Se hai fatto mille diete, non è di una dieta che hai bisogno, ma di amarti di più con consapevolezza. Leggi l'anteprima del libro di Leslye Pario.
Non è una nuova dieta ciò di cui hai bisogno
Sembra semplice come ragionamento, eppure non è così immediato. Se stai leggendo questo libro, probabilmente hai già sperimentato più volte quel frustrante effetto yo-yo o protocolli specifici assurdi per sgonfiare la pancia che non sono stati risolutivi.
L'errore sta proprio nel continuare a cercare l’ultima dieta che sembra poter risolvere i problemi dell'umanità o l’integratore miracoloso sgonfia pancia senza, invece, andare alla radice del problema.
Quanti tentativi ancora vuoi fare, quanti soldi e tempo sprecare inutilmente? In certi casi so di essere molto schietta, a volte anche pungente, ma è il mio modo per aiutarti ad aprire gli occhi e farti ragionare.
Non è tanto una questione di forza di volontà o costanza, quanto di modificare il tuo atteggiamento mentale, in primis, e le tue abitudini, di conseguenza. Se davvero vuoi metterti sulla strada di un cambiamento duraturo ed efficace, prima di intraprendere qualsiasi azione è bene che tu sia consapevole di quello che stai leggendo. Forse già lo sei.
Perché allora provare sempre l'ennesima dieta sapendo già che non la porterai a termine? Sembra un controsenso. Spesso mi sento dire: "Tanto so già che poi riprenderò i chili persi", perché farlo, allora?
Perché dimagrire?
Perché iniziare un cambiamento che è destinato a fallire in partenza e continuare a procurare del male al tuo corpo e alla tua anima? Per la prova costume?
Perché te lo dice qualcun altro? Anche no. Parti dall'idea che non c'è qualcosa “da portare a termine”. Il cambiamento che inizierai ora sarà un meraviglioso viaggio che durerà tutta la vita. Non c'è mai fine al miglioramento.
In questo periodo, per esempio, sto facendo una cosa che non avrei mai pensato di poter realizzare: mi sto allenando per arrivare al campo base Everest a un'altitudine di 5364 m. Sto correndo in salita, una cosa che detesto, ma lo faccio perché ho un obiettivo che mi emoziona e mi fa brillare gli occhi e se non mi alleno rischio di non raggiungerlo.
Il tuo obiettivo ti fa brillare gli occhi? Ti fa battere il cuore? Quanto ti emoziona da zero a dieci? Spesso mi sento chiedere dalle persone come mai non riescano a dimagrire o a prendersi cura di sé stesse anche se nella condizione in cui si trovano stanno malissimo.
Sono donne in sovrappeso, con problemi intestinali, malattie autoimmuni, patologie reumatologiche, disturbi a carico dell'apparato urogenitale e riproduttivo che vivono ventiquattro ore su ventiquattro nel dolore fisico e mentale, che si rendono conto di lavorare troppo, di non avere un momento per sé, ma nonostante tutto non riescono a compiere quel click che attiva un mutamento.
Il cambiamento che inizia da te
Sempre rispondo loro che per cambiare non basta “sapere” e voler “andare via” da qualcosa. Magari fosse così. Certo, la consapevolezza è il primo passo per il cambiamento, ma occorre anche una forte spinta “verso” qualcos'altro.
E quando chiedo loro come si vorrebbero sentire, come vorrebbero vedersi o percepirsi in futuro, la maggioranza delle volte non sanno rispondere. Sanno dirmi soltanto che cosa non vorrebbero più. Il “via da” infatti, di solito nasce da una dimensione di frustrazione, dolore e non accettazione.
Dimagrire, perdere peso, sgonfiare la pancia sono tutti obiettivi che vanno via da qualcosa, per questo non sono funzionali. Se ti chiedo, invece: "Che cosa vuoi? Come ti vuoi sentire?", potresti rispondermi: "Non voglio più stare male". Oppure semplicemente: "Bene". Ma non è abbastanza. È giunto il momento di accendere dentro di te quella scintilla che ti può dare la carica nei momenti di difficoltà.
Quando non ho voglia di allenarmi, per esempio, penso a quando sarò in Nepal per salire al campo base: se non mi alleno adesso, lì farò una fatica pazzesca.
Perché ragionare in termini di peso è controproducente
La cultura della dieta e il mito del fisico perfetto negli ultimi anni hanno portato molte persone a non sentirsi “abbastanza” a voler raggiungere un peso esemplare facendo diete drastiche.
Durante le visite, tantissime persone mi chiedono: "Quanto dovrei pesare? Qual è il mio peso ideale?". Sento anche raccontare di colleghi nutrizionisti che ancora calcolano il peso ideale dei loro pazienti e li sgridano quando li incontrano.
Probabilmente non sanno che cosa sia un disturbo del comportamento alimentare. La mia risposta è sempre: "Il tuo peso ideale è quello che ti fa sentire bene con te stessa e in salute".
È vero che esiste una classificazione del peso in base all'Indice di Massa corporea (Imc o Body Mass Index — Bmi) che si ottiene dividendo il peso, indicato in chilogrammi, per l'altezza, indicata in metri al quadrato.
In base a questo calcolo, se il tuo peso è compreso tra 18,5 e 25 sei nel range del normopeso, se è tra 25 e 30 sei nel range del sovrappeso e poi si passa all'obesità. Mantenere un peso corporeo nel range del normopeso è importante per la salute e per l'aspettativa di vita.
Più che il peso indicato dalla bilancia, è importante valutare la composizione corporea ovvero la massa grassa, la massa magra e i liquidi. Questo dato non si può desumere da un semplice numero, esiste un esame, la bioimpedenziometria (Bia) che si esegue in ambulatorio, sempre nelle stesse condizioni fisiche e climatiche, che lo valuta.
Essere più gentili con se stessi
Da questo esame potrebbe risultare che il tuo Indice di massa corporea sia 26 ma che tu abbia tanta massa muscolare e non grasso, quindi definirti “sovrappeso” non avrebbe alcun senso.
Smettila di identificarti con un numero, se pesarti ti crea stress, non farlo. Se il tuo obiettivo è solo un determinato peso corporeo, è possibile che dopo averlo raggiunto tu riprenda i chilogrammi persi perché non hai lavorato con l'atteggiamento mentale corretto.
Non pesarti subito dopo aver consumato un jolly o dopo un periodo di ferie. Non spaventarti se la tua pancia si è gonfiata come un palloncino subito dopo aver mangiato una pizza o aver fatto uno sforzo fisico. È assolutamente fisiologico che accada, ma ti assicuro che tornando con calma e serenità alla tua routine quotidiana, anche il peso corporeo e la pancia rientreranno nella norma.
Pensare di aver rovinato tutto e di aver mandato tutto all’aria rischia, invece, di farti cadere nel circolo vizioso del senso di colpa e della frustrazione, di farti dire "mi rimetto in riga", "da oggi digiuno" per poi capitombolare nelle abbuffate.
Non credi sia meglio essere più gentile con te stessa? Se vuoi dimagrire, fallo per volerti bene, non per raggiungere un numero sulla bilancia, e soprattutto fallo per te stessa e non per far felice qualcun altro o rispondere ai canoni imposti dalla società.
Fallo perché ti vuoi sentire sgonfia, energica, vitale, perché vuoi migliorare il tuo umore, per regolarizzare il tuo intestino, per essere più produttiva, per stare bene. Prima riuscirai a cambiare l'atteggiamento mentale al riguardo, prima i risultati arriveranno, fidati di te stessa.
Data di Pubblicazione: 24 gennaio 2024