Scopri la chiave che apre la porta della nuova coscienza in questa anteprima del libro di Adele Venneri
Dies celebrationis Sanctae Mariae Magdalenae dicatusidem manet, prout in Calendario Romano invenitur, nempe 22 Iulii...
Nella stanza della semplice dimora in cui ha scelto di vivere, Francesco è seduto su un’antica poltrona. Ha appena finito di leggere la lettera che gli è stata consegnata direttamente da Marc: il suo sguardo, ancora immobile, osserva la firma che sigilla la lettera. E un simbolo che conosce molto bene: è un Flor-de-Lis. La posa qualche secondo sulle ginocchia, ma subito dopo sente già l’irrefrenabile bisogno di rileggerla. Fa un lungo respiro, lasciando entrare dentro di sé tutta l’aria che gli serve per sedare il groviglio di emozioni che prova... Toglie gli occhiali e, mentre si massaggia delicatamente gli occhi, sente tutto il peso della responsabilità che ha nei confronti del mondo. In cuor suo sa quanto quello scritto trasudi di VERITÀ, e sa anche che questa volta nessuna crociata potrà più bruciarlo.
Si alza dalla sua poltrona sentendo la stanchezza della sua schiena, quel giorno particolarmente dolente. Fa poco più di qualche passo, giusto quelli che servono per arrivare alla sua scrivania. Apre il terzo cassetto e ripone la lettera sotto altri documenti segreti, quasi a volerla proteggere. Chiude accuratamente il cassetto, si assicura che sia ben fermato e ripone la chiave all’interno di una colonna di marmo. Sono pochi a sapere che in quella colonna c’è una parte concava che custodisce chiavi segrete che danno accesso a porte del vaticano finora mai aperte. Lui sa bene dove si trovano e cosa contengono.
Ritorna nelle sue stanze e, come ogni domenica, inizia a prepararsi per dare la sua benedizione dalla finestra da cui parla al mondo. I vescovi - ognuno nel suo ruolo gerarchico - lo aiutano a vestirsi, sta indossando la stola viola mentre più d’un pensiero lo distrae, riportandolo continuamente al contenuto di quella lettera.
E soprattutto alla sua firma.
Il Giglio... quel Giglio con cui Maria Maddalena sigilla il suo nome.
È talmente rapito da questa visione che agli occhi di chi gli è vicino la sua reazione appare come un mancamento. Lui, consapevole del fatto che non si tratta affatto di malore fisico, rassicura tutti. La sua Anima reclama attenzione, e la verità di quella promessa a lei rivolta. Le campane, complici con il ritmo alterato del suo cuore, suonano proprio in quell’istante in segno di conferma. Sembrano campane impressionate dal tempo, quel giorno particolarmente scuro sembra rievocare la sequenza di scosse di terremoto dove la terra trema e si apre a nuovi scenari, dove tutto non è da ricostruire, ma da RICREARE completamente. Tranne che con Dio, Francesco della lettera non parla con nessuno. In cuor suo sente che è arrivata l’Ora di dire la verità, è cosciente che è arrivato il momento di andare oltre l’abito bianco che indossa.
Ricorda il suo patto con Dio e al petto sente una forte morsa che non può più gestire. Il mattino seguente Francesco si sveglia di soprassalto e si accorge di essere molto sudato, cosa strana per la sua solita temperatura corporea. Respira profondamente e resta a occhi chiusi, cercando di ricordare il sogno appena fatto che così tanto lo ha turbato...
La terra su cui muove i suoi passi è rossa. La sua visione è di Mandorli e Ulivi secolari, le case sono di pietra bianca e i tetti sono coni, sembrano bianche piramidi. Una donna bruna vestita di bianco gli va incontro, lui prova uno strano disagio. Si sente osservato, ha la sensazione di aver commesso qualcosa di cui si vergogna.
Nel nome della ROSA agirai
Lo sguardo della Donna lo attrae molto e nello stesso tempo gli incute timore. Conosce il profumo di quella donna, sa chi è. Cerca una scusa per distrarsi e allontanarsi, ma lei con dolce fermezza lo ferma prendendogli la mano sinistra. Lo guarda profondamente negli occhi e lo contatta in quel punto preciso dove dimora l’anima, poi accompagna la sua mano con molta delicatezza e gliela porta al cuore. Lui è basito, si aspettava di essere accusato e invece resta sconvolto dinnanzi a tanta Grazia. Si commuove. Non comprende esattamente cosa stia succedendo, ma con chiarezza sente che tutto sta accadendo. Scoppia in un pianto di Gioia e timoroso sorride. Lei, la donna dall’abito bianco, gli consegna un Codice ponendolo nel palmo della sua mano destra: “Con questo aprirai gli armadi che Tu Sai e porterai alla luce i manoscritti. Io mi fido di te e So che nel nome della ROSA agirai. ”
Senza neanche fare colazione, Francesco quel giorno si dirige direttamente nella stanza in cui si trova la sua scrivania. Dopo essersi assicurato di essere solo, riprende la chiave che aveva custodito all’intemo della colonna di marmo, e silenziosamente apre il cassetto in cui aveva riposto la lettera. Con delicatezza la estrae.
La rilegge attentamente, sentendo il suono del suo stesso respiro... i suoi occhi ancora una volta si abbagliano di fronte a quella firma. Il GIGLIO come sigillo lo scuote. Lascia cadere il capo fra le sue stesse mani, che lo accolgono. Respira profondamente, dopodiché inizia a scrivere. E talmente preso da ciò che scrive che non si accorge che su quella poltrona c’è solo la fisicità del suo corpo, la sua coscienza si è spostata velocemente in altri tempi.
Anche qui sta scrivendo una lettera, ma l’ambiente è completamente un altro. Quello che i due spazi temporali hanno in comune è una cosa sola: il POTERE. L’illusione del Potere che - egli sa - ormai sta per diventare maceria. Su un banco di legno intarsiato di fili dorati, una pergamena attende di essere incisa di verità. Intinge un pennino nell’inchiostro di un prezioso calamaio e con l’impeto di chi ha fretta, inizia a scrivere. Ha barba e capelli bianchi, entrambi molto lunghi, indossa un abito di tessuto marrone, con in vita una cintura dorata.
In rime e versi scrive parole che custodiscono un segreto. Il respiro è molto affannato, François sa che dopo aver scritto quella lettera dovrà fuggire per scappare da coloro che cercano di occultare la verità che essa rivela. La pergamena è bagnata di fresco inchiostro, è riuscito a scrivere tutto quello che aveva da svelare, ma non fa in tempo a rileggerla: al centro delle sue spalle la lama di un pugnale blocca all’istante il battito del suo cuore. Gli resta un solo respiro e l’unica parola che riesce a pronunciare è: “Myyriiamm”. Espira. Nell’aria resta solo odore di bruciato. Le sue parole sono diventate cenere.
Ritorna nella realtà e prende coscienza che ORA il suo abito è bianco, non ha la barba, i suoi capelli sono corti e sul capo ha una papalina. Il suo accento non è più francese.
Sente di essere tornato, ma non comprende bene da dove. Tocca il suo petto, come a voler lenire il dolore della vecchia memoria. Respira e nell’aria sente un profumo. Lo riconosce: è quello della donna che nel sogno gli aveva toccato il cuore, quel cuore dolente che nella sua precedente vita era stato fatto tacere con la lama di un pugnale.
Ha fatto la scelta, scriverà il decreto.
Nel giro di poche ore è pronto. Comunica al suo vescovo di fiducia che questo scritto deve essere comunicato a tutte le chiese del mondo e questo sarà fatto in occasione della Celebrazione del giorno dedicato a Maddalena, il 22 luglio. Il suo cuore ha sempre saputo che colei che per duemila anni è stata identificata con il ruolo di prostituta è Maria Magdalena: l’amata di KRISTO.
Si alza per cercare un vecchio armadio. Apre un cassetto che si trova in basso, all’interno dell’anta destra. Cerca un documento che risale al 1968. Qualcuno, sentendo rumore dall’esterno, bussa alla porta per chiedergli se ha bisogno di aiuto. La risposta è categorica: “No”.
Ritrova lo scritto che cercava, legge la data del documento ed è proprio quello del ‘68. E la data in cui la chiesa avrebbe dovuto comunicare al mondo di essersi sbagliata sulla figura di Maddalena: Ella non era una prostituta bensì l’amata di Yeshua. E il documento attraverso il quale la chiesa avrebbe dovuto svelare al mondo intero il suo errore, riconoscendo la propria responsabilità e riconoscendo - alla Presenza della legge dell’Amore, e non di quella del potere - tutte le donne e tutti coloro che sono stati uccisi nel nome di un illusorio Dio.
Francesco legge attentamente lo scritto e scopre che questo documento non è mai stato spedito; la notizia si è solo bisbigliata e la coscienza collettiva ha continuato a essere intrisa di colpa, di peccato e di falsità.
L’Umanità adesso è pronta per sapere la Verità
Francesco ORA sa che l’Umanità adesso è pronta per sapere la Verità.
Ma sa anche che se lui dovesse rivelarla completamente, la sua vita papale sarebbe molto breve e potrebbe non riuscire ad aprire quegli armadi che pullulano di verità taciute. Preferisce ufficializzare il decreto su cui per ora afferma una parziale verità. Lui ha bisogno ancora di un po’ di tempo per poter aprire gli armadi in cui gli scheletri sono ancora vivi.
Maria Maddalena il 22 Luglio 2016 è tornata sugli altari!
Il suo scritto è giunto a tutte le chiese cattoliche del mondo!
“[...] dies celebrationis Sanctae Mariae Mag-dalenae dicatus idem manet, prout in Calendario Romano invenitur, nempe 22 Iulii [...]
[...] Per espresso desiderio del Santo Padre Francesco, la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha pubblicato un nuovo decreto [...] con il quale la celebrazione di Santa Maria Maddalena, oggi memoria obbligatoria, sarà elevata nel Calendario Romano Generale al grado di festa. [...]
[...] Il Santo Padre Francesco ha preso questa decisione proprio nel contesto del Giubileo della Misericordia per significare la rilevanza di questa donna che mostrò un grande amore a Cristo e fu da Cristo tanto amata [...].
[...] Cristo ha una speciale considerazione e misericordia per questa donna, che manifesta il suo amore verso di Lui [...]
[...] Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: ‘Ho visto il Signore e ciò che le aveva detto (Gv 20,17-18). In tal modo ella diventa [...] «aposto-lorum apostola», poiché annuncia agli apostoli quello che, a loro volta, essi annunceranno a tutto il mondo”
È ora che la celebrazione religiosa di questa donna abbia il medesimo grado di festa dato alla celebrazione degli apostoli nel Calendario Romano Generale e che risalti la sua speciale missione, che è esempio e modello per ogni DONNA.
In ogni parrocchia è arrivato il comunicato con scritto il DECRETO redatto dal Papa. Maria Maddalena torna sugli altari e sarà celebrata al pari degli apostoli come l’apostolorum apostola: l’apostola degli apostoli.
In ogni chiesa si celebra una messa in suo onore. Ma in che modo?
Ogni parroco ha accolto la notizia a seconda del proprio stato evolutivo, del proprio livello di coscienza. C’è stato chi, ancora dormiente, si è meravigliato; chi invece, conoscendo bene la verità, ha esultato. Chi invece, indignato, l’ha solo silenziosamente menzionata.
Seppur nel decreto manchi tanta verità della storia reale di Yeshua e Myriam, la scelta di Francesco di esaltare Maddalena è già un segnale di grande apertura da parte di chi per duemila anni ha occultato le loro figure.
Sì, di entrambi. Perché non è solo la storia di Maddalena a essere stata alterata completamente, ma anche quella di Yeshua. La notizia in molte chiese ha creato nei fedeli stupore, meraviglia e anche tanta curiosità. Ad alcuni fedeli è accaduto un fatto “strano”: dopo aver ascoltato il decreto del Papa, ognuno, nella propria parrocchia, nel momento della preghiera in cui ci si batte forte il petto per riaffermare la propria colpa, all’improvviso hanno sentito una sorta di riluttanza. Sono sorti dubbi e paure e, dinnanzi al parroco che parla di Maddalena come donna amata dal Cristo e non come prostituta, un nuovo pensiero nella mente si è fatto protagonista: “Ma allora? Come stanno le cose? In cosa ho creduto finora? Qual è la vera storia? Quante altre cose ancora non mi sono state raccontate? Cosa ancora non so? In quante altre cose ho creduto che, come nel caso della storia di Maddalena, potrebbero non essere vere?”
La coscienza collettiva di Maddalena come prostituta, inizia a sbiadire e man mano prende il suo reale colore: ORO. Le certezze crollano e si sgretolano e anche nei dormienti inizia a crearsi uno Spazio Vuoto attraverso il quale la Nuova Coscienza comincia a prendere Forma.
La Coppia Cosmica, specchio della sacra androginia dell’Umano Risvegliato, nel nome dell’amore, della Madre e della ROSA, il 22 Luglio 2016 ha iniziato a manifestarsi. Ogni ATTO di cambiamento produce nuova COSCIENZA, questa CREA nuovi pensieri, i nuovi pensieri creano nuove Esperienze. Queste ultime, non essendo intrise di dramma e di condanna, ma di amore e di GODuria, si manifestano attraverso la Nuova Coscienza di Maria Maddalena in Maestria.
Maria Maddalena torna sugli altari
Il 22 Luglio 2016 a Palermo, attraverso il raggio di ME che scrive, Maria Maddalena torna sugli altari.
Con dolce fermezza a Te vengo.
Con la passione dell'Anima a Te parlo.
Con il suono della Verità a Te soffio.
Sei pronto.
Sei pronto per andare OLTRE...
Sei pronto... Ora, Tu sei ALTRO...
In questa data così importante, colui che in Terra rappresenta Pietro, dopo duemila anni mi riporta sugli altari. Mi spoglia del vecchio abito e mi veste della mia sacra veste. Con una Rosa e un Giglio mi riporta all’altare riconoscendo l’amore incondizionato fra me e Yeshua. Mi riconosce essere l’apostolo degli apostoli. Da prostituta a Maestra mi celebra con il mio vero nome. In realtà quello che lui compie è solo un gesto.
Egli è il catalizzatore di una nuova coscienza.
Il mio ritorno accade perché ORA è il tempo che hai sempre atteso.
È la COSCIENZA che è pronta.
D’Io è il Verbo che prende forma attraverso Te.
Attraverso il raggio di me che scrive torno fisicamente sugli altari, e questo accade nella città di PALERMO, nella Terra del Triangolo, nella terra vulcanica che ancora arde di memorie intrise della Coscienza della Paura.
Anima compagna, ciò che continuerai a leggere nelle prossime pagine potrà stupirti. Prima d’ora, nessuno ha mai parlato del mio arrivo a PALERMO dopo la fuga dalla Palestina. Molte delle parole che leggerai, ti risuoneranno e porteranno dentro di TE una profonda chiarezza e completezza, data dai molti ASPETTI di TE che torneranno a casa.
Ogni umano sarà maggiormente predisposto a unirsi in primis a se stesso, e nel nome di questo amore riporterà a casa ogni parte di sé. Unendosi a se stesso, alla propria anima, potrà finalmente UNIRSI all’altro con la completezza di quello che è, non con la mancanza di quello che cerca.
Il 22 Luglio 2016 nel nome dell’amore e non del peccato, in una chiesa medievale, chiusa al pubblico, la prima messa è stata celebrata...
Nel nome della ROSA tutto è accaduto.
Data di Pubblicazione: 6 settembre 2018