Un approfondimento di Flavia Vallarin, counselor e naturopata, per imparare a scegliere, utilizzare e purificare i tuoi cristalli nel modo corretto.
I cristalli e il loro utilizzo
Se non avete l'occasione di cercare per conto vostro i cristalli, dovrete rivolgervi ai negozi specializzati o acquistarli nelle fiere specifiche del settore che si effettuano ogni anno nelle grandi città, ma anche nei mercatini dove a volte si possono trovare cristalli burattati o grezzi che sono perfetti per la cristalloterapia.
Lasciatevi attirare da un cristallo piuttosto che da un altro, essi dovrebbero sempre essere scelti in base all'istinto e non perché cerchiamo una pietra specifica “per questo o quel disturbo”, come se dovessimo attingere ad un ricettario.
Un cristallo si deve desiderare di portarlo addosso, dobbiamo sentirlo affine al nostro stato d'animo, altrimenti si rischia di dimenticarlo ovunque ed esso non entrerà completamente in sintonia con noi. Spesso si dice infatti che non siamo noi a scegliere un cristallo, ma è il cristallo a scegliere noi!
La scelta di un cristallo
Scegliere un cristallo quando siete felici e sereni, vi aiuta a entrare meglio in relazione con quello che state cercando.
Se siete tristi o amareggiati, potete rischiare di farvi influenzare dal vostro stato d'animo e sentirvi attratti da cristalli che vi rimandano proprio a quella particolare emozione. Anche chiedere consiglio a qualcuno, o al negoziante stesso, potrebbe in qualche modo “inquinare” la vostra scelta.
Lasciatevi trasportare dal vostro istinto, se siete “collegati” potete senz'altro essere in grado di trovare anche il vostro cristallo “guida”, un esemplare unico e speciale che, opportunamente programmato, potrà aiutarvi a mettervi sulla buona strada per cogliere quelle “coincidenze significative” in grado di cambiare in meglio la vostra vita.
Ѐ importante anche che le pietre non siano state bucate. Più le pietre sono lavorate e tagliate, più perdono la loro preziosa essenza. Inoltre bisogna assicurarsi che la pietra non sia stata trattata con radiazioni o tinture particolari per modificarne il colore.
La pulizia dei cristalli
Appena avete portato a casa i vostri nuovi cristalli, per prima cosa dovete purificarli.
Questo è un procedimento molto importante che consente di ripulirli da tutte le “energie” con le quali sono entrati in contatto dal momento dell'estrazione fino al negozio che ve li ha venduti. Molte mani li avranno toccati e quindi necessitano di un trattamento particolare per renderli intonsi e pieni di energia nuova!
Per prima cosa vanno messi sotto l'acqua corrente per almeno una decina di minuti. I metodi di purificazione sono collegati ai quattro elementi: acqua, terra, fuoco e aria, quindi sottoporre le nostre nuove pietre, ma periodicamente anche quelle che già possediamo da tempo, all'azione di questi elementi, donerà loro nuovo vigore, consentendo ad esse di durare molto di più.
I cristalli non purificati, infatti, tendono a perdere il loro splendore e a logorarsi fino al punto di rompersi, specialmente se utilizzati per la cristalloterapia. Ѐ come se, dopo avere accumulato energia "sporca", avessero bisogno di una vacanza per tornare in forma!
Tenete presente che alcuni cristalli però a contatto con l'acqua potrebbero a lungo andare rovinarsi, ad esempio la selenite, la pirite e l'azzurrite, in questo caso sarà necessario trovare alternative che spiegherò più avanti.
Alcune indicazioni per la purificazione dei cristalli
La campana di quarzo, ad esempio, con la sua frequenza a 432 Hz, ripulisce i cristalli dalle interferenze. Dopo il lavaggio è importante esporli alla luce della luna e del sole, ponendoli su un davanzale o in giardino, per almeno ventiquattro ore e possibilmente con la luna crescente, meglio se piena.
Non si devono mai esporre i cristalli alla luna nera (luna nuova) o a un'eclissi di luna. Anche la purificazione con il sale è molto efficace, ma poiché alcuni cristalli possono rovinarsi al contatto con quest'ultimo, è meglio proteggerli con una pezzuola di cotone o lino bianco. Introdurli in una ciotola di vetro, facendo in modo che non si tocchino tra loro, mettendo uno strato di sale sia sotto che sopra, tenendo i cristalli protetti con la pezzuola.
Il sale può essere anche posizionato intorno alla ciotola. Secondo la numerologia, è importante che il giorno di purificazione sia uno; qualora si dimenticasse di toglierli, aspettare tre giorni, oppure sette o nove.
Non il quinto giorno perché non è considerato favorevole per la purificazione, in quanto instabile. Questo perché i giorni pari sono considerati simbolicamente numeri femminili, quindi ricettivi, passivi e inadatti a produrre cambiamento, di conseguenza non utili per lo scopo che ci siamo prefissi.
Dopo aver tolto le pietre dal sale, gettiamolo nella pattumiera o nel wc, pronunciando una preghiera alla Terra perché si faccia carico delle energie negative di cui è impregnato e le disperda. Il contenitore deve essere di vetro perché è igienico e si può lavare con facilità, non risulta adatta la ceramica poiché è porosa e assolutamente non il metallo perché si può verificare un'azione elettrolitica nel contatto con il sale.
Anche seppellire i cristalli nella terra per tre giorni è un ottimo metodo di “pulizia”, qualora non si potesse disporre di un giardino vanno bene anche i vasi di casa, oppure si possono mettere nel contenitore di vetro e ricoprirli con argilla ventilata, avendo cura poi di spazzolarli dopo il riposo di tre giorni.
In ogni caso potete approfittare di un acquazzone per esporli all'acqua e alle informazioni provenienti dal cosmo in quel particolare momento, o metterli sotto a una nevicata, farli accarezzare da una giornata di vento.
Il fuoco del camino o della stufa a legna può contribuire ad energizzarli, ma anche il fuoco di una candela accesa, meglio se bianca. Se andate a fare una passeggiata in montagna, portateli con voi, potrete approfittare di un torrente per dar loro una bella sferzata: avvolgeteli in un sacchettino di tela e fermateli con un sasso, la corrente provvederà a far loro accumulare un bel po' di energia!
Le pietre amano stare in mezzo alla natura, per cui apprezzano molto quando vengono fissate ai rami di un albero con delle cordicelle. Un altro sistema è appoggiarle a una drusa di ametista. La drusa è un pezzo di roccia piuttosto piatta, sul quale “abita” una famiglia numerosissima di cristalli.
Un altro modo particolarmente efficace per rimuovere le emozioni negative e gli stati d'ansia che la pietra può aver accumulato, è quella di immergerla nel fumo di foglie di salvia, alloro, rosmarino, petali di rose o timo (anche una sola di queste erbe va bene). Anche il fumo dell'incenso naturale è perfetto.
Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2024