rispondo che i desideri sono una cosa, desiderare è un'altra.

"Sì, certo. E pensi di uscirtene così?"

Niente affatto. E poi se leggi bene quel libro io ho scritto che: non sono i desideri la causa della nostra infelicità, ma l'attaccamento ai nostri desideri a portarci alla sofferenza.

Ma ne parleremo più approfonditamente più tardi.

Sentite cosa dice Frederick E. Dodson a proposito dei desideri:

"Ciò che chiamiamo "desiderio" è anch'esso un'infiltrazione di una versione parallela di voi che sta già vivendo una determinata realtà. Il desiderio indica due cose: che c'è una separazione tra voi e la versione di voi che sta già vivendo la realtà che desiderate, ma anche che questa versione alternativa probabilmente non è troppo distante.

È impossibile, infatti desiderare qualcosa che non sia già parte di voi. Questa è la bella notizia. Se una certa esperienza non si trovasse già dentro di voi a livello potenziale, non ne avvertireste il desiderio, anzi nemmeno vi verrebbe in mente." [Universi paralleli del Sé, Edizioni Spazio Interiore, Roma, 2016]

 

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In questa dichiarazione c'è un concetto fondamentale che ridefinisce il significato di desiderio: "Se una certa esperienza non si trovasse già dentro di voi a livello potenziale...". Il desiderio diventa così una forza che ci rimanda a qualcosa che già ci appartiene. Puoi desiderare qualcosa che già hai?

Sì, se non lo sai, e, se non lo sai, lo andrai a cercare fuori, nelle cose esterne.

Io credo che la vera felicità consista nel realizzare ciò che profondamente siamo e credo che questo non sia tanto un nostro diritto quanto un nostro dovere.

Abbiamo il diritto e il dovere di realizzare noi stessi e di vivere la versione migliore della nostra vita. E non si tratta tanto di ottenere qualcosa ma di esprimere qualcosa.

Quest'ultima frase è la chiave della vera felicità, quella che poi non ti può togliere nessuno. Perché ciò che puoi ottenere, lo puoi anche perdere ma ciò che sei non può togliertelo nessuno. Puoi togliere tutte le mele da un albero di mele, ma rimarrà sempre un albero di mele.

Una volta compresi quali sono i nostri veri desideri e cos'è la vera felicità non ci sono più limiti, ostacoli, credenze limitanti, karma: tu puoi essere e avere tutto ciò che esprime la tua felicità.

Sì, è proprio così. In questo libro scoprirai i sette principi con cui realizzare te stesso e il vero successo, inteso come la capacità di sentire pace e felicità adesso mentre si stanno concretizzando le tue aspirazioni.

Ti piace questa definizione di successo? A me la parola "successo" non tanto mi garba. È un participio passato e indica qualcosa che è già finito.

La felicità deve essere qualcosa che succede sempre a prescindere dalle condizioni esterne.

C'è qualcosa di più forte della felicità e ha le seguenti caratteristiche: la pace e un senso di completezza.

Noi possiamo vivere per sempre nella pace e nella gioia e avere tutto quello che conferma ed esterna questa felicità. Possiamo avere il vero successo senza mai perderlo.

È qui che mi interessa arrivare ed è qui che andremo insieme.

 

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Il trucco del diavolo

Mi guarda senza più parlare. I suoi occhi sono sul punto di scoppiare in un pianto torrenziale, ma la sua dignità è più forte. Anche se siamo distanti un migliaio di chilometri potevo sentire il suo respiro veloce. Siamo collegati su Skype e credevo che questo potesse paradossalmente agevolare il suo imbarazzo.

Cecilia mi ha contattato su Messenger qualche giorno prima per una consulenza privata. Ha letto i miei libri e si è convinta che ci sia dentro di lei una memoria cellulare che sta sabotando il suo successo.

Donna in carriera, madre di due bambine. Oltre a occuparsi dell'albergo di suo marito come responsabile marketing, ha un'associazione culturale con cui organizza seminari di crescita personale e spirituale. Mi dice che da quando c'è la pandemia le cose stanno andando male sia per la sua associazione che per l'albergo. Lei ce la sta mettendo tutta ma sembra non funzionare. Anche il rapporto con suo marito ne sta risentendo.

Mi elenca tutti gli autori e i seminari che aveva fatto. Molti di quegli scrittori io non li ho mai conosciuti nonostante abbia letto i loro libri. Mi chiedo che ci fai qui con me.

Dice che nel mio penultimo libro? parlo di come smagnetizzare le memorie emozionali senza per forza conoscere l’episodio che le ha create e lei sente che c'è qualcosa che la sta bloccando e la fa sentire sbagliata.

Iniziamo a lavorarci. C'è questo senso di "essere sbagliata" che non mi convince.

Durante il lavoro le chiedo senza pensarci: "Ma tu cosa vorresti adesso?".

"Poter riprendere a fare le conferenze nella mia associazione e farmi un viaggio con la mia migliore amica, magari andare a farmi un bel seminario di una settimana, di quelli che quando esci ti senti un'altra persona perché hai conosciuto tanta di quella gente nuova che ti sembra di iniziare una nuova Vita."

"Bene", le rispondo. "Allora possiamo chiudere. Perché se è questo quello che vuoi e che credi possa farti sentire appagata, io non posso aiutarti e nemmeno il tuo amato Yogananda riuscirebbe a far sparire una pandemia in una settimana e permetterti di farti viaggiare e fare conferenze dal vivo."

"Senti, questa della pandemia per me è tutta una stronzata. È un modo per..."

La interrompo. "Che cos'è che veramente vuoi?"

"Te l'ho detto. Voglio sentirmi realizzata. Io l'anno scorso ero sul punto di realizzare il mio più grande sogno, aprire una università dello Spirito e della Mente dove poter studiare tutte le cose di cui parli nei tuoi libri. Lo so che ho qualcosa di grande da realizzare, che posso fare qualcosa di grande per gli altri."

"E questo come ti fa sentire?"

"Adesso agitata, ma prima, dico prima di tutto questo casino, ero eccitata al solo pensiero di aver trovato dei soci, persone che hanno sposato questa idea."

"Quindi se questa cosa non si realizza tu hai fallito la tua missione, giusto?"

"Non mi ci far pensare. Direi proprio di sì."

 

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"Sai cosa significa la parola “realizzare”? Viene dalla parola “reale”, nell'accezione di “rendersi bene conto”. Di cosa secondo te?"

Non mi risponde.

"Rendersi bene conto di ciò che sei. Un leone è realizzato quando fa il leone. Una rosa è realizzata quando fa la rosa, anche se cresce su un marciapiede invece che in un bel giardino. Una quercia è una ghianda realizzata ovunque si trovi. Qualsiasi cosa succeda tu puoi realizzarti. Non dipende da ciò che ottieni, ma da ciò che esprimi."

"Il talento vuoi dire?"

"Voglio dire che se condizioni la tua felicità a qualcosa che è fuori di te, il fallimento è già impiantato. Hai fatto dei tuoi obiettivi, dei tuoi ideali, la fonte della tua sicurezza e della tua felicità, e quando si fa una cosa del genere l'universo è pronto ad aiutarti in tutti i modi affinché tu ruoti lo sguardo verso di te per ritrovare la vera Fonte."

"Allora secondo te devo rinunciare ai miei sogni, a quella che è la mia missione di vita?"

"No. Devi invertire la causa con l’effetto. Prima realizza te stessa, scopri chi sei, e poi il resto verrà di conseguenza e sarà sempre la cosa giusta. La felicità è la causa, non l’effetto di ciò che si vuole."

Come per tante persone che ho conosciuto — compreso me stesso fino a poco tempo fa -, cerchiamo il segreto per creare la vita dei nostri sogni, ottenere tutto quello che ci farebbe sentire realizzati e felici. Praticamente ottenere ciò che ci manca per sentirci appagati.

Il problema è che quando desideriamo qualcosa stiamo confermando a livello inconscio che quella cosa ci manca e continueremo a fare quel tipo di esperienza.

È un gioco crudele della nostra mente. Appena ti dici o dici: "Voglio essere ricco", ciò che ti stai dicendo effettivamente è: "Adesso sono povero" e questo è uno dei motivi per cui la maggior parte delle tecniche di crescita personale non può funzionare (lo vedremo meglio più avanti).

Sto per rivelarti qualcosa che ti cambierà la vita proprio in questo istante: non ti serve niente di più di ciò che già hai per sentirti adesso, proprio adesso, felice e appagata. Non c'è niente da fare, niente da imparare o da raggiungere. Ti manca solo ciò che non ti stai dando.

Devi semplicemente lasciar emergere ciò che realmente sei, senza fare nessuno sforzo perché sono proprio gli sforzi che fai a impedirti di essere te stessa. Non si tratta di diventare qualcuno, ma di rivelare la tua vera essenza; liberare il tuo potenziale infinito che giace imprigionato dentro di te.

Signori e signore, questa è la fine di tutte le tecniche di auto-miglioramento.

 

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Data di Pubblicazione: 9 maggio 2022

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