EDUCAZIONE E FAMIGLIA   |   Tempo di Lettura: 5 min

La Mindfulness e i Bambini

Mindfulness per Bambini e Adolescenti - Anteprima del libro di Christopher Willard

Come funzionano la meditazione e la mindfulness?

Per anni si è creduto che il cervello non potesse cambiare molto, una volta terminato il suo sviluppo in fase adolescenziale. Di recente, però, la scienza ha scoperto che il cervello è molto flessibile: attraverso la meditazione e altre attività, possiamo migliorare qualità una volta ritenute innate e immodificabili, come l’attenzione, l’intelligenza e persino la salute mentale, essenzialmente riattivando le connessioni neurali. Come quando si allena il corpo, possiamo rafforzare i nostri punti deboli, anche se non possiamo cambiare la nostra altezza o forma al di là di certi limiti. Tuttavia, secondo gli studi, il cervello delle persone che meditano da molto tempo risulterebbe “modificato” da questa prolungata attività, e sembrerebbe addirittura modificata anche la quantità e la forma della materia grigia presente.

La mindfulness ci allena a diventare consapevoli della natura della mente prestando attenzione ai nostri personali schemi di pensiero. Inoltre, la mindfulness trasforma il nostro modo di reagire a questi pensieri o eventi, e letteralmente modifica il nostro modo di pensare. Con la pratica, infatti, gli schemi mentali che ci hanno accompagnato per tutta la vita iniziano a cambiare, persino a livello molecolare.

Anche il corpo si trasforma grazie alla meditazione: mentre la mente si rilassa, anche il fisico si rilassa, favorendo un naturale stato di guarigione. Quando si trovano in questo stato, la nostra mente e il nostro corpo si riprendono più in fretta dallo stress e dalla tensione. La meditazione corporea può inoltre aiutarci ad ascoltare meglio il nostro corpo, a riconoscere quando qualcosa non va e a rispondervi in modo appropriato. Studi di laboratorio hanno scoperto che durante la meditazione la nostra velocità cardiaca e la pressione sanguigna si abbassano.

La mindfulness attiva le zone del cervello associate a una sana regolazione delle emozioni, alla felicità e a un atteggiamento positivo, oltre che alla resilienza fisica e mentale. Di conseguenza, la meditazione può aiutare a gestire le emozioni forti, donare felicità e ottimismo, e persino rafforzare il sistema immunitario. Degli studi hanno dimostrato che il corpo di chi pratica meditazione guarisce più in fretta da problemi dermatologici come la psoriasi e, quando sottoposto a vaccini, crea più anticorpi nei confronti dei virus influenzali.

Tutti i benefici fisici ed emotivi che la meditazione mindfulness

Tutti i benefici fisici ed emotivi che la meditazione mindfulness offre agli adulti, possono essere adottati anche dai bambini. La pratica della meditazione e della mindfulness, infatti, può migliorare e accrescere i punti di forza presenti nei bambini. Inoltre, la meditazione è compietamente naturale e non sono noti effetti collaterali, anzi apporta giovamento a mente, corpo, cervello e spirito.

Poiché i bambini possono improvvisare e praticare la meditazione in autonomia, si tratta di un’attività che conferisce loro un grande potere: i bambini imparano tecniche efficaci che possono usare per attenuare la propria agitazione, per concentrarsi quando ne hanno bisogno e, più in generale, per sentirsi a proprio agio e presenti nel mondo.

Alcuni anni fa, ho lavorato con una giovane donna di nome Carrie che aveva combattuto per anni contro il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) e contro l’ansia, provando vari medicinali, psicologi e terapisti, ognuno dei quali l’aveva aiutata ma le aveva anche trasmesso il messaggio che in lei ci fosse qualcosa di storto che poteva essere modificato solo da qualcosa o qualcuno di esterno. Alla fine, un insegnante le propose la meditazione per aiutarla a calmarsi e concentrarsi. Prima del nostro incontro, Carrie aveva studiato e messo in pratica per alcuni anni quel che aveva imparato. Aveva l’aria sicura di sé di una studentessa-atleta di successo, in netto contrasto col modo in cui descriveva se stessa qualche anno prima.

All’inizio i genitori di Carrie erano stati contrari al fatto che provasse la meditazione, ritenevano si trattasse di un approccio in antitesi col loro credo religioso. Tuttavia, si sono ricreduti quando hanno riconosciuto i risultati su Carrie rispetto a tante altre esperienze provate e quando hanno capito che la meditazione mindfulness è di per sé laica.

Carrie diceva: Ok, so che tutti pensano che sia strano che io mediti, per primi i miei amici e di sicuro i miei genitori. Ancora oggi non lo dico a tutti, perché non so mai come le persone potrebbero reagire, ma ultimamente l’ho detto ad alcuni miei cari amici, e loro pensano che sia qualcosa di figo e mi hanno chiesto di insegnare la meditazione anche a loro”. Il fatto che i giovani condividano queste pratiche tra di loro, ne accresce la comprensione e sostiene la loro pratica.

Carrie lo ha espresso alla perfezione mentre era comodamente seduta sulla sua poltrona, con i capelli marroni ancora in disordine a causa del casco da hockey che si era appena tolta: “La meditazione è qualcosa di mio. Mi aiuta a rimanere calma e so che mi ha aiutata a concentrarmi a scuola e a hockey. Però non è una pillola che il dottore mi ha prescritto e che mi cambia: sono io e quel che io faccio a cambiarmi, e la posso fare dove e quando voglio, senza che gli altri lo debbano sapere. Se però racconto quanto la meditazione mi ha sostenuta, allora posso davvero essere di aiuto agli altri”.

Questo testo è estratto dal libro "Mindfulness per Bambini e Adolescenti".

Data di Pubblicazione: 2 ottobre 2017

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