SALUTE E BENESSERE   |   Tempo di Lettura: 6 min

Il Metodo d'Esecuzione degli Esercizi

La Meditazione degli Organi - Anteprima del libro di Hilda Nowotny

 

L'armonizzazione

Ogni organo ha il proprio suono, esattamente come ciascuno di noi. E possibile armonizzare il suono di un determinato organo con il proprio facendo risuonare la propria voce in fase di espirazione; non si tratta di creare una melodia piacevole, ma di trovare il suono “giusto”, ossia quello che scaturirà dal tuo corpo in questo preciso momento dell’esercizio. Esattamente quel suono sarà guaritore, scioglierà le tensioni e colmerà l’organo coinvolto di nuova vibrazione. In questo modo donerai la tua voce all’organo che avrai scelto, il suono proverrà dall’interno e agirà internamente su quell’organo. Il suono potrà essere forte o lieve, profondo o acuto, poderoso o timido. Lascia semplicemente che esca dalla tua bocca in questo preciso momento e che diventi il tuo suono personale.

Questo esercizio prevede due passi. Nel secondo è molto raro avere una variante, ma se così fosse scegli semplicemente quella che più ti piace. Come ho descritto in precedenza, potrai praticare l’esercizio appoggiando una mano, in corrispondenza dell’organo che hai scelto sentendo il suono sotto la mano stessa, oppure potrai accompagnare l’emissione del suono muovendo liberamente la mano nell’aria e tornando ad appoggiarla sul corpo mentre inspiri. Prova entrambi i metodi per capire quello che più ti fa stare bene. Anche in questo caso, ti consiglio di affrontare l’esercizio con spirito giocoso e non sorprenderti se alcuni giorni sentirai suoni differenti uscire dal tuo corpo.

La visualizzazione

Questo esercizio prevede tre passi. Nel primo entriamo in sintonia con il nostro respiro, nel secondo entriamo in contatto con l’organo che abbiamo scelto, nel terzo inizia la vera e propria visualizzazione. Quest’ultima offre sempre almeno due varianti diverse (la visualizzazione depurativa e la visualizzazione colorata), tra cui potrai scegliere quella che più ti piace. Nella variante 1 (depurazione) l’organo viene rinfrescato e depurato con acqua proveniente da una fonte guaritrice; l’effetto è particolarmente stimolante. Nella variante 2 (visualizzazione colorata) l’organo scelto viene riempito o avvolto in un colore guaritore che si paleserà nel contatto con l’organo stesso. Se dovessi visualizzare più colori, prenditi del tempo e stabilisci qual è quello che ti appare con maggior costanza. Se non riesci a visualizzare nessun colore, proponine tu al tuo organo e attendi con pazienza di trovare quello “giusto”. Probabilmente il colore cambierà man mano che la visualizzazione diventerà più dettagliata: lasciati andare e goditi questo gioco di colori.

Ciascun colore ha un proprio effetto che potrà essere rilassante o stimolante, ma comunque sempre nutriente. Non sorprenderti se in giorni diversi visualizzerai colori differenti. Al termine della visualizzazione lascia che l’immagine del colore o della fonte si affievolisca pian piano fino a scomparire e non temere di cercare le immagini interiori guaritrici che porti dentro di te e di personalizzare la tecnica della visualizzazione.

Al termine di questo breve manuale troverai un’altra forma di visualizzazione guaritrice, ossia “prendere in mano gli organi”. In base alle intenzioni il suo effetto potrà essere nutriente, rinforzante o calmante.

La visualizzazione è uno strumento potente per stimolare e favorire i processi nel nostro corpo e nel profondo di noi stessi. Gli esercizi che ti propongo sono volutamente semplici, potremmo addirittura dire che sono generici e quindi praticabili da chiunque. Tuttavia, ti invito a non lasciarti limitare e a non ostinarti su queste immagini, ma a permettere alle tue immagini interiori di fungere da nuova ispirazione. Sfrutta la tua forza di immaginazione: è una forza potente che ti permetterà di trovare immagini guaritrici personalizzate celate nella tua anima. Grazie alla respirazione consapevole e ad alcuni esercizi di visualizzazione riuscirai ad avere accesso a queste immagini che appartengono solamente a te.

Comunicare con gli organi

Sebbene inizialmente possa sembrarti strano e inusuale comunicare di quando in quando con i propri organi, ti invito a parlare loro come se avessi di fronte una persona a te cara. Probabilmente parli anche con le tue piante mentre ti stai prendendo cura di loro: i nostri organi sono come piante, anch’essi vogliono essere protetti e nutriti e anche con essi è possibile parlare. Quindi, produci dentro di te un’energia guaritrice di gratitudine e stima attraverso le tue parole e lascia che essa pervada i tuoi organi. Puoi ricorrere a questa comunicazione guaritrice anche prima e/o dopo una visita medica o un intervento chirurgico.

Percezione degli effetti

Al termine dell’esercizio è importante prendersi qualche minuto per percepire gli effetti benefìci che ne derivano; a prescindere dalla tipologia di esercizio scelta (meditazione fisica, armonizzazione o visualizzazione), questa fase fondamentale rappresenta il momento della rigenerazione; quest’ultima avviene nella tranquillità, nella pausa di quiete in cui riuscirai a sentire come stai. Rimani in ascolto e vedrai che il tuo corpo ti invierà stimoli e informazioni che ti renderanno consapevole di aspetti a cui, probabilmente, non avevi ancora pensato. Potrebbero essere una parola, un pensiero o una sensazione che dimostreranno l’effetto che l’esercizio ha avuto sull’organo e sul tuo corpo. Per esempio, se avrai nutrito gli organi con amore potresti essere pervaso da un senso di gioia incontenibile o di profonda gratitudine. In ogni caso questa fase include alcuni importanti minuti di rigenerazione che dovresti aggiungere al termine degli esercizi per ricavarne il maggior beneficio possibile. Avvolto in questa quiete potrai goderti il ritmo del tuo respiro e dedicarti completamente a te stesso.

Appoggiare le mani

Appoggiare le mani sul corpo in corrispondenza di un determinato organo può avere effetti guaritori in qualsiasi momento. È un gesto che spesso compiamo inconsciamente quando sentiamo male, ma può diventare anche una parte voluta e cosciente degli esercizi che ti sto proponendo. Il contatto delle mani può avere effetti distensivi, calmanti o stimolanti sugli organi rinforzando così l’efficacia dei vari esercizi. Un contatto amorevole è sempre guaritore. Fai una prova, ascolta i bisogni del tuo corpo o delle tue mani e renditi conto che stai prendendo in mano te stesso anche se il contatto è fisicamente rivolto a uno solo dei tuoi organi. Pensa che in quell’organo ci sei tu, perché tutto è colmo del tuo spirito.

Questo testo è estratto dal libro "La Meditazione degli Organi".

Data di Pubblicazione: 13 novembre 2017

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