Ti è mai successo di vivere coincidenze e sincronicità? Scopri l'esistenza di queste ed altre doti psichiche leggendo l'anteprima del libro di Karen Frazier.
- Messaggi e informazioni intuitive dall'Universo
- Coincidenze, sincronicità e altri eventi significativi
- Una nuova casa un po' particolare
- Una bambina fantasiosa e i suoi amici immaginari
- Ascolta i tuoi veri desideri e affidati ai tuoi doni intuitivi
- L'abilità psichica come una via per riscoprire pace, gioia e conforto
Messaggi e informazioni intuitive dall'Universo
Ѐ il 2 aprile del 1982, e frequento l'ultimo anno delle superiori.
Le vacanze di primavera stanno per iniziare, e i miei genitori hanno già caricato in macchina i bagagli: il mattino seguente, partiremo per un viaggio di famiglia a San Francisco. Non riesco a dormire, eccitata al pensiero dell’imminente viaggio in California, ma all improvviso la mia gioia viene bruscamente interrotta da una sensazione di minaccia.
Uno dei miei amici più cari, Dan, fa capolino nella mia mente.
Mi giro e mi rigiro per tutta la notte, tormentata da incubi di cui Dan è il protagonista. Al risveglio, i miei genitori si siedono accanto a me per darmi la terribile notizia: nella notte, Dan è stato ucciso da un automobilista ubriaco che lo ha travolto sul ciglio della strada, mentre cambiava la ruota di un amico.
Ѐ la primavera del 1984, sono una matricola della Eastern Washington University e vivo allo studentato.
Un giorno, mentre esco dall’ascensore del dormitorio, mi sento travolgere da un'ondata di panico. L'immagine del mio ragazzo delle superiori, David, appare all’improvviso nella mia mente. Da quando sono partita per l'università, in autunno, abbiamo perso i contatti, e in questi mesi ho pensato a lui raramente. Strano, quindi, che mi torni in mente associato con questa inattesa e apparentemente irragionevole sensazione d’ansia e di paura.
Cerco di scacciarla dalla mente e proseguo con le mie attività quotidiane: dopotutto, è un caldo e soleggiato sabato, e ho grossi progetti per il fine settimana.
Ma il terrore continua a ripresentarsi, sempre accompagnato dal pensiero di David. Alla fine, nel primo pomeriggio, sono talmente presa da questi pensieri che decido di chiamarlo. Ѐ la prima volta che ci sentiamo da mesi.
«So che può sembrarti strano», gli dico. «Ma è tutto il giorno che ho questa sensazione, e ho bisogno di chiedertelo: stasera per caso devi uscire in macchina?». Con mia enorme sorpresa, la risposta di David è affermativa: «Devo andare in macchina a Seattle per un concerto», mi spiega.
Ѐ un viaggio di 145 km lungo la I-5, dalla nostra città a Seattle — un percorso che ho fatto anch’io molte volte — ma mentre ascolto le parole di David, un’altra ondata di panico mi travolge. «Non andare», lo imploro. «Penso che non dovresti proprio andare. Non so il perché, ma non guidare fino a Seattle questa sera. Per favore, non farlo». Mi accorgo di supplicare, ma non mi importa.
Sono così sopraffatta dall’urgenza di dissuaderlo che non riesco a controllarmi. Devo insistere parecchio, perché non sono in grado di spiegare a David il motivo delle mie sensazioni, ma alla fine cede e decide di rimanere a casa, rinunciando ai suoi piani. Quella sera, sulla I-5, si verifica un terribile tamponamento a catena, proprio nelle ore in cui David sarebbe transitato nella zona.
Coincidenze, sincronicità e altri eventi significativi
Ѐ il 1994 e vivo a Silverdale, Washington, sulla penisola di Kitsap. Mentre cucino dei piatti per gli amici che mi raggiungeranno a cena, provo un'inattesa, profonda tristezza. Nella mente, vedo apparire la mia amatissima nonna Mary. Squilla il telefono: è mio nonno, che mi comunica l'improvvisa morte di mia nonna.
Ѐ l'estate del 1996, e sono al terzo trimestre di gravidanza. Nei mesi passati ho fatto molti sogni vividi del bambino. La data prevista per il parto è il 18 agosto, ma io insisto più volte con l'ostetrica che il bambino nascerà il 12 o il 13. Entro in travaglio poco prima della mezzanotte del 12 agosto, e mio figlio nasce nelle prime ore del mattino del 13. Ѐ identico al bambino che avevo visto nei miei sogni, e anche il suo carattere coincide.
Ѐ il dicembre del 2000. Da poco, sono una mamma single divorziata che ha appena iniziato a lavorare per una piccola azienda a conduzione familiare di Everett, Washington. Il primo giorno di lavoro, la responsabile delle Risorse Umane mi porta a conoscere i miei nuovi colleghi — suppergiù una quarantina.
Quando mi presenta il responsabile dell’assistenza tecnica, Jim, mi sembra stranamente familiare, ma non riesco a capire dove e quando avrei potuto conoscerlo. C'è qualcosa di insolito in lui, e penso che non mi piaccia un granché.
Quella notte, in un sogno intenso e iperrealistico, Jim e io abbiamo una relazione sentimentale. Al risveglio, tutto quello che riesco a pensare è: «Ma che schifo!»
Nei mesi seguenti, tuttavia, approfondendo la nostra conoscenza mi accorgo che Jim, in effetti, mi piace parecchio. Ci siamo sposati nel 2003.
Ѐ il febbraio del 2003. Jim e io siamo sposati da circa una settimana, e stiamo cercando casa nella regione del Southwest Washington — dove lui ha appena trovato un nuovo lavoro. Siamo entrambi attratti, in particolare, da una casa nella cittadina di Chehalis, a circa 8 km dal posto di lavoro di Jim, e decidiamo di fare un'offerta — che viene rapidamente accettata.
Una nuova casa un po' particolare
Di ritorno nella vecchia casa, dopo aver già versato la caparra, faccio un sogno particolarmente vivido in cui la nuova casa è infestata dai fantasmi. Fortunatamente, negli anni mi sono convinta di non credere ai fantasmi, quindi scaccio dalla mente il sogno e vado avanti con la mia vita. Quando finalmente ci trasferiamo per iniziare la nostra nuova vita familiare, ho quasi dimenticato l'episodio.
Tuttavia, trascorsi alcuni mesi, inizio a notare una serie di fatti sempre più strani. Per esempio, un giorno mio figlio Tanner, che all'epoca aveva sei anni, sta dormendo tranquillamente nella sua stanza mentre io mi trovo nel mio studio al piano superiore, e Jim è al lavoro. Sono alla scrivania, con la schiena rivolta verso la porta, e all’improvviso sento i passi di Tanner lungo le scale e attraverso la stanza.
Sono intensamente concentrata sul mio lavoro e sto cercando di concludere un paragrafo, quindi non mi giro immediatamente. Mentre finisco di scrivere, sento che Tanner spinge lo schienale della mia sedia — che ruota leggermente — e riesco a sentire il suo respiro sul mio orecchio. Mi giro per chiedergli perché non è a letto, ma la stanza è vuota.
Sorpresa, mi precipito giù per le scale e scopro che Tanner è ancora profondamente addormentato nel suo letto, con il nostro cane, Spike, acciambellato al suo fianco.
La mia intera esistenza è costellata da una serie infinita di episodi simili — momenti in cui ero semplicemente consapevole di qualcosa che non avrei dovuto sapere.
Una bambina fantasiosa e i suoi amici immaginari
Tuttavia, in passato, non mi rendevo conto di ricevere messaggi psichici. Anche se queste bizzarre esperienze mi accompagnavano sin da quand’ero una bambina, non avevo dedicato molto tempo ad analizzarle, poiché non credevo nelle doti psichiche.
Sono cresciuta nella città di Bellingham, Washington, che si trova sulla costa, 32 km a sud del confine canadese.
La mia famiglia era molto religiosa: mio padre aveva ricevuto un'educazione cattolica, mentre mia madre era protestante. Per noi, la chiesa e la religione erano importanti.
Tutte le settimane, frequentavo le lezioni di catechismo insieme alle mie sorelle, e durante l'adolescenza partecipavo alle attività del gruppo giovanile della mia chiesa. Per la figlia di mezzo di una coppia di genitori istruiti e religiosi, i fenomeni paranormali di qualsiasi tipo erano semplicemente illusori, privi di fondamento reale.
A dispetto delle molte esperienze bizzarre e intuitive della mia giovinezza — inclusi un certo numero di amici «immaginari», una montagna di conoscenze inspiegabili, emozioni intense che non sembravano ricollegarsi ad alcun evento in corso, e molteplici sogni vividi e premonitori — non mi è mai passato per la mente che i fenomeni psichici potessero esistere realmente, o che fossero naturali.
Ben presto, ho imparato che non era opportuno condividere con altri tali esperienze, e le ho etichettate semplicemente come creazioni della mia fervida immaginazione di bambina.
Ascolta i tuoi veri desideri e affidati ai tuoi doni intuitivi
Eppure, riesaminandole oggi, riesco facilmente a riconoscere che, in gran parte, erano manifestazioni di un’informazione psichica — che non sapevo gestire a causa della mia educazione religiosa e degli insegnamenti ricevuti. Oggi, riesco a comprendere: ho dedicato gli ultimi decenni all'esplorazione di questi doni intuitivi, imparando a utilizzarli. Ho superato il condizionamento sociale e religioso, scegliendo di affidarmi alle mie doti psichiche anziché negarne l'esistenza.
In effetti, oggi mi sembra strano che un tempo mi fosse così difficile capire cosa stesse accadendo, e perché. Grazie ai miei studi sulle abilità psichiche — considerate tuttora un controverso fenomeno paranormale dalla maggioranza delle persone — ho iniziato via via a riconoscere e a comprendere i diversi modi in cui l’informazione psichica si è manifestata nel corso della mia vita, fin da quando ero poco più che una neonata.
Ho capito come la bimbetta circondata da amici immaginari si è progressivamente trasformata nell’adulta che nessuno riesce a cogliere di sorpresa (un fatto che mio marito e i miei figli detestano cordialmente), perché in un qualche modo inspiegabile è già consapevole di ciò che sta accadendo.
Ho analizzato i diversi modi in cui ricevo le informazioni, le molteplici manifestazioni dei fenomeni psichici, e quanto sia stato importante per la mia salute mentale e spirituale imparare a fidarmi delle mie capacità invece di negarne l'esistenza.
Sono anche giunta alla conclusione che ognuno di noi possiede la capacità di sfruttare le doti psichiche, poiché tutti noi riceviamo informazioni intuitive dall’universo. Ne dubitiamo solo perché il condizionamento sociale e religioso ci ha inculcato con l’idea che l’abilita psichica non esista o, in alternativa, che questi doni provengano dall’oscurità, anziché dalla Luce.
La mia opinione al riguardo oggi è ben diversa.
L'abilità psichica come una via per riscoprire pace, gioia e conforto
So, dal profondo dell’anima, che l’abilita psichica non è solo naturale, ma è anche un dono della Luce. Esiste come sesto senso, per potenziare i cinque sensi fisici e permetterci di ricevere dall’universo una guida e un sostegno per il nostro bene superiore — se saremo disposti ad accogliere tali consigli nelle nostre vite.
Credo anche che ogni anima incarnata in un corpo umano abbia accesso a questa importante guida, di cui spesso neghiamo l’esistenza, perché socialmente è più opportuno.
Accedere alla mia abilità psichica mi ha dato forza in molti modi. Quando ancora negavo le mie intuizioni, soffrivo di una grave forma d’ansia. Spesso, mi sentivo travolgere da emozioni tumultuose che non sembravano avere alcun legame con ciò che stava accadendo nella mia vita, e altrettanto spesso mi tormentava il pensiero che in me ci fosse qualcosa di sbagliato. Negare le mie doti mi poneva in conflitto con la mia autentica essenza. Per contro, accettarle e imparare a utilizzarle mi ha dato pace, gioia e conforto, nonché una preziosa guida che mi ha permesso di attingere al mio potere personale in modi che non avrei mai osato immaginare.
Anche voi potrete sperimentare questi cambiamenti nella vostra vita.
A tale proposito, ricordo un'esperienza vissuta con la mia figliastra, Liz, quando aveva solo tre anni. Ero seduta in macchina, all’esterno di un negozio, insieme a Liz e a Tanner, mentre Jim era corso dentro per qualche acquisto dell’ultimo minuto. Dal sedile posteriore, risuonò la squillante vocetta di Liz: «Karen, questo negozio è chiuso di domenica!».
Davanti a noi, sulla porta del negozio, c'era un cartello con la scritta «Domenica chiuso.» Sorpresa, mi girai a guardarla: «Lo hai appena letto?» le chiesi. Mi guardo accigliata e rispose: «Certo che no. Ho solo tre anni. Tutti sanno che i bambini di tre anni non sanno leggere». Lo stesso vale per le doti psichiche.
Tutti «sanno» di non possedere doti psichiche, a causa di una pervasiva spinta sociale a vedere l’informazione psichica come qualcosa di irreale.
Quindi, quando ci accorgiamo di sapere qualcosa senza un perché, ignoriamo l’informazione perché, in fondo, siamo solo esseri umani. E tutti sanno che gli esseri umani non hanno doti psichiche. Peccato che non sia affatto vero.
Io non sono l'eccezione: tutti noi possediamo la capacità di ricevere un'informazione intuitiva. Può presentarsi in forme diverse, e giungere da diverse fonti, ma l’informazione è lì, a disposizione di coloro che sono disposti a riceverla, voi compresi.
Data di Pubblicazione: 23 marzo 2022