SELF-HELP E PSICOLOGIA

Le tempeste con cui ci confrontiamo

Nelle Tempeste del Futuro - Pietro Trabucchi - Speciale

Impara come affrontare le sfide che ci attendono nel futuro e scopri come diventare resiliente, leggendo l'anteprima del nuovo libro di Pietro Trabucchi.

Le tempeste con cui ci confrontiamo

Lo scenario

"Un paio di inverni fa, camminando in montagna sulle Alpi mi accorsi che la neve aveva un colore rosa. Venni a sapere che si trattava della sabbia del deserto del Sahara, portata sin lì dai venti. Non so se si tratti di un fenomeno nuovo o se sia sempre accaduto. Però io immaginavo il deserto come un luogo lontanissimo ed estraneo. Invece il mondo è interconnesso. E oggi lo è sempre di più."

Il mondo sta cambiando. È un dato di fatto che prescinde dal nostro consenso o dalla nostra contrarietà. Un mondo sempre più incerto e impermanente si spalanca davanti a noi, un luogo dove il cambiamento e l’imprevisto saranno sempre più una costante.

Potremmo commettere l'errore di credere che questo mutamento sia recente, che sia iniziato con la pandemia di COVID-19. Ma non è così. La pandemia è a sua volta un effetto di eventi cominciati molto prima. Già quindici anni fa Zygmunt Bauman descriveva la nostra società come "liquida". Nel senso che è sempre più priva di riferimenti, valori e procedure stabili, in continua trasformazione e totalmente interconnessa.

I primi a rendersi conto del cambiamento non furono dei sociologi o dei filosofi, ma persone molto pratiche, che si ponevano problemi concreti: contro chi dobbiamo puntare i nostri missili? A chi dobbiamo prepararci a sparare? Nei primi anni Novanta del secolo scorso i comandi militari statunitensi si resero conto che con la caduta del Muro di Berlino, avvenuta il 9 novembre 1989, iniziava una nuova era. Insieme al muro si erano sgretolate tutte le certezze che accompagnavano la vita di allora, positive o negative che fossero. Lo statico e prevedibile mondo del secondo dopoguerra se ne era andato per sempre. Iniziava un mondo forse più libero e aperto, ma come vedremo, non meno insidioso.

 

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Per descrivere il mondo nuovo, viene utilizzato un acronimo elaborato da due sociologi ed economisti, Warren Bennis e Burt Nanus: il celebre VUCA, "Volatility, UncertaintyComplexity & Ambiguity" (Volatilità, Ambiguità, Complessità e Incertezza).

Il crollo del Muro e il contemporaneo avvento di internet hanno portato alla globalizzazione, con i suoi vantaggi ma anche i suoi rischi. La fine dei due blocchi contrapposti ha permesso la circolazione e la condivisione dei prodotti, dei mercati e degli stili di vita; internet ha portato il mondo nelle case di tutti, anche di chi non aveva mai osato muovere il proprio sedere dalla poltrona. È la globalizzazione a causare la complessità e la velocità del cambiamento di oggi: perché ogni evento locale rischia di avere istantaneamente effetti globali.

La terza pandemia di peste della Storia si verificò nella provincia cinese dello Yunnan nel 1855. Per giungere a Hong Kong impiegò circa 39 anni. La pandemia di COVID-19 si è diffusa dalla Cina al mondo intero (Antartide compresa) più o meno in 4 mesi, una velocità circa centocinquanta volte superiore.

Per le generazioni dai baby boomer in avanti — mai direttamente toccate da eventi di tale portata — questa pandemia rappresenta un'esperienza devastante nei suoi risvolti umani, economici e sanitari. Ma se la bufera sembra avviarsi alla fine (o così si spera), altre tempeste sono in arrivo. Enormi cambiamenti sono già in atto, che ci piaccia o no:

  • La fine dell’egemonia mondiale dell'Occidente e l'ascesa della Cina;
  • Il declino del sogno e del secolo americano, come testimoniano eventi quali l'assalto a Capitol Hill e lo sconcertante epilogo della guerra in Afghanistan;
  • Il mutamento climatico che si rivela non essere solo un problema delle popolazioni insulari o costiere: con il suo corredo di incendi, siccità, uragani e inondazioni riguarda tutti indistintamente;
  • La perdita del contatto degli individui con la realtà in cambio di un'esistenza sempre più virtuale e desolata, altalenante tra senso di onnipotenza narcisistica e disperazione;
  • La manipolazione della verità collettiva, la minaccia di un mondo dove gli individui sono ridotti esclusivamente a passivi consumatori di beni...

Le tempeste del futuro richiedono a chi le affronterà di dotarsi di un nuovo mindset, cioè di nuove risorse psicologiche, di una nuova mentalità.

 

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La scomoda verità

"La natura della rivoluzione in atto, con la quale stiamo facendo i conti, è a mio avviso proprio questa: stiamo sviluppando una serie di tecniche che consentiranno alle oligarchie dominanti — che da sempre esistono e che presumibilmente continueranno a esistere — di far sì che le persone amino il loro stato di servitù."

Aldous Huxley, "Ultimate Revolution", conferenza tenuta il 20 marzo 1962 al Berkeley Language Center

Ho cominciato a occuparmi del mindset delle persone quasi trent'anni fa; e da allora mi sono chiesto quale fosse la mentalità più adatta per prosperare nello stress e nelle difficoltà che costellano la vita di chi cerca di raggiungere l’eccellenza. Ho imparato che i mindset sono apprendibili, sono allenabili e sono trasferibili da un contesto all’altro. Le caratteristiche mentali che ci possono servire per reggere la pressione psicologica di una finale olimpica o il morso dell'ansia mentre scaliamo un ottomila sono le stesse su cui possiamo contare quando affronteremo le tempeste del futuro.

Tuttavia, oggi dobbiamo fare i conti con una scomoda verità: nel momento in cui ci servirebbero risorse psicologiche straordinarie, siamo molto più "deboli". Le nostre risorse psicologiche sono atrofizzate.

Di chi è la responsabilità di questo stato di cose? Nostra. È la cultura a modellare il cervello. Cultura come stile di vita, abitudini, valori, rapporto con la tecnologia. La cultura attuale ha prodotto un declino delle nostre capacità psicologiche: viviamo in una società dove le persone sono caratterizzate da fragilità emotiva e impulsività. Se impegnarsi a fondo o concentrarsi sembra essere diventato impossibile, la ricerca della gratificazione immediata ("tutto e subito") e la distrazione perenne si rivelano elementi dominanti dei comportamenti.

Pretesa di soddisfazione immediata dal mondo esterno, ego ipertrofico e lamentosità uniti a bassa tolleranza della frustrazione diventano elementi costanti del vivere. Ci troviamo in quella che definisco una "società rettiliana" facendo riferimento al primitivo network cerebrale che sembra avere assunto il controllo dei nostri comportamenti. Vedremo infatti nel prossimo capitolo quello che succede quando le strutture implicate nell’inibizione degli impulsi istintivi non vengono adeguatamente sviluppate ed educate.

Un buon esempio delle capacità che ci verranno sempre più richieste nel mondo in cambiamento è lo smartworking: lavorare da soli richiede autocontrollo, focalizzazione dell'attenzione, capacità di automotivarsi, gestione dell’ansia e dello stress. Trovo interessante come tutto l'aspetto motivazionale e di controllo, tradizionalmente delegato alle organizzazioni, ora debba invece essere gestito dal lavoratore solitario, anche quando non è un imprenditore abituato a queste regole del gioco. Si tratta di un salto mortale in termini di cambiamento del mindset; solo uno dei tanti che caratterizzeranno in un futuro prossimo il mondo del lavoro.

Un altro aspetto che per me è motivo di allarme - e si tratta di una tematica che attraversa tutto il libro — è il rapporto con la realtà, che stiamo progressivamente perdendo. La causa, come vedremo, è in gran parte legata all'uso delle tecnologie digitali. L'effetto è silenzioso e invisibile ma inesorabile.

È in atto una lenta modificazione dei nostri registri sensoriali, a cui segue un cambiamento radicale nel modo di elaborare la realtà. Questo ci rende sempre più indifesi, manipolabili da cima a fondo in mille modi diversi. Non è un caso se in Cina recentemente lo Stato è intervenuto per mettere un limite all’uso dei videogiochi. Nella fattispecie sono gli stessi politici a rendersi conto che le menti del le generazioni a venire rappresentano il vero capitale per il futuro.

 

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La vita è un regolamento di conti individuale

"Per quanto sia vasta l'oscurità, dobbiamo procurarci da soli la nostra luce."

Stanley Kubrick

Che un governo debba intervenire per regolare comportamenti personali non è un buon segno: ma almeno dà la misura di una certa consapevolezza del problema. In Occidente, in Italia in modo particolare, la classe politica non ha ancora realizzato le dimensioni della sfida che si sta prospettando né la forza delle tempeste che si addensano sulla nostra testa.

Intrappolata nel passato a duellare su temi e questioni ormai superati e avulsi dalla vita reale, continua a far finta di non vedere quali siano le vere battaglie da combattere: per viltà o forse per totale inadeguatezza. Il vero cambiamento dunque - a meno che non stiamo cercando degli alibi - non può che essere individuale.

Nel libro ho voluto descrivere quattro capacità psicologiche che a me sembrano fondamentali per fronteggiare efficacemente il mondo che abbiamo e che avremo davanti a noi:

  1. Reggere l'incertezza in un mondo sempre più instabile.
  2. Pensare in modo autonomo (evitando di essere manipolati).
  3. Diminuire l’ego imparando ad accettare i limiti (il che è diverso dalla rassegnazione).
  4. Saper frenare l'impulso, la distrazione, la ricerca di una gratificazione immediata: cioè sapersi autoregolare in una società che incoraggia la mancanza di autocontrollo.

Ogni capacità sarà presentata sia dal punto di vista delle conoscenze di tipo neuroscientifico sia attraverso le testimonianze di personaggi che sono stati capaci di portarla al massimo livello; fornirò anche suggerimenti per svilupparla e allenarla a livello personale, educativo e organizzativo.

Oltre che alle persone interessate al proprio sviluppo personale o a quanti vogliono implementare queste capacità nelle organizzazioni, mi piacerebbe che il mio libro potesse servire come "manuale per credere nei propri sogni" a uso delle giovani generazioni: i giovani devono imparare ad allenare il loro mindset per poter recuperare, custodire e perseguire i propri sogni in un mondo che li rende sempre più difficili da realizzare.

Una sfida che vale la pena affrontare.

 

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Punti Chiave

  • Con l'avvento della globalizzazione, in concomitanza con la fine della Guerra Fredda e con l'avvento di internet, il mondo è enormemente cambiato: incertezza, instabilità e insicurezza, cambiamento continuo sono diventate alcune delle sue caratteristiche distintive.
  • Per adattarsi a questa nuova condizione occorre che abbia luogo un cambiamento nelle caratteristiche mentali delle persone (mindset) che oggi risultano profondamente inadeguate ad affrontare le sfide del futuro.
  • Perché il mindset attuale è inadeguato? Innumerevoli ricerche provano che la società e la cultura plasmano il cervello degli individui attraverso lo stile di vita, le abitudini, i valori e il rapporto con la tecnologia. La cultura attuale tende a indebolire e atrofizzare le nostre capacità psicologiche perché incoraggia comportamenti che sono all'opposto di quelli che andrebbero sviluppati. Per esempio spinge alla ricerca dell’instant gratification mentre il mondo attuale avrebbe bisogno di persone in grado di lavorare su tempi lunghi e molto brave a dilazionare la gratificazione. E ancora, favorisce la distrazione per indurre al consumo d’impulso, quando la sovrabbondanza di dati con cui abbiamo a che fare richiederebbe grandi capacità di focalizzazione dell'attenzione. Sono solo due esempi, ma se ne potrebbero fare molti altri.
  • Le quattro capacità che verranno illustrate nei capitoli successivi e che sono ritenute essenziali per sopravvivere nel mondo attuale sono:
  1. Reggere l'incertezza, in un mondo sempre più instabile.
  2. Pensare in modo autonomo (evitando di essere manipolati).
  3. Diminuire l’ego imparando ad accettare i limiti (il che è diverso dalla rassegnazione).
  4. Saper frenare l'impulso, la distrazione, la ricerca di una gratificazione immediata: cioè sapersi autoregolare.

Data di Pubblicazione: 10 novembre 2021

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