Intervista di Barbara a Giovanna Garbuio e Francesco Giacovazzo, autori del libro "Oltre la Felicità".
"Oltre la Felicità" di Giovanna Garbuio e Francesco Giacovazzo
Il libro nasce come una corrispondenza fra una ragazza che inizia ad affacciarsi con apertura e consapevolezza alla vita e la sua ex insegnante, tanto amata quanto stimata.
Lettera dopo lettera, grazie alla profonda saggezza e conoscenza spirituale della professoressa, donna adulta di non precisata età, vengono affrontati svariati argomenti, fra i quali il miglioramento della qualità della vita, il profondo significato della Gratitudine e la possibilità, data a ognuno di noi, di poter trasformare e quindi "manifestare" la realtà desiderata.
4 domande agli autori:
Barbara
Nel libro, in un passo, troviamo "Smettila di trattarti male anche con i pensieri". È possibile riuscire controllare la nascita dei pensieri o possiamo solo agire sul loro sviluppo?Francesco Giacovazzo
Non possiamo controllare i "nostri pensieri" ma possiamo controllare la nostra attenzione.
Come dice Mooji: "Tu esisti prima ancora del vagare della mente. Non giudicarti basandoti sui tuoi pensieri. Se quando appaiono ti ci aggrappi, crei una relazione e ti identifichi con essi… La cosa migliore è essere consapevole dei pensieri, usarli, ma mantenere da loro una sovrana distanza, senza identificarti. C'è un'unica cosa che devi superare per trascendere nella vita: il tuo attaccamento alla mente. Smetti di crederle! Basta solo questo."
Questa è una frase che io mi leggo spesso.
Giovanna Garbuio
Non possiamo controllare i nostri pensieri e temo non si possa agire più di tanto nemmeno sul loro sviluppo.
Quello che possiamo fare è scegliere chi vogliamo essere e incamminarci in quella direzione. Impariamo a non identificarci con i pensieri e invece ad usarli per comprendere quanto siamo vicini a chi vogliamo davvero essere.
I nostri pensieri ci corrispondono, perciò più noi siamo in sintonia con la miglior versione di noi stessi più i nostri pensieri saranno armonici e non potremo in alcun modo farci male con essi.
Barbara
Si suggerisce di ripetere la formula di Ho'oponopono (scusa, grazie, ti amo) nei momenti di difficoltà, c'è un tempo minimo quotidiano, da rispettare per la ripetizione, per riuscire a vedere risultati?Francesco Giacovazzo
Ho'oponopono è la fine di ogni aspettativa. Non c'è un tempo minimo perché non c'è assolutamente tempo se non nella nostra mente. Quando "facciamo" Ho'oponopono ciò che realmente stiamo facendo è toglierci di mezzo e permettere a un'intelligenza superiore di gestire le varie situazioni.
È la nostra mente che codifica una situazione, un'emozione come un problema. Quando ci togliamo di mezzo ciò che rimane è la Vita stessa e la Vita sa come prendersi cura di Sé.
Giovanna Garbuio
Non c'è un tempo minimo, un tempo massimo o un tempo consigliato: c'è solo ciò che sentiamo adeguato per noi. La ripetizione delle parole di Ho'oponopono è uno strumento di armonizzazione del nostro sentire esteriore, ma ciò che noi siamo è l'Armonia, per cui l'unica "regola" è se fa stare bene va bene.
Quello che sento è quello che mi corrisponde, quello che sento è ciò che la Vita mi invia come indicazione per permettere alla Vita di prendersi cura di Sé attraverso di me.
Barbara
Quale migliore strategia efficace posso mettere in atto per eliminare credenze limitanti, anche se inconsce e non perfettamente chiare neppure a se stessi?Francesco Giacovazzo
Sapere cosa vogliamo e iniziare a pensare, parlare e agire da lì, come diceva Neville.
Giovanna Garbuio
Scegliere chi vogliamo essere e incamminarci in quella direzione, assumendoci la responsabilità di aver manifestato ciò di cui facciamo esperienza con il solo scopo di riconoscere chi siamo e camminare in quella direzione (di cui sopra). Una volta consapevoli di questo affidiamoci ad Aumakua (Io superiore) e lasciamo che sia lui a pulire ciò che deve essere pulito (conscio o inconscio che sia)
Barbara
"Tutto ciò che accade nella nostra vita è un riflesso della nostra interiorità". La realtà è sempre uno specchio di noi stessi, cosa fare se proprio non si riesce a comprendere cosa si sta riflettendo?Francesco Giacovazzo
Smettere di giudicare tanto per incominciare, e poi prendersi la responsabilità dei nostri pensieri, delle nostre parole e delle nostre azioni. Ciò che siamo e facciamo ora è il riflesso di ciò che vivremo domani.
Giovanna Garbuio
Non è importante capire. Ciò che è fondamentale è assumersi la responsabilità di essere la fonte del riflesso… e, se ciò che vediamo non ci piace, puliamo senza giudizio e senza aspettative.
Questo libro ti piacerà se...
Vuoi imparare ad aumentare le tue "vibrazioni positive" e, quindi, capire come la realtà si adegui, nel bene o nel male, sempre alle proprie più profonde convinzione ed aspettative.
Buona lettura Amici! ;)
Barbara
Data di Pubblicazione: 18 dicembre 2023