SALUTE E BENESSERE   |   Tempo di Lettura: 10 min

Lo zinco: l'elemento che ti mantiene in salute e cura la tua bellezza

Lo zinco per la salute e la bellezza

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Lo zinco, un minerale d'importanza vitale

Che significato ha quest'oligoelemento per l'organismo umano, per quali processi è necessario, e come può il nostro corpo assimilarlo?

Le funzioni essenziali dei minerali

I minerali sono elementi chimici, presenti ovunque in differente concentrazione. Si possono trovare di regola in molti legami diversi, i cui singoli componenti sono tuttavia ben identificabili dal punto di vista chimico e fisico. Per esempio, il sale da cucina rappresenta il legame chimico tra i minerali sodio e cloro.

I minerali sono elementi importanti delle cellule del corpo e sono responsabili del funzionamento dei numerosi processi metabolici: si legano con enzimi, vitamine, proteine o acidi grassi e si occupano delle condizioni fondamentali del nostro organismo, affinché i processi vitali possano prima di tutto innescarsi. Rafforzano o indeboliscono le reazioni chimiche e regolano in tal modo il nostro metabolismo.

Gli oligoelementi sono anch'essi minerali

Il concetto di oligoelemento nasce in un periodo storico in cui i metodi di rilevazione chimici e fisici delle sostanze minerali muovevano ancora i primi passi e alcune sostanze potevano quindi essere rilevate solo in tracce. Sostanzialmente, gli oligoelementi non sono altro che minerali, presenti in quantità minore nel corpo e spesso necessari al metabolismo solo in piccole quantità. Alcune ricerche, basate su moderni metodi d'analisi, hanno dimostrato che gli oligoelementi rappresentano intorno allo 0,01% del peso corporeo umano. Ciò significa che gli oligoelementi in un individuo di 80 kg ammontano appena a otto grammi. Tuttavia, senza di essi i processi metabolici vitali non si potrebbero neanche innescare.

Un assorbimento troppo basso di oligoelementi essenziali o un malfunzionamento patologico nella loro assimilazione porterebbe a un grave danno per la salute e nei casi estremi a mettere in pericolo la stessa sopravvivenza.

In una quantità compresa tra 1,4 e 2,3 g in proporzione al peso corporeo, lo zinco è uno degli oligoelementi a più alta concentrazione nel nostro organismo.

Oligoelementi essenziali

Secondo le conoscenze attuali, gli oligoelementi essenziali, e quindi fondamentali, sono cromo, manganese, ferro, zinco, rame, cobalto, molibdeno, selenio, fluoro e iodio. Quale importanza per l'organismo umano abbiano elementi come litio, nickel, vanadio, stronzio, arsenico, silicio e piombo non è ancora completamente chiaro. Sembra tuttavia provato che queste sostanze, talvolta in quantità incredibilmente piccole, sono altrettanto indispensabili.

Considerata la loro concentrazione ridotta, gli oligoelementi come componenti del corpo sono di minore importanza, ma all'interno di ormoni ed enzimi assumono una funzione vitale molto maggiore. Sono ormoni ed enzimi a controllare tutti i processi biochimici nel nostro metabolismo altamente complesso e sono presenti nel nostro corpo - così come gli oligoelementi - solo in quantità relativamente ridotte. Hanno però immense conseguenze sulla nostra vita: la procreazione, la nascita e la crescita degli esseri umani non sarebbero possibili senza gli ormoni e la loro azione. Gli oligoelementi sono tuttavia necessari anche in numerose reazioni chimiche. A volte è sufficiente che siano solo presenti all'interno di una cellula per innescare un processo. Li si definisce, quindi, catalizzatori biochimici.

Poiché per coprirne il fabbisogno giornaliero devono essere assimilate con l'alimentazione quotidiana solo piccole quantità di oligoelementi, una dieta equilibrata dovrebbe escludere la possibilità di una carenza. Tuttavia, l'agricoltura moderna, che privilegia una crescita rapida delle piante, l'eutrofizzazione dei suoli e il prevalente trattamento industriale dei cibi danno luogo a un'alimentazione povera di oligoelementi. I cambiamenti nelle abitudini alimentari e nello stile di vita della società moderna, così come prestazioni lavorative e sportive continuate e assai impegnative comportano un peggioramento nell'approvvigionamento di minerali e oligoelementi - mentre allo stesso tempo si registra un aumento del loro fabbisogno. La maggioranza degli scienziati concorda sul fatto che l'aumento drastico delle patologie croniche è strettamente connesso allo stile di vita moderno. Anche lo zinco fa parte degli oligoelementi, che spesso non sono resi disponibili all'organismo in una concentrazione sufficientemente elevata.

Zinco: il più importante degli oligoelementi

Per i chimici lo zinco è un metallo comune, che nel sistema periodico degli elementi ha il numero atomico 30 e rientra nella categoria delle sostanze solide. Lo zinco ha un colore bianco bluastro e presenta un riflesso fortemente metallico sulle superfici lucide. Comune significa che lo zinco stringe molto più facilmente legami chimici con altre sostanze e ne altera le proprietà rispetto, per esempio, ai metalli nobili come l'oro o il platino. Lo sfruttavano già gli Assiri 5000 anni fa, producendo l'ottone dalla lega di rame e zinco, che si potevano lavorare facilmente e per quell'epoca erano molto resistenti. Ancora oggi lo zinco è una materia prima importante per l'industria, e sta suscitando un maggiore interesse in campo medico, considerato che è una sostanza rintracciabile in ognuna degli 80 miliardi di cellule del nostro corpo.

È un impiccione!

Lo zinco è parte integrante di tutte le nostre strutture cellulari, e dà loro stabilità e solidità. Una concentrazione particolarmente elevata di zinco si può trovare nella muscolatura, nelle ossa, in fegato, pelle, occhi e gonadi. Lo sperma ne contiene circa 100 volte più del sangue ed è quindi in assoluto il fluido corporeo più ricco di questo minerale.

Questo ci dà già un'importante prova del fatto che lo zinco è estremamente rilevante per gli spermatozoi in età riproduttiva e pertanto per la fertilità maschile. Il testosterone, l'ormone maschile, può sortire il proprio effetto solo quando c'è sufficiente zinco a disposizione. In tal modo esso influisce anche sullo sviluppo degli organi maschili e sulla vita sessuale maschile, poiché senza il prezioso oligoelemento viene a mancare il desiderio sessuale.

Senza zinco non possiamo sopravvivere, principalmente perché in natura esso è complessivamente parte integrante di più di trecento diversi enzimi. Gli enzimi svolgono un ruolo significativo nel metabolismo umano: sono responsabili della costruzione e decomposizione delle molecole proteiche, degli acidi grassi essenziali, degli energizzanti carboidrati, dei globuli bianchi e dei semiochimici per il sistema nervoso. Se mancano questi enzimi, si verificano forti distorsioni nel metabolismo degli zuccheri e dei grassi. Quando anche solo pochi enzimi che dipendono dallo zinco funzionano in maniera ridotta, possono insorgere nanismo, infertilità, gravi malattie epatiche, malattie del sangue, massicci disturbi intestinali e molti altri deficit.

Lo zinco è di fondamentale importanza anche per la nostra vista. Senza di esso non potrebbe lavorare l'enzima necessario al metabolismo della vitamina A, e diventeremmo ciechi. L'occhio degli animali notturni contiene del resto quasi 20 volte più zinco di quello umano.

Così come una sua carenza può portare negli esseri umani alla cecità notturna, anche altre capacità sensoriali - come il senso dell'olfatto e del gusto - sono direttamente dipendenti da una buona scorta di zinco e loro eventuali alterazioni sono quindi interpretabili come un primo segnale di carenza.

Non c'è metabolismo cellulare senza zinco

Un altro campo in cui lo zinco gioca un gran ruolo è la divisione cellulare. Quest'oligoelemento controlla tutti i processi che hanno a che fare con la crescita delle cellule e dei tessuti. È per questo che possederne una scorta sufficiente è importante, soprattutto durante la gravidanza e l'allattamento, per i bambini in crescita e anche per i più anziani, perché con l'età il metabolismo cellulare rallenta e ha bisogno di un aiuto in più. In ogni caso pure le persone attive nella vita familiare e lavorativa, nel fiore degli anni, necessitano di una certa quantità di zinco, poiché esso assicura tutti i meccanismi di riparazione nel metabolismo cellulare e protegge dai radicali liberi in modo simile al betacarotene, alle vitamine A ed E. I radicali liberi si generano a partire da molti processi metabolici e da influssi ambientali nocivi, e compromettono l'organismo in modo particolarmente grave quando è stato già indebolito dallo stress o da una malattia. I neutralizzatori di radicali liberi come lo zinco impediscono a quei legami chimici aggressivi di danneggiare le cellule.

Zinco capocostruttore

Il nostro corpo ha bisogno di grandi quantità di zinco anche per mantenere in salute la pelle e le mucose. Giorno dopo giorno, la pelle ci protegge da agenti patogeni ostili, dà forma e stabilità al tessuto e viene continuamente rigenerata dall'interno, dal tessuto sottocutaneo. Lo zinco è responsabile, oltreché di una pelle sana e tonica, anche della robustezza di unghie di mani e piedi, così come della lucentezza e della salute dei capelli. Anche le mucose necessitano dello zinco per mantenersi sane e continuare a svolgere la loro funzione. Esse rivestono l'intero apparato digerente, a partire dalla bocca fino all'intestino crasso, attraverso l'esofago, lo stomaco e l'intestino tenue. Senza una membrana mucosa intatta non si può assorbire nessuna sostanza nutritiva, e si consente ad agenti irritanti e patogeni di penetrare nell'indifeso apparato digerente. Se la mucosa intestinale è sana e funzionante, le allergie alimentari non si manifestano così di frequente come nel caso di una parete intestinale indebolita e permeabile. Lo zinco è altrettanto importante nel tratto respiratorio, nei polmoni e negli organi urinari.

Lo zinco rafforza le difese immunitarie

Alcune ricerche cliniche hanno dimostrato senza dubbio alcuno che la carenza di zinco indebolisce notevolmente il sistema immunitario, ossia la difesa del corpo da agenti patogeni invasivi e sostanze allergeniche. Lo zinco è il diretto corresponsabile della creazione di cellule immunitarie, e da esso dipendono anche le molecole chimiche che controllano il funzionamento del sistema immunitario. Lo zinco può quindi agire in caso di malattie che si originano da una reazione eccessiva del sistema immunitario, e aiuta pertanto in caso di allergie o artrite reumatoide.

Spossati e stanchi senza zinco

È quindi facilmente comprensibile come la sola carenza di zinco influisca negativamente sull'umore, poiché un suo apporto insufficiente pregiudica così tante funzioni fisiologiche importanti.

Lo zinco ha però anche un influsso diretto sulla mente umana. Così per esempio partecipa alla composizione e diffusione di molecole chimiche del cervello, come la serotonina o la melatonina. I neurologi pensano infatti che una carenza di zinco possa perlomeno contribuire allo sviluppo di malattie quali schizofrenia, depressione e anoressia.

Lo zinco protegge inoltre le cellule cerebrali da sostanze tossiche e ha un impatto sulla capacità d'apprendimento e sulla memoria. In caso di stanchezza, calo di concentrazione e letargia mattutina si dovrebbe provare a integrare la terapia con una dose di zinco, che spesso consente di ottenere grandi miglioramenti.

Data di Pubblicazione: 18 dicembre 2018

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